Marzo 14th, 2011 — Note redazionali
La febbre da “spottite” acuta ha oramai inondato i cervelli degli spin doctorDiessini. I comunicatori yes men non sanno davvero cos’altro copiare alla propaganda berlusconiana. Cominciarono con la celebre frase vi darò 1000 posti di lavoro, riducendo di qualche zero quel milione promesso da Berlusconi e mai arrivato. E oggi un’altra bella copiatura, una carta dei valori (quali?) che sa tanto di quel patto con gli italiani che, sempre Berlusconi, siglò nel salotto di Bruno Vespa. Navigando nella rete c’è anche chi dice che alcuni punti siano copiati dalla carta del movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. Sia come sia, ancora una volta hanno dimostrato una cosa sola: che oltre a riciclare spot di altri e fare un pò di copia/incolla non riescono ad andare. Come dicevamo, gli slogan si sprecano e uno di quelli più immaginifici recita “Rendere trasparente ogni percorso di nomina” ispirato al rinnovamento della classe dirigente. Ma quante belle parole, forse stanno tentando (senza riuscirci) di usare quelle tecniche che la psicologia adotta nei meccanismi di persuasione per cui a forza di esprimere un concetto come vero confidi nel fatto che la gente se ne convinca.In questo caso, però, l’effetto prodotto è totalmente opposto. Come abbiamo visto la nuova ed impprovvisa paura del PD senese è il non essere considerati ‘eticamente compatibili’. Il loro nuovo terrore avete capito qual è? Fate bene attenzione: laddove qualcuno dovesse appartenere ad organismi al cui interno,tra gli associati, fosse previsto un mutuo sostegno, questo sarebbe “tale da rappresentare un rischio per i principi di uguaglianza tra i cittadini e di imparzialità delle pubbliche istituzioni“. Ci chiediamo se, in questo spirito di corporativismo così improvvisamente bandito da Ceccuzzi e dai i nuovi puri del terzo millennio, sia ricompresa anche l’appartenenza al suo partito.
Perché, cari amici, dato che nel nuovo moto etico Diessino c’è la paura che qualcuno in virtù della propria appartenenza a qualsivoglia associazione,possa avvantaggiare singoli appartenenti alla medesima, non credete che la stessa cosa, allora, debba avvenire anche per i partiti politici, stando alle logiche dei comunicatori Ceccuzziani? Diversamente, ognuno di noi (sempre stando a quanto da loro scritto) sarebbe legittimato a pensare che dato che molte nomine le fa il sindaco, nel caso per sbaglio i senesi decidessero di avere Ceccuzzi su quella poltrona e poiché Ceccuzzi ha ben salda la tessera del PD in tasca, per coerenza con quanto scritto nella sua carta non dovrebbe mai nominare nessuno che abbia quella stessa tessera politica, pena il mettere a repentaglio quei principi di uguaglianza tra i cittidini. Forse, infatti, non hanno pensato che – seguendo alla lettera quanto hanno scritto – se uno con la tessera del PD ne nominasse un altro con la stessa tessera di partito, vorrebbe dire che quel nominato è più uguale degli altri e, quindi, verrebbe facilmente in mente che il fatto di aver ricevuto un incarico potrebbe essere stato dettato dall’avere la stessa appartenenza di partito di chi fa le nomine. Non sia mai che a Siena avvengano certe cose! Strano che Ceccuzzi si scandalizzi solo oggi di ciò. Se Ceccuzzi è in grado di dimostrare che questo non avverrà mai e, soprattutto, non è mai avvenuto (essendo stato il plenipotenziario politico a Siena negli ultimi dieci anni, è facilmente immaginabile che qualche nomina anche al suo partito sotto il naso sia passata. Oppure vuol far credere a tutti i senesi che i Diesse prima e il PD poi non hanno mai espresso nessun nominato da nessuna parte e che nessuno di coloro che siedono nei consigli di amministrazione – di qualunque genere – ha avuto la tessera dei DS e oggi quella del PD custodita nel proprio portafoglio? Ne è proprio sicuro Ceccuzzi?).
Concludo facendovi una metafora. Avete mai conosciuto qualcuno che pertutta la vita ha fumato due pacchetti di sigarette al giorno e che ogni volta che lo invitavi a cena a casa, dopo dovevi tenere le finestre aperte tre giorni per tornare a respirare? Poi, un bel giorno, decide di smettere di fumare. A quel punto vi capita di essere nuovamente a cena insieme e a te che provi ad accendere la prima ed unica sigaretta della giornata dopo aver mangiato, ti si avventa con gli occhi iniettati di sangue dicendoti “Ma che fai? Ma non lo sai che fumare fa male!”.
