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Giugno 12th, 2012 — Note redazionali

Oggi pomeriggio si svolgerà un’assemblea pubblica dedicata all’informazione organizzata dall’Osservatorio civico senese. Una nostra delegazione sarà presente,senza intervenire; osserveremo i lavori dell’Osservatorio. Noi non vogliamo peccare di presunzione ma solo ribadire con dati e documentazione(che abbiamo) il meccanismo contorto e insopportabile dell’informazione locale. Perchè in questi anni l’informazione locale e non solo ha impedito la libera circolazione di idee e una vera rappresentazione della realtà? Perchè in questi anni l’informazione locale ha negato l’accesso da parte dei cittadini alle notizie vere? Perchè un gruppo ristretto costituitosi dentro il groviglio armonioso(sempre piu’ disastrato e insopportabile, ormai alla fine) capitanato da David Rossi (capo comunicazione MPS) e daStefano Bisi hanno occupato tutti gli spazi e hanno condizionato direttamente o indirettamente il mondo della comunicazione, dell’informazione e degli addetti stampa. David Rossi con il supporto dell’avvocato su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio, Giuseppe Mussari, ha inteso utilizzare il peso dell’area comunicazione della banca per assecondare le smanie del Bisi e la riprova di tutto questo rapporto si è avuta con l’assunzione della fidanzata del Bisi e di un collaboratore del corriere di Siena, Bruno Interlandi, direttamente a Rocca Salimbeni presso l’area comunicazione. Vogliamo parlare della pubblicità di MPS a corrire di Sienae Siena News? Siamo sicuri che la collaborazione ,dei due assunti all’area comunicazione MPS, con il corriere di Siena e Siena News è stata interrotta? Vogliamo parlare del ruolo di David Rossi nel promuovere alcune società locale(sempre le solite) per affidargli incarichi per conto di MPS, due in particolare? Vogliamo parlare della società Infact e di Maurizio Boldrini? (vedi incarichi per una strenna di natale) Ma soprattutto vogliamo focalizzare l’attenzione su questi legami: David Rossi capo area comunicazione, fidanzata del Bisi e Bruno Interlandi collaboratori di Siena News e corriere di Siena, pubblicità di MPS sull’home page di Siena News(direttore responsabile Stefano Bisi). Vogliamo parlare di Canale 3 e delle sposorizzazioni come quelle date per alcune trasmissioni del Masoni condotte insieme al parente stretto di un nominato in una società di MPS? E poi vi domandate perchè Canale 3 è tutta schierata con il solito gruppo. Vogliamo parlare del libro del Bisi stampato dalla Protagon(Maurizio Boldrini) e presentato a Firenze con la presenza dell’allora presidente di MPS Giuseppe Mussari e a Siena con la presenza dell’economo della curia Giuseppe Acampa(difeso al processo da Mussari)? Perchè i vertici della banca non si pongono due domande: è normale tutta questa rete di rapporti tra David Rossi e Stefano Bisi utilizzando le risorse della pubblicità del Monte? E’ normale che il terzo gruppo bancario continui a tenersi un capo della comunicazione palesemente politicizzato e che supporta il groviglio armonioso? Vogliamo parlare di una telefonata di protesta per la famosa copertina del settimanale il MONDO?(su questo se volete ci ritorneremo sopra) Vogliamo parlare del ruolo del Bisi nella sponsorizzazione di Criccaboni e di Ines Fabbro? Due sole notifiche: il Bisi annunciò il nome di Ines Fabbro prima dell’inizio della selezione(non vi suona strano?); il Bisi telefonò a Riccaboni nel 2010 chiedendogli di partecipare alla trasmissione L’Angolo dell’Unto su Canale 3, insistendo nell’invito perchè,sempre come da parole del Bisi, la presenza di Riccaboni era importante per via di un esposto presentato da una forza politica sulle vicende universitarie. Il famoso giornalismo indipendente. Quindi in questo caso il Bisi, come in altri casi, ha inteso utilizzare l’informazione al solo scopo di tutelare gli interessi di chi deteneva un ruolo di potere. Vogliamo parlare del ruolo del Bisi nella vicenda Ampugnano? Vogliamo ricordare che Maurizio Boldrini ha avuto un incarico presso l’aeroporto di Ampugnano? Come potete notare il gruppo dell’università, dell’aeroporto, di una parte politica, con la copertura di David Rossi, viaggiavano in perfetta armonia sulle spalle della comunità. Dove son passari questi hanno lasciato solo macerie. Il Bisi ha avuto il coraggio di difendere il groviglio anche nella trasmissione Report continuando a negare l’evidenza. La città è bloccata nell’informazione per il ruolo che giocano David Rossi e Stefano Bisi. Vi sembra sostenibile una situazione del genere. Non vi sembr che la città è stata martoriata fin troppo? Il rinnovamento di questa città passa attraverso il superamento dei ruoli del Bisi e David Rossi. Ricordatevi che a oggi la procura ha chiesto il rinvio a giudizio dei 10 indagati per l’elezione del rettore Criccaboni e per i 14 indagati per la vicenda Ampugnano con Mussari e Enzo Viani in testa.
