Dal Sole 24 ore:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-02-26/lubae-banca-italolibica-colonnello-081255.shtml?uuid=AaeESfBD

 

 

 

 

 

http://www.sienafree.it/economia-e-finanza/264-economia-e-finanza/19129-luigi-borri-nominato-nel-cda-di-ubae-bank

Ora basta! I Cittadini devono avere una risposta

A questo punto, dopo che la redazione di Fratello Illuminato e l’Eretico di Siena hanno pubblicato stralci di intercettazioni e larghi passi di verbale firmato dal GIP dove si dimostra senza ombra di dubbio che l’Amministrazione Provinciale ha agito per mezzo di 29 suoi uomini, incluso il Direttore generale, in modo del tutto contrario alla legge, violandola in più parti, a questo punto la domanda è diretta e chiara: cosa pensa di tutto questo, al netto delle indagini della Magistratura (nella quale, per carità, tutti hanno fiducia e patapim e patapam) il primo responsabile politico: Simone Bezzini. Una cosa sono le responsabilità giuridiche e una cosa sono le responsabilità politiche. Bezzini ha quelle politiche. Ne risponda. E già che ci siamo anche il suo sponsor principale, Franco Ceccuzzi, sarebbe bene che dicesse la sua, se ce l’ha qualcosa di suo da dire. La Provincia ha più di 200.000 abitanti i cui denari sono stati anche impiegati per fare le porcate illustrate nell’indagine. Bezzini e Ceccuzzi: ci volete dire qualcosa o sperate che passi tutto in cavalleria?

Basta con queste prese di giro!!!

Di questi uffici

Cesare Mori

 

 

Ma che aspettano a chiamarlo?

 

 

 

 

Questi uffici rilevando che in più giornali vengono messe in rilievo alcune situazioni di gravità inaudita, tipo qui

http://ilcittadinoonline.it/news/134573/Pensierini_di_un_dipendente_dell_Ateneo___Proprio_un__magnifico__cellulare__.html

http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2011/02/26/465371-siena_ateneo_crac_sperpera_soldi_paga.shtml

hanno da porre alcune domande. La prima è: come è possibile che Maestro James e Obama hanno un cellulare da 247 euro e Riccaboni, il cui Ateneo non ha una lira per farne due, ne spende 807,6 per il cellulare di servizio?

La seconda è: ma quando lo chiamano il Boldrini a rispondere delle infinite porcherie che ha commesso con l’appoggio di Tosi e della sua cricca ai danni dell’Ateneo? Perché li devono pagare i contribuenti, salvo il recupero della Corte dei Conti, i 26.000 euro per i volumi in onore dell’altro capo cricca Berlinguer che oltre ad iniziare il dissesto della propria Università (ce lo ricordiamo il 750 anniversario e le spese gonfiate a dismisura?) ha da ministro distrutto completamente l’Università italiano con autonomie insensate e un riordino della didattica che ha portato la laurea a non valere neanche la carta su cui è stampata?

Ci piacerebbe proprio saperlo. Chiamate il dissestatore Boldrini a rispondere e a pagare e il dissestatore Riccaboni, ad oggi vicinissimo al partito di Verdini, a smettere di spendere a capocchia.

Di questi uffici

Cesare Mori

Ceccuzzi “on demand”, il candidato di maggioranza in opposizione a sé stesso e lo sketch di Benigni

