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Bollettino CLS n. 2 del 29.5.2012

Dopo la trasmissione della Annunziata, le visite e gli abbracci fra Profumo e Mussari sotto gli occhi compiacenti dell’Amministratore delegato Viola alla partita di basket, a credere al “rinnovamento” sono rimasti:

– Gabriele Corradi insieme a Giulio “Guido” Carli,

– convinti del “rinnovamento” sarebbero anche Valentino Fanti, Antonio Marino, Fabrizio Rossi e David(e) Rossi,

– forte sostenitore del “nuovo” che avanza è il rettore Angelo Riccaboni,

– fra i “rinnovatori” di vecchia data fa la sua comparsa Giovanni Lombardi Stronati che ha passato il testimone a Massimo Mezzaroma,

– Alessandro Profumo, “rinnova” continuando a fare quello che faceva il suo predecessore nei rapporti con la città e con i mezzi di comunicazione (Davide Rossi che seguita come sempre),

– a questo fine redige un nuovo elenco di invitati al Palio di luglio,

– Minucci sta pensando seriamente di “rinnovarsi” restando a Siena (tanto nulla è cambiato),

– il vicesindaco Marzucchi (assessore al bilancio) ha “rinnovato” il modo di tenere i rapporti con i consiglieri comunali evitando di informarli della corrispondenza con la Fondazione,

– Senni si fida,

– il Bezzini si è “rinnovato” restando zitto,

– silenzio vige anche all’ASL 7 che “rinnova” le procedure di approvazione del bilancio nel silenzio del governatore Rossi,

– Alberto Brandani rimane lo stesso e rinnova i suoi cattivi rapporti con Alberto Monaci,

– Luigi Berlinguer è l’innovatore per eccellenza (la pessima riforma universitaria) il Giovanni Gentile del 2000, ma non sappiamo se riuscirà a rinnovare la sua abitazione in Salicotto,

– tutto rinnovatori che manderanno a casa Ceccuzzi.

Ecco l’A.C. Stiglianese all’insegna del rinnovamento e della discontinuità

Nella foto i due allenatori Alberto Brandani e Luigi Berlinguer. La formazione dell’AC Stigliano: Franco Ceccuzzi, Angelo Criccaboni, Sandro Senni, Gabriele Corradi, Paquale D’Onofrio, Aldo Berlinguer, Stefano Bisi, Angelo Dringoli, Antonio Sclavi, Giulio “Guido” Carli,  Mauro Marzucchi

Ma questo D’Onofrio chi l’ha sciolto?

Dopo aver ascoltato la legnosissima (copyright Eretico) oratoria di D’Onofrio in varie occasioni, non ultima la trasmissione su Siena TV, dopo aver letto con orrore le sue dichiarazioni sul Cittadino On Line, ci viene da chiedere davvero: ma a questo chi l’ha sciolto? Una informe poltiglia verbale dalla quale non c’è verso di capire nulla, se non una sdraiatura totale a Ceccuzzi e ai suoi accoliti. Ora noi non abbiamo voglia di stare a scartabellare su pile e pile di documenti, col timore poi di doversi riempire di antiemetici. Ci spiegasse perciç il D’Onofrio stesso, visto che fa tanto il gazzilloro, un po’ di cosette su alcuni argomenti di interesse comune. Per esempio: intanto vorremmo il suo parere sul dissesto dell’Ateneo, sui barcollanti bilanci dell’ASL 7 (per esempio: ma la KPMG l’ha firmato o no questo bilancio consuntivo 2011? Perché a noi risulta che già nel 2010 fosse stato chiuso con un’anticipazione bancaria piuttosto ingente sulla ventina di milioni di euro). Poi, già che siamo a parlare di bilanci e siccome sembra se ne intenda molto, ce ne parlasse lui e ce lo spiegasse lui il bilancio consuntivo bocciato 2 volte! E poi, già che ci siamo a spiegare le cose: spieghiamo, D’Onofrio, come sono funzionate le cose all’Ospedale dai tempi della Direttora Jolanda Cei Semplici e di tutti quegli stiglianesi che ci hanno messo le mani, tipo il caro Brunero Baldacchini e compagnia bella. Allora? Ci spieghi qualcosa sellato D’Onofrio? Perché sembra che più che a Vasto tu guardi all’Area Vasta. Come funzionavano ai bei tempi stiglianesi i concorsi per diventare primario? Ne sai qualcosa? No perché non ci fa voglia di sbatterci. Forse qualche spiegazione, legnosa, ma chiarificatrice ce la puoi dare tu. Sarà il caso di darsi una regolata? E basta con questi proclami di trasparenza e responsabilità. Meno chiacchiere e più chiarezza, D’Onofrio!

