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Marzo 24th, 2011 — Note redazionali
L’evangelo dell’Evangelista e le nuove integrazioni della carta dei “valori” di Ceccuzzi (parte prima)
State un pò a sentire. L’IDV (ossia l’on. Evangelisti, quello che ha de facto commissariato l’IDV senese all’indomani delle elezioni) ha finalmente sciolto la riserva, appoggerà Ceccuzzi. ‘Azz…che scoop. Ci risulta che alla CNN la notizia non l’abbiano ancora data, ma è prevedibile che stiano già ponendo rimedio. Per chi ha seguito un pò i balletti del tavolo del centro sinistra (quello che, è bene ricordare, Ceccuzzi aveva ritenuto dannoso), forse ricorderà tutte le ritrosie che l’Italia dei valori, all’epoca rappresentata dai dirigenti senesi (improvvisamente dimessisi) aveva avanzato. Poi è arrivato Evangelisti e, senza dubbio con migliori arti di mediazione, ha trasformato il dissenso interno verso Ceccuzzi e la gestione Diessina (da lui stesso definita “arrogante” in uno sprazzo di iniziale sincerità) in una improvvisa alleanza. Certo, Ceccuzzi ha dovuto fare “sforzi immani” per adeguare il nuovo verbo Diessino autoprodotto alle esigenti richieste di Evangelisti. E, si, cari amici, perché affinché l’on. Evangelisti potesse accettare di sostenere Ceccuzzi ci sono voluti giorni e giorni di limature nientepopodimenoché alla carta dei “valori”; ma si sa, quando ci sono di mezzo i “valori”, è impossibile transigere. Perché mi pare ovvio, la ricucitura e la conseguente alleanza, sarà stata trovata senza dubbio sui “valori”, oppure no? Sentite quali fondamentali inserimenti sono stati fatti all’oramai noto art. 11 della carta (a questi signori sfugge che, ancora oggi, il cittadino senese è tenuto al rispetto delle leggi italiane; non vorrei che presi dall’enfasi si fossero convinti di essere diventati, oltre che impareggiabili comunicatori, anche novelli legislatori): “vengono aggiunti come elementi di impossibilità a candidature o nomine pubbliche di derivazione pubblica i reati contro: la pubblica amministrazione, la fede pubblica, l’incolumità personale a titolo doloso; contro l’amministrazione della giustizia e il patrimonio“. Ma questi c’hanno la fissa. Per curiosità, dato che stanno aggiungendo punti su punti che sembrano un copia/incolla fatto male dai paragrafi del codice penale (a proposito, ci sarebbero ancora un bel pò di reati rimasti fuori, alle volte gliene sfuggisse qualcuno) ma chi pensano si voglia candidare in consiglio comunale a Siena, Jack Lo Squartatore? No, perché, per carità anche a Siena – come da tutte le parti – c’è il buono e il cattivo, ma sinceramente, a legger cosa scrivono e visto che i loro criteri si rivolgono ai comuni cittadini, se uno leggesse tutti i loro divieti sembrerebbe che debbano arginare una valangata di delinquenti che sgomitano per entrare nelle loro liste. Complimentoni davvero, come al solito ottima comunicazione. Fateci capire, vorreste farci credere che il motivo per cui fino ad oggi l’Italia dei Valori non aveva deciso di sostenere Ceccuzzi dipendeva dal fatto che nella carta dei “valori” prodotta dai Diessini Ceccuzziani mancava la precisazione che non può essere candidato chi ha commesso reati “contro l’incolumità personale a titolo doloso“? Pensano forse che esista qualcuno che, pur senza redigere una tale cartina, farebbe le corse per inserire un bel pluriomicida reo confesso nella sua lista per il consiglio comunale? Non so perché ma mi sentirei di escludere questa cosa. I Diessini possono rilassarsi, non spetta a loro fare le leggi. (segue)
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 24th, 2011 — Note redazionali

Incredibile! Meraviglioso! 2.0!