Chiudiamo con una considerazione. I vertici della banca e le forze politiche invece di sottovalutare il nostro intervento dovrebbero operare un taglio netto con questi meccanismi, visto che fino a oggi hanno prodotto solo macerie. E ora vi diciamo anche un’altra cosa: Cercate di smetterl con le minacce nei confronti del nostro blog e con l’intimidire i cittadini che esprimono dissenso anche su facebook, utilizzando l’arma delle querela. Noi siamo documentati e siccome noi non parliamo mai al vento, quello che esce sul blog sicuramente sarà premura di altri recapitarlo a chi di dovere per chiedere le necessarie verifiche e in questo caso anche all’ordine dei giornalisti. Ma poi ci dobbiamo far fare la morale dal Bisi e dal suo groviglio. Semmai il Bisi spieghi questa sua affermazione oppure la smentisca.
Sull’autorevole sito Massoneria azzurra ( http://massoneriaazzurra.org/?p=605 )è stata pubblicata questa lettera:
“Il Presidente del Collegio dei MM.VV. della Toscana ha dichiarato in Gran Loggia, non contraddetto dal Gran Maestro che ascoltava, che chi si rivolge alla magistratura dello Stato compie un atto eversivo nei confronti dell’associazione GOI.
Si è, poi, con assoluta spudoratezza, lamentato che il Presidente del Tribunale di Prato chieda ai consulenti che si vogliono iscrivere all’albo presso il Tribunale se siano iscritti a logge massoniche e il Gran Maestro ha informato tutti che si stanno predisponendo i ricorsi al Tribunale e, poi se del caso a Strasburgo, per eliminare la discriminazione.
Veniamo, quindi, alla questione. Nel rituale di iniziazione, prima che il bussante esegua la propria promessa solenne il MV gli dice che quello che andrà a compiere non contiene impegni in contrasto con le leggi dello Stato, poi, quando promette solennemente si impegna anche a rispettare la Costituzione dello Stato e le leggi che ad essa si conformano, tra le quali l’art. 24 della Costituzione della Repubblica che garantisce a tutti l’esercizio dei propri diritti.
Ebbene, alla luce di quanto detto nella ritualità al bussante, secondo il Presidente toscano, bisognerebbe poi dirgli: “Bada, abbiamo scherzato. Tu da questo momento non puoi più esercitare i tuoi diritti costituzionali di tutti i cittadini. La promessa solenne il rituale ed i riferimenti alle leggi dello Stato erano solo frasi buttate lì per la sceneggiatura”.
Come si potrebbe definire tutto ciò? Forse una truffa ai danni del bussante?
Dopo tutto ciò, siamo convinti che ha ragione il Presidente del Tribunale di Prato. Non discrimina ma garantisce l’indipendenza della giurisdizione dinnanzi alle organizzazioni eversive aventi un proprio codice d’onore in contrasto con le leggi dello Stato come nella così detta “onorata società” di stampo criminale. Speriamo che il Procuratore della Repubblica di Prato ed il Presidente del Tribunale leggano questo scritto affinché non siano introdotti nella giurisdizione uomini che invece di rispondere solo alla Legge rispondano solo al capo di questa organizzazione.
Non mi firmo, poiché l’opera di legalità all’interno è attività di pochi. Diversamente, per i motivi omertosi di cui sopra, molti nel processo disciplinare a mio carico verrebbero a dichiarare che non hanno né sentito né visto vi sarebbero solo pochi coraggiosi disposti a farlo, ma conservo il ricordo e, scusate visto l’ambiente, la registrazione.
