PD e Carta dei “valori”: un’oscillazione permanente tra la canna del gas e la Canna-mela

Continua il grande successo degli esperti comunicatori e politici del PD(S) senese. Il prodotto che hanno confezionato, l’impareggiabile carta dei valori (altresì detta dieci rotoli di morbidezza), è riuscita in un compito affatto facile: fare incazzare tutti. Bravi, ma non siamo invidiosi, questo record ve lo lasciamo volentieri.

Ci sfugge se in questa caccia alle streghe, che i puristi Diessini hanno intentato, la strega che il PD vorrebbe mettere al rogo sia il vice segretario dei Riformisti Andrea Bellandi o se quest’ultimo, sempre secondo il dettato purista diessino, sia in compagnia. Cogliamo comunque l’occasione perricordare ai puri DS che, a proposito di purismi, ancora non hanno fatto sapere cosa pensano di fare con la loro iscritta PD nonché assessore provinciale Anna Betti, indagata insieme ad altre 28 persone: perché non l’hanno ancora rimossa? Forse hanno già dimenticato cosa scrissero e cosa chiesero pubblicamente alla Banca in merito all’indagato Pisaneschi, oppure no?.
Ma le dichiarazioni che più di tutte fanno, per così dire, sorridere sono quelle del più fedele dei fedeli,il neo Ceccuzziano Mauro Marzucchi. Da quello che si legge sulla stampa locale si è fatto umiliare ancora una dal Sellato Cannamela (ventriloquo di Ceccuzzi) il quale ha avuto il coraggio di dire “La Carta rappresenta un taglio netto con il passato, la politica che va oltre le leggi“. O bravo Cannamela, ci vorresti, intanto spiegare cosa significa “..la politica che va oltre le leggi?” e per di più tutto ciò espresso nel contesto della presentazione della carta dei valori? Ma volete spiegarci chi è che sta coordinando la campagna di comunicazione – sia internamente al PD che come consulenti esterni – perché è più esilarante di uno spettacolo di Benigni. Solo che Benigni, pur da grande artista, quando fa il bischero lo fa per esigenze sceniche.
Bisi se ne sarà finalmente accorto che anche Marzucchi gli è andato un palmo sotto la coda? In tutto il variegato tourbillon di voci che si rincorrono in questi giorni (e immaginiamo destinate ad aumentare, che piaccia o no ai puristi Diessini perché, parafrasando un celebre detto, “è la politica, bellezza) continuano ad arrivare a Radio Lastra notizie su una musica che suonerebbe parecchio: la prima prima strofa racconta della difficoltà di Mauro Marzucchi a trovare gente disponibile ad entrargli in lista mentre il ritornello è sempre il solito: gli starebbe dando una mano Ceccuzzi a cercare uomini. Avevamo già lanciato questa ipotesi giorni fa, ma avendo ricevuto varie segnalazioni dai nostri numerosi lettori (che tuteliamo con il più stretto anonimato e forse sarà anche per questa correttezza che ci contatta così tanta gente) ci torniamo volentieri sopra.Perché Ceccuzzi farebbe questo? Due i possibili motivi. Il primo per controbilanciare e isolare i Riformisti e, soprattutto, l’area che al loro interno fa riferimento a Per Siena e ad Andrea Bellandi. Il secondo per cercare di tamponare l’altro suo problema, i consiglieri comunali. Perché cari amici,Ceccuzzi e i Diesse avranno di sicuro un numero limite di accoliti da mettere nella lista del PD, dato che devono dare spazio e rispettare anche le altre anime interne al PD. Se mette uomini suoi nelle liste degli alleati può sperare di avere, magari un uomo in più (su questo argomento ci torniamo con calma, i franchi tiratori di Ceccuzzi meritano un capitolo a sé). Perché il controllo politico di Ceccuzzi sembra scemare ogni giorno, dato che i suoi fedeli – ma non capaci – yes man gli riportano un panorama e uno scenario che con la realtà c’incastra davvero poco.
Ci chiediamo come possono accettare gli elettori di Mauro Marzucchi (un elettorato socialista da sempre orgoglioso della propria storia e delle proprie battaglie) di fare da sgabelli a chi si è già accontentato di uno strapuntino.
Firmato
La Primula Rossa

Ma ve lo ricordate, sì, che il Marzucchi è il vicesindaco?

