Quer pasticciaccio brutto di Via Roma 56

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda, scritto quando correva l’anno 1957, è un giallo ambientato a Roma e il protagonista è il commissario Francesco Ingravallo. Qui invece, mentre corre l’anno 2011, prende forma un altro gialloQuer pasticciaccio brutto di Via Roma 56e il protagonista è il cane Paco (laureato a Oxford). Entrambi, Ingravallo e il cane Paco, indagano e svelano misteri, interrogandosi sulle cose degli umani, tra un salto filosofico e un salto della sbarra che conduce verso il numero civico 56 non di “Roma” ma di “Via Roma 56.”

Ma quale “giallo” alberga in Via Roma 56? Alchimisti e improvvisati maghi radio-televisivi, svilupperebbero tesi suggestive sulle apparizioni e sparizioni di numeri civici e addirittura di un intero edificio o di un’intera via. Nel nostro giallo non ci sono alchimisti o maghi: basta e avanza il fiuto canino di Paco (il laureato Oxfordiano).

Rendicontiamo ai lettori gli sviluppi del “giallo” di Via Roma 56 subito dopo un breve riassunto dei capitoli precedenti.

CAPITOLO I – PACO LEGGE LA RASSEGNA STAMPA

Il tenerello Paco impegnato nella ricerca di articoli di giornali della primavera 2010 si imbatte in due ritagli della Nazione di Siena e scopre l’esistenza di una società, la IN.FACT srl. La lettura di questi ritagli disorienta Paco e lo stesso si pone questa domanda: come mai una società srl a tutti gli effetti ha come sede operativa uffici di un’ente pubblico (in questo caso i locali dell’università di Siena)? E da una lettura più approfondita dei ritagli scorge nelle dichiarazioni di due personaggi tal docente Antonio Rizzo e l’onnipresente Maurizio Boldrini l’asse portante del “giallo”. Ecco le dichiarazioni dei due in merito alla societa’ IN.FACT.

Antonio Rizzo dichiarava:” I ragazzi da parte loro hanno contribuito alla crescita del dipartimento realizzando il sito e sperimentando i nuovi servizi. Sono state avviate le procedure di spin off anche se credo che le condizioni attuali, poste dall’università non siano accettabili. Al di là di questi aspetti, che in un modo o nell’altro si risolveranno, come docenti li ho sempre sostenuti …”

L’onnipresente Boldrini dichiarava: “Esiste già uno spin off all’interno dell’Ateneo ma il loro è un modello diverso trattandosi di un’azienda vera e propria. Lo spin off richiede tempi lunghi per affrontare il mercato mentre oggi è importante fare impresa nel più breve tempo possibile. Importante, poi, che inizino a produrre mantenendo un profondo legame con l’Università: le aziende devono rivolgersi a consulenze esterne mentre loro hanno a disposizione attrezzature e professionalità in un luogo dove già si produce ricerca”.

CAPITOLO II-IL SITO INTERNET DELLA SOCIETA’ IN.FACT

Il giorno stesso in cui Paco mette in evidenza il “giallo” della presenza di una società srl dentro la sede universitaria e dopo aver verificato sul sito della stessa università che tal società non rientra nell’elenco degli spin off, come per magia dal sito internet della società IN.FACT scompare  dalla sezione contact la dicitura “Via Roma 56”. E da questo punto in poi il giallo si infittisce.Anche se nella mente di Paco la soluzione è ben definita.Considerando che in altri luoghi del web la dicitura “Via Roma 56” risalta adeguatamente nelle schede pubblicitarie di IN.FACT srl.