Lettera firmata”
Il Presidente del Collegio dei MM.VV. della Toscana è il giornalista Stefano Bisi. Come si puo’ concepire un’affermazione del genere:”che chi si rivolge alla magistratura dello Stato compieun atto eversivo nei confronti dell’associazione GOI”
Semmai eversivo è proteggere chi commette reati. E non rivolgersi alla magistratura dello Stato Italiano. Poi il problema in questa città sarebbero i blog….
Giugno 11th, 2012 — Note redazionali
Dunque, siccome qui c’è qualcuno che è parecchio duro di comprendonio, andiamo avanti con la narrazione. Dal 1997 al settembre del 2006 il nostro Criccaboni è delegato per l’Università di Siena per le questioni del Polo di Arezzo e membro del CdA della società consortile. Tale società è composta da 92 soci (37 società, 9 comuni, 9 enti pubblici, 12 ordini professionali). Intreccia con Alessandro Saviotti e Simona Arezzini un rapporto finalizzato alla gestione del Polo, aiutato da uno stuolo di dottorandi e collaboratori fra cui Carlo Curandai, Dania Bonatti, Chiara Meacci ecc.
Che curriculum ha questa gente? Vediamo vediamo. Simona Arezzini è stata studentessa a Economia e poi dottoranda proprio nel dottorato di Riccaboni sull’economia delle amministrazioni pubbliche.
Alessandro Saviotti è un altro dottorando di Riccaboni “incaricato della gestione dei rapporti con le imprese del Polo universitario aretino”. Ma guarda caso!
Nel 2003 (ma a sentire il Cricca lui è arrivato ora e casca sempre e comunque da pero) Arezzini e Saviotti sono con il nostro Criccaboni in Idroproject. Gruppo di studiosi ed esperti di settore operante presso la Facoltà di Economia R. Goodwin di Siena sede di Arezzo” sita in via Porta Buia 3. Hanno messo a punto un software che si chiama “Simula e controlla” che serve ai gestori di acque e il Cricca e la sua Cricca-girl vanno presentandolo a giro per gli enti. Ricapitoliamo: da un gruppetto di criccaboys e criccagirl è stato creato un gruppo che controlla i rapporti con le imprese e, ci chiediamo e chiediamo alla Procura della Repubblica di Arezzo: gratis? Non crediamo noi e dubitiamo che anche per la magistratura sia credibile l’ipotesi. Quindi come la mettiamo? Qui sono girati dei quattrini e in che tasche sono finiti? E sono girati grazie alla presenza dell’Università di Siena nella quale questi soggetti svolgono dei ruoli. Sono stati autorizzati questi ruoli oppure no? Non ci dimentichiamo che esiste un regolamento per gli incarichi retribuiti …
Questi criccaboys e criccagirls fra l’altro sono contemporanamente: collaboratori per il Polo aretino, docenti nei master e dottorati, coinvolti nelle procedure di valutazione (Nucleo di Valutazione e VAI), consulenti sulla valutazione dei dirigenti dell’Ateneo (all’epoca ben TRE), consulenti per la distribuzione dell’accessorio (e sappiamo bene come è andata a finire: ne hanno distribuito o comunque hanno sopravvalutato il fondo di ben 5 milioni!) e selettori di personale a contratto per il dipartimento, indovinate di chi?, del Criccaboni.
Inoltre fanno tutti parte di Telos Consulting che aveva anche una convenzione col CRESCO proprio negli anni in cui il Cricca ne era presidente prima di lasciare la mano a Busco.
Per chiudere con questi argomenti di riflessione, per noi, per voi cari lettori, e per le Procure di Siena e Arezzo, tutti costoro sono anche docenti a contratto all’Università di Pisa dove insegna, indovinate chi? La professoressa Giovanna Colombini, CARA AMICA di Riccaboni nonché membro della commissione di selezione della maestrina condannata dalla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna Ines Fabbro. Procedura di selezione talmente regolare che, dopo un esposto, è stata sequestrata dai Carabinieri e, increbili dictu, torna ora a galla nel testo di un comunicato dei capigruppo consiliari del Comune di Siena. Ultimo atto prima del commissariamento.
Domanda: dobbiamo continuare o ci si ferma qui e vi levate da tre passi dalle balle?
Giugno 10th, 2012 — Note redazionali
Abbiamo ricevuto dei commenti a firma Maurizio Bettini. Noi non siamo in grado di sapere se si tratti veramente del Prof. Bettini oppure di qualcuno che si spaccia per lui. Diamo per scontato che sia lui e quindi rispondiamo volentieri alla sua domanda: e se c’ero io nel Comitato per Siena Capitale della Cultura cosa avreste detto?