Esiste una modalità di ditribuzione di programmi televisivi denominata “on demand”.
Si tratta di quella modalità in cui l’utente può guardare i programmi “a richiesta”.
Che esistessero, per l’appunto, programmi “on demand” a richiesta ne eravamo a conoscenza.
Che esistessero anche candidati “on demand” a Siena, però, un pò meno. Ma nella vita non si smette mai di imparare.
E che c’azzecca, direbbe qualcuno. State un pò a sentire. “…dovrà essere elaborato un nuovo piano del traffico. […] Le decurtazioni hanno già avuto un impatto pesante sia sugli utenti che sulle aziende di trasporto, il cui personale sta sopportando una situazione limite sia in termini di turni che di salario“. Dopo aver letto queste dichiarazioni penserete senza dubbio che le abbia fatte un candidato delle opposizioni cittadine. E invece, no! Sorpresa, sono le dichiarazioni del candidato di maggioranza in opposizione a se stessa Franco Ceccuzzi, il primo candidato che pur essendo stato negli ultimi dieci anni ai vertici politici di questa città passa un giorno si e l’altro pure a dire che a Siena, sostanzialmente, ci sono un bel pò di cose che non vanno.
Grande Ceccuzzi e grande campagna mediatica, vivi complimenti a chi ha elaborato la strategia.
Dopo il berlusconiano slogan “vi darò mille posti di lavoro” detto qualche giorno fa, oggi Ceccuzzi si accorge che le condizioni dei lavoratori dei trasporti non sono propriamente rosee, per usare un eufemismo. E lancia la sua priorità: un piano del traffico per ridurre i tempi di percorrenza. Più ridotti di così, con le linee delle corse tagliate la percorrenza si riduce del tutto, non si fa più e festa finita.
con chi concorderebbe, Ceccuzzi, questo piano del traffico al quale, evidentemente, fino ad ora non aveva pensato?
Con un bel circolo trasporti del PD (ovviamente) e, tanto per dare ancora spazio alla burocrazia, pensa anche alla costituzione di un gruppo di lavoro dedicato alla mobilità.
Ci mancava proprio, così mettendoci insieme anche il Forum per la viabilità s’è fatto filotto. A questo punto ci manca solo unoworkshop tematico e poi la frittata è fatta.
Scusate una domanda, ma se hanno già il Forum della viabilità che avrebbe dovuto pensare a questo, a cosa serve creare tutti questi altri doppioni? E, soprattutto, se nonostante il Forum sentono la necessità di creare altre location (così facciamo contenti i fautori della svolta yeah!!! dei comunicatori del PD) in cui capire cosa sta succedendo alla mobilità senese, vuol dire che il Forum, allora, ha fallito, perché se no le risposte le avrebbero già dovute trovare.
Ma come mai Ceccuzzi si lascia sempre incartare in queste cose? Qui non sembra esserci nessun programma, Ceccuzzi è, appunto, un candidato “on demand”; sente dire che la gente è piena come un uovo perché i trasporti locali non funzionano? E lui è pronto a dire che i trasporti sono una priorità. Legge che l’occupazione anche a Siena è diventata un serio problema? E lui fa il berluschino di provincia e dice vi troverò 1000 posti di lavoro. Sembra diventato uno sketch di Benigni. Vi ricordate quell’esilarante passaggio di un pò di anni fa in cui Roberto Benigni, parodiando su Berlusconi e sulle promesse che faceva in campagna elettorale diceva “Italiani, vi prometto che se mi votate v’abbasso le tasse, vi do un milione di posti di lavoro, vi trombo la nonna, vi porto fuori il cane…” e così via?
Ceccuzzi, Ceccuzzi. Ma se ti sei accorto (alla buon ora) che c’è “qualcosina” nella mobilità che non funziona chiedilo al tuo presidente di Circolo PD di Colonna San Marco Roncucci, invece di fare altri dieci gruppi di lavoro, no? E’ presidente del Train; è presidente della Tiemme (la società che ha incorporato altre quattro società di trasporti e, secondo il vecchio principio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, è diventata il quinto consiglio di amministrazione), invece di fare lo slogan sui dipendenti che stanno sopportando una situazione limite dillo direttamente al loro datore di lavoro, immaginiamo che qualche volta in federazione vi vedrete.

Firmato

La Primula Rossa

Il criminale Gheddafi, le dure posizioni delle Nazioni Uniti e un APPELLO per interrompere rapporti economici con i “libici”

Il criminale e terrorista Gheddafi è apparso nelle piazze con lo stile di un nazista dittatore http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-02-25/libia-caos-ministro-avverte-133706.shtml?uuid=Aa4GrOBD lanciando anatemi e  minacciando ulteriori repressioni contro la popolazione che giustamente si ribella alla sua dittatura e non solo, il criminale si scaglia contro l’Italia.

L’ONU annuncia sanzioni dopo le dure prese di posizione dei  governi francese e inglese  http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_25/onu-sanzioni-libia_c7ce4df2-40b1-11e0-a0e9-e3433e14003f.shtml e tutta la comunità civile mondiale è inorridita per le nefandezze del potere libico.E devo dare atto anche al PD senese per aver protestato in piazza Salimbeni contro le barbarie del criminale Gheddafi.

Dopo l’annuncio della nomina di Luigi Borri e dopo aver preso conoscenza dei rapporti tra MPS e i libici http://www.sienafree.it/economia-e-finanza/264-economia-e-finanza/19129-luigi-borri-nominato-nel-cda-di-ubae-bank sono a lanciare un APPELLO pubblico per chiedere a coloro che ne hanno titolarità di far interrompere qualsiasi rapporto con gruppi finanziari legati al governo libico.