E, a quel punto, lo guardi e ti verrebbe davvero voglia di dirgli “Ma proprio tu mi vieni a rompere i coglioni dopo che mi hai appestato con le tue sigarette per una vita!“. Ecco, direi che questo stupore di Ceccuzzi su come vengono fatte le nomine e che oggi ha prodotto tutti questi divieti in materia, fa venire alla mente un pò la stessa immagine.
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 13th, 2011 — Note redazionali
Questi uffici sono ad osservare la mancanza di compostezza e di coerenza dei personaggi attenzionati: il commissario in pectore dell’Italia a questo punto dei Disvalori che ha fatto una tiritera vergognosa per accompagnarsi al centro sinistra e che poi, per un posto di assessore, è pronto a vendersi a Ceccuzzi e compagnia; il Santo per sempre che, rinnegando tutto ciò per cui ha lottato in questi anni, butta fango sui suoi ex amici nel tentativo evidente di favorire il Ceccuzzi e Vincenzo Pinto (= M. A.) che non ha ancora finito gli schieramenti per candidarsi a sindaco dopo le LCS, l’IdV, RC e ora 5 Stelle. Complimenti a tutti, veramente!!!
Firmato: Cesare Mori
Marzo 13th, 2011 — Note redazionali

Farò un parallelo che, ammetto, è un po’ azzardato, ma ci provo comunque.
In un passato mai troppo passato, in cui la mente umana aveva manifestato al mondo di quali atrocità era capace, c’era chi, pensando che nelle proprie vene scorresse un sangue più puro di quello di altri, si era lanciato in quella folle cosa che fu la selezione della razza. Una selezione che (senza parlare in questa sede delle terribili immagini che ognuno di noi ha rivisto davanti agli occhi nei vari filmati trasmessi nella Giornata della Memoria) marchiava nel corpo e nello spirito chi non era giudicato degno di essere uguale alla razza pura. E per segnare visivamente questa differenza veniva messa una fascia gialla al braccio. Così tutti potevano vedere e sapere che quella persona non era uguale; anzi, per chi li costringeva a portare tale simbolo, era inferiore. Ai puri mettere in piazza questo simbolo piaceva tanto, e più l’umiliazione era grande e manifesta, più ciò serviva ai ‘puri’ per misurare il loro grado di potere.
I tempi sono passati, ma certe abitudini – anche se modificate e, per carità, non certo assimilabili a quelle poc’anzi ricordate – ogni tanto ricompaiono. Laghettizzazione del diverso e, soprattutto, la “marchiatura” in modo che all’esterno ‘tutti sappiano’, pare comporre un certo dna politico. Il diversoancora una volta, è colui che compie l’immenso errore di non pensarla come i puri del terzo millennio, gli unici detentori del verbo. Credo sia opportuno ritornare sulla questione dei veti posti (o per meglio dire imposti) dai Diessini del PD senese nella populistica “Carta dei Valori”.
Torniamo al caso del dover dichiarare la non appartenenza alla Massoneria ma anche a qualsiasi altra organizzazione che, al suo interno, preveda il concetto di mutuo sostegno.
Provo a fare un esempio. Sono sempre stato un animalista convinto. Proprio per questo, non solo non ho mai condiviso la vivisezione, ma mai mi sarebbe venuto in mente di prendere parte a convegni organizzati da gruppi di persone aderenti a tali pratiche in qualità di ospite o relatore. Perché, per coerenza, poiché non condivido neanche vado. Perché allora Ceccuzzi che oggi pone il veto a massoni e a chi è associato a gruppi al cui interno sia previsto un mutuo sostegno, a suo tempo pur da non massone partecipò a convegni ed eventi massonici sia come ospite che come relatore? Se ha fatto mettere il veto a queste categorie nella sua carta vuol dire che non le condivide, e se non le condivide, perché allora partecipò ai quei consessi?
