Riccaboni si reca dal suo partito di riferimento

Siamo a conoscenza del fatto (e nessuno può smentire) che mercoledì 2 marzo alle ore 18.00 Riccaboni si recherà ad illustrare il piano di rilancio dell’Università di Siena presso la sede del partito di Marig[nani] e Verdini.

Come mai il Rettore, vista la situazione, invece di convocare la comunità accademica ed illustrare il piano di rilancio, si reca in una sede di partito? Che strategia politica c’è dietro?
Che si ricomincia con il giochino dell’era Tosi e i tavoli riservati?

Una questione davvero istituzionale

Questi uffici sono a chiedersi ed a chiedere come sia possibile che in presenza di un numero esorbitante di indagati presso l’Amministrazione Provinciale di Siena, con il Capo e il vice della polizia provinciale intenti a macellare povere bestie e a venderle, il direttore generale della Provincia intento a sbirillare macchine in Pian dei Mantellini e così via, ecco in presenza di tutto questo ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Presidente della Provincia medesima, Simone Bezzini. E già che ci siamo anche il Segretario Provinciale del PD nonché consigliere provinciale Elisa Melini ci sa dire qualcosa? Possiamo conoscere il pensiero, magari durante una bella conferenza stampa aperta al pubblico di questi due signori che evidentemente ricoproni ruoli interessati dalla vicenda?

Questi uffici ritengono che in qualsiasi altro paese civile il Presidente della Provincia avrebbe dato spiegazioni, senza incorrere nella solita tiritera della fiducia nella magistratura e avrebbe chiesto la testa almeno dei vertici. Come mai nel prolifico (di indagati) Sistema Siena questo non accade?

Firmato

Cesare Mori

Non ancora appianati i contrasti tra la dirigenza comunale e quella provinciale di Rifondazione Comunista

Riportiamo l’articolo a firma di Augusto Mattioli

La situazione interna di Rifondazione comunista può condizionare i tempi dell’accordo definitivo nel centro sinistra per il comune di Siena. Le due anime del partito, quella che fa capo alla direzione provinciale e quella della dirigenza comunale non sembrano avere lo stesso giudizio sul documento programmatico uscito dal tavolo del centro sinistra dopo mesi di incontri. La prima non sembra propensa ad una accettazione del documento a meno che non ci siano cambiamenti su alcuni punti.
Lunedì sera (21 febbraio) c’è stato un incontro delle due anime del partito per discutere della situazione che non sembra di facile soluzione. Bisognerà vedere se i punti sui quali i provinciali del partito non sono d’accordo – l’acqua bene pubblico, urbanistica, il futuro dell’aeroporto di Ampugnano, lotta alle esternalizzazioni e alla precarietà, sostegno ai disoccupati ed ai giovani, meritocrazia e coinvolgimento del consiglio comunale nella scelta dei membri della deputazione del Monte dei Paschi – potranno essere accettati prima dagli alleati della Federazione della Sinistra con i quali ci saranno incontri e poi dai partiti della coalizione, a partire dal Partito Democratico. Se non avverrà i contrari all’accordo potrebbero andare alle elezioni per conto proprio “guardandosi anche intorno” sottolinea un esponente di questo gruppo.

La redazione in merito a questa diatriba non può che schierarsi a favore della direzione provinciale composta da persone trasparenti ed equilibrate e soprattutto non prone alle sirene delle poltrone come invece appare essere il gruppo residuo e autoreferenziale di Fiorino Iantorno e Alberto Benocci.

La redazione

Bau Bau News!!! Ipotesi toto giunta che vorrebbe Ceccuzzi



Ecco i volti dei nomi che circolano e che Ceccuzzi potrebbe aver inserito nella rosa di assessori a lui graditi se i senesi lo votassero per fare il sindaco:

1) Anna Gioia (PD) sanità

2) Alessandro Piccini (PD) urbanistica

3) Alessandro MugnaioliAndrea Milani alla cultura (PD)

4) Carolina PersiCaterina Barbetti, cooperativa Gioco le Nuvole (PD) pari opportunità

5) Fiorino Iantorno (Federazione della Sinistra)

6) SIlvia Lazzeroni (Riformisti)

7) Mauro Marzucchi (Siena Futura) bilancio

8) Alessandro Cannamela (SEL) politiche giovanili

Per il ruolo di portavoce dell’eventuale sindaco circola il nome del giornalista Daniele Magrini.