CAPITOLO III-LA SPUTTANATA GENERALE

La pubblicazione dei primi capitoli del libro genera agitazione,indignazione e pone non pochi interrogativi sull’uso privatistico dell’università da parte di taluni personaggi. Nel totale disprezzo delle regole piu’ elementari e alla faccia degli ignari cittadini. Quale mente geniale si è spinta fino a queste assurde e sfacciate iniziative? Come mai gli organi dell’ateneo, il direttore del dipartimento di scienze della comunicazione e altri soggetti interessati non si sono mai interrogati sulla presenza della società IN.FACT srl nei locali dell’ateneo e come mai non sono mai intervenuti per denunciare simile situazione? Chi ha autorizzato l’uso dei locali e delle attrezzature del dipartimento di scienze della comunicazione da parte di una società privata? Dei ricavi dei lavori eseguiti dalla società IN.FACT l’università ne ha tratto utili in termini economici? Chi ha autorizzato Rizzo e Boldrini ha rilasciare quelle dichiarazioni e soprattutto come mai gli organi dell’ateneo non si sono interrogati dopo averle lette sulle pagine dei giornali? Come mai i cittadini comuni per costituire una srl spendono soldi non solo per la costituzione, ma anche per trovarsi una sede e comprarsi attrezzature  e qui invece “i protetti del genio Boldrini” guadagnano lavorando negli uffici dell’università? Via Roma 56 è una “Via” dello Stato Italiano o per caso è un “via” del fantastico mondo della comunicazione boldriniana?

Ora tutti sono a conoscenza degli episodi di questo giallo e quindi sono richieste veloci inizitiative (senza abbuiamenti o magheggi) per verificare la situazione e sanzionare duramente chi eventualmente ha commesso reati o abusi: in barba ai santi e alla decenza civile.

Il tenerello Paco attende fiducioso per completare il capitolo e chiudere in via definitiva questo “brutto pasticciaccio di Via Roma 56”.

 

 

Gotti e bicchierai al canape, la campagna elettorale è cominciata. Qualcuno offra un amaro a Ceccuzzi per fargli digerire il dolce

E’ da un pò che non ci lanciamo in qualche riflessione sulla fantapolitica senese. Dati gli ultimi scoop sarà il caso cimentarsi ancora una volta in questo gioco.

Allora, come abbiamo visto anche il Pdl finalmente ha il suo uomo, il candidato pasticcere Alessandro Nannini che tra un ricciarello e una copata dovrà trovare anche il tempo di dedicarsi a quella routinaria cerimonia da campagna elettorale che sono gli aperitivi con i simpatizzanti.
Ma mettendo per un attimo da parte gli champagnini per raccattare un pò di voti, il dato politico(quello vero) è un altro.
E qui apriamo il primo capitolo conversando sul ruolo che potrebbe svolgere una persona a caso. Per la verità non proprio una new entry delle nostre riflessioni a voce alta (o a penna bassa, vedete voi). Stefano Bisi.
Il caporedattore del Corriere di Siena, infatti (o In.Fact, anche qui vedete voi) con la candidatura del pasticcere Nannini – pur preferendo squadra e compasso – potrebbe trovarsi tra l’incudine e il martello (la falce c’è chi l’ha abbandonata da tempo) o, anzi, è più corretto dire tra ricciarello e copata.
Perché, cari lettori (presto anche elettori) sarà difficile per il Bisi fare una campagna pro Ceccuzzidal momento che il suo Amministratore, l’on. Rocco Girlanda del Pdl di Denis Verdini, è stato il padrino della candidatura del candidato pasticcere. E a questo punto, ecco che tornerebbe il ragionamento più volte fatto, ossia che il Bisi è da tempo che non sostiene più, con il suo giornale,il candidato del PD(S) Ceccuzzi (anche se, forse, i comunicatori yes men di Ceccuzzi capiranno questa solfa verso settembre, cioè ad elezioni avvenute).
E qui si spoggetta nel secondo capitolo. L’Associazione Per Siena porterà come candidato aconsigliere comunale nelle liste dei Riformisti di Riccardo Martinelli (almeno stando a radio lastra)Andrea Bellandi (e qui sono proprio curioso di vedere cosa dirà il purista Fiorno Iantorno), candidatura che, ipotizziamo, senza dubbio avrà fatto fare salti di gioia al consigliere uscente Leonardo Tafani e all’aspirante outsider Pasquale Colella (e non ce ne vogliano gli ultimi due, ma a ricerca delle preferenze tra loro e il Bellandi non c’è corsa, li doppia). Arrivati a questo punto loscenario che potrebbe venire a delinearsi potrebbe essere il seguente (o meglio, questo sarebbe lo scenario che senza dubbio sarebbe più utile politicamente a quelli di Per Siena, dato che alcuni di loro, a differenza degli yes men che gravitano intorno a Ceccuzzi, di politica ne masticano e, diciamocelo fino in fondo, l’elettorato e i dirigenti di Per Siena coi Diesse c’incastrano poco; è un pò come mischiare le pere con le mele o la sambuca col glen grant, viene fuori un troiaio).
Un gruppo consistente di Persenesi potrebbe mettere scientificamente in campo il convitato di pietrail temibile voto disgiunto.
Ossia quella modalità di voto che permette di esprimere la preferenza per un candidato consigliere e sulla stessa scheda mettere la X sul candidato sindaco di un altro schieramento, tutto ciò autorizzato dalla legge.
Anche perché, in elezioni in cui a contare più che le coalizioni (a volte raffazzonate e tenute insieme con lo sputo) è la singola persona, può darsi che si voglia votare Tizio in consiglio comunale ma non ci si trovi d’accordo con il candidato sindaco a quello collegato. Et voilà, les jeux son fait. Ceccuzzi, in questo modo, sarebbe ancora più debole e Per Siena ancora più forte. E, in questo scenario, essere più forte non sarebbe nemmeno così difficile, gli zuccheri non gli mancano di certo, dato che potrebbe contare sulla spalla del candidato pasticcere.
Firmato
La Primula Rossa

