Entries Tagged 'Note redazionali' ↓

Ecco la conferma: Ceccuzzi è il sindaco di riferimento del banchiere Degortes. L’associazione del Degortes in concomitanza con le Marmotte e Miss magliette bagnate invia ai giornali un comunicato chiarificatore

Chi l’avrebbe immaginato che nello stesso istante in cui Fratello Illuminato pubblicava il comunicato di sostegno a Ceccuzzi da parte delle Marmotte e di Miss Maglietta Bagnata anche l’associazione Per Siena (tra i membri Degortes e Rosati) stava inviando un comunicato sempre di sostegno a Ceccuzzi? Pura coincidenza o i riferimenti culturali delle Marmotte e di Miss Maglietta Bagnata collimano con quelli dell’associazione Per Siena? I big della comunicazione che si dividono tra Siena e Mantova potrebbero offrirci una risposta. Noi l’avevamo scritto in questi giorni che i piersienisti sarebbero usciti con un comunicato a sostegno di Ceccuzzi, ma mai ci saremmo aspettati una piena condivisione di idee tra il gruppo del Degortes e lo stesso Ceccuzzi: forse le pause di riflessioni tra Siena e Mantova con soste all’unità di crisi allestita dentro la galleria dell’Odeon hanno fatto maturare questa convergenza ai comunicatori di riferimento del Ceccuzzi e dei piersienisti. E guarda caso i comunicatori del sistema Siena 3.0 fanno riferimento al comunicatore per tutte le stagioni David Rossi. Illuminante in tal senso è stata la scena di alcuni giorni fa: il comunicatore Rossi con tanto di mazzettina di giornali sotto l’ascella sinistra che faceva l’ingresso in Piazza del Campo, invasa dalle biciclette, al fianco del banchiere Rosati. Che cosa vi manca cittadini? E’ vero c’è grossa crisi e alcune aziende sono in crisi più profonda e le istituzioni cittadine sono anch’esse in fase critica. Ma per i comunicatori fashion, i banchieri diventati tali per grazia ricevuta e i sostenitori fedeli del sistema 3.0 la crisi non esiste. I coglioni sono solo coloro che continuano a restare in silenzio di fronte a questa decadenza continua. Comunque non disperate: l’associazione Per Siena e l’associazione Pietra Serena (per non parlare dell’associazione Noi del barista di via Roma 56) concordano nel sostenere la coerenza del sindaco Ceccuzzi e finalmente è chiaro a tutti che Ceccuzzi è il sindaco di riferimento del banchiere Antonio Degortes. Il voto del consiglio comunale del 3 aprile sulla mozione fondazione MPS, ha sancito la nuova alleanza del sistema Siena 3.0. E noi che Estav(amo) a preoccuparci di problemi come università, disoccupazione, crisi di aziende, etc.etc.

Le parole del comunicato dei piersienisti chiudono il cerchio: “Per questo motivo l’Associazione Per Siena  nel confermare  l’apprezzamento per l’operato del  Sindaco Franco Ceccuzzi, che in questi mesi ha dato prova di coerenza nel portare avanti il programma elettorale sottoscritto dalla coalizione ed anche dai consiglieri comunali, rileva che la decisione del Consigliere Francesca Mugnaini, espressione della stessa Associazione, di lasciare il gruppo dei Riformisti e di non votare la mozione della maggioranza sulla Fondazione MPS presentata nello scorso consiglio comunale, appaia priva di un’apparente ragione”.

Più che altro prive di “un’apparente ragione” sono le nomine di alcuni soggetti nelle varie società e banche del gruppo MPS. Avanti con la discontinuità.

Entra anche tu nel fantastico mondo del Club della Solidarietà a Ceccuzzi!!!! Aderisci all’appello con la tua associazione. Dai che è una cosa fichissima, molto trendy e parecchio 2.0!!!

