Non ancora appianati i contrasti tra la dirigenza comunale e quella provinciale di Rifondazione Comunista

Riportiamo l’articolo a firma di Augusto Mattioli

La situazione interna di Rifondazione comunista può condizionare i tempi dell’accordo definitivo nel centro sinistra per il comune di Siena. Le due anime del partito, quella che fa capo alla direzione provinciale e quella della dirigenza comunale non sembrano avere lo stesso giudizio sul documento programmatico uscito dal tavolo del centro sinistra dopo mesi di incontri. La prima non sembra propensa ad una accettazione del documento a meno che non ci siano cambiamenti su alcuni punti.
Lunedì sera (21 febbraio) c’è stato un incontro delle due anime del partito per discutere della situazione che non sembra di facile soluzione. Bisognerà vedere se i punti sui quali i provinciali del partito non sono d’accordo – l’acqua bene pubblico, urbanistica, il futuro dell’aeroporto di Ampugnano, lotta alle esternalizzazioni e alla precarietà, sostegno ai disoccupati ed ai giovani, meritocrazia e coinvolgimento del consiglio comunale nella scelta dei membri della deputazione del Monte dei Paschi – potranno essere accettati prima dagli alleati della Federazione della Sinistra con i quali ci saranno incontri e poi dai partiti della coalizione, a partire dal Partito Democratico. Se non avverrà i contrari all’accordo potrebbero andare alle elezioni per conto proprio “guardandosi anche intorno” sottolinea un esponente di questo gruppo.

La redazione in merito a questa diatriba non può che schierarsi a favore della direzione provinciale composta da persone trasparenti ed equilibrate e soprattutto non prone alle sirene delle poltrone come invece appare essere il gruppo residuo e autoreferenziale di Fiorino Iantorno e Alberto Benocci.

La redazione