Ecco finalmente disponibile in tutto il suo splendore il testo integrale della Carta dei Valori del PDo, come viene più familiarmente chiamata dagli Esperti Comunicatori, le “Tavole della Legge Divina Incontrovertibile e della Suprema Verità Rivelata” redatte dai Giudici Onniscenti della Brillante e Benevola Iniziazione (o per brevità G.O.B.B.I.).
Secondo le Tavole i soggetti che si trovino in almeno una delle seguenti situazioni e condizioni non possono essere in alcun modo candidati e sono dunque condannati, con decisione irrevocabile, a lavorare per campare, senza avere l’opportunità di farsi mantenere a spese della collettività.
- adoratori professionisti di demoni e di qualunque altra entità infernale, fatta eccezione per gli adoratori di demoni non-professionisti che operano in part-time, per i quali è prevista la possibilità di essere comunque candidati previo parere favorevole della Commissione dei G.O.B.B.I.
- statue lignee, si accettano invece statue realizzate in marmo purchè di gradevole presenza
- ballerini tirolesi in borghese, si accettano invece se indossano il costume tradizionale, ma in tal caso dovrà essere tenuto per tutto il corso del mandato sia di giorno che di notte
- cannibali, salvo deroga previa presentazione di apposito certificato redatto dalla ASL che attesti l’assoluta necessità di una dieta ad alto contenuto proteico
- nani, si possono accettare in deroga candidature di nani stiglianesi unicamente se in grado di produrre una convincente declamazione dell’ode in onore di Piero Tosi con accompagnamento alle nacchere, la valutazione insindacabile sulla qualità della performance rimane in carico alla Commissione dei G.O.B.B.I.
- soggetti che, a qualunque titolo, si dedichino attivamente a sacrifici umani, fatta eccezione per il caso in cui vengano immolate su apposito altare madri single dipendenti di Tiemme, delle quali notoriamente non gliene frega un cazzo a nessuno
- animali di qualunque taglia, fatta eccezione degli animali parlanti, dei Puma (anche muti), degli Gnu Selvatici della Foresta Equatoriale e del cinghiale Oreste (mascotte di Cinghialand sotto il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale)
- campioni internazionali di gare di rutti, è possibile includere rappresentanti di detta categoria solo nel caso in cui siano stati in grado di recitare il testo della presente carta unicamente a suon di rutti e in un tempo massimo di 2 minuti e 47 secondi
- oggetti inanimati, ad eccezione dei nani da giardino (In.Fact ci sono molto simpatici), delle sedie a sdraio (purchè provenienti dalla spiaggia di Follonica) e di comodini Luigi XVI (solo se in grado di esibire certificato di autenticità)
- super-eroi dagli abiti eccessivamente succinti, ad eccezione ovviamente di Ceccuzzik 2.0
- intrecciatori di cestini tradizionali fabbricati con corda di crine di Bufalo Maculato delle Bahamas, si ammette deroga, limitata agli intrecciatori che si limitino ad utilizzare comune crine di Bufalo Selvatico della Val di Farma
- personaggi dei cartoni animati, ad eccezione di Belle (purchè accompagnato da Sebastien), di Lotti (a patto che perda peso e smetta di mangiare spaghetti), di Heidi (presenza indispensabile per le quote rosa, assolutamente da escludere invece la candidatura di Candy Candy per il fatto comprovato che porta una sfiga pazzesca).
di FitzChevalier Lungavista
Marzo 24th, 2011 — Note redazionali

Lo sapevate che la coppia di verginelli della politica Iantorno e Ceccuzzi oltre a essere vittime del sistema di potere senese gestito in questi ultimi 10 anni dal “fantasma dell’opera” e dal “Favi di Montarrenti” sono stati colpiti da innumerevoli colpi di amnesia?