Periodo di super lavoro per gli attivissimi comunicatori della Robespierre e per la sua amministratrice (http://it.linkedin.com/pub/lisa-cresti/41/199/727), (http://www.misterimprese.it/toscana/siena/siena/agenzie-stampa/1392925.html) ma soprattutto http://www.francoceccuzzi.it/wordpress/?page_id=139) e per finire (http://www.provincia.siena.it/Comunicazione/Ufficio-stampa).
La nota agenzia della comunicazione ceccuzziana è indaffaratissima a scrivere e a far uscire qualsiasi tipo di dichiarazione purché a sostegno del suo protetto Ceccuzzi (per la verità contenuti pochini, fuffa tanta se proprio si vuole essere precisi).
Dopo La Cna pensionati, dopo soprattutto il preziosissimo intervento dell’istruttore di palestra Leonardo Tafani e dopo l’impareggiabile intervento dei Cristiano Sociali che sembrano essere letteralmente scandalizzati perché il PD è “troppo condizionato dalle vecchie gerarchie delle componenti partitiche precedenti” (è bene precisare che il loro intervento è fatto a sostegno di Ceccuzzi, giusto per capirne la coerenza. Cristiano Sociali svegliaaaaaaaa!! Vi risulta forse che Ceccuzzi fino a ieri abbia fatto lo spazzacamino nella Val Camonica? No perché se avete notizie di un suo vero lavoro al di là di quello di politico e di segretario di partito, ci rendiamo disponibili a lanciare lo scoop) ecco che anche altre importanti figure politiche del territorio – e senza bisogno stavolta di essere sollecitati dalla Robespierre – hanno sentito l’accorata voglia di rispondere all’appello alla solidarietà al sindaco Ceccuzzi, al secolo Discontinuator, il paladino del nuovismo e della rottura con il passato.

Ecco l’appello

“Franchino continua così, hai anche il nostro sostegno!!!! Libera la città da tutte le forze del male oscuro, la battaglia è dura, ma anche Harry Potter sono anni che combatte contro Voldemort e non parliamo di quanta fatica ha sempre dovuto fare Mazinga per il bene dell’umanità. Franchino, sei tutti noi!!! Oh Yeah”.

(di seguito i firmatari dell’appello pro Ceccuzzi)

Le Marmotte della Val Brembana (seguono firme: Pallina, Grigetto, Romolino, Fuffy, Pillacchero e Lilliput)

Il singolo sostegno del Topo del Matchu Pitchu (singolo perché la sua componente interna si è scissa dopo un acceso dibattito sul costo dei dentisti per i roditori)

Le partecipanti alla manifestazione di miss Maglietta Bagnata edizione 2.0 (seguono le firme: Susy, Natasha, Jessyca, Carmen, Ramona, Pamela, Allyson e l’immancabile Samantha)

Il Comitato Nani da giardino sez. di Stigliano (seguono le firme: Dettaglielo, Scriviglielo,Capisciglielo e Pubblicaglielo)

La posizione del segretario del PD di Mantova sulla questione del Centro di Palazzo Tè

Ieri abbiamo messo in evidenza il ruolo di vicepresidente del Centro di Palazzo Tè di Mantova, il comunicatore per tutte le stagioni David Rossi e delle polemiche in corso nei confronti della gestione del Centro (http://shamael.noblogs.org/?p=4664)

 Ecco il testo dell’intervento del segretario del PD di Mantova in merito alle vicende di Palazzo Tè:

 Poche settimane fa ebbi modo di intervenire sul alcuni punti delicati della politica culturale mantovana, con particolare riferimento a centri nevralgici sia sul piano della tradizione che della prospettiva. Tutti con il cuore pulsante nel Comune capoluogo. Tra questi citavo Palazzo Te, la cui crisi ha innescato un giusto dibattito pubblico. Ritrovando nella lettera degli intellettuali mantovani pubblicata dalla Gazzetta di Mantova relativa alla vicenda del Centro Te alcune di quelle riflessioni, ritengo necessario proseguire un ragionamento e confermare un impegno. Il Centro Te rappresenta la più significativa espressione della nostra terra collocata in relazione con il resto del mondo e la situazione che si sta determinando, con una difficoltà progressiva nell’affrontare il deficit e nel programmare gli eventi futuri, è strettamente legata alla possibilità di individuare, come avevo già proposto, soggetti e personalità in grado di svolgere una funzione di rilancio dell’intero centro. È questa una questione centrale. Ecco quindi che se si guarda al Centro Té con lo sguardo giusto, il ragionamento fatto dal presidente Pastacci e dall’assessore Zaltieri sul contributo della Provincia è tutt’altro che infondato. Ragionamento che si interseca con le richieste di chiarimento sul futuro formulate dal capogruppo Pd in consiglio comunale Giovanni Buvoli. Palazzo Te è un centro internazionale ed è da questo assunto che dovrebbe partire un piano di rilancio che varchi il perimetro del comune capoluogo. Il Centro internazionale dovrebbe fare leva su questa vocazione naturale a parlare con il mondo; lo potrà fare se sarà in grado di ritrovare lo spirito dei fondatori, di quelle intelligenze che diedero vita a questa istituzione oggi piegata da una crisi particolarmente difficile. Insisto nel dire che il rischio è quello di un impoverimento del sapere e di un abbandono dei centri della ricerca e della conoscenza. Sono temi che vanno affrontati con una forte capacità di innovazione, con passione e con un infinito sforzo per ridare prospettiva a tante storie, a tante realtà e tanti soggetti capaci, che rappresentano un patrimonio di valore incalcolabile per il nostro territorio. Il nostro impegno andrà dunque in questa direzione. Sentiamo come forza politica il bisogno di portare questo confronto ad un livello più alto, capace cioè di interessare il mondo della cultura e dell’impresa nella dimensione e visione descritta in queste settimane dal Sole 24Ore attraverso il Manifesto per la costituente della Cultura, caparbiamente promosso per riattivare “il circolo virtuoso tra conoscenza, arte, tutela e occupazione”. Un Manifesto fondato su cinque punti: 1. Una costituente per la Cultura. Sulla base della “semplice” constatazione che senza cultura non vi è sviluppo. E nemmeno progresso, mi vien d’aggiungere. 2. Pensare a un’ottica di medio-lungo periodo, simile alla ricostruzione economica del dopoguerra. 3. Cooperazione tra ministeri. 4. L’arte a scuola e la cultura scientifica. 5. Pubblico-privato, sgravi ed equità fiscale. Mi domando se vi è volontà e spazio per discutere con questa altezza, declinando nella nostra città quei riferimenti, per dare vita ad una buona pratica per la cultura anche a livello territoriale. Come si vede, nessuna invenzione ma un robusto e chiaro riferimento operativo. Infine, è di questi giorni il richiamo del Presidente della Fondazione Università di Mantova rispetto all’urgenza dell’impegno dell’Università di Pavia sul nostro territorio. Ecco, rispetto all’elenco delle criticità che avevo individuato nel mio intervento manca solo il Teatro Sociale. 

Massimiliano Fontana 

Segretario Provinciale PD Mantova

 P.S. Ma il cda della banca MPS perchè non chiede una relazione del lavoro svolto e della situazione di Palazzo Tè al proprio rappresentante in qualità di vicepresidente David Rossi?

L’ in”sostenibile” rettore abusivo e il r(p)atto dei salari

Chissà se il reggente provinciale del PD senese, il rivoluzionario Fausto Bertoncini, ha maturato una posizione politica chiara nei confronti del vergognoso e illegale taglio allo stipendio dei lavoratori dell’ateneo senese fatto dai due peggiori amministratori di atenei d’Italia, Criccaboni e Fabbro? Di solito un partito che si dichiara vicino al mondo del lavoro una posizione, anche mezza, dovrebbe prenderla. Invece a Siena stanno tutti zitti: silenzio dal PD, addirittura anche da Rifondazione Comunista, non parliamo poi dei sellati poltronati e di quel filoCriccaboni del vicesindaco Mauro Marzucchi. Si vergognano a prendere posizione politica contro l’abusivo incompetente. Stranamente, e finalmente, una posizione a favore dei lavoratori è arrivata dal gruppo dei Riformisti e prima ancora dall’IDV con tanto d’interrogazione parlamentare. Il Ceccuzzi e il Bezzini, invece, si divertono con la discontinuità e nel frattempo organizzano tavole rotonde prive di senso con il rettore abusivo per parlare di “sostenibilità”. Con che criterio, anche il più assurdo, possono parlare di sostenibilità di un sistema e di un economia se ai cittadini tolgono i soldi dallo stipendio? La famosa sostenibilità dei quattro elementi: cazzate, prese x il culo, arroganza e incapacità.

Abbiamo letto sui giornali che diversi lavoratori si sono attivati con ricorsi e decreti ingiuntivi contro il taglio al salario dei lavoratori praticato dal rettore abusivo vicino al PD e a Denis Verdini; e non sarebbe male che i lavoratori chiedessero i danni anche ai membri del cda che hanno sostenuto il taglio al salario. E visto che ci sono dovrebbero recarsi a suonare al Palazzo Pubblico e in provincia dal Bezzini e chiedere al dipendente/capogruppo del PD Massimo Bianchi come mai è favorevole al taglio del salario dei colleghi di lavoro.