Facciamolo un bel forum … dopo tutti i fori fatti nei bilanci un bel forum con Rita Dalla Chiesa ci sta bene

Premesso che oramai è palese a tutti la regia politica di Alberto Brandani dietro le scelte di Sandro Senni e Gabriele Corradi e premesso che anche il Dringoli è uomo del Brandani, premesso tutto questo ritorniamo sui forum. Guarda caso i forum tornano di moda quando i dirigenti di partito hanno consumato le scorte di fumo negli occhi di fronte al proprio fallimento e soprattutto di fronte alle proprie responsabilità. Dopo i fori ai bilanci un bel forum ci sta bene (secondo loro). Sì, ma davanti alla televisione a guardarsi la trasmissione Forum di Rita Dalla Chiesa: si spende poco e quando ci siamo stancati si cambia canale con il telecomando. In campagna elettorale a sostegno del Ceccuzzi primeggiavano i forum guidati da due luminari come Daniele Magrini e Andrea Milani: forum della buona politica (dove?) e forum della cultura(quale?). Ieri l’economista Giulio “Guido” Carli ha visto bene di proporre l’ennesimo forum, dei bancari stavolta.. Ma la politica non doveva restare fuori dalla banca? O forse il forum dei bancari serve per informare i cittadini sul funzionamento degli sportelli? Chissà quali sono le reali intenzioni dell’economista Carli.

Perchè, invece, di perder tempo con i forum i dirigenti dei partiti (soprattutto quelli del PD senese) non spiegano ai cittadini i motivi e le responsabilità dei vari fori nei bilanci delle istituzioni cittadine? A tal proposito, suggeriamo, per illustrare meglio i vari fori di chiedere l’aiuto scientifico del Criccaboni, del Dringoli, del Boldrini, del Bigi, del Tosi e della comandante Jolanda Cei Semplici. In alcuni casi più che fori sono dei crateri.

P.S. Visto che ci siamo perché non si riesumano anche i due forum provinciali e comunali sull’università coordinati dagli ottimi Donato Montibello e Dino Marchese? Hanno avuto un impatto talmente benefico sulla crisi dell’Università di Siena che buttare via tutto il lavoro fatto sinceramente non vale la pena. Guardate per esempio qui http://youtu.be/jvzVF9o74lU che genialate! Per non parlare di questo fenomeno qui http://youtu.be/moezYj3Rj0w. Se poi riuscite a capire quello che dice l’economista Giulio “Guido” Carli (http://youtu.be/PPBW_I03TWc) allora siete pronti anche per il forum dei bancari. Ma di andare un pochino a lavorare no eh?

Radio CLS. Bollettino n. 1 del 28.5.2012

Dopo la trasmissione di ieri dall’Annunziata ecco la ricetta di Profumo per il Monte e per Siena:

– licenziamento di un numero cospicuo di dipendenti,
– eliminazione, tramite vendita o chiusura, di sportelli,
– aumento di capitale nella forma classica o a mezzo co.co.bond,
– il Monte è a Siena, ma anche in altre parti dell’Italia,
– conferma di Mussari all’ABI.

Tutto questo per quanto riguarda la Banca. Sul piano più generale:

– quasi sicura uscita della Grecia dall’Europa (chissà che ne pensa Monti impegnato sul fronte contrario),
– crisi dell’euro al 50% (anche su questo Monti sarà particolarmente contento).

Sul fronte delle dimissioni del Ceccuzzi:

– ha capito che il sindaco non è il suo mestiere,
– sta cercando una diversa collocazione con il partito romano e stenta a trovarla,
– probabile ritiro delle dimissioni perché rimarrebbe disoccupato,
– Rosaria Bindi avrebbe accarezzato un percorso alla Fassino, ma Siena le è un po’ ostica.