Come abbiamo già evidenziato nella prima parte del nostro ragionamento su tale carta “etica”, una delle cose che emerge è che i compagni Diessini hanno scaricato ed archiviato la figura di Stefano Bisi. L’unico neo che forse, però, ancora Bisi non ha compreso è che a tale archiviazione si sono molto probabilmente uniti anche coloro in cui Bisi credeva di poter contare per un aiuto in difesa di tali libertà associative. Infatti, cari amici da “Radio Lastra” , senza girarci intono, pare che sia Siena Futura di Mauro Marzucchi che I Riformisti di Riccardo Martinelli e Leonardo Tafani (socialisti evidentemente solo a parole) siano stati più sensibili al richiamo delle sirene diessine che a quelle bisiane e, quindi, anche se con qualche mal di pancia abbiano già aderito alla carta all’interno della quale vi è il veto contro i massoni. Così il Bisi ha dimostrato di non riuscire più ad incidere e a tutelare chi aderisce alla sua organizzazione. Questo forse anche perché lo stesso Bisi in questi anni, è rimasto nel suo piccolo mondo antico senza prendere atto che la società intorno stava cambiando e le logiche con cui si era confrontato fino ad allora non erano più quelle.
La carta del PD con i suoi veti ha messo un altro tassello importante nei confronti del Bisi; ha decretato e reso pubblico che la stagione del Bisi sta inesorabilmente volgendo al termine e di questo Bisi non può che dare la colpa a sé stesso. Non è una critica, ma una constatazione. Anni e anni a contribuire all’immagine dei potenti Diessini di turno (per la verità sempre gli stessi, e tra questi l’onnipresente Ceccuzzi) per ricevere in cambio la messa alla berlina davanti agli occhi di tutta la città e, soprattutto, dei suoi “fratelli” che già dicono ‘con questo colpo Bisi non ci garantisce più’. Forse sarà anche per questo che il suo giornale ultimamente non dà tutto questo spazio ai compagni Diessini: l’aria è cambiata e il Bisi cerca di riposizionarsi.
Ma l’arroganza di chi crede di essere più puro degli altri non finisce qui e, convinti di questa purezza, al segretario Mugnaioli provano a far sferrare un attacco a Claudio Martelli (che però si è tramutato neanche in un pizzicotto) arrivando addirittura a dire che non rientrerebbe nella loro carta dei valori. Forse i puri Diessini dimenticano quello che sta accadendo nel loro partito, quel PD così puro da avere il senatore PD Alberto Tedesco, ex assessore regionale pugliese coinvolto in un’inchiesta relativa agli appalti sulla sanità in Puglia, oppure il consigliere regionale siciliano PD Gaspare Vitrano arrestato in flagranza di reato per concussione. Questo solo per ricordare ai “puri” i fatti degli ultimi giorni. Qualcuno di loro ha saputo che la loro assessore provinciale Anna Betti, sempre del PD, è stata raggiunta da un avviso di garanzia (che un quotidiano locale già darebbe essersi convertito in rinvio a giudizio) sulla cui vicenda e opportunità che continui a sedere sulla seggiola di assessore ad oggi nessuno dei vertici del PD senese – Ceccuzzi compreso, dato che si erige a paladino dell’eticità – ha aperto bocca?
Cari Diessini, invece di fare gli esami del sangue sempre e solo agli altri, rispondete un po’ alla cittadinanza senese, visto che lo stipendio le viene pagato dai contribuenti: Anna Betti, rientra o non rientra nella vostra carta etica?
Ci chiediamo come gli elettori socialisti possano accettare simili atteggiamenti e come i senesi in generale potrebbero votare chi usa tali pericolosi sistemi di doppia morale. Una doppia morale che, evidentemente, tutela solo la casta Diessina.
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 13th, 2011 — Note redazionali
Questi uffici sono a rilevare che nel PD ceccuzziano non si fa che parlare da mesi di 2.0 senza, ritengono questi uffici, sapere di cosa si sta parlando. Abbiamo deciso quindi di cominciare una serie di lezioncine sul 2.0 almeno nell’accezione ceccuzziana, mugnaioliana, taccioliana, bezziniana. Nel ricordare intanto che non abbiamo ricevuto una dichiarazione, neanche 1.0, dal ceccuzziano Bezzini a proposito dei 29 rinviati a giudizio per Cinghialopoli e Autoscontropoli, passiamo ad analizzare il seguente argomento: Sperperopoli 2.0 e Danno Erariale 2.0.
Ma lo sa il Ceccuzzi che dopo aver approvato il progetto e averlo anche pagato (e caro e contro la maggior parte dei tifosi cui solo l’idea di uno stadio senza una curva fa venire l’orticaria), non dandogli seguito va incontro ad un’ipotesi di un danno erariale enorme?