Avremmo detto che sarebbe stata una vergogna ancora più inaudita per una serie di ragioni. La prima ragione è che in comune Bettini e Piccinni hanno avuto ed hanno tuttora una contiguità col gruppo di potere accademico e politico tosiano-berlingueriano. Gabriella Piccinni però ha molti più titoli dei suoi per ambire a quella carica perché scientificamente nessuno le può dire niente. Inoltre non si è mai sognata di essere l’estensore della vomitevole ode a quel dissestatore da competizione di Tosi. E questo è un fatto. Né di inghirlandare come un genio Maurizio Boldrini (anche se ha preso le sue difese in Consiglio di Amministrazione).
Ma c’è di più. Bettini fa parte, anzi ha capitanato per anni ricoprendo cariche negli organi di governo dell’Ateneo (Preside di Lettere e quindi in Senato accademico nel pieno fuglore dell’epoca berlinguerian-tosiana) e da quella posizione, sorretto da una cricca micidiale di yes man del Partito, ha perpetrato una distruzione sistematica non solo economico finanziaria (in piena epoca Tosi, il dissestatore dei dissestatori, il falsificatore supremo di bilanci che naturalmente non vi siete degnati di leggere neanche una volta, né voi né i revisori dei conti) dell’Ateneo, ma anche e soprattutto una distruzione culturale e scientifica dell’Ateneo, volgendo a proprio vantaggio tutta una serie di assunzioni e chiamate di clientes (non è un latinista? Quindi conosce il significato di clientes) propri e del Partito che hanno ridotto la Facoltà di Lettere e Filosofia ad un cumulo di macerie il cui fetore arriva fino al cielo. Vogliamo ricordare i 22 professori di storia contemporanea? Vogliamo ricordare che per anni uno di questi 22 ha insegnato (si fa per dire) una materia fondamentale come Storia dell’Unione Sovietica (addirittura quando c’era ANCORA l’Unione Sovietica), stiamo parlando del signor Alberto Tovalieri? Vogliamo ricordare la marea di chiamate e assunzioni in materie antropologiche, giornalistiche, sociologiche, semiologiche, della fava e della rava, tutto, ma proprio tutto salvo che materie degne di una Facoltà di Lettere e Filosofia? Vogliamo ricordare la defenestrazione da parte del gruppo di potere costituito da Bettini, Detti (in Senato per una vita), Tovalieri e tutta la banda dei PCI-PDS-DS-PD di tutta una serie di persone serie, studiosi sopraffini come Mario Ascheri, Alberto Olivetti, Caterina Graziadei e tanti altri, messi nell’angolo ed umiliati a favore delle sorti magnifiche e progressive de detentori del potere? Vogliamo sottolineare l’inutilità del termine Facoltà di Lettere e FILOSOFIA visto che dopo che non c’è stato più, su filosofia, il compagno organico Tronti (il cui assistente volontario, vale la pena ricordarlo, era l’attuale esapoltronato Alessandro Piazzi), la filosofia in tutte le sue forme è praticamente uscita dall’orizzonte dell’Ateneo senese talché chi si è fatto per anni un culo così su Goedel o sulla scuola di Oxford (presenti Russell, Whitehead, Wittgenstein et alii?) non ha più neanche un dipartimento dove esercitare la propria speculazione? E per tornare al finanziario e all’economico vogliamo ricordare le spese accumulate per anni per pagare l’affitto del Glicine (50.000 euro l’anno per diversi anni)? E vogliamo ricordare l’aver “regalato” due sedi amministrative di dottorato al SUM del suo amico Schiavone (sa quello col quale compravate la cancelleria allo Squero di Rimini? Quello condannato per danno erariale insieme al Bigi e ad altri …), sempre rigorosamente organico al Partito, con quale danno per l’Ateneo senese è facile immaginare? E vogliamo ricordare che lei, Calabrese e Bigi avete per diversi anni tenuto il piede su due staffe, sempre col SUM di Schiavone e co., cosa che è stata fatta notare con puntiglio in CdA, ma per la quale – tanto per cambiare – l’avete passata liscia? E a proposito di cultura: li avete rendicontati quei 70 e passa mila euro avuti dalla Fondazione per l’Atlante del Mondo Antico o come diavolo si chiama? Lo vogliamo dire che nell’attuale Facoltà di Lettere e Filosofia, che neanche si chiama più così, presieduta da uno che risulta essere un germanista, ma di cui è assai arduo trovare traccia nella Germanistica, non c’è più un grecista degno di tal nome, la slavistica è stata distrutta, i latinisti (in senso proprio, non gli antropologi culturali del mondo antico) non esistono praticamente più, la filologia romanza è sparita e, come dicevamo prima, la filosofia – in tutte le sue forme – è stata praticamente buttata nel cesso. Per concludere due esponenti della suesposta banda, Calabrese e Flores, grazie alla loro immensa cultura, sono stati chiamati a fare gli assessori alla cultura del Comune di Siena. Ci piacerebbe fare un conto delle risorse spese e dei risultati ottenuti. Siccome, per quanto riguarda Calabrese vale il detto de mortuis aut bene aut nihil, chiediamo però di sapere a quanto ammontano le spese per quella buffonata del Buongoverno organizzata da Flores e quanti benefici ne ha tratto il Comune.
