Oggi entriamo nel merito della discontinuità che non c’è. Fatte salve le dichiarazioni di Pietra Serena che si presenta nella nuova veste di sponsor ufficiale del Ceccuzzi, sinceramente non troviamo atti tangibili di discontinuità. Il primo capitolo della “discontinuità che non c’è” lo dedichiamo alla comunicazione ex mussariana e in particolar modo al comunicatore massimo: il capo della comunicazione della banca MPS David Rossi. Le domande che si pongono molti cittadini sono queste: se Mussari va via come mai non vanno via tutti i vice direttori generali e non procedono alla sostituzione del capo della comunicazione della banca? Quanto costa alla banca il capo della comunicazione e in questi anni quante risorse conomiche ha gestito (in termini di spesa)? Ma nella “discontinuità che non c’è” ecco che anche il comunicatore David Rossi si trasforma nel “comunicatore per tutte le stagioni”. Il comunicatore che non c’è è colui che partecipava ai convegni organizzati dai geni di Via Roma 56 e infact chi ha avuto l’incarico di realizzare la strenna del Monte qualche natale fa: ovviamente i geni di Via Roma 56. E addirittura quelli di Infact (vi ricordate gli occupatori abusivi di Via Roma 56?) nel loro sito web mettono in evidenza MPS come cliente. Come potete notare il comunicatore della Rocca non ha mai interrotto le frequentazioni con i geni della comunicazione boldriniana. Oggi, per non perdere il cambio di stagione, il comunicatore che si divide tra Siena e Mantova, è tutto ceccuzziano 2.0 o 3.0. E tra le prodezze che sta compiendo c’è quella di ricucire il rapporto tra lo stesso Ceccuzzi e il giornalista di riferimento, il nostro amico Bisi.Con l’onda lunga dela discontinuità il comunicatore più mussariano del Mussari stesso, si sta posizionando all destra del Ceccuzzi; la parte sinistra è occupata dalla Robespierre. Negli anni d’oro della presidenza Mussari,prima alla fondazione e poi alla banca, il comunicatore che si divide tra Siena e Mantova, non ha mai perso occasione per imporre il proprio ruolo egemone su tutta la comunicazione cittadina e quelli che non erano allineati sono stati fra virgolette emarginati. Con lo stesso Bisi i rapporti non sono mai stati idilliaci anche se oggi regna l’armonia. Il comunicatore Rossi voleva essere il dominus, con Mussari c’è riuscito, e oggi per non perdere il ruolo si sta buttando mani e piedi nella discontinuità ceccuzziana. La domanda è: per comunicare cosa?
Il comunicatore per tutte le stagioni
Aprile 12th, 2012 | Note redazionali
3 comments ↓
scusatemi tanto, ma quando sento parlare di “comunicazione” metto mano al Whinchester, subodorando la truffa.
la chiosa finale del pezzo è fantastica…sto ancora ridendo…
p.s. ma uno come il comunicatore in questione, così per curiosità, quando prende di stipendio?
eh si, per comunicare cosa….sconfortato dalle notizie di cronaca che ci giungono dal politecnico milanese, pulisco canna e ungo il percussore del Whinchester: d’ora in avanti non solo si imparerà come comunicare il niente, ma lo si farà in inglese. Dalla cultura alla “comunicazione” (che fa più chic): che fine deplorevole per l’intellighenzia di sinistra italiana, maestra di vacuità!E pensare che un tempo anche a Siena transitarono personaggi di ben altro calibro di questi modaioli, come Fortini.