Per la verità, per la giustizia, per il bene comune

VENERDI 4 MARZO ORE 14:30: UN GIORNO PER LA GIUSTIZIA E IL BENE COMUNE

Questi uffici ritengono che tutti i Cittadini che hanno a cuore il bene comune domani debbano essere presenti alla manifestazione organizzata dai dipendenti dell’Ateneo. Tutti a chiedere la VERITA’ per la quale anche questi uffici lottano tutti i giorni!

 

 

 

Delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Università di Siena hanno organizzato per Venerdi 4 marzo alle ore 14:30 UN’INIZIATIVA GIUSTA PER CHIEDERE GIUSTIZIA E RISPOSTE NON SOLO PER IL PROPRIO FUTURO MA ANCHE PER RIDARE UN FUTURO ALLA STESSA UNIVERSITA’.

Si ritrovano davanti l’ingresso del rettorato per poi proseguire per le vie cittadini diretti come destinazione finale davanti al TRIBUNALE DI SIENA.

Da cittadini al di la dell’appartenenza politica di ognuno di noi, dobbiamo raccogliere l’APPELLO di queste persone semplici e desiderose di trovare una via d’uscita alla disastrosa situazione in cui si trova l’Ateneo.

Il prestigioso Ateneo senese, dissestato per oltre 250.000.000 euro,necessità di un rinnovata gestione e per questo  occorre piena luce sui responsabili di questo dissesto pauroso e incivile.

Non è piu’ rinviabile il cambio di passo rispetto alla gestione dei dissestatori e non sono piu’ giustificabili i ritardi nel  far emergere LE RESPONSABILITA’.

 

BASTA NASCONDERSI PER PIGRIZIA O FINTE PAURE  E DA CITTADINI ADERIAMO ALLA RICHIESTA DI PRETENDERE  RISPETTO E GIUSTIZIA.

 

La svolta: una campagna elettorale dolce dolce. Sarà il pasticcere Nannini il candidato del PDL a Siena. A tenerlo a battesimo l’on. Rocco Girlanda

Ci stavamo quasi abituando all’idea di sentir urlare anzitempo “E’ partita fiancata!! La mossa è valida!!” e invece ci dovremo accontentare di guardare cosa succede ai pitstop.