Avanti con le tavole rotonde e le conferenze stampa a parlare di fuffa e al massimo del ratto dei salari.

Quizzone!!! Di chi si parla?

Riceviamo dall’ennesimo futuro perseguitato (per cosa non si sa, ma qui a sentire qualcuno le querele volano basse) il profilo di un’anonima. Di chi si starà parlando? All’intelligenza ed alla perspicacia dei Lettori rimettiamo il giudizio.

1) Laurea Triennale Ortottista.

2) Entra, non si sa come, nell’amministrazione dell’ospedale, ufficio pensioni.

3) Ai tempi del Tommassini il Baldacchini la mise all’ufficio politiche del personale e relazioni sindacali.

4) Baldacchini (per meriti evidentemente speciali) le ha fatto fare il Master al S. Anna di Pisa a spese dell’amministrazione per un costo complessivo di 8.000 euro (due anni 4.000 euro cadauno). Non risultano precedenti che l’amministrazione abbia mai pagato il Master a qualcuno.

5) Finito il Master il Baldacchini le ha trasformato l’ufficio del G. in U.O. Complessa. Insieme ai colleghi dei quali omettiamo i nomi (V., G., A. D., D., M. e P. R.) hanno fatto e disfatto tutto. Preparava le delibere e chi era in sintonia poteva ottenere tutto, chi non lo era niente.

6) Attualmente non è in sintonia con Morello, il quale quando è arrivato non aveva pregiudizi, ma poi ha cambiato opinione trovandola arrogante e incompetente. Deve essere avvenuto qualche cosa di serio, si suppone …. Comunque sia Morello si è incazzato e l’ha messa in ufficio a fare contratti.

7) A questo punto entra in gioco il discontinuatore che le promette che il 16 aprile entrerà all’ESTAV e ripartirà con le politiche e le relazioni sindacali e il gioco ricomincerà. Non può essere dirigente perché non ha la laurea quinquennale e/o specialistica, ma è in sintonia con il discontinuatore …

A breve si suppone che all’ESTAV farà di nuovo il buono ed il cattivo tempo. Evvai con la versione 3.0 (versione beta ovvero inculata completa) del “Sistema Siena”

Ultim’ora – Basta sbornie per Ceccuzzi!!! Dopo la Mugnaini anche l’avv. Isabella Becchi lascia l’associazione Per Siena

La ‘Birra’ è evaporata, a Franchino gli rimane solo la Tegamata. La neo stampella del Ceccuzzi capitanata dal disco-banchiere Antonio Degortes, in arte Acetello, perde ancora pezzi. Se va avanti così dei Birrai rimarrà giusto la schiuma. Nel frattempo, in un momento di eccesso di sobrietà, il disco-banchiere ha voluto parlare al mondo dando un messaggio di vitale importanza: nei giorni scorsi ha varato il suo nuovo yacht. Auguri dalla redazione di Fratello Illuminato