In alcuni commenti sul cittadinoonline.it si fa anche il nome di Giacomo Zanibelli, ma sempre negli stessi commenti, poiché questo giovane viene definito in gamba e slegato a certi nuovi gruppetti giovanili, si dà quasi per scontato che starà fuori e non riuscirà a mettere piede in comune.

Scoop sull’Ateneo: risolto il problema delle sedi decentrate

Dopo attenti studi, travagliate contrattazioni, sedute spiritiche, accese discussioni e l’uso di varie tecniche divinatorie (inclusa la lettura delle viscere di cinghiale gentilmente fornito dall’Ufficio Caccia della Provincia) finalmente si intravede uno spiraglio di luce sulla questione delle sedi decentrate dell’Ateneo!

Il Buon Rettore aveva annunciato tutto e il contrario di tutto, contribuendo al clima di solidità e certezze che caratterizza da tempo la vita di quanti lavorano nella nostra Università, ipotizzando in un primo momento la chiusura delle strutture decentrate (tra cui ricordiamo oltre ad Arezzo e Grosseto, anche Follonica, Colle Val d’Elsa etc…), facendo poi retro marsh, e finendo poi per optare per un draconiano “piano di futuro, possibile, forse sì, ma anche no, da valutare accentramenti”.
Ma adesso l’incertezza è finita, l’uovo di Colombo è stato trovato, la sagace mente del Buon Rettore ha partorito una soluzione definitva alla questione, in grado di trovare una perfetta quadratura tra le diverse esigenze e di ottenere pregevoli risultati in termini di efficienza ed efficacia.
Eppure la risposta era semplice, davanti agli occhi di tutti, ma non per questo meno geniale, tutte le strutture decentrate verrano spostate in una nuova prestigiosa sede per la nostra Università, localizzata… su Marte!!!
Il Pianeta Rosso, che ha affascinato astronomi e astrofili, che ha ispirato film e libri, un luogo ricco di storia e tradizione, la location perfetta per il rilancio dell’Ateneo!
Pensate che meraviglia, una delle Università più antiche della Terra diventa una delle più prestigiose dell’intero Sistema Solare, aprendo nuovi orizzonti culturali e possibilità di sviluppo.
Anche il merchandising dell’Ateneo verrà appositamente adattato, con la produzione di tute spaziali col logo dell’Università davanti e la scritta “I Love Mars” dietro, un perfetto abbinamento con i portachiavi del piccolo marzianino Jimmy, in pole position per diventare nuovo testimonial dell’istituzione senese nell’Universo.
La figurina di Jimmy servirà anche per attingere all’enorme bacino di utenza di studenti fuori sede che altrimenti sarebbero stati irraggiungibili dai servizi dell’Università, ovvero gli omini verdi!!!
Con una brillante intuizione verrà lanciata un’azione di marketing mirata sui giovani studenti marziani che potranno finalmente iscriversi al nostro Ateneo, entrabndo così a far parte di una tradizione secolare.
Ma non ci si è certo scordati dei terrestri, infatti Tiemme ha già previsto una comodissima linea di autobus da e per Marte che, in soli due anni di viaggio permette di raggiungere il Pianeta Rosso, oltre ad una linea rapida che, senza effettuare fermate sulla Luna arriva a destinazione in soli 18 mesi, appositamente studiata per le esigenze di pendolarismo degli studenti fuori-sede che vogliano fare la settimana corta.
Naturalmente è previsto che, all’insegna della razionalità, alcuni dei docenti nominati per insegnare nella nuova sede verranno ripocollocati sulla sede Terrestre e continuando a tenere i corsi su Marte, riceveranno apposita indennità di trasferta in busta paga, commisurata al chilometraggio percorso (espresso però in anni luce).
Ma le buone notizie non sono finite, a quanto pare gli affitti su Marte costano pochissimo, c’è una quantità impressionante di terreno non lottizzato solo in attesa di essere edificato a prezzi assolutamente concorrenziali.
La perfetta unione tra taglio dei costi e qualità del risultato ottenibile!
Insomma, grazie alla guida del Buon Rettore, che verrà rinominato Buon Rettore Galattico, l’Ateneo si proietta verso l’infinito ed oltre, con sprezzo del pericolo e sopratutto dei Buchi Neri, allargando i propri confini.
Vieni anche tu a studiare su Marte!
di FitzChevalier Lungavista