Due premesse. La prima: anche se lui si presenta come il verginello della politica persino i colonnini di Piazza sanno che Marzucchi è il vicesindaco del Comune di Siena. Così, tanto per ricordarglielo e ricordarcelo. La seconda: siamo tutti consapevoli della situazione difficile dal punto di vista economico e la sofferenza economica che stanno affrontando gli esercizi commerciali come da anni segnalato con dure critiche all’amministrazione comunale da parte delle associazioni di categoria. Ora, siccome il Marzucchi ha grosse difficoltà a comporre la lista dei candidati, il Ceccuzzi corre in suo soccorso si mormora che il Ceccuzzi avrebbe chiesto alla Confcommercio di inserire un loro rappresentante nella lista del Marzucchi. Ma gli associati della Confcommercio sono d’accordo con questi giochini? Si sono già dimenticati delle critiche rivolte all’amministrazione comunale? I dirigenti della Confcommercio pensano di fare il bene degli associati sostenendo il Marzucchi?

Pensavano di essere dei padri costituenti e invece giocano solo alle tre carte (e giocano anche male)

Mi ero ripromesso di non intervenire sul merito della disputa in corso, insorta dopo l’annuncio dell’estensione di una “carta dei valori” che vede tra gli autori “il novello esperto di buona politica” Daniele Magrini e i filosofi della comunicazione ceccuzziana. Evitavo di parlarne non per pigrizia o riluttanza al confronto, ma semplicemente perché ho condiviso e condivido le prese di posizione dell’editorialista La Primula Rossa.E a tal proposito registro che quanto asserito dalla Primula trova consenso nella maggioranza dell’opinione pubblica. Anche perché non solo io ma addirittura i colonnini di piazza hanno ravvisato in questa “carta” l’elogio dell’ipocrisia e la palese miopia culturale del gruppo dirigente del centrosinistra ceccuzziano senese. L’ipocrisia appunto , e nel segnalarla come tratto distintivo di questi “estensori di carta” mi ritorna in mente Voltaire e il suo “Dialogo tra un moribondo e un uomo che sta bene (definito il Barbaro). Il barbaro asserisce “Ebbene, se non puoi credere quel che voglio, di che lo credi, e questo mi basta”..risponde il moribondoCome posso farmi spergiuro per compiacervi? Mi presenterò tra un istante davanti a quel Dio che punisce lo spergiuro”….replica il barbaroNon importa; avrai il piacere di essere sepolto in un cimitero, e tua moglie e i tuoi figli avranno di che vivere.Muori da ipocrita; l’ipocrisia è unabuona cosa: è, come si dice, un omaggio che il vizio rende alla virtu’. Amico mio , che cosa costa un po’ d’ipocrisia?”

Esatto, che cosa costa un po’ d’ipocrisia? Non costa nulla seguendo la logica del barbaro e di quelli che oggi hanno la pancia piena, anzi ci si guadagna: il moribondo poteva ottenere un bel posto per l’eternità e i novelli ipocriti sicuramente potranno ottenere una bella poltrona per il loro sedere bramoso. Sempre in tema d’ipocrisia dopo aver letto l’ostile veto nei confronti di coloro che fanno parte di associazione “ di mutuo sostegno” mi è ritornata alla mente una leggenda metropolitana ,se non erro degli anni novanta.( e forse non è proprio cosi leggenda!!!). Si narra di un ipotetico politico di stazza, allora solo stazza, che abbagliato da una certa associazione “di mutuo sostegno” chiese a un “autorevole esponente” della stessa di farlo aderire e infatti compilo’ e firmò il modulo di adesione;poi un grande tempesta mediatica colpi la suddetta associazione e il politico di stazza, carico di ansie da “uomo coraggioso” richiamò con urgenza “l’autorevole” e rinnegò la sua richiesta di adesione ( per paura della tempesta). Chissà se il politico di stazza si ricorda della leggenda che lo vede protagonista??? Forse è occupato nelle odierne alchimie con cui spera di sistemarsi in un “posto” con solide fondazioni.? In fondo sono solo leggende che hanno la caratteristica della “riservatezza” ma non della dimenticanza.