Bau Bau News!!! Gli esperti di comunicazione senesi colpiscono ancora!!!

Con un tempismo da premio Pulitzer alcuni dei più esperti comunicatori cittadini hanno voluto fare lo scoop e dare alle cronache una notizia che, forse se non ci avessero pensato loro nessuno l’avrebbe saputa.

Ma per fortuna i solerti comunicatori sono arrivati in soccorso e quindi tutti sappiamo che, udite udite, Luigi Borri (magnificato nell’articolo manco fosse Marchionne) è stato nominato nientepopodimenoche….nel cda della UBAE Bank!!!
Forse non sapete di cosa si tratta? Niente paura, hanno pensato a tutto loro! “Ubae Bank è una banca italiana (tra gli azionisti solo i maggiori istituti nazionali, tra cui ovviamente Mps) controllata dai libici (ne detengono oltre il 67% delle azioni), in cui Sansedoni spa è presente come azionista dal 1999“.
Bravi!! Avete colto l’attimo!! Con tutta la “pubblicità” che ha la Libia in questo momento per quale motivo perdere l’occasione di mettersi in mostra facendo vedere il legame con quel paese?
Vai Luigi e fatti onore! Per gli spostamenti, però, dovrai adeguarti; forse i comunicatori non guardano i telegiornali e non si sono accorti che in questo momento la business class ha qualche difficoltà a volare verso quei luoghi, meglio volare con altri mezzi.

La debole solitudine di Franco Ceccuzzi, sostenuto solo dai suoi yes men e con un partito in disfacimento alle spalle. Una prospettiva un pò magra per chi vuole candidarsi ad amministrare Siena

La drammatica e sanguinosa crisi che il Medioriente sta respirando da giorni paradossalmente segnerà la certezza che la prospettiva delle elezioni politiche anticipate è, almeno per adesso, del tutto scongiurata.
Questo perché sarebbe impensabile poter gestire una tornata elettorale in un momento in cui la nostra politica interna è così confusa e, alla quale, si è venuta a sommare anche quella ben più delicata che si trova ad un passo dalle nostre coste siciliane.
Capiamo che questo nuovo motivo di stabilità della maggioranza di governo è dettato da circostanze tragiche, ma la politica impone realismo e in queste condizioni al voto dubito ci si possa andare.
In questo panorama politico è molto probabile che aumenti in maniera esponenziale la frammentazione di un Partito Democratico già ridotto al lumicino, perché è fin troppo evidente che l’unico collante che negli ultimi tempi ha tenuto insieme le sue mille anime interne (composte da altrettanti mille distinguo in molti casi inconciliabili ed incompatibili tra di loro) è stato lo spauracchio di elezioni anticipate imminenti e che, per forza di cose, ha imposto di tapparsi il naso e continuare una convivenza ogni giorno più insostenibile.
Ma se la malta che teneva insieme questo partito si sgretola perché al voto non ci si va più e, con molta probabilità, questa maggioranza di governo – depotenziata quanto si vuole, piena di cerotti ma pur sempre al governo – male o bene potrebbe anche portare a scadenza naturale la legislatura (cioè nel 2013), al PD cosa potrebbe accadere?
Niente di buono, ad occhio e croce, anzi, a questo punto potrebbe cominciare ad esplodere in tutta la sua forza una vera e propria balcanizzazione interna con relativa corsa alla ricerca/creazione di nuovi aggregati politici.
Uno scenario che laddove si verificasse, come è molto probabile che sia – dati i continui fuggi fuggi di deputati e senatori verso nuovi approdi, prevalentemente verso l’Api di Rutelli – non farebbe altro che confermare ciò che stiamo dicendo da tempo su un candidato del centro sinistra, Ceccuzzi, senza un partito alle spalle e senza solidi ed importanti contatti a Roma.
Uno scenario che, di fatto, svuoterebbe di qualsiasi significato il ruolo di sindaco nel caso i senesi lo eleggessero. Ed è inutile girarci intorno; oggi più che mai è impensabile che un sindaco non abbia forti legami a Roma, perché in questo caso non sarebbe di aiuto alcuno alla città e, forse neppure a se stesso.
Siccome sembra abbastanza impossibile che improvvisamente il PD rinasca dalle sue ceneri (perché oramai sta rimanendo solo quello) Ceccuzzi su chi si appoggerà? Quale sarà il suo riferimento politico nazionale? Ma come può pensare di voler aspirare a fare il sindaco di Siena senza due fattori determinanticlasse dirigente degna di questa nome sul territorio e forti collegamenti romani? Perché, a tutt’oggi, i senesi non vedono intorno a Ceccuzzi né i primi né i secondi. Possibile che gli alleati queste riflessioni non le abbiano fatte?
Una cosa non si può solo volerla, si deve avere anche i mezzi adeguati per averla.
E questi, intorno a Ceccuzzi, Siena non li vede.
Firmato
La Primula Rossa