Vediamo quanto resistono a non rispondere mai alle domande

Ma Mussari ha fatto un buon lavoro? La domanda che per ben due volte il giornalista dell’ultimaparola, la trasmissione di RAI 2, rivolge a Ceccuzzi e per due volte il sindaco non risponde. Il primo cittadino preferisce parlare d’altro del futuro, di un futuro, quello della banca dai contorni incerti. Incerti? Poi, neppure tanto, si sta preparando una nazionalizzazione strisciante per mezzo dei co.co.bond. E dell’aumento di capitale sostanzialmente confermato dal presidente Profumo oggi in televisione, a differenza di tutte le rassicurazioni del Ceccuzzi. Ormai le percentuali non esistono più o sono diventate delle variabili indipendenti. Siamo passati dal 50, al 33 a chissà cosa? Non esprime nessun giudizio sull’avvocato presidente dell’ABI che per suo conto ad un’altra domanda: ma chi paga? Non risponde e con il suo zainetto se ne va dando le spalle all’intervistatore. La coppia non risponde, altro che discontinuità. Se ci fosse davvero dovremmo sapere chi ha deciso politicamente l’acquisto dell’Antonveneta. All’epoca chi aveva l’autorità per decidere questioni così importanti erano: Mussari, Ceccuzzi, Ceccherini e Cenni. Non crediamo di andare molto lontano da questi quattro, almeno in sede locale, per una decisione così importante. Quindi senza giudizio sul passato come è possibile guardare al futuro e parlare di rinnovamento, mah mistero! In compenso ci pensa il fido Giulio Carli a darci la ricetta: facciamo parlare i dipendenti della Banca! E cosa dovrebbero dire? Ce lo spieghi lui cosa è successo in questi anni. Dovette essere voi del PD a dirci come sono andate le cose i nomi i cognomi e le relative responsabilità. E la smetta Carli di fare quei comunicati che assomigliano più a dei pizzini che a un pronunciamento di un responsabile politico di un partito. Ci dica nell’ultimo passaggio del suo pronunciamento a chi sono indirizzate le minacce. Ci sembra di aver capito la CGIL, il Meacci, il Cenni; lo dica e si assuma le responsabilità delle sue affermazioni in modo da consentire la replica circostanziata. La città ha bisogno di chiarezza non delle mezze frasi e dei silenzi sul passato da parte del rinnovatore Ceccuzzi che accusa tutti tranne chi di dovere, il Mussari. Tutti responsabili, tutti complottari tranne quelli che veramente hanno responsabilità. Così come con i fiancheggiatori che stanno lavorando nell’ombra, questi sì, per avere un posto al sole e per non consentire il vero rinnovamento. Stiamo parlando del Brandani e del suo compagno di partito Sergio Betti. Cercano voti nell’opposizione con Senni e Corradi. Quest’ultimo teoricamente sarebbe dovuto essere meno disponibile, ma un posto di assessore per lui o per qualcuno vicino a lui è pur sempre qualcosa da non buttare via. Del resto il padre del giocatore non è mai stato lontano dalla democrazia cristiana e dalla coppia Bernini, Brandani in sede locale. I tentativi di convincere a votare Ceccuzzi, da parte dei nostri eroi, non lasciano in pace neppure il PDL, oggetto del desiderio! Senza trovare al momento particolari consensi. I soliti noti vorrebbero continuare a suonare la musica di sempre mentre la città sta dando una bruttissima rappresentazione di se stessa. Solo per questo, se non ci fosse tutto l’altro, il sindaco dovrebbe confermare le sue dimissioni. Un sussulto di dignità che allontanando gli attori del passato permetta di aprire una nuova stagione per Siena.

Doppio count down!!!

Adusbef: Profumo faccia come Ceccuzzi, si dimetta!

(ANSA) – ROMA, 26 MAG – L’Adusbef si dice ”incompatibile” con il presidente di Mps, Alessandro Profumo, e per questo ha deciso ”con rammarico” di uscire dal tavolo tra i consumatori e la banca senese, il ConsumerLab. Lo afferma in una nota il segretario nazionale Mauro Novelli.
L’associazione dei consumatori, in sintesi, contesta a Profumo la gestione di Unicredit attraverso ”il collocamento con destrezza di derivati a clienti e piccole e medie imprese, facendo balenare, qualora non avessero accettato, il mancato rinnovo dell’affidamento”, la ”gigantesca evasione di 700 milioni di euro utilizzando il sistema Brontos, risolta con una sanzione di 245 milioni di euro”, ma anche le recenti dichiarazioni da presidente di Mps. L’Adusbef si dice comunque pronta a riconsiderare la decisione, ”qualora Profumo segua l’esempio del sindaco di Siena, Ceccuzzi”, che si è dimesso (ANSA).

Una domanda angosciante: ma il Criccaboni dove s’è inguattato?