Noi pur essendo un po’ cattivelli non possiamo accettare che la coppia dei due splendidi splendenti continui ad essere vittima di un sistema di potere e di continui colpi di amnesia. Con grande senso civico interveniamo e diamo una mano alle due pecorelle smarrite.E lo facciamo con il supporto di Babbo Natale.
Lettera di Babbo Natale, anticipata, per il tosiano Iantorno e il ceccuzziano Ceccuzzi:
Cari ragazzi Fiorino e Franco,
è con grande partecipazione umana che sono qui a significarvi il mio interesse nei vostri confronti.Dopo essermi consultato con le renne e il gran consiglio natalizio, ho deciso di anticiparvi il regalo per il prossimo Natale. Non sarebbe consentito dalla carta etica natalizia, ma la situazione senese è talmente importante che uno strappo alla regola è necessario. Le mie intenzioni erano quelle di regalare a Iantorno un computer in uso all’area comunicazione natalizia e a Ceccuzzi il libro sulla vita di Robespierre. Però, proprio in virtù della situazione, urge consegnarvi altri regali, care mie pecorelle smarrite.E quindi ho deciso di regalarvi una buona memoria per permettervi di ricordarvi che negli ultimi dieci anni VOI DUE avete governato e deciso tutto in questa città: avete sostenuto Piero Tosi, le scelte sull’aereoporto di Ampugnano e la vicenda della Banca Antonveneta. Siete i responsabili principali e i protagonisti diretti degli ultimi dieci anni di vita politica senese.Comprendo, ma non giustifico, le smanie di Franco per arrivare alla carica di sindaco, cosi come non tollero le ipocrite e patetiche esternazioni di Fiorino, però e qui sta il però (e non la pera cotta)i cittadini non sono fessi ed io da buon Babbo Natale ho il dovere di aiutarvi nella ricerca della memoria. Siete VOI DUE i responsabili politici di tutto.
Facciamo quindi uno sforzo di memoria e condividiamo (soprattutto il tosiano Iantorno) le dichiarazioni del Ceccuzzi relative all’aereoporto di Ampugnano e alla Banca Antonveneta.
Dichiarazioni di Franco Ceccuzzi del 14 novembre 2007 sulla questione dell’areoporto di Ampugnano: “Qui mi sento di elogiare senza limiti e senza riserve quanto ha scritto, in questi giorni, Simone Bezzini sullo sviluppo dell’aeroporto di Ampugnano e nelle settimane scorse il sindaco di Sovicille Alessandro Masi.
Dichiarazioni di Franco Ceccuzzi del 9 novembre 2007 sulla vicenda Banca Antonveneta: “Banca Antonveneta è sempre stata l’anima gemella di Banca Monte dei Paschi”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L’Ulivo e membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, esprime la propria soddisfazione a seguito della notizia sull’accordo raggiunto da Banca Mps con la Banca di Santander con il quale l’istituto senese ha acquistato la Banca Antonveneta.
“La Banca Mps e Antonveneta – sottolinea il deputato senese – sono due realtà che hanno grandi potenzialità di sviluppo e che possono integrarsi al meglio con grande vantaggio per gli azionisti e per la clientela. In passato è stato giusto preservare Banca Mps da pessimi affari in attesa della vera occasione di crescita, che il presidente Giuseppe Mussari ed il direttore Antonio Vigni oggi hanno saputo cogliere prontamente”.
Bastano queste due dichiarazioni per far ritornare la memoria a tutti oppure dobbiamo avviare un piano di acquisto massiccio di Vitamina b12?
http://www.youtube.com/watch?v=2G5Xxk-hEcU
Marzo 23rd, 2011 — Note redazionali
L’intervento di Fiorino Iantorno ha chiuso il cerchio. Come più volte notato, gli impareggiabili comunicatori del candidato Ceccuzzi hanno messo in campo la loro strategia per la campagna elettorale. Il primo fu il Sellato Cannamela, un giovanotto il cui partito a Siena deve essere ancora misurato per la prima volta in una competizione all’ultima preferenza come le elezioni comunali. Poi è stata la volta di Massimiliano Stumpo, segretario comunale dei Comunisti Italiani, a correre in soccorso di Ceccuzzi. Oggi nella gara a chi fa il più ceccuzziano dei ceccuzziani è arrivato il turno dell’esponente di Rifondazione Comunista, Fiorino Iantorno. Solo che alla musica della sinfonia già in corso si è aggiunta un’ulteriore nota.