Va bene che il PD senese, come si evince dalla vicenda Università, pare abituato – soprattutto tramite i ceccuzziani Tosi, Boldrini, Detti, Bettini, Flores e compagnia pessima – ad utilizzare o far utilizzare i soldi pubblici per fini che di pubblico hanno ben poco, ma qui si esagera!
Le penali che inevitabilmente andranno pagate chi le paga? I cittadini come al solito? Come i libri del Boldrake in onore del Sultano di Stigliano? Avanti col Dissesto 2.0!
Di questi uffici
Cesare Mori
Marzo 12th, 2011 — Note redazionali
Siccome continuiamo a ricevere lamentele sul problema del certificato che viene richiesto dal sito Fratello Illuminato, ecco le istruzioni per l’uso: nel caso di Internet Explorer vi appare questa finestra. Dite ok e vi verrà chiesto di installare il certificato. Fatelo e potrete godervi la lettura.
Nel caso utilizziate Mozilla Firefox vi appare un’altra finestra:
dichiarate di essere consapevoli dei rischi visto che l’unico rischio che correte è quello di essere informati più correttamente che altrove e poi a richiesta di certificato, installatelo e godetevi la lettura.
Repetita iuvant: la ragione è che il certificato della connessione sicura rilasciato da Autistici, non pagando il pizzo alle multinazionali, non viene riconosciuto come valido dalla maggior parte dei browser. D’altro canto la riservatezza sia di chi scrive che di chi legge sta a cuore a noi e a loro.
Se poi volete evitare il problema in futuro e siete un po’ smanettoni seguite la procedura che trovate descritta qui:
http://ca.autistici.org/
La redazione
Marzo 11th, 2011 — Note redazionali
Questi uffici vogliono notificare che la Redazione di Fratello Illuminato non si è fatta InFactuare e non è che si è dimenticata di quella faccenduola dei libri in onore di Luigi Berlinguer comprati senza autorizzazione degli organi preposti e lasciati a giacere (probabilmente insieme a dei libri in cirillico acquistati dall’Istituto Gramsci sui cui ritorneremo) in antri polverosi. Non pensino certi dissestatori che siamo tutti presi dai prodigi che avvengono in Via Roma 56 e che quindi ci dimentichiamo di ricordare di questa storia. Anzi, vogliamo ricordare che ci sarebbe un assegnuccio da staccare dell’importo di 26.210 euro. Vogliamo provvedere prima che lo debbano pagare i contribuenti? Il Genio veda di trovare il tempo per passare da Rettorato e staccare l’assegno, fra una presentazione ed un’altra.
Di questi uffici: Cesare Mori
Marzo 11th, 2011 — Note redazionali

Quando abbiamo letto il resoconto della mitica “Carta dei Valori” realizzata dal PD(S) senese ci è venuta subito in mente una persona: Stefano Bisi. Nel leggere quel passaggio in cui c’è scritto “…la non appartenenza ad associazioni che comportino vincoli di segretezza o carattere riservato; o che prevedano, altresì, un mutuo sostegno tra gli associati, tale da rappresentare un rischio per i principi di uguaglianza tra i cittadini e di imparzialità delle pubbliche istituzioni” ci siamo chiesti se tale astio e disprezzo valga anche verso i voti di chi appartiene a certe organizzazioni.
Se certe forme associative non sono degne di partecipazione alla vita pubblica (stando ai dettami dei soliti censori Diessini) per coerenza dovrebbero anche dire apertamente senza tanti giri di parole “Cari cittadini senesi vi rendiamo noto che nel caso foste iscritti alla Massoneria, ma anche semplicemente al Rotary, ai Lions, al Kivanis, al Round Table, o a qualsiasi altro circolo/associazione/organizzazione che preveda la possibilità di essere associati non vogliamo i vostri voti. Capito!!!“.
Quanto tempo sprecato, caro Bisi. Anni e anni di spottoni ai compagni diessini; anni e anni di paginate in favore di Ceccuzzi & C. per poi sentirsi sbattere in faccia pubblicamente un bel non vogliamo né te né i tuoi. Perché, senza tanti giri di parole, a chi sarebbe stato rivolto quel passaggio che riportavamo sopra?
Chi ci segue saprà che non abbiamo mai mancato di far notare le cose che non condividevamo del Bisi. Ma, nel cercare di essere sempre obiettivi, stavolta spezziamo una lancia in suo favore.
