La febbre da “spottite” acuta ha oramai inondato i cervelli degli spin doctorDiessini. I comunicatori yes men non sanno davvero cos’altro copiare alla propaganda berlusconiana. Cominciarono con la celebre frase vi darò 1000 posti di lavoro, riducendo di qualche zero quel milione promesso da Berlusconi e mai arrivato. E oggi un’altra bella copiatura, una carta dei valori (quali?) che sa tanto di quel patto con gli italiani che, sempre Berlusconi, siglò nel salotto di Bruno Vespa. Navigando nella rete c’è anche chi dice che alcuni punti siano copiati dalla carta del movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. Sia come sia, ancora una volta hanno dimostrato una cosa sola: che oltre a riciclare spot di altri e fare un pò di copia/incolla non riescono ad andare. Come dicevamo, gli slogan si sprecano e uno di quelli più immaginifici recita “Rendere trasparente ogni percorso di nomina” ispirato al rinnovamento della classe dirigente. Ma quante belle parole, forse stanno tentando (senza riuscirci) di usare quelle tecniche che la psicologia adotta nei meccanismi di persuasione per cui a forza di esprimere un concetto come vero confidi nel fatto che la gente se ne convinca.In questo caso, però, l’effetto prodotto è totalmente opposto. Come abbiamo visto la nuova ed impprovvisa paura del PD senese è il non essere considerati ‘eticamente compatibili’. Il loro nuovo terrore avete capito qual è? Fate bene attenzione: laddove qualcuno dovesse appartenere ad organismi al cui interno,tra gli associati, fosse previsto un mutuo sostegno, questo sarebbe “tale da rappresentare un rischio per i principi di uguaglianza tra i cittadini e di imparzialità delle pubbliche istituzioni“. Ci chiediamo se, in questo spirito di corporativismo così improvvisamente bandito da Ceccuzzi e dai i nuovi puri del terzo millennio, sia ricompresa anche l’appartenenza al suo partito.
Perché, cari amici, dato che nel nuovo moto etico Diessino c’è la paura che qualcuno in virtù della propria appartenenza a qualsivoglia associazione,possa avvantaggiare singoli appartenenti alla medesima, non credete che la stessa cosa, allora, debba avvenire anche per i partiti politici, stando alle logiche dei comunicatori Ceccuzziani? Diversamente, ognuno di noi (sempre stando a quanto da loro scritto) sarebbe legittimato a pensare che dato che molte nomine le fa il sindaco, nel caso per sbaglio i senesi decidessero di avere Ceccuzzi su quella poltrona e poiché Ceccuzzi ha ben salda la tessera del PD in tasca, per coerenza con quanto scritto nella sua carta non dovrebbe mai nominare nessuno che abbia quella stessa tessera politica, pena il mettere a repentaglio quei principi di uguaglianza tra i cittidini. Forse, infatti, non hanno pensato che – seguendo alla lettera quanto hanno scritto – se uno con la tessera del PD ne nominasse un altro con la stessa tessera di partito, vorrebbe dire che quel nominato è più uguale degli altri e, quindi, verrebbe facilmente in mente che il fatto di aver ricevuto un incarico potrebbe essere stato dettato dall’avere la stessa appartenenza di partito di chi fa le nomine. Non sia mai che a Siena avvengano certe cose! Strano che Ceccuzzi si scandalizzi solo oggi di ciò. Se Ceccuzzi è in grado di dimostrare che questo non avverrà mai e, soprattutto, non è mai avvenuto (essendo stato il plenipotenziario politico a Siena negli ultimi dieci anni, è facilmente immaginabile che qualche nomina anche al suo partito sotto il naso sia passata. Oppure vuol far credere a tutti i senesi che i Diesse prima e il PD poi non hanno mai espresso nessun nominato da nessuna parte e che nessuno di coloro che siedono nei consigli di amministrazione – di qualunque genere – ha avuto la tessera dei DS e oggi quella del PD custodita nel proprio portafoglio? Ne è proprio sicuro Ceccuzzi?).
Concludo facendovi una metafora. Avete mai conosciuto qualcuno che pertutta la vita ha fumato due pacchetti di sigarette al giorno e che ogni volta che lo invitavi a cena a casa, dopo dovevi tenere le finestre aperte tre giorni per tornare a respirare? Poi, un bel giorno, decide di smettere di fumare. A quel punto vi capita di essere nuovamente a cena insieme e a te che provi ad accendere la prima ed unica sigaretta della giornata dopo aver mangiato, ti si avventa con gli occhi iniettati di sangue dicendoti “Ma che fai? Ma non lo sai che fumare fa male!”.
E, a quel punto, lo guardi e ti verrebbe davvero voglia di dirgli “Ma proprio tu mi vieni a rompere i coglioni dopo che mi hai appestato con le tue sigarette per una vita!“. Ecco, direi che questo stupore di Ceccuzzi su come vengono fatte le nomine e che oggi ha prodotto tutti questi divieti in materia, fa venire alla mente un pò la stessa immagine.
Firmato
La Primula Rossa
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Ma la Costituzione non sarebbe sufficiente?
No Francesco, la Coastituzione andrebbe adeguata al loro codice etico. Scendono in Piazza da una parte, dall’altra fanno “codici etici” il tutto in nome della democrazia. Credo che neppure Di Pietro, Grillo o Bertinotti avrebbe osato scrivere tanto!
Certo che parlare di codice etico quando ci sono più di ottanta indagati a Siena è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Divertente l’uscita del Mugnaioli su Martelli perchè, non pensa a casa sua? Io non so bene cosa ha fatto il Ministro Martelli mi sembra che si dimisse dopo un avviso di garanzia, a Siena molte persone aderenti allo stesso partito del Mugnaioli confidano nella magistratura ma restano al loro posto
E un coplimenti a Mugnaioli riesce a far parlare della questione morale a Siena, grazie!