Infatti, fino ad oggi questi signori, pur se tutti rigorosamente seduti nelle file della maggioranza e silenti in tutti questi anni, si erano limitati (si fa per dire) ad urlare ai quattro venti la loro netta presa di distanza nei confronti dell’Amministrazione Cenni arrivando addirittura a lanciare a “palle incatenate” il Sellato Cannamela facendogli inneggiare ad un ‘fuori tutti quelli che ci sono stati fino ad oggi’ (dimenticandosi, però, che nel suo fuori tutti dovrebbe necessariamente includere anche il prima assessore e poi vice sindaco Mauro Marzucchi, dato che ha condiviso tutte le scelte di dieci anni di amministrazione comunale e non mi soffermo su Ceccuzzi, da sempre capo dei Diessini senesi). Iantorno ha voluto strafare, sparandola ancora più grossa. E’ arrivato a dire che chi comanda la Banca ha spaccato la città in due sulla vicenda dell’aeroporto di Ampugnano. Ma che strano, a sette settimane dalle elezioni Fiorino Iantorno solleva una questione pur avendo avuto ben cinque anni di mandato in consiglio comunale per lanciare tali moniti. A questo punto ritorna la malizia. Sarà, ma sembra proprio che tutti questi interventi delle ali più a sinistra della coalizione Ceccuzziana abbiano un regista. Magari qualcuno potrebbe aver appaltato a terzi ciò che vorrebbe, ma non può dire.
Si fa recitare la parte dei cattivoni alle forze più a sinistra così si cerca di ottenere un doppio risultato: provare a frenare l’emorragia di voti verso Circolo Città Domani Lista Sinistra per Siena capeggiato da una candidata seria e preparata come Laura Vigni, e provare a scaricare Cenni e Mussari facendo credere che con loro, Ceccuzzi, non ha mai avuto niente a che fare. Fosse la rappresentazione di un’allegra commedia a teatro andrebbe anche bene, ma nella realtà questa strategia regge poco, anche se produce lo stesso effetto della pièce teatrale: fa ridere .
Ora, chi ha elaborato il disegno di far ricreare a Ceccuzzi una verginità politica (giochino oramai fin troppo evidente) deve aver calcolato ogni passaggio tranne quello fondamentale.Ceccuzzi c’è sempre stato. Ha sempre partecipato ad ogni scelta e condiviso ogni decisione. Ceccuzzi, avvezzo alla cieca obbedienza di fedeli yes man a lui accomunati dal non aver mai avuto un lavoro, ma dall’essere sempre stati “campati” dalla politica e basta, non considera che i senesi non hanno l’anello al naso e hanno, invece, la memoria buona. Quindi ricordano bene: Ceccuzzi è il prototipo dell’uomo di apparato, una figura che c’è sempre stata e, per questo, la perfetta incarnazione del vecchio.
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 23rd, 2011 — Note redazionali
Ci chiediamo cosa avrebbero fatto loro, i puristi Diessini, se avessero letto la medesima notizia ma a parti rovesciate.
Agli stati generali dell’economia promossi dalla Provincia di Siena prenderà parte, in veste di relatrice, almeno stando a quanto si legge sulla stampa, l’Assessore Anna Betti, quella stessa Anna Betti che risulterebbe essere destinataria di un avviso di garanzia (dato che non abbiamo letto nessuna smentita in merito) insieme ad altre ben 28 persone.