Fiorino, no grazie. Il nuovo centro sinistra Circolo Città Domani – Sinistra per Siena rimane con la schiena diritta e va per la propria strada

Il nuovo centro sinistra senese respinge al mittente l’invito. Il mittente è Fiorino Iantorno, il consigliere comunale della Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista per il lettore medio che non riesce a stare dietro alle mille e continue scissioni, fusioni, etc.) in predicato, dopo tutto il suo attivismo per restare vicino al candidato Ceccuzzi, di essere nella rosa di nomi dei papabili assessori che lo stesso Ceccuzzi vorrebbese i senesi lo votassero.
Iantorno (ma con lui anche tutta la coalizione del vecchio centro sinistra) non si è forse reso conto che era ilsoggetto meno adatto a fare una tale proposta che prevedesse il ritorno tra le braccia del vecchio centro sinistra di quella sinistra che da quella parte ha preso le distanze, perché negli ambienti più a sinistra ciò che davvero non è piaciuto è stato questa dichiarazione di fedeltà assoluta (intervallata solo da qualche distinguo solo momentaneo e di maniera) praticamente fin da subito verso Ceccuzzi e la sua parte più fedele di diessini.
Il nuovo Circolo Città Domani – Sinistra per Siena, nel suo comunicato, dichiara di essere “aperto ad altre componenti e disposto ad allearsi con formazioni politiche della sinistra che non accettano il degrado che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni della vita politica cittadina, con il potere concentrato nelle mani di pochi, con decisioni fondamentali sottratte alla partecipazione popolare, con l’affermarsi di figure politiche mediocri, subalterne e senza personalità“.
Perché qui non si tratta di tradire gli ideali, questo nuovo centro sinistra non dice di voler abbandonare certi principi cari al popolo della sinistra.
Tutt’altro. Ciò che chiede è di dire basta, non votandoli, a coloro che usano la parola “sinistra” solo come una facciata, che adoperano ogni tanto qualche parola di quel lessico tanto per ricordare, forse prima a se stessi che agli altri, dove si trovano collocati politicamente. Questo vecchio centro sinistra è riuscito ad avvelenare i pozzi anche delle nuove leve, quelle leve così inscindibilmente legate alle modalità e alla mentalità diessina; cresciute con il facile miraggio che nella vita si possa vivere solo di politica; che imetodi di “assistenzialismo” creati in città (e non ci riferiamo allo stato sociale, ma a tutti quei carrozzoni più o meno grandi verso i quali tutti si chiedono a cosa servono) dovranno di sicuro continuare ad esserci per sempre, perché, se no, loro poi, di che campano? Andare a lavorare come tutti i comuni mortali non è cosa per loro. Quei metodi che invece di instradare i propri giovani “prescelti” verso posti di lavoro veri e propri facendoli, così, vedere com’è davvero il mondo, li mandano avanti di contratto in contratto in federazione fintanto che non arriverà un assessorato o un posto nel cda di una partecipata che li farà prendere qualche soldo in più.
E così, per queste nuove leve, si innesca un circuito perverso in cui già a 25/26 anni (e in certi casi addirittura prima) ragioni su cosa ti possa toccare quando un “ruzzino” sarà finito; dove potranno essere nominati, cooptati e così via perché il loro modo di ragionare va nella direzione che il loro datore di lavoro è la comunità tutta.
Quella che con le tasse che paga, contribuisce forzatamente a far NON lavorare i “prescelti”.
Chiedetevi un pò, ma se molti di questi un domani non venissero più collocati da certa politica da nessuna parte, a quale lavoro tornerebbero? Rimane solo da dire che la rottamazione di certi politici non deve guardare il dato anagrafico; qui l’età non c’entra.
Anche a Siena c’è già una nuova e giovanissima generazione che si è abbeverata alla fonte del “io vivo di politica” e che sarebbe già da rottamare.
Firmato
La Primula Rossa