Elezione del Rettore: “Siena, il ministro Gelmini per tre ore in procura”

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/02/24/news/siena_il_ministro_gelmini_pi_di_tre_ore_in_procura-12853059/

Azienda Unica dei Trasporti: la Nuova Camelot. Al grido di “Tengo famiglia!” basta sprechi con troppi Cda, ce ne vuole uno solo. Magari con 360 consiglieri, però.

Una sola azienda di trasporto pubblico locale per tutta la Regione Toscana invece delle 36 aziende attuali, e magari integrando nell’equazione gomma e ferro, armonizzando i collegamenti degli autobus con quelli dei treni.

Uno scenario suggestivo, che porterebbe una maggiore efficienza e riduzione dei costi, tagliando sprechi ed evitando sovrapposizioni inutili su alcune tratte, potendo ridistribuire in maniera intelligente il servizio, a coprire opportunamente i diversi percorsi in base alle reali esigenze, rimodulando la frequenza dei collegamenti e aumentando la frequenza degli stessi laddove necessario.
E’ questa una prospettiva che sarebbe gradita ad Ataf, Tiemme, Sita, Lazzi, Cap etc… ?
Che cosa ne pensa di una simile proposta l’assessore regionale ai Trasporti Luca Ceccobao?
Piace la proposta? Sì? Come sarebbe mai possibile non condividerla?
Ah, naturalmente una sola azienda significa anche avere un solo, unico, Consiglio di Amministrazione, non è ammesso barare, non è prevista una holding con 36 aziende indipendenti sottostanti, o meglio ancora una holding con sotto altre sei sub-holding che a loro volta tengono insieme 6 aziende ciascuna, così che i CdA da 36 diventerebbero magicamente 43 o anche di più proseguendo in questo simpatico schema piramidale.
Che dite questa bislacca idea che per un’azienda unica di trasporto pubblico locale sia sufficiente un unico Consiglio di Amministrazione continuerebbe a piacere alle attuali aziende? E a Ceccobao?
Uhm, uhm… vediamo, forse si può trovare una perfetta quadratura, una soluzione che metta tutti d’accordo, che riporti la pace e la serenità, che faccia dormire le pecore coi lupi, lasci piena la botte e ubriaca fradicia la moglie… ecco, trovato!
Un unico, singolo,  indivisibile Consiglio di Amministrazione… ma con 360 membri!!!
Ecco la trovata geniale, il numero perfetto, come i gradi di un angolo giro!
Dunque è deciso, più semplice e cristallina di così l’idea risolutiva non poteva davvero esserlo.
Rimane qualche piccolo problema logistico da risolvere, ma ci sono tavoli di lavoro aperti su tutte le questioni operative rimanenti, un paneldi esperti appositamente convocato, un think-tank istituito per l’occasione e naturalmente una lunga serie di workshop (ma forse al plurale si dice uorscioppi… chi lo sa chiediamolo agli esperti di comunicazione del PD) per dirimere ogni questione.
Già si sa che il tavolo per le sedute del CdA sarà rotondo, la tavola rotonda come nella leggendaria Camelot, decisamente appropriata per ispirare le decisioni dei membri del Consiglio, chiamati a sforzare il cervellino nell’interesse superiore del cittadino-utente.
Un tavolo rotondo un marmo di Carrara del diametro di 240 metri scolpito in un unico blocco di marmo, estratto dal fianco della montagna a mani nude direttamente dai dipendenti dell’azienda, che saranno sicuramente felicissimi di offrire nel proprio tempo libero un così piccolo servigio ai Buoni Padri di Famiglia, sommi custodi degli interessi dei lavoratori ogni volta che siederanno così riuniti.
Per ospitare un CdA appena appena un pelino numeroso occorrerà effettuare qualche opera di muratura per attrezzare una apposita sede, che sia consona all’azienda unica e che possa dare immediatamente una corretta immagine di sobrietà, serietà, morigeratezza e risparmio.
Il progetto della sede che ospiterà il Consiglio dei 360 Buoni Padri di Famiglia sarà ispirato dunque alla Ziggurat di Babilonia, chiamata anche “la Casa del fondamento del Cielo e della Terra”, alta di più di 90 metri distribuiti su 7 livelli, e, come nell’originale era previsto sulla cima un piccolo tempio dove dimorava permanentemente il dio Marduk, così anche la Ziggurat della azienda unica potrà ospitare il tempio dedicato al proprio presidente, il primo tra 360 pari.
La sede-ziggurat dell’azienda unica sarà così una presenza discreta visibile nel raggio di 300 chilometri (250 in presenza di una leggera foschia), così da guidare correttamente a destinazione tutti gli autisti impegnati nel quotidiano servizio.
Ancora una volta una grande intuizione ha permesso, all’insegna dell’italico genio, di salvaguardare i livelli occupazionali dei Buoni Padri di Famiglia che rischiavano seriamente di rimanere senza un posto in qualche CdA e di doversene andare (e non sia mai) a lavorare davvero.