Dove sono i toni notoriamente giustizialisti che i puristi della carta dei “valori” sono soliti alzare non appena qualcuno – rigorosamente non di loro stretta osservanza, ci mancherebbe altro – è raggiunto dallo stesso provvedimento? Dov’è quella stessa dirigenza del PD che si precipitò a chiedere alla Banca Monte dei Paschi di verificare immediatamente la compatibilità di Andrea Pisaneschi con gli incarichi ricoperti all’interno del Gruppo Monte quando tutti noi leggemmo dell’avviso di garanzia di cui era stato destinatario per l’inchiesta “Grandi Appalti”?
Perché anche nel caso dell’assessore provinciale Betti ci è sembrato a tutti di aver letto che quel “qualcosa” lo abbia ricevuto anche lei, ma stavolta, nella solita logica doppiopesista Diessina, i puristi si sono visti bene dall’aprire bocca. Perché?
Qualcuno, forse, è più uguale di altri?
Ora leggiamo che Anna Betti (ad oggi pensiamo ancora indagata, a meno di smentite pubbliche che ci pare di non aver letto sulla stampa locale) parteciperà nel suo ruolo pubblico al convegno promosso dalla Provincia.
Non siamo qui a chiedere che Anna Betti non vi partecipi; non abbiamo titolo per farlo e non è nostro costume.
Ma pensiamo che una voce chiarificatrice da parte sua e del Presidente Simone Bezzini sarebbe oltremodo opportuna.
Sarebbe un atto di correttezza e di trasparenza; nessuno dei due fa parte di un’azienda privata ma ricopre incarichi pubblici e, in quanto tali, necessitano di una chiarezza maggiore verso i cittadini dato che i loro stipendi, come si suol dire, sono pagati dai contribuenti.
Vogliamo ricordare che sia Simone Bezzini che Anna Betti appartengono a quello stesso PD che pare, oramai, aver concentrato tutte le sue energie sui punti della fantomatica carta dei “valori”? Cosa ne pensa Ceccuzzi: l’assessore Anna Betti, in quanto indagata, rientra o non rientra nei parametri della carta dei “valori”? Mica vorrà che i senesi pensino che i “valori” sono richiesti solo agli altri e per quelli di stretta osservanza si può chiudere un occhio? Sarebbe interessante sapere dalle loro voci se un assessore indagato possa varcare le porte del loro purismo o se, invece, sarebbe costretto a dimettersi in modo da non ingenerare strani ragionamenti nell’opinione pubblica.
Sull’assessore Betti indagato ed iscritto al PD crediamo che sia Bezzini che Ceccuzzi debbano dei doverosi chiarimenti alla città.
Altrimenti viene fin troppo facile dire, “questi predicano bene e razzolano male“.
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 22nd, 2011 — Note redazionali

Dopo aver letto quanto dichiarato dal tosiano-riccaboniano Iantorno, braccio rifondarolo di Ceccuzzi (ecco qua), troviamo conferma di quanto diciamo da mesi: il Ceccuzzi e la sua coalizione non sono in grado di governare questa città. Vanno avanti a slogan, si improvvisano verginelli della politica mentre tutti sappiamo che da anni sono i responsabili politici di tutte le scelte: dal sostegno politico dato ai dissestatori universitari alle scelte sull’aereoporto alla scelte politiche sulla banca. Oggi il tosiano riccaboniano Iantorno, sicuramente su suggerimento di Ceccuzzi, che per ovvi motivi non può attaccare Mussari, si scaglia contro la banca e sentite cosa scrive su Ampugnano:
Mi riferisco a chi guida la Banca Monte dei Paschi di Siena che forse dovrebbe fare un mea culpa sincero per come è riuscito a spaccare questa comunità e a creare un ampio movimento di protesta su un tema che non ha nessun senso per il nostro territorio. Oggi sui giornali si legge che Grosseto si collegherà con l’alta velocità.