Ma ritorniamo alla “carta” dei filosofi comunicatori. Ceccuzzi, Marzucchi, Iantorno, Mussari, Cenni, sono coloro che hanno gestito e condiviso per dieci anni il potere locale: dal progetto del nuovo stadio, all’ampliamento di Ampugnano,alle scelte urbanistiche e alle decisioni della Fondazione sugli assetti della Banca MPS.Erano tutti insieme,nessuno escluso. Però e qui il “però” è significativo, i tre moschettieri Ceccuzzi, Marzucchi e Iantorno, armati di “carta” e ipocrisia si rivolgono agli elettori affermando: “noi siamo il nuovo … serve il cambiamento rispetto al passato…lo stadio non va fatto…l’aereoporto non è una priorità, basta con i massoni, bla bla bla … etc etc”. E anche se i tre moschettieri si vergognano ad urlarlo, scaricano su Mussari e Cenni le colpe del passato e ogni tanto per fare un po’ di “puzzo politico” tirano in ballo il Piccini.

A questo punto, visto il grado di insopportabilità dei tre moschettieri, noi tutti massoni e non, facciamo una bella cosa: MANDIAMOLI IN PENSIONE POLITICA A GIOCARE A BRISCOLA E A BURRACO, visto che i tre sono affetti da miopia politica e sono portatori sani d’ipocrisia.

Pensano di essere dei padri costituenti con le loro barzellette di carta, invece giocano solo alle tre carte “scopri la poltrona giusta”. Naturalmente in tutto questo teatrino poteva mancare il fine giurista? No di certo. Ed ecco, tremate tremate, a sostegno della “carta” scende in piazza il giurista Pisillo: noto avvocato del foro senese e se non erro , lo stesso ha beneficiato e continua a beneficiare di incarichi presso il Comune che i tre moschettieri vorrebbero conquistare nel mese di maggio.

Buona carta (speriamo sia morbida) a tutti.