Per giunta, ciliegina sulla torta tutta questa banda è stata in ultima analisi sostenitrice a spada tratta del Criccaboni e della Fabbro il che finisce per qualificarvi definitivamente come dissestatori e post-dissestatori e, come abbiamo detto, non solo da un punto di vista economico e finanziario, ma anche culturale. Tanto che fate venire in mente quella famosa frase attribuita a Hermann Goering: “Quando sento la parola cultura, metto la mano alla pistola”.
Ecco cosa avremmo detto se ci fosse stato lei al posto di Gabriella Piccinni. Non si sprechi a rispondere ulteriormente perché delle sue risposte ce ne frega dal poco al punto. Se ha qualcosa che non le torna faccia quello che ha suggerito al nostro lettore: vada personalmente in Viale Franci e parli con loro. Vediamo che cosa le dicono.
Ave et vale.
Giugno 10th, 2012 — Note redazionali
Non trovando le parole per avviare un’epistola di tale natura, ho rincorso la nostalgia e prendo il largo citando Bertold Brecht: “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”.
Ho vissuto in prima persona la ferocia culturale e gestionale del “capo” Piero Tosi; l’arroganza manifesta dei suoi cortigiani, da Boldrini a Bettini senza dimenticare i Bettalli, i Detti, i Flores. Ho visto fare e disfare e ho scoperto solo di recente che quel qualcosa che avevo intuito, non era campato in aria. Hanno ucciso la cultura e la vita economica e morale di uno dei più antichi e prestigiosi Atenei italiani. Tutto questi “delitti” avvenivano con la copertura mediatica dell’informazione locale e con la copertura sistematica della politica.
Con il “figlio prediletto” di Tosi, il presente Riccaboni Angelo, la situazione è forse ancor peggiore del passato. E buona parte dell’informazione locale continua con la copertura mediatica.
Cari magistrati, l’Ateneo senese è nelle mani di millantatori e meri esecutori del solito disegno che disprezza le regole, le leggi e la cultura. E Riccaboni è il nuovo gestore. L’Ateneo riprenderà il corso che merita solo e soltanto con il ritorno alla legalità. Mi mancano pochi anni alla pensione. All’Ateneo forse manca molto meno per soccombere. Perchè la magistratura non preme sull’acceleratore?
Un docente della Facoltà di Lettere
Giugno 10th, 2012 — Note redazionali

Chi l’avrebbe mai detto che nella politica senese albergano dei sottilissimi analisti? Nessuno. Ricredetevi perchè ci sono. Con tutto il rispetto per la persona Enzo De Risi e per i componenti dell’associazione Pietra Serena e comprensione per l’ingenuità politica dell’Angelini, ma leggere che il sistema Siena è crollato grazie al lavoro svolto in consiglio comunale dal De Risi e da una certa componente di Pietra Serena sinceramente ci fa scappare da ridere e ci viene in mente la famosa teoria secondo la quale la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta grazie allo Stato di San Marino. Se era per il Corradi e il De Risi o per qualche fine analista di scuola estaviana il Ceccuzzi continuava a fare il sindaco fino al 2061. Si sono dimenticati dei documenti che Pietra Serena aveva diffuso elogiando la “discontinuità” del Ceccuzzi? Noi no, e non ci siamo nemmeno dimenticati che sulla votazione del bilancio preventivo il De Risi è uscito dall’aula insieme al Corradi. Ricordatevi che in Italia e in Europa la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta dagli Americani, dai Partigiani e dai Russi a Berlino. Il problema non era Ceccuzzi sì Ceccuzzi no. Il problema era ed è la fine del groviglio armonioso. Non solo il Senni ha tramato per qualche riconoscenza, anche altri nell’opposizione. Si chiude un ciclo e non solo all’interno delle forze di maggioranza. Fare gli splendidi con il sudore degli altri non è corretto e prefigura un panorama fuori dalla realtà, oltre a essere offensivo nei confronti dei tanti “civici” che hanno lavorato, e tanto, nella legislatura precedente. E non si parla solo dei tanto deprecati ex sindaci, ma di tutti i consiglieri e anche dei normali cittadini che hanno sostenuto, volontariamente e con il proprio voto, l’azione degli oppositori al groviglio.