Noi non siamo giustizialisti e forcaioli né ci interessa entrare nelle beghe dello scontro tra Ceccuzzi e Mussari. In modo laico diciamo: Ceccuzzi, Marzucchi e Iantorno (e Cannamela) non possono governarla essendo loro stessi i responsabili di tutte le decisioni dissennate che hanno messo in ginocchio la città e che ora pretenderebbero di rinnegare ritenendo che i Cittadini siano venuti giù con la piena del Bozzone.
Marzo 22nd, 2011 — Note redazionali
Vi eravate rassegnati ad una vita politica noiosa, placida, priva di slanci ed entusiasmi?
Pensavate di essere ormai condannati a rivedere le stesse facce, poggiate sugli stessi corpi, seduti sulle stesse sedie (al massimo un po’ rinforzate per far fronte all’inevitabile ingrassamento dovuto al trascorrere del tempo)?
Cominciavate a nutrire il sospetto che la politica locale fosse come la televisione d’estate… una serie infinita di repliche?
Giammai! Il nuovo motto del PD per questa tornata elettorale sembra essere “cambiamento, rinnovamento, una ventata di freschezza, o almeno una mano di coppale“.
Poteva forse il Partito rimanere insensibile di fronte alla noia incipiente, che rischiava di rendere tristi e grigie le vite di migliaia di cittadini elettori?
Ed ecco allora che, dalle sagaci menti degli Esperti Comunicatori, appositamente schierati in campo, tra uno “yeah!”, un “cool!” e un “trendy!” sparsi qua e là, sono uscite fuori mirabolanti promesse di una nuova rinascita del Partito.
Come un’Araba Fenice che si rinvigorisce risorgendo a nuova vita dalle proprie ceneri, ci avevano promesso volti completamente nuovi, idee innovative, evocative immagini di un futuro molto cool e molto trendy.
Ecco allora che gli Esperti Comunicatori avevano infuso tutte le loro forze e spremuto le brillanti meningi per scolpire a chiare lettere un messaggio chiaro di rottura con il passato, e per assicurarsi che rimanesse impresso nella mente del cittadino elettore lo avevano bombardato di workshop (plurale uorscioppi), forum, brainstorming, discount, ricchi premi e cotillons!
Il cittadino elettore aveva potuto intravedere i volti delle speranze per il futuro, intuire quali sarebbero stati gli uomini e le donne di domani, che avrebbero potuto rappresentarlo… insomma era stato svelato e mostrato: l’Esercito dei gggiovani!!!
Bellissimo! Meraviglioso! Assolutamente 2.0!
L’Esercito dei gggiovani (opzionalmente si può anche aggiungere qualche altra “g” che suona più cool e trendy) è stato annunciato con fanfara e grancassa dagli Esperti Comunicatori del Partito!
L’Esercito dei gggiovani, ovvero la grande speranza per il futuro della città!
Certo a guardare da vicino la composizione di questo manipolo di valorosi qualche facinoroso potrebbe avere l’impressione che il Partito sia andato a pescare un po’ di ragazzi e ragazze (alcuni neppure più tanto gggiovani) tra le file dei braccianti impiegati da anni presso la Federazione e altre simili strutture, che sono stati fino ad oggi foraggiati con contratti e contrattini per servire il sistema (magari in veste proprio di Esperti Comunicatori) e che a quanto pare non sembrerebbero aver dedicato neppure un minuto della propria esistenza allo studio o… al lavoro (eresia!!! questa brutta parola diciamola piano che gli Esperti Comunicatori non la vogliono proprio sentire).
Certo, a sentire quanto proclamato nei vari uorscioppi, il cittadino elettore avrebbe potuto aspettarsi di veder schierati tra le file dell’Esercito dei gggiovani, alcuni dei più brillanti ragazzi e ragazze che la società civile ha da offrire, impegnati nel lavoro, nello studio, nel sociale, nel volontariato, nella ricerca, nell’innovazione.
Si potrebbe pensare che il reclutamento nell’Esercito dei gggiovani avrebbe seguito strade assai lontane dalla cooptazione, che sarebbe stato caratterizzato dalla ricerca del merito, di volti e idee fresche.