La redazione di Fratello Illuminato è molto preoccupata per la misteriosa sparizione del rettore abusivo Criccaboni. Qui viene di sotto tutta la città e questo sparisce e non si sente più. Siamo stati a Stigliano a vedere se era dal Sultano e non c’era; siamo andati a Guistrigona e non c’era; tornando indietro siamo passati da Casetta (al solito posto insomma) e non era neanche lì; abbiamo cercato alla Rocca (casomai fosse andato da Antonio Marino) e Beppe Nucci ci ha detto di non averlo visto; abbiamo inviato un emissario da Tomasi a Trento e neanche lì si era registrata la sua presenza; allora abbiamo fatto un blitz (casto, ci mancherebbe! Abbiamo famiglia) a Roma e nulla; siamo andati a Pisa a vedere se era a dar da mangiare alle colombe (piccole però, colombine), non pervenuto; a Pian del Lago alla Piallaghese non lo vedono da tempo. No, davvero, siamo preoccupati. Eppure anche in Comune, il suo amico Ceccuzzi avrebbe bisogno di un esperto di bilanci come lui e anche di un navigato politico! Non può, il Ceccuzzi, rivolgersi alla competentissima Tania Groppi, perché la politica deve stare fuori dalla banca e poi lei è troppo impegnata con le peppole e i fringuelli, come fa poverina! E poi, insomma, si tratta sempre del rettore (abusivo) a capo (in subaffitto dalla condannata dalla corte dei conti Ines “maestrina” Fabbro) della quarta o quinta istituzione della Città. Vuole dire qualcosa su tutto questo oppure vuole continuare a far finta di nulla? Ha forse paura di qualcosa? VIa su Criccaboni, dì qualcosa e, soprattutto, riappari magicamente.

Una preoccupata redazione di Fratello Illuminato

Prima Parte. Il filo rosso che lega la nomenclatura tosiana e di Luigi Berlinguer al governatore Enrico Rossi. Dall’università alla sanità. Riscoprire la memoria per bloccare la restaurazione di Luigi Belringuer e Ceccuzzi

Non confondete Enrico Berlinguer con Luigi Berlinguer: la differenza tra i due è abissale. Enrico Berlinguer è il politico della questione morale; Luigi Berlinguer è colui che ha praticato l’inciucio con la Gelmini per far nominare l’abusivo Criccaboni. E non dimentichiamoci del ruolo di Luigi nella gestione di quel potere senese che ha portato la città al quasi default di oggi. La storia è storia, con i nomi e i fatti. E se leggete i nomi di coloro che spalleggiano il Ceccuzzi scoprirete che sono in prevalenza i nomi di coloro che facevano parte o sono legati alle gestioni Tosi-Berlnguer delle istituzioni cittadine. E c’è un filo rosso che lega quelle gestioni con il governatore Enrico Rossi. Dentro l’ospedale senese in molti si ricordano quando il consigliere regionale Sandro Starnini sponsorizzava la nomina (poi avvenuta) di Jolanda Cei Semplici come Direttore Generale dell’azienda, proprio nel periodo in cui Tosi ricopriva il ruolo di rettore dell’università di Siena. E il governatore Rossi in quel periodo ricopriva il ruolo di assessore regionale alla sanità. La magistratura prima ha scoperto un buco di oltre 200 milioni di euro all’università senese e successivamente un buco di oltre 200 milioni di euro all’ Asl di Massa. Il periodo dei due buchi finanziari è lo stesso e anche i protagonisti politici sono sempre gli stessi. Alla magistratura spetta il compito di individuare le responsabilità penali dei singoli soggetti ma nel contempo ,grazie alla memoria, possiamo indicare chi erano i politici che ricoprivano ruoli istituzionali in quel periodo e i legami tra di loro. Jolanda Cei Semplici fedelissima di Luigi Berlinguer e dominus dell’azienda ospedaliera senese dal 2003 al 2005 (una controllatina ai bilanci di questo periodo sarebbe opportuni), nel 2005 su proposta dell’allora assessore regionale Enrico Rossi in accordo con il rettore Piero Tosi “propose facendola nominare, Jolanda Cei Semplici, per occuparsi del coordinamento interistituzionale, a livello nazionale, dei percorsi di cooperazione tra le Aziende Ospedaliere Universitarie e le Facoltà di Medicina, nell’ambito delle funzioni assistenziali.”

Piero Tosi, Luigi Berlinguer, Jolanda Cei Semplici, Enrico Rossi e Franco Ceccuzzi (allora segretario del partito): la stessa storia e la stessa condivisione del potere. Altro che discontinuità.

Seguite le prossime puntate.

P.S. Stasera qualcuno potrebbe chiedere al barone Luigi Berlinguer cosa intendeva dire quando disse al Criccaboni riferendosi alla città di Siena “ Stai attento a questa città”? Così come scrupolo morale.