Ebbene sì, cari amici, ci cospargiamo il capo di cenere. Avevamo ipotizzato che il candidato del Pdl avrebbe potuto essere Claudio Marignani ma, evidentemente, al grido di “vai avanti tu che a me scappa da ridere” il buon Marignani ce l’ha fatta a non farsi candidare. Quando negli ultimi giorni questa notizia stava girando, per un attimo abbiamo anche immaginato di vedere Franco Masoniguidare una strenua e battagliera campagna elettorale; una campagna elettorale tutta in attacco al “Sistema Siena”; poi forse, anche lui deve aver pensato che era meglio dedicarsi a preparare “96 ore di palio” e non integamarsi più di tanto.
Ma ieri, in nottata, la svolta. Il Pdl ha il suo candidato. E chi può essere in grado di cimentarsi in una tale corsa se non un ex pilota?
Le attese di questi mesi, che hanno tenuto sulla corda migliaia e migliaia di cittadini non sono state vane e la soddisfazione del risultato ha ripagato il tempo perso ad aspettare. Da quello che si legge sulla stampa locale, sarà il pasticcere Alessandro Nannini a guidare i la truppa dei prodi piddiellini senesi.
In giro per Siena è già tutto un fermento. I brindisini augurali si sprecanoChampagne a fiumi per festeggiare la lieta novella e in tutto questo scoppiettar di tappi che saltano c’è anche chi,trascinato nel vortice di un’euforia incontrollabile, si scola anche una bottiglia di Johnny Walker tanta è la gioia irrefrenabile per la notizia.
Ma le sorprese non finiscono qui. Quasi mi emoziona a dirlo. Perché la benedizione al candidato pasticcere è arrivata addirittura dal Bunga Bunga Palace. Con un’investitura così, la vittoria può dirsi nel sacco, o nel sacchetto (purché non sia quello della spazzatura, però, che poi tocca uscire prima delle sette a lasciarlo fuori dal portone).
Ora, però, cari amici lo scoop degli scoop. Ci eravamo chiesti, con apprensione, nei giorni passatiquale candidato stava sostenendo Stefano Bisi.
Perché, da ciò che quotidianamente e attentamente leggiamo sul suo giornale, non scrivendo, a volte, cose che possono fare un gran piacere al candidato del PD(S) Ceccuzzi, abbiamo pensato che non sia lui il suo politico di riferimento, nonostante tutti a Siena continuino a pensarlo. E allora chi sarà il prescelto (ci siamo più volte chiesti colti da cotanta curiosa trepidazione)?
Svelato anche questo mistero. Avete letto chi è che ha accompagnato il pasticcere Nannini alla benedizione berlusconiana? Insieme a Denis Verdini (l’amico di Fusi della Baldassini e Tognozzi, quello che chiaccherava al telefono con Pisaneschi, per capirsi) c’era addirittura (mettetevi seduti, perché notizie così non sempre si riesce a reggerle), l’on. Rocco Girlanda! Quello stesso Rocco Girlanda amministratore del Gruppo Editoriale che edita anche il giornale di Stefano Bisi.Ecco, allora chi sarà il candidato del Bisi! Il pasticcere Nannini! Ed ecco allora perché proprio lo stesso Bisi, qualche giorno prima che la notizia venisse confermata, aveva già fatto trapelare qualcosa; è probabile che glielo avesse annunciato il suo amministratore, dato che da ciò che è scritto ovunque, ribadiamo, a fare da padrino (avendolo tenuto a battesimo politico) è stato proprio il suo amministratore Rocco Girlanda.
A questo punto a Bisi, non resta che partire con la sua campagna elettorale mediatica (magari con la stessa verve ed insistenza che adoperò con Riccaboni) e bere anche lui un bel gottino per brindare alla lieta novella.
Firmato
La Primula Rossa

Via Roma 56. Parola di Maurizio Boldrini

Dopo aver appurato dallo stesso sito ufficiale dell’università di Siena che la società IN.FACT srl non compare nell’elenco degli spin-off  come da stampa dell’elenco del 28 febbraio 2011( che conserviamo); e dopo aver assistito alla modifica del sito internet della stessa IN.FACT come rilevato sul nostro blog http://shamael.noblogs.org/post/2011/03/01/via-roma-56-ora-basta-intervengano/, segnaliamo quanto segue:

1)      Il docente Antonio Rizzo sulle pagine del quotidiano La Nazione in merito alla società IN.FACT srl dichiarava :”I ragazzi da parte loro hanno contribuito alla crescita del dipartimento realizzando il sito e sperimentando i nuovi servizi.Sono state avviate le procedure di spin off anche se credo che le condizioni attuali, poste dall’università non siano accettabili. Al di la di questi aspetti, che in un modo o nell’altro si risolveranno, come docenti li ho sempre sostenuti…”
2)      Il sig. Boldrini Maurizio (docente a contratto in Via Roma 56) sempre sulle pagine della Nazione dichiarava:” Esiste già uno spin off all’interno dell’Ateneo ma il loro è un modello diverso trattandosi di un’azienda vera e propria. Lo spin off richiede tempi lunghi per affrontare il mercato mentre oggi è importante fare impresa nel più breve tempo possibile. Importante, poi, che inizino a produrre mantenendo un profondo legame con l’Università: le aziende devono rivolgersi a consulenze esterne mentre loro hanno a disposizione attrezzature e professionalità in un luogo dove già si produce ricerca.”

A questo punto emergono questi interrogativi:

1)      Gli organi dell’ateneo hanno verificato la posizione di questa società IN.FACT srl e quindi hanno provveduto con le dovute segnalazioni agli organi competenti?
2)      Che cosa intendevano affermare ,se prendiamo come riferimento le leggi dello Stato italiano e le regole interne dell’università di Siena, il docente Antonio Rizzo e il sig. Boldrini Maurizio con le loro dichiarazioni al quotdiano La Nazione?

Noi riteniamo che le dichiarazioni di Rizzo e Boldrini siano sufficienti per far avviare un dovuta e giustificata inchiesta.

 

 

Al via un altro spottone. Tavoli, workshop, appuntamenti tematici, forum: fateci fare di tutto, ma non chiedeteci d’andà a lavorà

Vai, ci risiamo. Dopo il titolo “Bella, meravigliosa 2.0” eccone un altro fresco fresco,partorito dagli esperti di marketing politico cittadino. La nuova fatica avrà per titolo “Laboratorio delle idee per Siena 2016“. E sapete di cosa si tratterà? Di un altro bel “percorso” che si snoderà in 6 appuntamenti tematici (ci viene un dubbio: ma prima di fare tutti questi percorsi, la mappa di dove vogliono andare l’avranno guardata? Perché qui, percorri percorri, pare tanto girino a vuoto). San Pancrazio, ora son proprio confuso! E ora questi 6 nuovi appuntamenti da dove scappano fuori? Eppure ci eravamo così appassionati alla soap opera del centro sinistra che l’avevamo seguita tutta con parecchia attenzione. Ma forse, nonostante questo, ci siamo persi qualche puntata.

Ricapitolando. A catechismo vi hanno insegnato che all’inizio fu il Verbo?
No, qui all’inizio fu il tavolo, una telenovela più avvincente di Beautiful (e quasi lunga allo stesso modo) in cui ogni giorno aprivi i giornali e trovavi nuovi colpi di scena manco si fosse trattato di un giallo di Agatha Christie. Poi, un bel giorno, hannoemesso il loro vagito i Forumaltresì detti “un colpo e via” (tranne, per obiettività, quello coordinato da Orlandini) nel senso che grande rullo di tamburi, grande spottone con cui si chiedeva una partecipazione aperta a chiunque, poi, più niente. A qualcuno risulta che Daniele Magrini abbia fatto qualche altra iniziativa pubblica sulla buona politica, magari rilanciando di nuovo l’immediata creazione dell’anagrafe di eletti e nominati (a proposito, ma questa proposta dell’anagrafe, poi, che fine ha fatto)? Ora un nuovo coupe de theatregli appuntamenti tematici. ‘Azz (per inciso, quasi ci stavamo dimenticando; la SEL del Sellato Cannamela, in un impeto di giovanilistico entusiasmo, si era lasciata prendere la mano e, tanto per incasinare ancora un pò di più il tutto, aveva proposto anche una bella serie diworkshop, purché tematici, però). Poi, più niente? Ma, come si dice, lavorare, no?
Ma a chi è che viene in mente tutta questa serie di iniziative una uguale a quell’altra?Perché a questi va senza dubbio il premio per l’originalità e la scafatezza politica.
E poi, suvvia, ancora a scrivere che l’argomento Università (ossia il parlarne) viene utilizzato perché la si vuole macellare? A Ceccuzzi e ai suoi fedeli comunicatori yes men sfugge forse un piccolo ma non trascurabile particolare; la macellazione di un qualcosa presuppone, innanzitutto, che questo qualcosa esista, mentre qui invece, e scusate cari lettori il raffinato francesismo, non c’è rimasto più una sega.
Affermazioni di questo genere, ancora una volta, danno la rappresentazione dell’empatia che intercorre tra chi all’Ateneo ci lavora e un certo potere politico (candidato Ceccuzzi compreso) che pur essendo stato saldamente in sella (nonostante all’epoca non avesse il Sellato Cannamela, però) negli anni in cui è presumibile le casse universitarie abbiano cominciato a svuotarsi (con tutti i danni diretti e indiretti che questo ha prodotto e continuerà a produrre) se ne è stato nel silenzio o, peggio ancora, non gli è mai venuto in mente di dare una sbirciatina per vedere se da quelle parti la gestione era oculata. E perché mai; in fin dei conti c’erano i soliti compagni anche lì dentro e tra compagni non ci si morde.
Caro Ceccuzzi, per dimostrare che si è veramente slegati da un certo passato non si deve attaccare chi non la pensa come te e cerca, invece, di tenere viva l’attenzione sul disastro economico che è stato fatto là dentro. Se proprio Ceccuzzi vuole attaccare qualcuno, vada ad attaccare chi il disastro lo ha fatto.
Se uno si fregia di non venire dal passato, che problema ha a farlo?
Firmato
La Primula Rossa