Invece potrebbe sembrare che questi sedicenti gggiovani siano nati già vecchi, ammorbati dalle logiche del Partito, unicamente alla ricerca di ogni mezzo per essere mantenuti a spese della collettività, preferibilmente evitando di sporcarsi le candide manine o di farsi venire… orrore… calli e verruche!!!
Ma insomma adesso non stiamo troppo a guardare il pelo nell’uovo, che l’importante è l’intenzione, lo spirito, che importanza ha se l’Esercito dei gggiovani non sembra proprio tanto cool e yeah!, una mano di vernice, due fiocchini, qualche workshop, un paio di forum e il gioco è fatto.
Anche il cittadino elettore dovrà pure accontentarsi e gioire, dopo tutto così il partito avrà anche creato qualche posto di lavoro… anzi di riposo… per i gggiovani!
Dunque ogni cittadino elettore dovrebbe gioire di poter dare la propria preferenza ad un Partito così illuminato, disposto a schierare l’Esercito dei gggiovani, assegnando a così brillanti candidati, ruoli chiave nella nuova amministrazione, come ad esempio: l'”Assessorato per l’Organizzazione di Feste Minori e Sagre”, il “Comitato per il Corretto Abbinamento dei Colori”, la “Commissione per la Diffusione e Promozione del Tofu” e l'”Alto Segretariato alla Custodia dei Rifugi dello Gnu Selvatico”.
Opssss…. un attimo… ci arriva un aggiornamento dell’ultimo minuto.
A quanto pare c’è in atto una congiura globale, cosmica, planetaria, galattica, per cui una ostile forza oscura sta minando i progetti del Partito, mettendo in serio pericolo l’Esercito dei gggiovani!
Questa presenza di pura malvagità è stata finalmente individuata e risponde al nome di: Matematica!!!
Terrore, tremore, spavento!
A quanto pare non sono disponibili 500 posti in giunta per altrettanti assessori, il consiglio comunale non sarà composto da 2,741 membri e non è stato possibile istituire una circoscrizione per ogni strada cittadina!
Orrore! Tutta colpa della Matematica!
Con sgomento il Partito ha appreso che la malvagia Matematica non permette neppure di avere un assessore per ogni forza politica coinvolta nella coalizione!
E allora? Che fine farà l’Esercito dei gggiovani?
La voce si è diffusa incontrollata per le strade, scene di panico tra i gggiovani, in particolare gliEsperti Comunicatori, che hanno tentato di tutto pur di allontanare una così grave minaccia, incluso il sacrificio rituale di 30 madri single dipendenti di Tiemme, l’acquisto di un migliaio di copie dei volumi in onore di Berlinguer, il rapimento del cinghiale Oreste (mascotte del parco di divertimenti Cinghialand promosso dall’Amministrazione Provinciale) e una danza propiziatoria inscenata da Maurizio Boldrini vestito da Grande Puffo al suono delle nacchere portoghesi.
Tutto inutile!
Eh sì… come al solito ci rimettono i gggiovani, che saranno così condannati al più imprevedibile, crudele e oscuro destino… dover andare a lavorare per mantenersi!!!
di FitzChevalier Lungavista
Marzo 22nd, 2011 — Note redazionali
Così lontNano, così Vicino! Ecco cosa ci sentiamo di dire. Dal cappello del genio e da altri cappelli provengono una miriade di fantastiche idee per ravvivare Via Roma 56.
C’è da trovare la sede per una SrL? C’è Via Roma 56.
C’è da piazzare un Centro Interdipartimentale? C’è Via Roma 56 e 57
E la casetta dei nani dove la mettiamo? In Via Roma 56
E la biblioteca di Lettere? In Via Roma 56
E il Centro di Calcolo? Ma in Via Roma 56
C’è da fare un’associazione Università Libera? C’è Via Roma 56, of course!