P.S. Possiamo esprimerle queste opinioni ironiche oppure anche questi sono insulti da lavare col sangue e che meritano che le forze dell’ordine ci sfondino la porta alle cinque di mattina stile notte delle matite spezzate?
Giugno 10th, 2012 — Note redazionali
Alessandro Nannini.
Si è rivelato una sorpresa. Le quotazione lo davano in soccorso del Ceccuzzi ma il noto imprenditore alla fine ha tirato fuori i due bomboloni e ha palesato le doti da statista politico mandando a casa il sindaco. Gesto responsabile ma le doti del Nannini sono richieste nel campo dell’imprenditoria.
Fulvio Bruni. Mussariano di ferro e sempre alla ricerca delle luci della ribalta. In consiglio comunale è stato un fedelissimo di Ceccuzzi. In una recente intervista ha dichiarato che nei prossimi anni il suo impegno è tutto per la contrada. Saggia decisione.
Sandro Senni. Un personaggio in cerca d’autore. Si è rivelato il peggior amministratore italiano. Ha votato un documento contabile affermando di non averlo letto. A maggior ragione la presenza del commissario è indispensabile. Il Senni si dedichi alle pratiche edilizie.
Marco Fedi. Di lui si ricorderanno queste affermazioni: “ Il Monte dei Paschi gode di ottima salute, quello che viene scritto è tutta propaganda”. E non di poco conto:” ma con l’arrivo del commissario ci saranno sempre i biglietti dei palchi per il Palio?”. Dopo tutto questo attivismo per il bene della città merita la pensione politica.
Leonardo Tafani. A fine corsa è stato l’unico consigliere di maggioranza che ha preso una posizione meno ambigua rispetto alle problematiche dell’università. Spazio ai giovani.
Gabriele Corradi. Non è il suo mestiere.
Giugno 10th, 2012 — Note redazionali
Dopo aver compreso che la legalità, la coerenza e il senso del limite sono optionals e roba da film sulla buona politica, analizziamo la realtà senese.
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Dal 2006 al 2011 la banca MPS ha speso 355 milioni in pubblicità e 730 milioni di euro in consulenze esterne. I sindacati lamentano la possibile non riscossione del premio di produzione, però non chiedono ai vertici della banca di operare una netta rottura con la gestione Mussari e quindi rimuovere in primis il capo della comunicazione David Rossi, poi Valentino Fanti, Fabrizio Rossi. Se la banca è stata gestita male forse la colpa è degli alieni;
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Il PD chiede al governo di aumentare la lotta all’evasione fiscale e nel contempo il PD nomina ai vertici della banca Alessandro Profumo,un indagato per una maxi frode fiscale, oggi rinviato a giudizio per lo stesso reato e nessuno gli chiede le dimissioni. Nemmeno i sindacati e nemmeno il PD, nemmeno SEL, nemmeno il moralizzatore della Toscana Enrico Rossi;
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Tutti dicono “la politica fuori dalla banca” e oggi il vicepresidente di MPS leasing rilascia un’intervista con la quale entra nel merito delle vicende politiche del Comune. Dai vertici della banca non dicono niente;
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L’università di Siena è gestita da una condannata dalla Corte dei Conti, da un rettore abusivo dissestatore e da un senato accademico composto da indagati, condannati e menefreghisti. Avanti con la cultura.
Giugno 9th, 2012 — Note redazionali

Parliamoci chiaramente, questa storia di Siena Capitale 2019 è un ruzzino voluto dal groviglio armonioso di Stefano Bisi, vedi l’attivismo di Siena News e i vari Marcello Flores e nomenclatura universitaria pessima al seguito. Un ruzzino che non serve a niente, solo a spendere altri soldi per far occupare il tempo ai soliti cantori del groviglio. Che cosa ha prodotto questo Marcello Flores quando era assessore per la cultura? Niente di strategico o di rilevante. A proposito quanti soldi ha fatto spendere al Comune con l’assessorato alla cultura?