Maestro James

Ceccuzzik 2.0 contro le Giovani Marmotte

Ombre oscure si proiettano sulla città di Siena, mentre tenebrosi sussurri aleggiano portati dal vento posandosi sulle anime dei cittadini, gravandole col peso del loro terrore.
Nelle notti prive di luna, in cui nessuno osa aggirarsi per le strade buie, uomini e donne onesti, stretti intorno a un debole fuoco di speranza, condividono la loro preoccupazione per un orrore senza nome che continuamente, incessantemente, percepiscono pulsare ai margini della loro tranquilla realtà, pronto ad invaderla e stravolgerla, trasformandola in un incubo.
Infatti, all’insaputa dei più, le notti si popolano di creature blasfeme, di volti incappucciati che strisciano e si nascondono, tramando al riparo da sguardi indiscreti.
Presenze di una malvagità primigenia sempre pronte a cospirare contro gli ignari cittadini, figure ammantate pronte a sconvolgere la quotidianità squarciando in un momento il velo della normalità.
Quale speranza hanno i cittadini di fronte a tanta malvagità ammantata di segretezza?
Chi potrà difenderli di fronte ad una minaccia così tremenda?
Ma… un attimo… ecco che proprio nel momento del massimo bisogno le preghiere innalzate al cielo dagli innocenti sono forse state ascoltate!
In lontananza, stagliandosi alto e fiero contro la luce della luna, ecco che appare il mitico eroe… Ceccuzzik 2.0!!!
Finalmente! Ceccuzzik 2.0 è sceso in campo schierandosi a fianco dei più deboli e indifesi, che adesso hanno una nuova speranza!
Ceccuzzik 2.0: il super-eroe appositamente confezionato per i XXI secolo (anche lui come iPD funziona senza pile ma ha qualche difficoltà in assenza di preferenze)!
Ceccuzzik 2.0 è in grado, con la sua sola presenza di far tremare ogni manigoldo e farlo fuggire a nascondesi nella propria tana, ergendosi in tutta la sua magnificenza completamente inguainato in una tenuta in pelle nera comprata di seconda mano dal Cavaliere Oscuro (alias Batman).
Dopo le prime difficoltà ad entrare nella divisa da super-eroe, brillantemente superate cospargendosi il corpo di olio di colza, e qualche dubbio e perplessità sull’aspetto complessivo, prontamente dissipato dai fidi yes-man esperti comunicatori, che gli hanno garantito che non si era mai visto un super-eroe più cool e trendy, e certamente molto 2.0, ecco incedere per la città con estrema sicurezza il nostro beniamino.
Come prima missione da novello super-eroe, Ceccuzzik 2.0 era stato investito dal Perfetto Demiurgo (per gli amici PD) del difficile compito di portare alla luce i pericolosi nemici della democrazia che si annidano nell’ombra!
Ed ecco che Ceccuzzik 2.0, armato di un potentissimo grimorio, altrimenti noto anche come Carta dei Valori del PD, è riuscito a scovare il gruppo di cospiratori che stavano progettando ogni sorta di attacco alla sicurezza e libertà del cittadino elettore!
Ebbene sì, Ceccuzzik 2.0 con grande sprezzo del pericolo e profonda sagacia ha indicato a tutta la città il vero nemico… ovvero… le Giovani Marmotte!!!
Sì proprio loro! Qui, Quo e Qua, guidati dall’abile e maligna mano dello stratega Gran Mogol!
Del resto, come ha brillantemente osservato Ceccuzzik 2.0 intervistato dal Corriere dei Piccoli sulla prodezza compiuta, non c’è mai da fidarsi di paperi che indossano un copricapo di castoro morto!
Le Giovani Marmotte, secondo quanto svelato dalle illuminate parole del nostro eroe, sono una pericolosissima Associazione Segreta di Mutuo Soccorso, i cui accoliti, da secoli, si insinuano tra le pieghe della storia distorcendo e guidando il destino dell’umanità a favore dei pochi prescelti, così da far guadagnare ai propri oscuri confratelli potere, ricchezza e privilegi, come ad esempio la possibilità di entrare con la macchina in qualunque parte della ZTL ad ogni ora del giorno, la fila prioritaria alle casse della Conad, un biglietto per vedere un film in un cinema vero a Siena, nonchè l’accesso alle più nascoste e meravigliose piste di caccia di frodo a Cinghialand!
Le Giovani Marmotte rappresentano dunque un pericolosissimo attacco alla democrazia cittadina, una minaccia assolutamente intollerabile!
Ma per fortuna Ceccuzzik 2.0 ha scoperto l’inganno e ha trascritto i nomi di tutte le Giovani Marmotte nella colonna dei cattivi sulla Carta dei Valori del PD!
Qui, Quo e Qua erano già usciti da Porta Camollia per sfuggire all’ira del giusto, ma per loro sfortuna il Gran Mogol, fermo sull’autopalio per neve, non era riuscito a raggiungerli con l’auto per fuggire, così Ceccuzzik 2.0 li ha potuti catturare prima dell’Antiporto e consegnare al loro destino.
Un gruppetto scelto tra gli yes-man di Ceccuzzik 2.0, che si fanno chiamare, in un eccesso di modestia, Giudici Onniscenti della Brillante e Benevola Iniziazione (o per brevità G.O.B.B.I.) hanno già deciso la pena per le Giovani Marmotte.
Nel segno del perdono e della magnanimità che sempre li contraddistingue, i G.O.B.B.I. hanno condannato Qui, Quo e Qua ad essere fatti arrosto con il rosmarino e serviti come piatto forte alla Festa Democratica!
I cittadini esultano contenti per il pericolo scampato e inneggiano alla giustizia portata loro dal prode Ceccuzzik 2.0 e dai suoi fedeli G.O.B.B.I., ma intanto, nascosto nei boschi della Garfagnana, il Gran Mogol medita una tremenda vendetta.
Una nuova missione per Ceccuzzik 2.0 è all’orizzonte!
Dai Ceccuzzik 2.0 lanciati anche in questa nuova avventura… al grido di “Oh yeah!!!”