Habemus il candidato PDL

 

 

 

Dopo aver consultato innumerevoli fonti giornalistiche nazionali apprendiamo che l’On. del PDL Rocco Girlanda, amministratore del gruppo Corriere che edita il giornale diretto da Stefano Bisi ha accompagnato da Silvio Berlusconi Alessandro Nannini. La riunione si è conclusione con la decisione di candidare Alessandro Nannini alla carica di sindaco di Siena per il PDL.

PD e il caso Chiusi. Pieno sostegno a quei dirigenti ed iscritti che hanno trovato la forza per dire basta alle imposizioni dall’alto. Andate avanti la base è con voi

Il mite Mugnaioli, segretario comunale del PD(S) senese, ha sferrato un suo fendente, panico a Siena.

E, ovviamente, non si è fatto sfuggire l’occasione per prendersela da una parte con mezzo mondo e, dall’altra, per continuare a sognare sulle note di “Bella, meravigliosa 2.0” (i cui iscritti diessini, soprattutto la componente maggioritaria che presumiamo essere composta da over 58/60 anni, ancora oggi si domandano se a quel 2.0 non manchino altri due numeri, “11” ad ad indicare l’anno in cui si vota – alla valenza mediatica del web, nell’elettorato diessino e non solo, non c’ha pensato quasi nessuno, facciano un sondaggio così lo verificano di persona).
E siccome Mugnaioli parla di una forte unità interna, quando abbiamo letto questa aulica affermazione c’è venuto in mente quello che all’interno di quello stesso PD così tanto unito e coeso, sta avvenendo a Chiusi.
E che c’entra Chiusi con Siena, direte voi. C’entra e come. Perché il gruppo dirigente, i factotum politici che presidiano il partito, circodandolo con i cavalli di frisia perché nessuno possa varcare certe linee ed insidiare le posizioni che hanno conquistato in anni e anni di fedeltà diessina, sono sempre gli stessi. E non vengano a dire che a Siena il segretario si chiama Alessandro Mugnaioli e quello Provinciale Elisa Meloni e che, quindi, il primo – non avendo la bega di Chiusi – è in grado di tenere le redini del gioco e la seconda no, perché la fonte battesimale è sempre la stessa.
Già, di Chiusi perché non parla il PD? Sempre prolifico sulla stampa a lanciare moniti e a commentare l’agire altrui; sempre solerte nell’irradiare uno scenario interno che sembra l’ambientazione di ‘Alice nel paese delle meraviglie’; sempre pronto a magnificare l’unità e la coesione interna; cosa sta accadendo al PD di Chiusi? Dalle notizie riportate sulla stampa locale (unica fonte da cui traiamo la nostre riflessioni) ci pare di aver letto che tra i “dissidenti” c’è anche il capogruppo in provincia Nasorri. Se questa notizia fosse confermata vorrebbe dire che il perimetro del malessere si estende ben al di là della sola Chiusi. Ma – sempre stando a quanto riportato dalla stampa e tralasciamo di menzionare ciò che viene detto in giro – avete fatto caso a quali siano le parole usate da chi vuole caratterizzare questo gruppo dirigente diessinoArroganza e imposizioni. “[…]Per questo i firmatari del documento non accetteranno mai imposizioni di candidature stabilite a tavolino o calate dall’alto senza il coinvolgimento della comunità chiusina“, queste sono ledichiarazioni fatte dai 95 firmatari iscritti al PD di Chiusi all’indirizzo della segreteria provinciale dello stesso PD, se vi pare poco. Volete invece sentire come li ha catalogati ilsegretario dell’IDV on. Evangelisti? Ecco qua “Il Pd ha assunto un atteggiamento di supponenza e arroganza […] che c’è un’area del centrosinistra che equivale alla metà dei consensi del Pd e che non si riconosce più e non è disposta ad accettare le logiche di governo lontane dagli interessi dei cittadini“. Ma ci chiediamo, possibile che siano sempre gli altri a sbagliare? Possibile che la dirigenza (quella vera e ristretta) del PD di Siena e provincia non pensi mai per un attimo a mettersi in discussione e verificare con obiettività che i metodi praticati adottati fino ad ora non sono visti di buon grado (per usare un eufemismo) né dai cittadini né tantomeno e soprattutto da una consistente parte dei loro iscritti e dirigenti?
Firmato
La Primula Rossa