Ma ciò che offende la vera cultura e la voglia di riscatto di questa città dalle macerie del groviglio armonioso è la nomina di Gabriella Piccinni nel comitato scientifico di Siena Capitale 2019. Questa docente berlingueriana-tosiana ha sostenuto le gestioni di Luigi Berlinguer e di Piero Tosi dell’università e ha difeso fino all’ultimo l’area comunicazione di Maurizio Boldrini come chiunque può leggere nei verbali del CdA dell’Ateneo, nel quale sedeva anche lei. O vi siete dimenticati del dissesto vergognoso dell’ateneo?
Una vergogna inaudita e questo conferma la non discontinuità e la mancanza di un vero rinnovamento da parte della giunta uscente. E’ del tutto evidente che il giochino di Siena Capitale 2019 è solo funzionale ai sogni di gloria di Stefano Bisi e dei pochi reduci del groviglio armonioso. Vogliamo parlare dei motivi per i quali il Bisi ha polemizzato sul logo? Vogliamo parlarne?
Il groviglio armonioso ha consegnato alla città solo disastri. E il caso di fermarsi.
Giugno 9th, 2012 — Note redazionali
Fr. Ill.: Caro Bastardo è un pò che scorrazzi nel web, ma te che pensi di fare?
B.S.G.: Spesso mi capita di fermarmi a pensare cosa vorrei fare … poi agisco e mi sorprendo. In verità non voglio sapere cosa farò, ma vorrò farla e basta.
Fr. Ill.: Qui si va sul filosofico. Torniamo a quello che pensi. Per te qual’è la cosa che ti fa sobbalzare quando la senti o la vedi?
B.S.G.: Ester Cicala …
Fr. Ill.: Dai fai il serio una volta! A parte quindi Ester Cicala?
B.S.G.: Ci sarebbero tante cose, non riesco a pensarne una in particolare è così diffuso oggi il disagio che sobbalzi con un niente. Direi comunque che in generale a me piacciono gli uomini e le donne liberi di qualunque estrazione politica o di razza o provenienza. Detesto i prepotenti. Ne conoscete qualcuno?
Fr. Ill.: Quanti anni hai?
B.S.G.: Ho quarantuno anni sono nato a Siena e vivo a Siena … per ora.
Fr. Ill.: Si insedia il commissario cosa gli vorresti chiedere?
B.S.G.: Niente. Ho ancora tante domande inevase a chi prima di lui era a dirigere la città, che prima vorrei le risposte da costui.
Fr. Ill.: Ma sempre secondo te quanto siamo lontani dalla libertà di espressione?
B.S.G.: Se pensi che ancora c’è personaggi più o meno pubblici che se la rifanno ancora con i cosidetti anonimi ti lascio pensare a che livello siamo. La possibilità che ha la gente di esprimersi denunciare indignarsi nei blog è stata di fatto negata a tutti coloro che in un certo senso non avevano e non hanno la forza per esporsi pubblicamente per vari motivi. Chiaramente la non possibilità di controllo sul libero pensiero di ognuno rompe parecchio le scatole ai signori dei vari “grovigli armoniosi”.
Fr. Ill.: A proposito che ne pensi del “groviglio armonioso”?
B.S.G.: Penso che appena ce lo spiegheranno meglio ci capirò qualcosa. Di sicuro è armonioso per qualcuno … magari per qualcun’altro è meno armonioso o per niente armonioso … mi ricorda quando per il corso passava una bella donna e qualcuno subito diceva: “Con quella c’è andata mezza Siena” … io ero sempre in quell’altra mezza però … E’pacifico pensare che chi sostiene il groviglio è a mio modo di vedere, incompatibile con l’operare per il bene dei cittadini, perchè mi sembra preferisca soltanto gli aggrovigliati. Ma poi chi sono questi del groviglio? Vorrei sapere chi si dichiara ufficialmente aggrovigliato. Ci sarà a parte i soliti sostenitori chi di fatto è aggrovigliato dichiarato!! Quindi ci sono gli aggrovigliati sostenitori e gli aggrovigliati praticanti …
Fr. Ill.: Senti ma … a livello di comunicatori a Siena siamo messi bene no?