di FitzChevalier Lungavista

Sul futuro del Monte dei Paschi hanno le idee veramente chiare….senza alcun dubbio…

Mussari il 18 febbraio 2011 “Mussari nega aumento di capitale” e aveva dichiarato “Io sono qui. Se questa cosa ha avuto influenza sul titolo, siamo pronti a far partire le denunce, perché questo è aggiotaggio”. http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201102181611057646&chkAgenzie=TMFI < Ceccuzzi il 13 marzo 2011 afferma “ll Monte deve ricapitalizzare”http://www.ilcittadinoonline.it/news/135085/Ceccuzzi___Il_Monte_deve_ricapitalizzare_.html Noi non commentiamo per ora: le due posizioni si commentano da sole

PD e Carta dei Valori: dieci rotoli di morbidezza. Siamo forse al “contr’ordine compagni”? I Comuni di Poggibonsi e Colle patrocinano eventi Massonici: con la Carta de Valori come la mettete?

Qui c’è qualcosa che non torna. O non ci s’è capito una sega noi o a non averla capita è qualcun altro. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, non è che stiamo parlando da qualche giorno dei veti che la “carta dei valori” del PD ha posto alla massoneria in quanto ne facciamo parte. Ci teniamo nuovamente a precisare che l’appartenenza a qualsiasi organizzazione o formazione associativa (ovviamente, a meno che non sia illegale, ma non ci risulterebbe che la massoneria lo sia) è per noi del tutto indifferente poiché crediamo fermamente nel principio della libertà e, soprattutto, abbiamo la brutta abitudine di valutare le persone per le capacità che hanno e per le qualità che presentano sia sul piano personale che lavorativo e non per la tessera di questo o quel partito o di questa o quella organizzazione che potrebbero avere in tasca. Non siamo selezionatori della razza come i puri Diessini, gli stessi che decidono chi è degno e chi non lo è rigorosamente in base a regole fatte e decise in completa solitudine da loro stessi, regole che decidono chi passa gli esami (i cui professori – o meglio, cattivi maestri – chiamati a valutare sono sempre e solo loro) e chi no. Sempre tutto molto “democratico” non c’è che dire. Ricapitolando. IDiessini, i veri detentori del Verbo mondiale, anzi planetario (perché essere modesti quando essere arroganti costa uguale?) come abbiamo già ricordato, hanno messo il veto a tutti coloro i quali appartengano ad associazioni al cui interno sia prevista un’attività di mutuo sostegno tra gli associati. Questo, perché, alle vergini vestali Diessine, è scattata la paura che l’appartenere a qualsivoglia gruppo associativo possa significare ledere il principio d’uguaglianza dei cittadini.Quale orrore, a Siena una cosa del genere, non sia mai!! Anche se non ci è ancora chiaro se, questo principio, valga anche per le nomine nei vari cda di cui hanno beneficiato tutti quelli che hanno la tessera del PD in tasca. Molto probabile che, secondo la rigorosa doppia morale Diessina, per questo sia già pronta una bella deroga. Dunque, dicevamo, niente appartenenti alla Massoneria. Ma qualcuno glielo ha comunicato ai sindaci di Poggibonsi Lucia Coccheri e di Colle Val d’Elsa Brogioni cosa prevede la carta dei valori del loro partito in merito? Causalmente ci siamo imbattuti in un ciclo di iniziative che ci hanno subito fatto saltare in testa la domanda inizialehttp://www.toscananews24.it/it/notizia/cv1ep1/cv1ia_4178/default.aspx.
Infatti (o In.Fact, per rendere omaggio a Boldrini, che ci sta sempre bene) se cliccate sul link troverete “Toscana, il Grande Oriente festeggia l’UnitàLe 110 logge e i massoni della Toscana il prossimo 16 marzo si riuniranno nelle 21 Case massoniche della regione per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. [..] Il 18 marzo a Colle val d’Elsa, convegno della Libera muratoria toscana sull’apporto dei massoni all’Unità d’Italia, con il patrocinio del comune di Colle Val d’Elsa e di Poggibonsi. Sbaglio o sia il sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri che quello di Colle Brogioni sono entrambi iscritti al PD? Ma all’interno del partito, vi parlate oppure ognuno fa un pò come cavolo gli pare?
Cari “Incartati nei valori“, come la mettiamo? Questa benedetta massoneria vi garba o non vi garba? Perché non è che potete cambiare idea sull’argomento a seconda se la zizzola alla costarella tira più o meno forte. Una linea politica che duri più di cinque minuti pensate che vi sia possibile? Guardate che a starvi dietro e capire cosa volete dire e come la pensate c’è da diventare strulli. Ma come vi salta in mente di imporre dei veti, tra gli altri, a chi appartiene alla massoneria e poi due esponenti di rilievo del partito del PD, i sindaci Coccheri e Brogioni, attraverso i rispettivi comuni patrocinano le iniziative organizzate dalle “logge e dai massoni della Toscana“: volete cortesemente dire ai senesi come ragionate e come la pensate sull’argomento?
Se continuano a muoversi in maniera così sconclusionata e scollegata (meglio definibile con un più semplice “a caso”è molto probabile che la carta dei Diessini si trasformi improvvisamente in dieci rotoli di morbidezza.
Firmato
La Primula Rossa