Andiamo a prendere un Tè a Mantova

Quei pochi che hanno letto il corriere di Siena di oggi avranno notato il repentino cambio di linea del Bisi che fino a ieri era tutto critico, e anche di più, nei confronti del Ceccuzzi e oggi ritorna sulla vecchia linea editoriale del tutti allineati con il sistema. Probabilmente un suggerimento per il cambio repentino di linea gli sarà arrivato anche dal comunicatore discontinuista David Rossi, questo ultimo folgorato sulla via del Ceccuzzi. E probabilmente i suggerimenti non mancheranno nemmeno per i prossimi giorni. E tal proposito, nei prossimi giorni, pubblicheremo i dati delle vendite dei quotidiani in provincia di Siena. Ma ora non perdiamo di vista la via della comunicazione Siena-Mantova. Anzi, facciamo una cosa carina e andiamo a prendere un Tè proprio a Mantova. Un tempo Mantova era la città rossa della Lombardia perchè guidata dalla sinistra; nel 2010 però dopo un faticoso ballottaggio la città è passata sotto il governo del centrodestra. Oggi a Siena governa il centrosinistra e a Mantova il centrodestra ma per i comunicatori geniali la differenza non esiste. A Mantova hanno costituito un Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Tè e tra i soci ,insieme al Comune di Mantova,figura anche la banca Monte dei Paschi. Alla presidenza del Centro ci troviamo Angelo Crespi un uomo legato a Marcello Dell’Utri anche se Vittorio Sgarbi dice che è una “sua creatura”. Sì perchè c’è anche Sgarbi che orbita a Palazzo Tè. Alla vicepresidenza del Centro in rappresentanza della banca MPS ci troviamo il comunicatore David Rossi. Girellando e conversando con amici di Mantova abbiamo scoperto che sul Centro di Palazzo Tè è scoppiato un putiferio politico: l’amministrazione provinciale di Mantova (governata dal centrosinistra) e l’amministrazione comunale di Mantova (governata dal centrodestra). I vertici del Centro di Palazzo Tè sono in prevalenza di area centrodestra e anche il comunicatore David Rossi pur nominato dalla banca con i vertici in prevalenza di centrosinistra, è schierattissimo al fianco del presidente Angelo Crespi. Ma lo scontro dentro e fuori Palazzo Tè non è solo di natura politica; lo scontro verte anche sulla gestione del Centro stesso anche dal punto di vista economico. Ci sono state anche delle dimissioni dal comitato scientifico del Centro in aperta polemica con Angelo Crespi e addirittura Alain Elkan sbattendo la porta ha rilasciato queste dichiarazioni: «Non sono disposto a subire imposizioni e non accetto che il comitato venga costantemente umiliato». Un altro membro dimissionario Giuli Agosti ha rincarato la dose: «Non si è nemmeno proceduto a un accantonamento di fondi per dare inizio effettivamente ai complessi lavori per una mostra che non si voleva inferiore a quella del 1989. Così come non si è fatta nemmeno una stima effettiva dei costi, anche per ridimensionarli». Insomma una polemica rovente e uno scontro pesante. Naturalmente il comunicatore che si divide tra Siena e Mantova è sempre vicepresidente. A proposito, ma il cda della banca ha verificato la gestione del Centro Tè e i bilanci dello stesso Centro, considerato che la stessa banca MPS è tra i soci? Una verifica non ci starebbe male: di solito che investe risorse economiche in una società o in un ente dovrebbe controllare la gestione fino in fondo. A Siena con il centrosinistra, a Mantova con il centrodestra. Pari opportunità comunicative. Nel frattempo dal PD mantovano aumentano le critiche politiche nei confronti della gestione di Palazzo Tè e l’amministrazione provinciale sta valutando di riconsiderare l’investimento nel Centro.

In attesa di leggere i prossimi suggerimenti del comunicatore sul solito giornale noi ci prendiamo un caffè; il tè la prossima volta.

Il comunicatore per tutte le stagioni

Oggi entriamo nel merito della discontinuità che non c’è. Fatte salve le dichiarazioni di Pietra Serena che si presenta nella nuova veste di sponsor ufficiale del Ceccuzzi, sinceramente non troviamo atti tangibili di discontinuità. Il primo capitolo della “discontinuità che non c’è” lo dedichiamo alla comunicazione ex mussariana e in particolar modo al comunicatore massimo: il capo della comunicazione della banca MPS David Rossi. Le domande che si pongono molti cittadini sono queste: se Mussari va via come mai non vanno via tutti i vice direttori generali e non procedono alla sostituzione del capo della comunicazione della banca? Quanto costa alla banca il capo della comunicazione e in questi anni quante risorse conomiche ha gestito (in termini di spesa)? Ma nella “discontinuità che non c’è” ecco che anche il comunicatore David Rossi si trasforma nel “comunicatore per tutte le stagioni”. Il comunicatore che non c’è è colui che partecipava ai convegni organizzati dai geni di Via Roma 56 e infact chi ha avuto l’incarico di realizzare la strenna del Monte qualche natale fa: ovviamente i geni di Via Roma 56. E addirittura quelli di Infact (vi ricordate gli occupatori abusivi di Via Roma 56?) nel loro sito web mettono in evidenza MPS come cliente. Come potete notare il comunicatore della Rocca non ha mai interrotto le frequentazioni con i geni della comunicazione boldriniana. Oggi, per non perdere il cambio di stagione, il comunicatore che si divide tra Siena e Mantova, è tutto ceccuzziano 2.0 o 3.0. E tra le prodezze che sta compiendo c’è quella di ricucire il rapporto tra lo stesso Ceccuzzi e il giornalista di riferimento, il nostro amico Bisi.Con l’onda lunga dela discontinuità il comunicatore più mussariano del Mussari stesso, si sta posizionando all destra del Ceccuzzi; la parte sinistra è occupata dalla Robespierre. Negli anni d’oro della presidenza Mussari,prima alla fondazione e poi alla banca, il comunicatore che si divide tra Siena e Mantova, non ha mai perso occasione per imporre il proprio ruolo egemone su tutta la comunicazione cittadina e quelli che non erano allineati sono stati fra virgolette emarginati. Con lo stesso Bisi i rapporti non sono mai stati idilliaci anche se oggi regna l’armonia. Il comunicatore Rossi voleva essere il dominus, con Mussari c’è riuscito, e oggi per non perdere il ruolo si sta buttando mani e piedi nella discontinuità ceccuzziana. La domanda è: per comunicare cosa?

