Vai, ci risiamo. Dopo il titolo “Bella, meravigliosa 2.0” eccone un altro fresco fresco,partorito dagli esperti di marketing politico cittadino. La nuova fatica avrà per titolo “Laboratorio delle idee per Siena 2016“. E sapete di cosa si tratterà? Di un altro bel “percorso” che si snoderà in 6 appuntamenti tematici (ci viene un dubbio: ma prima di fare tutti questi percorsi, la mappa di dove vogliono andare l’avranno guardata? Perché qui, percorri percorri, pare tanto girino a vuoto). San Pancrazio, ora son proprio confuso! E ora questi 6 nuovi appuntamenti da dove scappano fuori? Eppure ci eravamo così appassionati alla soap opera del centro sinistra che l’avevamo seguita tutta con parecchia attenzione. Ma forse, nonostante questo, ci siamo persi qualche puntata.
Ricapitolando. A catechismo vi hanno insegnato che all’inizio fu il Verbo?
No, qui all’inizio fu il tavolo, una telenovela più avvincente di Beautiful (e quasi lunga allo stesso modo) in cui ogni giorno aprivi i giornali e trovavi nuovi colpi di scena manco si fosse trattato di un giallo di Agatha Christie. Poi, un bel giorno, hannoemesso il loro vagito i Forum, altresì detti “un colpo e via” (tranne, per obiettività, quello coordinato da Orlandini) nel senso che grande rullo di tamburi, grande spottone con cui si chiedeva una partecipazione aperta a chiunque, poi, più niente. A qualcuno risulta che Daniele Magrini abbia fatto qualche altra iniziativa pubblica sulla buona politica, magari rilanciando di nuovo l’immediata creazione dell’anagrafe di eletti e nominati (a proposito, ma questa proposta dell’anagrafe, poi, che fine ha fatto)? Ora un nuovo coupe de theatre: gli appuntamenti tematici. ‘Azz (per inciso, quasi ci stavamo dimenticando; la SEL del Sellato Cannamela, in un impeto di giovanilistico entusiasmo, si era lasciata prendere la mano e, tanto per incasinare ancora un pò di più il tutto, aveva proposto anche una bella serie diworkshop, purché tematici, però). Poi, più niente? Ma, come si dice, lavorare, no?
Ma a chi è che viene in mente tutta questa serie di iniziative una uguale a quell’altra?Perché a questi va senza dubbio il premio per l’originalità e la scafatezza politica.
E poi, suvvia, ancora a scrivere che l’argomento Università (ossia il parlarne) viene utilizzato perché la si vuole macellare? A Ceccuzzi e ai suoi fedeli comunicatori yes men sfugge forse un piccolo ma non trascurabile particolare; la macellazione di un qualcosa presuppone, innanzitutto, che questo qualcosa esista, mentre qui invece, e scusate cari lettori il raffinato francesismo, non c’è rimasto più una sega.
Affermazioni di questo genere, ancora una volta, danno la rappresentazione dell’empatia che intercorre tra chi all’Ateneo ci lavora e un certo potere politico (candidato Ceccuzzi compreso) che pur essendo stato saldamente in sella (nonostante all’epoca non avesse il Sellato Cannamela, però) negli anni in cui è presumibile le casse universitarie abbiano cominciato a svuotarsi (con tutti i danni diretti e indiretti che questo ha prodotto e continuerà a produrre) se ne è stato nel silenzio o, peggio ancora, non gli è mai venuto in mente di dare una sbirciatina per vedere se da quelle parti la gestione era oculata. E perché mai; in fin dei conti c’erano i soliti compagni anche lì dentro e tra compagni non ci si morde.
Caro Ceccuzzi, per dimostrare che si è veramente slegati da un certo passato non si deve attaccare chi non la pensa come te e cerca, invece, di tenere viva l’attenzione sul disastro economico che è stato fatto là dentro. Se proprio Ceccuzzi vuole attaccare qualcuno, vada ad attaccare chi il disastro lo ha fatto.
Se uno si fregia di non venire dal passato, che problema ha a farlo?
Firmato
La Primula Rossa