Ceccuzzi se n’è accorto solo oggi che Bisi è massone? In tutto il periodo che gli ha fatto comodo, forse, non lo sapeva? E quando Ceccuzzi ha partecipato come ospite ad iniziative organizzate dalla stessa Massoneria
http://www.grandeoriente.it/img/riviste/erasmo/2007/27-2122.pdf (rivista ufficiale del Grande Oriente d’Italia) dove a
pagina 14 in fondo potete trovare i seguenti
partecipanti alla massonica Festa della Luce 2007 celebrata il 1° dicembre a Firenze “
Alla cerimonia fiorentina erano presenti i Gran Maestri Aggiunti, Massimo Bianchi e Giuseppe Anania, il Gran Maestro Onorario, Francesco Pacini, il presidente del Collegio toscano Stefano Bisi, consiglieri dell’Ordine e garanti di amicizia di varie circoscrizioni. Per quanto riguarda le presenze ‘non massoniche’, consentite in questo tipo di rituale, si segnala la presenza del parlamentare Franco Ceccuzzi“. Dove pensava di trovarsi? E quando ha presenziato come relatore alla presentazione del libro “Mitra e compasso”
http://www.montesion.it/_Documenti/_goi/_Multimedia_Comunicazione/_Erasmo/_Erasmopdf/_Erasmo_2006/n21-22_2006.pdf (
scorrete a pagina 12) dove credeva di essere stato invitato?
Facciamo una premessa. Noi non siamo né a favore né contro la Massoneria o al Rotary o a qualsiasi altra organizzazione che preveda l’affiliazione o associazione ad una qualsiasi struttura. E non lo siamo perché nei pieni principi di libertà dell’individuo crediamo fermamente che ognuno possa associarsi dove vuole e, soprattutto, che il buono e il cattivo esistano ovunque; quindi bandire a priori certe organizzazioni è di una miopia e di una grettezzaculturale incredibile.
Ceccuzzi si è lasciato mettere nell’angolo ancora una volta dai comunicatori che gli circolano intorno e ha dimostrato di nuovo di non sapere assolutamente nulla di Siena. Come si può avere lapresunzione di candidarsi in una realtà di cui non si conosce la genesi delle tradizioni? Come si può pensare di candidarsi nella città del Palio facendo certe affermazioni senza sapere che a Siena, le prime società di Mutuo Soccorso, quelle stesse aggregazioni che prevedano un “Mutuo Sostegno” messe alla gogna da Ceccuzzi nella sua “Carta” sono proprio le 17 Contrade?
A nessuno dei ragazzetti e ragazzette, nelle cui mani Ceccuzzi pare essersi affidato integralmente, è venuta in mente questa cosa? Ma si può fare politica con un tale tasso di improvvisazione? Quali garanzie offre un candidato che sembra essere succube di una schiera di giovanotti e giovanotte chepensano di essere dei grandi politici e ottusamente non si rendono conto che a Siena li stanno prendendo tutti in giro? E’ bene ricordare che concluso il Risorgimento le Contrade si dettero come primaria finalità quella di creare società di Mutuo Soccorso (quindi con scopi di Mutuo Sostegno”) svolgendo attività di aiuto vero verso tutti coloro che ne facevano parte.
Lasciamo il commento finale direttamente ai lettori.
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 11th, 2011 — Note redazionali

Non sentite anche voi qualcosa di diverso? Non vi siete accorti che c’è una nuova musica nell’aria? Si, dico proprio a voi!! A voi che già vi stavate strappando i capelli perché il balletto del puma era finito. Niente paura, è tornato tutto sotto controllo. IlBisi ancora una volta è venuto in soccorso con il consueto sprezzo del pericolo. Via i vestiti grigi da redattore e messi i panni del Bob Sinclar de noantri, si è di nuovo messo alla consolle per mixare il nuovo sound. E’ già uscito il suo nuovo tormentone; tratto dal primo album dal titolo “Santa subito”, DJ Bisi vuole far ballare tutti al ritmo della “Elisa Toti Music”!! Si dice che i fedeli comunicatori Ceccuzzianialla notizia abbiano risposto tutti in coro “Oh Yeah!!!” (i più valorosi avevano già trovato qualche centinaio di fogli per prepararci sopra un bello workshop tematico, ma pare che, almeno per adesso, l’idea sia stata accantonata). Ancora una volta il Bisi è riuscito a fare come quelle canzoncine da discoteca che vengono lanciate con l’avvicinarsi dell’estate; a furia di propinartele alla radio in continuazione arrivi al punto di saturazione e l’unica cosa che riescono a darti è il rigetto.