Ma visto che vogliono liberare l’Università perché non cominciano a levarsi loro da tre passi dai coglioni così magari l’Università è libera davvero? Basta con queste buffonate!!! Appena si sente odore di elezioni del rettore spuntano ambigui personaggi che si circondano di stiglianesi e derivati! I genii impazzano per il San Niccolò!
I dissestatori e i dissestaTOSI devono andarsene!!!
Marzo 22nd, 2011 — Note redazionali
Marzo 21st, 2011 — Note redazionali

Noi non abbiamo né tempo né voglia e nemmeno il diritto di entrare nel merito dei rapporti tra aziende private e i propri clienti. Infact noi da giorni mettiamo in luce altro. Come mai una società srl denominata IN.FACT ha dichiarato, utilizzando i locali e altro, di avere la sede operativa in Via Roma 56-53100 (sede dell’Università di Siena, di cui la stessa paga regolare contratto di affitto ad altro soggetto)? Chi ha autorizzata questo visto che la società IN.FACT non risulta essere uno spin off? E ancora come mai un docente dell’Università, tal Antonio Rizzo, è socio e consigliere di amministrazione della stessa società? Forse perchè ha ricevuto l’autorizzazione del CdA dell’Università? Come mai lo stesso Rizzo e il genio Boldrini hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni al quotidiano la Nazione di Siena in merito alla società IN.FACT? Dichiarazioni di Rizzo:
“I ragazzi da parte loro hanno contribuito alla crescita del dipartimento realizzando il sito e sperimentando i nuovi servizi. Sono state avviate le procedure di spin off anche se credo che le condizioni attuali, poste dall’università non siano accettabili. Al di là di questi aspetti, che in un modo o nell’altro si risolveranno, come docente li ho sempre sostenuti …”.
Dichiarazioni del genio Boldrini:
“Esiste già uno spin off all’interno dell’Ateneo ma il loro è un modello diverso trattandosi di un’azienda vera e propria. Lo spin off richiede tempi lunghi per affrontare il mercato mentre oggi è importante fare impresa nel più breve tempo possibile. Importante, poi, che inizino a produrre mantenendo un profondo legame con l’Università: le aziende devono rivolgersi a consulenze esterne mentre loro hanno a disposizione attrezzature e professionalità in un luogo dove già si produce ricerca”.
Girovagando sul web abbiamo ritrovato due siti internet che ci informano sulle prodezze degli Infactiani oltre che del genio (onnipresente). Sul sito Linkedin troviamo “Quando Salvietti & Barabuffi e MPS si sono rivolti ad In.Fact cercavano un prodotto editoriale completamente nuovo, in grado di interpretare le nuove tendenze e di sfruttare appieno le potenzialità dei devices tecnologici ormai largamente diffusi”.
http://www.linkedin.com/company/in.fact/miti-di-citt-110868/product
Sul sito www.jiulienews.it troviamo: “La realizzazione tecnica è stata effidata dalla casa editrice Salvietti & Barabuffi ad In.Fact srl, azienda nata nel contesto dell’Università di Siena ed interamente composta da neolaureati di Scienze della Comunicazione ed Ingegneria”
http://www.julienews.it/notizia/economia-e-finanza/miti-di-citta-il-gruppo-montepaschi-lancia-il-primo-ebook/60629_economia-e-finanza_4_1.html
In conclusione: questa IN.FACT srl non risulta essere un spin off, utilizza via e locali di un ente pubblico per attività privata, due docenti sono a conoscenza, hanno rapporti e sponsorizzano la stessa, etc. etc. .., quindi ci domandiamo come sia possibile tutto questo e nel contempo siamo curiosi di conoscere l’esito delle famose indagini interne all’Università annunciate dal Rettore o se il Magnifico si è rivolto ai carabinieri per denunciare la vicenda IN.FACT o eventuali iniziative promosse in tal senso da membri del CdA o dall’ufficio legale dello stesso Ateneo. Siamo curiosi ma curiosi. Cosi come siamo curiosi sulla famosa questione dei volumi in onore di Berlinguer Luigi.