Bau Bau News!!! Nuovi rumors nella comunicazione senese!!!

Radio Lastra alcuni ascoltatori hanno segnalato una nuova compilation musicale che starebbe facendo ballare il mondo della comunicazione senese.
Il primo sound riguarda il giornalista Daniele Magrini, meglio conosciuto come coordinatore del Forum della Buona Politica del PD (quello che ha partorito quella fantastica carta dei valori, tanto per capirsi). Alcuni rumors lo darebbero in corsa per la sostituzione del capo della comunicazione della Fondazione MPS, Gianni Tiberi, che tra un annetto potrebbe andare in pensione: certo che dopo tutti i bei principi espressi nella carta, il coordinatore di un Forum del PD a capo della comunicazione di un’istituzione come la Fondazione MPS striderebbe un bel pò.
L’altro nome che è stato fatto a Radio Lastra è quello di Gaia Tancredi. Si dice, infatti, che la numero due di Stefano Bisi, forse vedendo che il il giornale presso cui lavora ha visto tempi migliori, stia cercando di farsi una propria strada e quindi, attraverso i buoni rapporti con un’agenzia cittadina di comunicazione, si dice molto vicina a Ceccuzzi, stia cercando di accreditarsi per fargli da portavoce nel caso i senesi decidessero di tirarsi una martellata dove non batte il sole e lo votassero a sindaco di Siena.

La Banca d’Italia commissaria la banca libica UBAE Bank

Vi ricordate i toni trionfalistici per la nomina del ceccuzziano Luigi Borri per conto di MPS al CdA della banca libica UBAE Bank? Ecco: vi ricorderete il nostro disappunto sia per i toni trionfalistici sia per la partecipazione a questa banca (http://shamael.noblogs.org/?p=933).