Ma che c’è lo scivolo?

Prima il tosiano Riccaboni chiama un direttore amministrativo già condannato dalla Corte dei Conti. Ora il riccaboniano preside di Arezzo Bernardi viene condannato dalla Corte dei Conti. Siamo in un ente pubblico, fate un po’ voi …

Impara a vestirti e basta con la satira

Questa mattina come di consueto mi sono fermato al solito bar per il secondo caffe’ intorno alle otto e casulamente ho ascoltato una conversazione, che  mi ha lasciato di stucco e nel ripensarci durante la strada verso la mia azienda mi era venuta la voglia pazzesca di presentarmi dal mio socio con due stivali amaranto, jeans attillati,un tanga tigrato e un giubbottino carico di insegne luminose.Ma stamani avevo la barba incolta e quindi ho evitato questo abbigliamento fantasioso.

Che cosa avevo ascoltato al bar? Qualcosa di incredibilmente ridicolo ma al tempo stesso preoccupante, visto che siamo in una società avanzata sul piano dei diritti e dei costumi. Si vocifera che la signora Ines Fabbro direttore amministrativo dell’università si è recata in alcuni uffici per richiamare tutti ad un abbigliamento piu’ consono e chiedendo di togliere le vignette satiriche.

Spero vivamente che la signora smentisca queste voci perchè altrimenti oltre al ridicolo la faccenda rischia di assumere caratteri seri e censurabili. Ci troveremmo in una situazione di censura della satira e di palese lesione della libertà di abbigliarsi delle persone.Quasi una violazione dei diritti individuali e un abuso delle prerogative di un dirigente pubblico.

Quale sarebbe l’abbigliamento consono secondo la Fabbro: le donne vestite da suore paoline e gli uomini con addosso il cilicio?

Ad maiora

Maestro James

Bau Bau News!!! Sel e i suoi Workshop e la svolta yeah!!! del centro sinistra

La Sel di Cannamela lancia gli “work shop” tematici, contribuendo, così, ad accrescere il vocabolario yeah!! del centro sinistra senese.

Dopo i nickname di Ceccuzzi, ora arrivano gli workshop di Cannamela: a chi faranno dire road show?

Chi svolgerà le funzioni di peace keeping tra gli alleati?

Chi starà svolgendo la funzione di kingmaker della campagna elettorale?

E quando qualche alleato prova timidamente ad alzare la voce, del problem solving chi è che se ne occupa?

Basta così. Già le varie vicende senesi sono abbastanza ingarbugliate, anzi, “aggrovigliate” (ma da un Sistema Siena che è stato definito un “groviglio” cos’altro ci si poteva aspettare?) non mettiamo tra i piedi anche troppi inglesismi, che altro non fanno che far capire ancora meno le persone.

Gli workshop li lasciamo al Sellato Cannamela.

Una domanda, però, a pensarci bene a Cannamela gliela facciamo. Leggiamo sulla stampa che Sel dice di aver letto il documento degli Ecologisti Democratici (senza dubbio la notizia meritava) e “Anche gli altri puntuali approfondimenti, che nel contributo destinatoci emergevano sono estremamente interessanti. Il tema dell’acqua pubblica, l’aeroporto […] sono temi che staranno al centro del laboratorio programmatico“.