B.S.G.: Sì benissimo. A Siena siamo un popolo di santi (pochini), navigatori (su internet), eroi (quelli di solito fanno una finaccia) e comunicatori … e un pregio che alcuni hanno in particolare è che sanno comunicare in maniera parsimoniosa … cioè riescono ad arrivare, a bucare lo schermo, detto in gergo, anche senza impegnare ingenti capitali. Vorrei tanto conoscere chi ha inventato lo slogan “discontinuità” è veramente un grande. Davvero. Quello che non ho mai capito, perchè sono parecchio duro, è da che cosa si doveva discontinuare il sindaco … forse da coloro che gli suggerivano gli slogan stessi … anche perchè li ha presi in parola … talmente non se la sentiva di continuare che si è dimesso …
Fr. Ill.: Comunque venendo a mancare la maggioranza era l’unico atto da compiere. No?
B.S.G. Certo come no. In fin dei conti siamo un fenomeno oramai internazionale … siamo il primo comune commissariato per la presenza di alieni …
Fr. Ill.: Di alieni? Ma che dici! In che senso?
B.S.G.: Sì alieni! Sono stato giorni fa in comune durante il consiglio comunale e tutti parlavano di cose che stavano accadendo come se si fossero materializzate cinque minuti prima che parlassero. Sentivo persone che sono dieci anni che sono in consiglio e non si erano accorte di niente. Come quelli che gli pagano il mutuo e non se ne accorgono … eccezionale. C’era vicino a me un giornalista di una televisione nazionale che disse: “Ma questi dove erano mentre si consumavano tutte queste cose? … Su Marte? … Ma che sono degli alieni?” … Sì. Sono alieni … Nessuno si assunse responsabilità di nessun genere, come se tutto fosse dipeso da un altra entità … quindi tutte le istituzioni cittadine erano cadute in disgrazia per un entità estranea, sicuramente terrestre … visto che loro sono alieni. Mah!
Fr. Ill.: Bastardo dimmi un numero.
B.S.G.: Sette.
Fr. Ill.: Dimmi un colore.
B.S.G.: Giallo … ma scusa ma che c’entra tutto questo?
Fr. Ill.: Perché le cazzate le vuoi dire solo te?
B.S.G.: No no, ognuno è bene sia libero, ci mancherebbe …
Fr. Ill.: Ecco appunto …
B.S.G.: Io vado a Follonica con Ester Cicala … poi si starà a vedè …
Giugno 9th, 2012 — Note redazionali
Laura Vigni. Donna colta, coraggiosa e coerente. Ha rispettato fino alla fine il mandato degli elettori senza mai cedere alle lusinghe dei compromessi da basso impero; sempre presente sulle questioni, mai un intervento becero e sempre puntuale sui problemi della città. Ha svolto con correttezza e rispetto dei cittadini il mandato elettorale.
Enrico Tucci. Professionista serio, politico raffinato e persona gentile. Ha dato una svolta di chiarezza al ruolo dell’opposizione di centrodestra senza mai scivolare nel vecchio consociativismo. Non ha fatto battaglie ideologiche e non mai ceduto il passo alle polemiche sterili. Sempre attento e presente. Ha svolto con correttezza e rispetto dei cittadini il mandato elettorale.
Francesca Mugnaini. Giovane senese alla prima esperienza amministrativa.
Ha dimostrato autonomia e carattere e non ha ceduto il passo agli insulti ricevuti per l’ultima decisione di sfiduciare il dimissionario Ceccuzzi. Ha un futuro politico.

Marco Falorni. Persona mite, preparato e da sempre impegnato per il bene della città. Non ha mai perso di vista l’orizzonte del cambiamento e non ha mai ceduto alle sirene dei compromessi da basso impero. Merita rispetto e riconoscenza per il lavoro svolto in consiglio comunale.
Rita Petti. Una donna impegnata artisticamente, gentile e alla prima esperienza amministrativa. Purtroppo ha ceduto il passo alla politica della propaganda e ai comunicati provocatori preparati dai comunicatori del partito. Poteva e doveva smarcarsi dalla logiche di fazione e impegnarsi di più per gli interessi della città.
Mario Ronchi. Ceccuzziano di ferro, persona alla mano, educato e rispettoso delle posizioni altrui. Un po’ troppo prolisso con gli interventi, ma tutto sommato ha dimostrato impegno. Poteva, ma non ha voluto distinguersi dalle logiche degli ordini di scuderia.