Il nuovo “Sistema Siena” versione aggiornata 3.0

Archiviato il sistema Siena 1.0 di origine bisiana, dopo l’esperienza sfortunata del ceccuzziano 2.0, ecco sul mercato la versione aggiornata del “sistema Siena 3.0”. La versione aggiornata non interviene per risolvere i gravi problemi della città, ma si struttura esclusivamente per preservare la poltrona al Ceccuzzi 2.0 che sommato al discontinuatore Romolo Semplici si trasforma in Ceccuzzi 3.0. I problemi non esistono più nel 3.0: la crisi della banca e della fondazione tutta roba archiviata, e infatti al Vigni in segno di riconoscimento del buon lavoro svolto sono stati liquidati 4 milioni di euro; anche i problemi dell’università archiviati, e infatti Ceccuzzi e Bezzini dopo aver avallato il taglio al salario dei lavoratori si stringono forte il Criccaboni, etc. etc. Nel nuovo sistema regna l’armonia, la discontinuità e l’amor per sé stessi. Anche il Tafani dei Riformisti si è pronunciato e ha chiesto a tutti atti di responsabilià, e quindi, avanti con la discontinuità responsabile. Il banchiere Degortes nominato dal PD alla MPS Leasing ben consapevole che la città naviga nell’oro per restare al passo coi tempi ha annunciato che a breve ci sarà il varo della nuova barca e per non essere da meno si avvicina l’ingresso in città del milionario banchiere Alessandro Profumo (liquidato da Unicredit con ben 42 milioni di euro). La città del bengodi 3.0, per pochi, ma del bengodi. Non dimentichiamoci del Senni/Brandani novello consigliere della nuova maggioranza 3.0. Ecco il nuovo slogan del sistema 3.0: SE HAI PROBLEMI ECONOMICI NON DISPERARTI, FAI UNA SCELTA DI CAMPO E ISCRIVITI AL SISTEMA 3.0

 P.S. Il consigliere Tafani ha affermato che con le nuove nomine della banca “è stato dato un segnale fortissimo alla città ed ai mercati”. E infatti il mercato ha reagito facendo perdere quasi il 20% al titolo di MPS e la città è in piena confusione politica. Forse il messaggio è stato recepito dal mercato della frutta e infatti i prezzi sono aumentati. La città e il mercato sono in attesa del prossimo messaggio.

Tommaso Occami. Lillo, Lallo, Lele e il pasticcere

Voi capite che la tentazione era troppo forte come fare a non scrivere una cosa su Lillo, Lallo, Lele e il pasticciere. Su quest’ultimo l’Eretico si è troppo divertito a raccontarne le gesta che poco si può aggiungere. Lo vedo il pasticciere che si vanta di non essere andato a votare il consiglio comunale alla seduta famosa del documento sul Monte. Del resto si conosceva la sua vicinanza al PD avendone votato gli ultimi sindaci. Una considerazione comunque emerge chiara: grazie a lui e a Lele il PDL ha ritrovato una compattezza di gruppo e di opposizione. È rimasta l’amicizia fra Nannini e Corradi, come si è visto chiaramente dall’appoggio dato a Ceccuzzi, ma orfana della carica di opposizione che era stata ventilata in campagna elettorale. Una campagna elettorale che i due rappresentanti “alternativi” al candidato del PD avevano fatto all’insegna del non attaccarsi reciprocamente. Che a distanza di mesi continua a sortire gli stessi accomodamenti.