E’ proprio sicuro, Cannamela e Sel, che il tema dell’aeroporto Ceccuzzi, soprattutto dopo l’articolo de Il Fatto  http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/20/i-pm-%E2%80%9Cecco-la-prova-della-truffa-a-siena%E2%80%9D/93034/ , lo voglia mettere al centro del dibattito del suo programma?

A tutto slogan! I comunicatori di Ceccuzzi forse a scuola da Berlusconi?

E’ un Ceccuzzi tutto in salsa berlusconiana quello che è scappato fuori sulla stampa locale dopo il Forum dell’economia.
Quello stesso Berlusconi tanto criticato con i suoi slogan, viene ricopiato pari pari dal candidato del mesto centro sinistra senese.
Quando i fatti non ci sono a quel punto bisogna andare di fantasia. Ed ecco che Ceccuzzi ci prova lanciando una nuova frase ad effetto. Siena avrà 1000 nuovi posti di lavoro! Certo, rispetto allo slogan originale di Berlusconi i numeri sono un pò differenti (Berlusconi, se vi ricordate, di posti ne garantiva un milione) ma il tentativo mediatico è lo stesso.
Ma la cosa più interessante sarebbe non tanto sapere il numero dei posti (di lavoro, per carità),quanto come e dove Ceccuzzi intende crearli questi posti di lavoro. Perché numeri per numeri allora, già che c’era, invece di 1000 poteva lanciarne 2000.
In tutti questi faticosissimi ed estenuanti lavori del Forum, sono stati per caso fatti degli studi di settore in cui si evidenziano gli ambiti in cui sarebbe possibile questa esplosione di nuova capacità occupazionale a Siena?
Sempre da ciò che si legge, il coordinatore del Forum Michele Lambardi, parla di “analisi della situazione economica senese“, e dice di una realtà “fatta di luci ed ombrema non era sempre stato detto che a Siena andava tutto bene?
Solo ora il partito di governo in città, il PD(S), si accorge che ci sono delle “ombre”?
E in quali specifici ambiti lavorativi sarebbero queste “ombre”?
Perché limitarsi a dire questo significa solo parlare per slogan e di questi tempi, gli slogan, servono a poco.
Almeno per una volta, si pensa sia possibile lasciare il politichese a casa e parlare una lingua che tutti possano comprendere?
Perché il continuo utilizzo del politichese, alla lunga, sembra tanto servire solo per non far capire le cose, per dire e non dire e, soprattutto, per essere usato come paravento quando le idee o non ci sono o sono poco chiare.
Allora, questi nuovi 1000 posti di lavoro, dove potrebbero essere realizzati? Basta giri di parole e dicano a Siena dove sono.
All’Università, per caso? Dove è già grassa se vengono garantiti tutti quelli esistenti?
Oppure nella Banca, dove si legge di piani di prepensionamento. Oppure nella pubblica amministrazione (provincia, comune) in cui forse il numero dei dipendenti è già alla sua capienza massima. Oppure dove? Se lo hanno detto sapranno anche dire, dove, oppure no?
E poi, capiamo che è stato già detto, ma la domanda ancora una volta sorge veramente spontanea.
Ma dove erano questi signori fino ad oggi?
Possibile che questi “studi” sulla situazione occupazionale a Siena li tirino fuori solo adesso, a due mesi e mezzo dal voto?
E possibile che solo adesso, sempre a due mesi e mezzo dal voto, dicano che vanno creati nuovi posto di lavoro a Siena?
Proprio ora, una questione così importante salta in mente?
Ma fino ad oggi, quale partito è stato ad amministrare Siena?
Perché gli interventi che vengono scritti a Ceccuzzi sembrano quelli predisposti per un candidato di opposizione.
Capiamo che gli spin doctor e i ghost writer stanno cercando di ricreare una verginità politica a Ceccuzzi per farlo passare come “il nuovo”.
Ma far credere ai senesi che Ceccuzzi rappresenti una novità nella politica senese, dopo cheper anni e anni è stato il capo e plenipotenziario dei DS a Siena, forse è un pò troppo.
Firmato
La Primula Rossa