Come avevamo bene intuito la Banca d’Italia, vista la situazione libica, ha provveduto oggi a commissariare la UBAE (http://www.edizionioggi.it/cronaca/2011/3/14/news-13547/banca-italia-commissariamento-per-la-ubae-bank-roma.html).

Visto che la sede della UBAE è a Roma possiamo asserire che “il ceccuzziano Borri è durato nell’Ubae Bank meno d’un gatto sull’Aurelia”.

Cervelli in fuga e genii a responsabilità illimitata

Da anni, grazie anche alla mano di coppale che Luigi Berlinguer ha dato con la propria riforma baronale e con visione privatistica (spacciata per autonomia) all’università italiana, il fenomeno triste e desertificante per la cultura e la ricerca italiana , ovvero “la fuga di cervelli”, è aumentato in termini esponenziali. Una fuga di massa: non viaggi di piacere, ma vere e proprie fughe per la vita, perché nei deserti al massimo si sopravvive, che è cosa ben diversa dal vivere. Questa è la situazione della cultura e dell’università italiana che peggiora sempre più: perché ministri come la Gelmini scimmiottano in gran parte la concezione del’ex magnifico Luigi. Berlusconi è arrivato dopo al governo, ma in alcuni ambienti anche della cosidetta sinistra baronale le forme del berlusconismo erano già ben radicate.

Nel ritornare ad affrontare le vicende ben note del dramma finanziario e culturale che vive l’Ateneo senese, non è azzardato affermare che certi comportamenti nefasti nella gestione finanziaria e accademica dello stesso ateneo trovavano terreno fertile in quella sorta di “porto franco” definita autonomia universitaria. Provate a dimostrarmi il contrario. A tutt’oggi alcuni degli esponenti della nomenclatura responsabili del dissesto, favoriti anche dalle chimiche nebbie piemontesi, teorizzano l’impunità e l’intoccabilità come una sorta di salvagente istituito dalla loro idea di automomia. Come dire: noi si fa come cazzo ci pare e la magistratura non ha competenze nella nostra gestione dell’università;una sorta di Stato nello Stato,come se una mattina due o tre individui decidessero di proclamare l’indipendenza di Stigliano (senza averne diritto) dal Comune di Sovicille.

Ed ecco che si materializza il famoso genio Maurizio Boldrini perché chi più di lui rappresenta al meglio la visione autonomista del “si fa come cazzo ci pare”? Conosciamo fin troppo bene le doti immense che gli hanno consentito di essere docente senza laurea, di aver ricoperto incarichi presso la CRUI ai tempi del Tosi e soprattutto di aver organizzato un’area comunicazione dentro l’Ateneo cosi popolata da far invidia alle aree comunicazioni del governo italiano, della Casa Bianca, delle Nazioni Unite. Se la memoria non mi inganna, la famosa area comunicazione boldriniana comprendeva 54 persone; senza considerare le risorse finanziarie gestite dalla stessa area. Su questi aspetti forse,anzi spero, ci sono delle verifiche interne ed esterne in corso.

Ma si poteva limitare a questo la fame di presenzialismo del nostro genio Boldrini? Certo che no. Di lui troverete impronte in numerosi dibattiti politici insieme al suo compagno e amico Franco Ceccuzzi, perché non dimentichiamoci la sua tessera del PD. Le sue impronte dicevamo sono ovunque: presentazioni di libri, iniziative con il Comune di Siena, grazie all’amicizia con Marcello Flores (assessore invisibile, ma docente presente nella nomenclatura berlingueriana-tosiana), partecipazioni ad eventi che vanno dai libri sul vino alle conferenze stampe di aziende private (di questo abbiamo un video) con la presenza dell’assessore provinciale Tiziano Scarpelli. Ah scusate, dimenticavo: il nostro genio Boldrini gode anche del sostegno di Ivano Zeppi e quindi di parte del mondo delle cooperative. Insomma, ovunque ci giriamo, il Boldrini c’è. Cosi come quando percorrendo alcuni tratti autostradali leggiamo quelle scritte sui muri o sotto i cavalcavia “DIO c’è”. Nel nostro caso “Boldrini c’è”. Infact è cosi. Chiedo venia a quel Dio se mi son permesso di citarlo in questo argomento poco edificante delle vicende boldriniane.