Il corriere di siena diretto da Stefano Bisi pur non producendo musica, sembra prefiggersi lo stesso scopo. Passato di moda il puma, ecco il nuovo tormentone del Bisi: Elisa Toti.
Dopo averla rimirata nelle pose da
novella educanda con cui il corriere di siena l’ha omaggiata e, soprattutto dopo aver letto l’
ennesima intera paginata di intervista, sulle prime mi era venuta spontanea una considerazione “
E chissenefrega?“. Poi c’ho ripensato meglio, e mi sono detto: e se rientrasse in una delle tante
sottilissime strategie del Bisi? Pensateci un pò.
Chi è il candidato del Pdl? Il pasticcere Nannini. E chi è che ha caldeggiato questa dolce candidatura? L’
Amministratore del Gruppo che edita anche il corriere del Bisi, l’on. Rocco Girlanda del Pdl e fedelissimo di Denis Verdini. Eccoci qua. Avete notato una cosa (nel caso
non avendo avuto niente di meglio da fare vi foste messi a leggere l’intervista per intero)? Ogni volta che il corriere di siena intervista la signorina Toti – che pare essere in strettissimi rapporti con il Presidente del Consiglio – si cerca sempre di far emergere la bontà, la generosità, la magnanimità, la capacità
di Silvio Berlusconi,
descritto nelle parole dell’intervistata quasi
come un moderno Babbo Natale. E se non fosse un caso, ma
fosse solo il preludio alla camapgna elettorale che Bisi farà in favore del pasticcere Nannini?
Perché difficilmente Bisi potrà essere in grado di destreggiarsi nel propagandarne due di candidati (pena rendere nel lettore uno stato di schizofrenia che non farebbe altro checomplicare la campagna elettorale e confondere le idee).
Ma Ceccuzzi può ugualmente dormire sogni tranquilli. Per fortuna ha già i suoi di comunicatori, se no come avrebbe fatto?
Firmato
La Primula Rossa
Marzo 11th, 2011 — Note redazionali

L’avete atteso per mesi, ve l’hanno fatto desiderare, ha popolato i vostri sogni, l’avete cercato ovunque, ma
finalmente, ecco che l’oggetto del desiderio, il gadget che non poteva mancarvi, l’oggetto di culto più cool e trendy del momento, è finalmente disponibile…
ecco a voi il meraviglioso, unico, inimitabile: iPD!!!
Direttamente dalle geniali menti degli esperti comunicatori del Partito, che nulla hanno da invidiare ai designer di Cupertino autori di successi come iPod, iPhone e iPad, un concentrato impareggiabile di tecnologia e innovazione racchiuso in un guscio di cristallo e alluminio!
iPD è l’accessorio che non può mancare nelle tasche dell’uomo e della donna moderna!
iPD è dotato di una miriade di utilissime funzionalità, grazie alle moltissime applicazioni scaricabili dall’apposito AppStore, è impossibile elencarle tutte, ma cercheremo di descrivere almeno le principali, così che il cittadino elettore, ehm volevamo dire l’acquirente, possa valutare bene la propria decisione.
In testa alla classifica di vendita troviamo iWildBoar il software che aprirà per voi le meraviglie del parco di divertimenti Cinghialand! Una miniera di informazioni per ogni aspirante cacciatore di frodo in un’oasi protetta, con tanto di schede descrittive di ogni territorio di caccia, percorsi consigliati a cura della Provincia di Siena e un comodo servizio di prenotazione jeep da safari gentilmente fornito dall’Ufficio Caccia dell’Amministrazione Provinciale.
Ma cosa dire invece di iGenius? L’applicativo sviluppato da In.Fact srl che vi permette di far scomparire interi edifici! Incredibile, potrete stupire i vostri amici con sparizioni portentose, non crederanno ai vostri occhi mentre effettuerete davanti a loro veri miracoli, contro le leggi della fisica, quelle dello Stato Italiano e i regolamenti dell’Ateneo! Testato per adesso solo su Via Roma 56 – 53100 sembra che funzioni abbastanza bene anche in Via Uopini 46!