Maurizio Boldrini: l’Harry Potter senese

Aggirandoci per i tristi e bui corridoi del nostro povero (sic!) Ateneo, infestati dagli spettri dei dissestatori, ormai ci eravamo abituati a vedere all’opera prestigiatori e illusionisti di ogni
sorta, in grado di ribaltare il vero e farlo apparire falso, di far passare per buono e giusto ciò che è male e corrotto, ma sopratutto specializzati in apparizioni (di debiti) e sparizioni (di quattrini).
Tuttavia è con somma sorpresa che apprendiamo della presenza di un vero incantatore, di unautentico mago di Primo Ordine: Sua Altezza Maurizio Boldrini!!!
O, come pare si faccia adesso chiamare, Lord Boldremort!!! Uno stregone dalle arti assai elevate (e dagli arti un po’ meno…), che è riuscito in ciò che tutti ritenevano impossibile, ovvero far sparire un intero edificio!!!
Ebbene sì, in fatti (anzi In.Fact) a quanto pare in quel di “Via Roma, 56 – 53100 Siena” avevano messo tende, armi e bagagli alcuni fidi accoliti di Sua Altezza, rifugiandosi lontani dagli sguardi e dalle attenzioni della temutissima “Commissione tecnica di Ateneo per la costituzione di aziende Spin-off“.
Questo manipolo di prodi, che con gran sprezzo del pericolo, seguendo le orme dei coraggiosi membri dell’Ordine della Fenice, continuavano a diffondere il proprio libero pensiero, su blog, social network e quant’altro.
Ma poteva forse Lord Boldremort esporre a tali e tanti pericoli i propri fidi? Mai!
Ecco che allora, per non essere da meno del collega Albus Silente, il Nostro ha lanciato un potentissimo incantesimo di occultamento su “Via Roma, 56 – 53100 Siena” nascondendo alla vista dei comuni mortali la Sede Operativa di In.Fact Srl e, rullo di tamburi, squillo di trombe, sostituendola con una illusione, così a chiunque avesse la ventura di trovarsi in tal loco sembrerebbe di avere davanti la sede della Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Meraviglia delle meraviglie! E come Harry Potter può attraversare il binario Nove e Tre Quarti, così chiunque abbia fiducia nella magica arte di Sua Altezza, potrà lanciarsi di corsa, testa in avanti, contro un muro dell’edificio, ritrovandosi dopo dall’altra parte nel reame incantato, dove non esistono norme e regolamenti e ognuno è libero di fare un po’ il cazzo che gli pare.
Insomma, un altro regalo del sig. Maurizio Boldrini alla secolare tradizione del nostro Ateneo, che da oggi non ha più nulla da invidiare neppure alla blasonata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!
P.S.: se a qualcuno fosse venuto il dubbio leggendo questo articolo…
NO, A HOGWARTS NON C’E’ UNA SEDE DISTACCATA DELL’UNIVERSITA’ DI SIENA (per ora).
di FitzChevalier Lungavista