Con tutte le sue apparizioni di certo non è di poco conto quella in Via Roma 56. Vi ricordare di Via Roma 56? E’ la sede del dipartimento di scienze della comunicazione della Facoltà di Lettere di Siena, quindi locali dell’Università di Siena non di proprietà visto la stessa paga l’affitto del San Niccolò. In Via Roma 56 nasce e si sviluppa la storia della società srl IN.FACT che tutto ben conoscete. Risulta che il Rettore Riccaboni abbia avviato un’indagine interna su questa società IN.FACT comunicandolo al cda dell’università.A mio avviso oltre all’indagine interna il prof. Riccaboni dovrebbe presentarsi alla caserma dei Carabinieri di P.zza San Francesco suonare il campanello, dire buongiorno e informare il Maresciallo della strana presenza di una certa IN.FACT nel locali dell’università ricordandosi che la stessa è in affitto (ricordate la legge sugli affitti e sui subaffitti?).Dovrebbe far questo il Riccaboni o al massimo altri membri del CDA dell’università come Morrocchi o Cucini anche se questi due hanno la stessa tessera di partito di Boldrini (ma non credo che modifichi la loro imparzialità!!!!!??? Ci rido anche su questa affermazione). Alcuni,come lo stesso Boldrini che da giorni telefona a destra e a sinistra per farsi tutelare politicamente, mi possono replicare “ma cosa c’entra Boldrini con l’IN.FACT? Leggetevi queste dichiarazioni del genio (utili anche al Riccaboni per informare il Maresciallo):

“Esiste già uno spin off all’interno dell’Ateneo ma il loro è un modello diverso trattandosi di un’azienda vera e propria. Lo spin off richiede tempi lunghi per affrontare il mercato mentre oggi è importante fare impresa nel più breve tempo possibile. Importante, poi, che inizino a produrre mantenendo un profondo legame con l’Università: le aziende devono rivolgersi a consulenze esterne mentre loro hanno a disposizione attrezzature e professionalità in un luogo dove già si produce ricerca”.

Questo diceva di IN.FACT il Boldrini  e questo affermava anche un altro docente di scienze della comunicazione Antonio Rizzo:

“I ragazzi da parte loro hanno contribuito alla crescita del dipartimento realizzando il sito e sperimentando i nuovi servizi. Sono state avviate le procedure di spin off anche se credo che le condizioni attuali, poste dall’università non siano accettabili. Al di là di questi aspetti, che in un modo o nell’altro si risolveranno, come docenti li ho sempre sostenuti …”

E proprio il caso di ribadirlo: CERVELLI IN FUGA E GENI A RESPONSABILITA’ ILLIMITATA.

Ma perché non si mettono d’accordo?

Ceccuzzi rilascia un’intervista a l’Unità ripresa dal Cittadinoonline in cui dichiara:

“Mps ricapitalizzata ma torni a creare redditività”. Questo il titolo dell’intervista a Franco Ceccuzzi, candidato sindaco del centrosinistra pubblicata oggi su l’Unità toscana nella quale si è parlato anche del futuro della banca. Il Monte deve ricapitalizzare ? E’ la prima domanda. “Basilea 3 lo impone entro il 2019 – risponde Ceccuzzi -il governatore della Banca d’Italia ha invitato i tre grandi gruppi a farlo rapidamente”.

Fino a una settimana fa Mussari e Mancini sostenevano l’esatto contrario.

Ci sembra che nel PD abbiano poche idee, ma ben confuse. Peccato che la confusione e il disaccordo vertano su un problema non da poco: la Banca.

Si mettessero d’accordo, così magari i Cittadini sanno cosa fare poi, eh!?!