Preoccupati dalla terribile avanzata delle quote rosa? Impauriti all’idea di non ricevere un nuovo incarico per farvi mantenere a spese della collettività? Terrorizzati all’idea di dover andare a lavorare, che non ci siete mai stati prima e non siete nemmeno sicuri se ci vuole il pollicino per arrivare in questo strano posto esotico? Nessun problema… ecco a voi iZac per iPD, l’applicazione per “darci un taglio” e risolvere ogni vostro cruccio… cambiando sesso! Con iZac la vostra vita non sarà più la stessa (quello vi ci potete giocare le palle… letteralmente) farete giocare a vostro favore le quote rosa!
Che cosa dire poi di iBus, vero fiore all’occhiello di iPD, il mitico iBus vi permetterà di fondere tra loro un quantitativo a piacere di società per il trasporto pubblico,moltiplicando, come fossero pani e pesci, i Consigli di Amministrazione a vostro piacimento! iBus, l’app che non può mancare ad ogni Buon Padre di Famiglia. Si ricorda che iBus richiede ad ogni utilizzo l’immolazione su apposito altare sacrificale (venduto separatamente) di dieci vergini, venti neonati e trenta madri single.
Siete in viaggio su treno, autobus, piroscafo, sottomarino, battello a vapore e non sapete come ammazzare il tempo, ma vi è presa una voglia irrefrenabile di confezionare una felpa, una polo o una t-shirt? Su iPD c’è un’applicazione per tutto, anche per questo, ecco a voi la mitica i1472!!!
Dopo aver installato i1472 potrete scegliere da un comodo menù a tendina tra diverse opzioni di capi di abbigliamento, in combinazioni di colore e taglie per tutti i gusti e le esigenze, e, dopo aver effettuato la vostra scelta, con un semplice tocco delle dita i1472 farà uscire dal vostro iPD l’abito desiderato! Potrete sbizzarrirvi con le numerose combinazioni, divertendovi anche voi a produrre vesti di sicuro successo, come la ricercatissima tenuta da conduttore di cani da slitta in vera pelle di Gnu, la felpina del cercatore di tartufi della Val di Farma e la giacca Galaxy! La tenuta anti-vento ufficiale del controllore di volo di Ampugnano che vuole essere cool e trendy!
Attenzione: precedenti versioni di i1472 potevano far sgorgare vino dal vostro iPD, questa opzione sembra sia stata disabilitata nell’ultima release dell’applicazione per risparmi e per combattere… lo stress primaverile.
Inoltre diversi utenti hanno lamentato il fatto che sullo stesso iPD non possono coesistere installate contemporaneamente l’app i1472 insieme a iGenius, pare che la cosa dia luogo a conflitti… di sistema.
Troppo stress? Vi sentite stanchi? Eccesso di informazioni e cattive notizie intorno a voi? iPD ha una applicazione anche per questo, se volete tenervi rigorosamente disinformati, del tutto all’oscuro di ogni fatto rilevante, cercate di riempire con le tenebre più fitte la vostra mente per evitare a ogni spiraglio di luce di farvi breccia, non esitate a scaricare iKazzenger! Questa applicazione vi inonderà dalla mattina alla sera di notizie futili e irrilevanti, che potranno sopprimere sul nascere ogni vostro pensiero intelligente, disponibile anche in versione Pro, direttamente con la voce narrante di Kazzenger in persona!
E infine, rullo di tamburi, il vero grande successo di questa stagione, l’applicazione che da sola vale l’acquisto di un iPD e ne è garanzia di assoluta qualità, solo per voi, in serie limitata: iUniSi!!!
iUniSi è l’app per il dissestatore d’Atenei professionista, che vi aiuterà nel difficilissimo compito di mandare a troie una antica e prestigiosa istituzione universitaria. Sì, certo, non è un lavoro facile, ma grazie ad iUniSi ognuno di voi ce la potrà fare! iUniSi vi mostrerà ogni mattina sul display del vostro iPD una nuova idea per mettere in serio pericolo la sopravvivenza del vostro Ateneo! E’ possibile selezionare, con l’apposito slider, il livello di difficoltà del gioco, partendo da “cazzatina” per il neofita fino ad arrivare a “puttanata galattica” dedicato ai soli esperti (e geni).
In omaggio con iUniSi la suoneria con la voce di Maurizio Bettini che recita l’ode in onore di Piero Tosi, con accompagnamento di Maurizio Boldrini alle nacchere.
