Centro sinistra e il tavolino da pic nic. Le riserve non sciolte da parte di Rifondazione Comunista: ma il consigliere Fiorino Iantorno a nome di chi parla

Forse ci era sfuggito qualche passaggio. Eppure la propaganda disessina aveva disperatamente tentato di fare vedere che nel centro sinistra regnava finalmente la pax (che, precisiamo, non si tratta di uno di quei termini inglesi che tanto stanno piacendo ad una parte del centro sinistra locale con la sua nuova svolta yeah!!!).

E invece, nuovo colpo di scena. Perché, cari lettori, le vicende del tavolino da pic nic del centro sinistra senese sembrano ogni giorno di più copiate dalle sceneggiature delle serie TV; avete presente quelle interminabili fiction televisive, che durano mille puntate, tengono incollato lo spettatore per un tempo infinito e poi, pur essendo arrivati alla millesima puntata, siamo ancora al punto di partenza e non è successo assolutamente nulla?
Ecco, sembra tanto che chi sta portando avanti la sottile strategia del ceccuzziano centro sinistra si sia immedesimato un pò troppo in queste serie tv.
Ci eravamo insospettiti che qualche cosa non andasse già il giorno della conferenza stampa in cui la coalizione (quale? fatta da chi?) del centro sinistra lanciava Ceccuzzi come proprio candidato, dati i volti mesti e depressi che sono stati pubblicati dai quotidiani locali.
Oggi la conferma. La nuova notizia, (e non di poca importanza) che scappa fuori dall’interno della Federazione della Sinistra è che non tutti sembrerebbero essere d’accordo a fare i fedeli scudieri di Ceccuzzi.
Ma che strano, a seguire le dure battaglie condotte dal consigliere Fiorino Iantorno, non l’avremo mai detto. Pensate a come possa averla presa costui che forse, nei suoi sogni notturni, già si vedeva seduto sull’ambitissimo scranno di assessore nel caso i senesi decidessero di votare Ceccuzzi a sindaco di Siena.
E, invece, nuovo scoop. Una parte della sinistra (ad occhio e croce penseremo a quella con la schiena diritta) ancora non ci sta. Chissà perché, anche in questo caso qualche sospetto ci era venuto. Ma forse non solo a noi più maliziosi.
L’unica anima candida che sembra non essersi accorta che qualche scricchiolio interno ce lo aveva, sembra essere proprio lo stesso Fiorino Iantorno.
Vi ricordate quando giusto qualche giorno fa, durante la mesta presentazione di Ceccuzzi – se non ricordiamo male – Iantorno si era auto eletto a novello pontiere verso quella parte della sinistra che non si era voluta allineare? Ma se prima di eleggersi a mediatore verso forze politiche terze si fosse preoccupato di guardare come stavano le cose in casa sua? Perché se non si ha il polso e la capacità di tenere sotto controllo ciò che accade all’interno, figuriamoci qual è il peso politico che ci viene riconosciuto dall’esterno.
Siccome sembrerebbe che a tutt’oggi all’interno del partito di Fiorino Iantorno le palle non siano ferme (e forse per emulare quelle dei dipendenti dell’Università, o dei familiari degli ospiti del Campansi oppure degli utenti della Tiemme ai quali girano parecchio) ci viene da chiederci, se fosse vera la voce che darebbe Iantorno nella rosa di assessori che Ceccuzzi vorrebbe in caso di sua elezione, con chi questa possibilità sarebbe stata concordata. All’interno del suo partito non sembrerebbe proprio.
Firmato
La Primula Rossa