Abbiamo anche apprezzato il lavoro costante di presenza di Corradi nei vari Blog che parlano di lui e del suo ultimo comportamento in consiglio comunale. Difesa a oltranza non sempre efficace dobbiamo dire. Non sappiamo se a Montepulciano, patria del Ceccuzzi e del padre di Bernardo, si dica la stessa cosa, ma a Siena si usa dire che: la m….. più si gira e più puzza. Forse farebbe bene il rappresentante della lista civica per Corradi, per se appunto, se se ne stesse un po’ tranquillo e riflettesse sulla dimensione di ciò che sta avvenendo in città. Ma poi, a pensarci bene, faccia come crede tanto ormai i Senesi hanno capito!

Dopo queste note di contorno, sarebbe bene analizzare la malattia che sta interessando i politici a livello nazionale come a quello locale: la mancanza di memoria. Inutile ricordare i casi più eclatanti di case avute senza sapere chi le ha comprate. O il caso recente di una ristrutturazione abitativa ottenuta così all’improvviso senza sapere chi l’ha pagata. Fenomeni straordinari che avvengono nella nostra Repubblica. Ma ci sono situazioni interessanti anche nella nostra città. Prendiamo ad esempio il caso del Panti, del Gasperini Signorini. Il sindaco non sapeva! Non sapeva così come non sapeva lo stato in cui si trovava la Fondazione prima del secondo aumento di capitale. Il primo cittadino non sapeva, così come non sapeva il suo vicesindaco che ha suggerito la nomina del Gasperini, nessuno sapeva! Ma non meravigliatevi del Marzucchi che dal 2001 ha incarichi di primo livello in giunta prima con Cenni e poi con Ceccuzzi; lui non sa da undici anni! Sicuramente è una malattia contagiosa la smemoratezza che ha colpito anche il futuro vice presidente del Monte, Marco Turchi. Che all’insegna della discontinuità non si ricordava di alcune attestazioni, fatte come sindaco revisore, di correttezza gestionale dell’operato di Vigni e Mussari che sono state messe sotto inchiesta dalla CONSOB. La discontinuità non vuole la memoria ma perché farne uso visto che è stata bandita in consiglio comunale con una mozione che ha ottenuto la maggioranza di diciassette voti. Da quel momento il ricordo associato alla responsabilità é stato bandito dal comportamento di una parte dei politici senesi. La responsabilità che dovrebbe interessare anche i rappresentanti della Sansedoni per l’operazione Ligresti il cui pasticciaccio è stato riportate dalle colonne dei giornali locali e nazionali. Siamo al paradosso che il Monte banca dovrebbe ricorrere verso sé stessa cioè presso la controllata della Fondazione. La banca ha acquistato un credito dalla Sansedoni per un’operazione immobiliare finanziata da quest’ultima che non può essere realizzata perchè non autorizzata. Visto il vistoso aspetto speculativo che l’operazione immobiliare comporta. Speriamo che almeno su questa vicenda un po’ di memoria si riesca a recuperare.

Ma arriviamo a Lillo e Lallo, non sappiamo cosa succederà il giorno del voto sul bilancio. È probabile che la frattura interna al PD non si ricomponga. Francamente non comprendiamo perchè il centro del partito non interviene. Probabilmente la cosa che più interessa a Roma è la banca e molto meno il destino del sindaco Ceccuzzi che molto ha sbagliato nel dare garanzie, in tutti questi anni, sulla situazione senese e sul Mussari. Il centro sicuramente non è contento e poi anche il centro di gatte da pelare ne ha diverse, sulla situazione delle inchieste legate alle cooperative, sulla discussione interna con la margherita, sul rapporto con il governo e via discorrendo. Un colpo Roma lo ha assestato: è la presidenza Profumo con la missione che gli ha assegnato. Se la frattura non si dovesse ricomporre le conseguenze sarebbero chiare e saremmo chiamati a votare. Ma se si dovesse ricomporre la divisione questa città senza mezzi dovrebbe ogni volta aspettare che trovino un compromesso: Lillo, Lallo, Lele e il pasticcere. È chiaro che comunque vada il mandato amministrativo del Ceccuzzi e della sua giunta è già finito perchè vittima del compromesso su cui è nato e sul modo di fare politica del primo cittadino.

Tommaso Occami