Italia dei Valori: “il Pd ha assunto un atteggiamento supponente ed arrogante”. Il Pd non ha i numeri per vincere da solo

Che sia la volta buona e l’Italia dei Valori decida di giocare la sua partita con la schiena diritta ma, soprattutto, con un pò di sano realismo politico e con un pò di astuzia? Il luogo scelto per fare la conferenza stampa era senza dubbio di quelli che non passavano inosservati, forse per marcare simbolicamente anche un’altra differenza con i comunicatori Ceccuzziani: questi ultimi chiusi nelle stanze e gli altri fuori in mezzo alla gente. Sia come sia, rimane il fatto che l’Italia dei Valori ha scelto Piazza Salimbeni (altresì detta Piazza del Monte dai senesi, precisazione che pensiamo possa essere di aiuto dato che, dalle chiacchere sulle lastre, sembrerebbe che i più stretti yes men di ceccuzzi non conoscano gran che bene il tessuto cittadino) per ribadire i punti su cui non vuole (almeno fino ad ora) transigere.

In città, le dimissioni dell’ex segretario Raggiaschi e l’arrivo di Evangelisti – il quale ha preso ad interim il coordinamento senese – erano state lette da tutti come una sorta di commissariamento mascherato. I più maligni dicevano che sarebbe arrivato portando in dote al partito senese un bottiglione di “ammorbidente” in modo che le fratture tra il partito dell’Italia dei Valori senese ed il candidato Ceccuzzi potessero, appunto, essere ammorbidite.
Va detto, però, che le dichiarazioni rese in conferenza stampa continuerebbero a dare un quadro non proprio sedato. “Il Pd ha assunto un atteggiamento di supponenza e arroganza […] che c’è un’area del centrosinistra che equivale alla metà dei consensi del Pd e che non si riconosce più e non è disposta ad accettare le logiche di governo lontane dagli interessi dei cittadini“. Questo l’Evangelisti pensiero letto sulla stampa locale, che se rimanesse tale anche nella pratica vorrebbe dire un Ceccuzzi al ballottaggio e, una volta arrivati a quel punto, la possibilità anche per l’IDV di esercitare un peso politico che ad oggi non avrebbe. Vediamo se Evangelisti ha voglia di fare politica e far ballare sul serio un pò più a lungo il PD, o se urla e basta.
A margine di ciò, la cosa davvero ilare sono le spruzzate di ottimismo che gli apostoli diessini del terzo millennio tentano di diffondere in giro. Da facce meste e stanche, da e voci da cui tutto traspare tranne che sicurezza e tranquillità, escono fuori parole che nulla hanno a che vedere con la fisiognomica. L’ordine di scuderia diessino è “infondere fiducia” e loro, i fedeli yes men, vanno in giro a riportare il Verbo, dicendo che va tutto bene, che il candidato è forte e gasato e, soparttutto, che è tutto sotto controllo, alleati o aspiranti tali compresi.
Se secondo loro in questa condizione è tutto sotto controllo, figuriamoci se non lo era cosa sarebbe successo.
Ma se è tutto sotto controllo; se i fedeli yes men tengono saldamente in mano le redini delle trattative e delle diplomazie, allora, tutto quello che si legge quotidianamente sulla stampa locale cos’è? Una delle tante sottilissime strategie per destabilizzare gli avversari?
Cavolo, che certi spin doctor della comunicazione fossero bravi se n’era accorta tutta la città da un bel pezzo, però che tutto ciò sia frutto di una tattica preordinata, sinceramente, ci sembra poco credibile. Sembra più che anche certi partiti piano piano si stiano rendendo conto che il PD senese è parecchio indebolito e, quindi, è il momento giusto per approfittare di questa ghiotta occasione e fargli capire che non può più pretendere e permettersi di comandare a suo piacimento.
Firmato
La Primula Rossa