Ricordiamo che iPD funziona anche senza pile, ma non senza preferenze, e che fino a esaurimento della promozione richiesta è possibile far incidere col laser la scritta “Oh Yeah! Per un Partito 2.0!”
di FitzChevalier Lungavista
Marzo 10th, 2011 — Note redazionali
(anche se che le voci in giro trasmesse su “Radio Lastra” danno l’ipotesi ballottaggio tra Corradi e Ceccuzzi sempre più vicina, proviamo lo stesso a fare due conti in casa al centro sinistra).
E’ ricomparsa sulla scena l’IDV e, da quello che si è letto sulla stampa locale, pare aver finalmente sviscerato tutte le sue perplessità che l’hanno tenuta distante fino ad oggi da Ceccuzzi. E sapete come si sarebbero fugati tutti i dubbi? Pare chiedendo un posto in giunta, ma non uno qualsiasi: direttamente il vice sindaco. Non c’è che dire, i “valori”prima di tutto.
Ma il problema politico è soprattutto un altro ed è molto semplice: mancano i posti.
Ricapitoliamo. Abbiamo detto che i posti in giunta (ossia gli assessori) saranno solamente 8. Se ci atteniamo alla più stretta ripartizione, al PD (laddove i senesi decidessero di far fare al chianino Ceccucci il sindaco) è presumibile gli spettino 4 posti; a questo punto ne rimangono solo 4 a disposizione per accontentare gli appetiti di tutti gli altri alleati.
E tenendo presente che già ci sono I Riformisti, Siena Futura, Federazione della Sinistra e SEL se entrasse in campo anche l’Italia dei Valori la quadratura del cerchio sarebbe più che difficile, quasi impossibile. A quel punto chi verrebbesacrificato? Dunque, se l’iniziale prezzo che Ceccuzzi è tenuto a pagare per avere l’IDVcosta un assessore, pare fin troppo ovvio che se vuole averli nella coalizione questo posto glielo deve sganciare. Mal di pancia o meno; alle brutte prenderà una cucchiata di maalox. Quindi i posti per gli alleati scenderebbero a tre (piccola parentesi, che tristezza quando la politica si riduce solo ad un togli e metti di personaggiselezionati solo in base agli equilibri e raramente in base alle reali professionalità;e quando il confronto sul programma è solo un’operazione di maquillage perché, di fatto, a chi tratta gliene importa davvero poco e molto spesso i “distinguo” su qualche punto del programma servono per alzare il prezzo; sarà populistico dirlo, ma quando si arriva a queste cose al di là del mercanteggio di una manciata di posti personali non si va. E poi ci si stupisce se la gente è sempre più distante dalla politica).
In tutto questo aggrovigliato quadretto non va tralascia anche un’altra cosa che contribuirà a complicare non di poco lo scenario e gli equilibri politici: le temibili “quote rosa”.
Proviamo a fare un pò di conti. L’IDV proporrà senz’altro un uomo; per la Federazione della Sinistra (ossia Rifondazione Comunista) è lo stesso Fiorino Iantorno che sta scaldando i motori praticamente da quanto è entrato in consiglio comunale; anche l’aggregazione civica Siena Futura di Mauro Marzucchi (perché di certo non la si può definire partito politico e qui mi si accenderebbe un’altra lampadina: come mai si sono scagliati tanto contro all’associazione civica Per Siena – proprio in quanto aggregazione civica e non partito politico – e su Siena Futura non hanno sollevato alcuna eccezione?) sicuramente proprorrà un uomo. Per ora l’unica donna che mi viene in mente è Silvia Lazzeroni per I Riformisti, sempre che, però, Andrea Bellandi candidato in quella stessa lista non stracci tutti gli altri perché, in quel caso, potrebbe rivendicare a buon diritto il posto per sé (siamo sicuri che Bellandi, tanto odiato e temuto dai Diessini, sia disponibile a farsi schiacciare la testa dalle imposizioni degli stessi Diesse?). Poi c’è SEL del Sellato Cannamela, anche in questo caso il Sellato è da quel di’ che si sta preparando (anche se le ultime voci lo dannoperdente rispetto al compagno di partito Michele Menchiari) e, quindi, figuriamoci se vorrebbe farsi sfuggire questa occasione. Stando a questi calcoli, potrebbe avvenire una cosa insolita, ossia che la parte delle quote rosa – per rispettare alla lettera quanto promesso da Ceccuzzi – ricada tutta sulle spalle del PD. Complimentoni.
Firmato
La Primula Rossa