di FitzChevalier Lungavista

Centro sinistra e il tavolino da pic nic. Le riserve non sciolte da parte di Rifondazione Comunista: ma il consigliere Fiorino Iantorno a nome di chi parla

Forse ci era sfuggito qualche passaggio. Eppure la propaganda disessina aveva disperatamente tentato di fare vedere che nel centro sinistra regnava finalmente la pax (che, precisiamo, non si tratta di uno di quei termini inglesi che tanto stanno piacendo ad una parte del centro sinistra locale con la sua nuova svolta yeah!!!).

E invece, nuovo colpo di scena. Perché, cari lettori, le vicende del tavolino da pic nic del centro sinistra senese sembrano ogni giorno di più copiate dalle sceneggiature delle serie TV; avete presente quelle interminabili fiction televisive, che durano mille puntate, tengono incollato lo spettatore per un tempo infinito e poi, pur essendo arrivati alla millesima puntata, siamo ancora al punto di partenza e non è successo assolutamente nulla?
Ecco, sembra tanto che chi sta portando avanti la sottile strategia del ceccuzziano centro sinistra si sia immedesimato un pò troppo in queste serie tv.
Ci eravamo insospettiti che qualche cosa non andasse già il giorno della conferenza stampa in cui la coalizione (quale? fatta da chi?) del centro sinistra lanciava Ceccuzzi come proprio candidato, dati i volti mesti e depressi che sono stati pubblicati dai quotidiani locali.
Oggi la conferma. La nuova notizia, (e non di poca importanza) che scappa fuori dall’interno della Federazione della Sinistra è che non tutti sembrerebbero essere d’accordo a fare i fedeli scudieri di Ceccuzzi.
Ma che strano, a seguire le dure battaglie condotte dal consigliere Fiorino Iantorno, non l’avremo mai detto. Pensate a come possa averla presa costui che forse, nei suoi sogni notturni, già si vedeva seduto sull’ambitissimo scranno di assessore nel caso i senesi decidessero di votare Ceccuzzi a sindaco di Siena.
E, invece, nuovo scoop. Una parte della sinistra (ad occhio e croce penseremo a quella con la schiena diritta) ancora non ci sta. Chissà perché, anche in questo caso qualche sospetto ci era venuto. Ma forse non solo a noi più maliziosi.
L’unica anima candida che sembra non essersi accorta che qualche scricchiolio interno ce lo aveva, sembra essere proprio lo stesso Fiorino Iantorno.
Vi ricordate quando giusto qualche giorno fa, durante la mesta presentazione di Ceccuzzi – se non ricordiamo male – Iantorno si era auto eletto a novello pontiere verso quella parte della sinistra che non si era voluta allineare? Ma se prima di eleggersi a mediatore verso forze politiche terze si fosse preoccupato di guardare come stavano le cose in casa sua? Perché se non si ha il polso e la capacità di tenere sotto controllo ciò che accade all’interno, figuriamoci qual è il peso politico che ci viene riconosciuto dall’esterno.
Siccome sembrerebbe che a tutt’oggi all’interno del partito di Fiorino Iantorno le palle non siano ferme (e forse per emulare quelle dei dipendenti dell’Università, o dei familiari degli ospiti del Campansi oppure degli utenti della Tiemme ai quali girano parecchio) ci viene da chiederci, se fosse vera la voce che darebbe Iantorno nella rosa di assessori che Ceccuzzi vorrebbe in caso di sua elezione, con chi questa possibilità sarebbe stata concordata. All’interno del suo partito non sembrerebbe proprio.
Firmato
La Primula Rossa