Entries Tagged 'Note redazionali' ↓

Ester Cicala. Hanno esternalizzato anche le cene del mercoledi

Come il morbillo, anche l’epidemia delle esternalizzazioni sta contaggiando tutti i meandri della città: dalla banca al cervello di alcuni docenti universitari e udite udite anche le famose cene del mercoledi sera ai Rozzi. Eh si! Gli amici del mercoledi non possono piu’ cenare ai Rozzi;il ristorante è chiuso. Tocca esternalizzare le cene: dalla febbre del sabato sera alle esternalizzazioni del mercoledi sera. L’empidemia mi coinvolge e quindi ho dovuto esternalizzare le mie piacevoli nottate. Da giorni pratico l’amplesso esternalizzato.
Chissà dove si ritroveranno il noto giornalista della tv di Stato e i suoi ospiti fissi? Fondamentalmente mi sono simpatici e colta da spirito solidaristico ho deciso di indicare loro il ristorante per le cene esternalizzate. Tutti a cenare allo Squero di Rimini; il famoso ristorante dove Schiavone e Bettini (il noto studioso dei vampiri antichi) degustavano l’ottima cancelleria. No Esternalizzazioni No Party!
Mi son dovuta comprare anche una maschera antiesternalizzazione.

Tommaso Occami. Tutti al Garden!

Se qualcuno sentisse la mancanza del Mussari potrebbe tranquillamente risolvere il problema andando o la mattina della domenica a casa di Aceto o all’Hotel Garden. Il nostro consiglio è di andare al Garden. Il motivo è semplice potreste incontrare tranquillamente seduti a consumare un pasto l’ex presidente del Monte con il cittadino Ceccuzzi ambedue iscritti al PD, dove d sta per dissestatori. E fra un piatto e l’altro potreste tranquillamente partecipare alla definizione delle strategie per la gestione del partito dei dissestatori, appunto, e alle mosse per la prossima campagna elettorale. Nulla di nuovo perchè si gioca con vecchi schemi, ma interessanti per capire come i due si muovono ancora all’unisono. La questione è come mettere in piedi una forza che pur non essendo interna al PD (dissestatori) ne possa condizionare le scelte, in caso di primarie, e convogliare voti sul candidato Cecuzzi. Lo schema è semplice basta rispolverare quello del 2011 abortito per volontà del Cenni e del Monaci grande. Costituire un movimento che metta insieme il mangiatore di sedie, basta vedergli il sedere, Marzucchi (Siena Futura) con i riformisti, riconoscibili anche questi dal didietro, con quelli di Per Siena, non faccio la battuta perchè è scontata, e la miscela è fatta. Se ci fossero le primarie sarebbero pronti, tutti laici e progressisti in più senza fare una grinza come i soldatini. Alle elezioni potrebbero portare un po’ di professionisti del tipo del Mandarini o del Pisillo passando per l’architetto Andrea Milani e qualche personaggio di contrada. Con Mussari che rimetterebbe in corsa i suoi fidati De Gortes e Mauro Rosati. Ecco la frittata è pronta insieme al fatto che le uova (da tradurre) si sono rotte da tempo. Considerazioni! Una per bambolotto Guicciardini che ieri abbiamo letto sulle pagine un po’ strambe della Nazione. Strambe perchè a senso unico. Questa sarebbe l’autocritica che avete iniziato a fare? Complimenti! L’autocritica si fa indicando i nomi e i cognomi dei responsabili del dissesto cittadino e magari con qualche azione concreta, magari, non so, un viaggetto al palazzo spadoliniano della Lizza. Non ci adombreremo se poi racconterete il pellegrinaggio, anzi ve ne daremo atto e ve saremmo grati. So bene che la cosa è impossibile, ma mi illudevo sul cambiamento effettivo di passo da parte del PD, da leggere, in questo caso, con democratico. L’autocritica si farebbe secondo il nobile di San Giminiano ricandidano Ceccuzzi alla carica di sindaco, magari con i “grissini” che gli sono rimasti in tasca, dopo i pasti al Garden con il suo amico Mussari? Suvvia, non ci prenda per sprovveduti. Non siamo come il Vignini così giovane e così inquadrato. Come si può affermare: lasciamo perdere il passato e pensiamo al futuro, quale futuro? Con quali mezzi? Su quali macerie? Stavo per scrivere che il responsabile dei giovani del partito dei dissestatori è un revisionista, non si offenda! Revisionismo è una corrente seria e importante del movimento operaio, quello che lei dovrebbe rappresentare (colgo l’occasione mi scusi per parlare del passato). È il pensiero che ha aperto alla socialdemocrazia europea contro la degenerazione leninista e soprattutto stalinista. Poi a ben vedere per Siena, visto il culto della personalità, ho pensato che per Vignini forse sarebbe stato meglio: negazionista, negatore del passato. Del passato il suo partito non può liberarsene per il disastro che è stato capace di fare e per i soliti noti: Marzucchi, De Gortes, Rosati,  Mandarini e chi più ne ha più ne metta. A proposito fra un grissino e l’altro al Garden hanno anche deciso il nuovo presidente della Fondazione un certo Giuseppe Mussari, un avvocato di origine calabrese. Per caso voi del PD (dissestatori) lo conoscete? Noi si, purtroppo!

Manuale del Genio e della Follia contabile. Capitolo Primo. Il vizio dei libri a spese dei contribuenti (sottotitolo: un bancomat continuo)

C’è chi ha il vizio del fumo e si fuma il tabacco e chi ha il vizio dei libri e si fuma il danaro pubblico.(cit. di un operaio in cassa integrazione)

Molti si ricorderanno di questa vicenda. Il 26 settembre 2011 avevavo scritto quanto segue:

Preso atto che il Comune di Siena con deliberazione n. 67 del 17.02.2010 definiva i criteri per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici per progetti, iniziative ed eventi delle associazioni locali;
Considerato che la situazione economica è difficile e mancano diverse risorse finanziarie e considerato che i sevizi sociali e le strutture pubbliche dovrebbero avere la priorità nell’erogazione di risorse economiche dell’ente;
Considerato che il sig. Maurizio Boldrini e il sig. Orlandini Alessandro sono due iscritti del PD (partito del sindaco e di quasi tutti i membri della giunta) e che gli stessi, soprattutto il sig. Orlandini, si sono schierati attivamente in campagna elettorale per l’elezione del sindaco Ceccuzi;
Considerato che la società Salvietti & Barabuffi Editori S.r.l con sede legale a Colle di Val d’Elsa Z.I. Belvedere ha rapporti economici e di lavoro con il sig. Maurizio Boldrini.

Preso atto che il sig. Alessandro Orlandini è autore di un libro “Piccola storia di Siena edizioni Protagon (citofonare Boldrini)” e preso atto che in data 19 agosto 2011 il suddetto libro è stato presentato durante un aperitivo della festa provinciale del PD alla presenza del sindaco Ceccuzzi, Orlandini e del genio Boldrini.

E’ vero o non è vero che il Comune di Siena non ha mai commissionato al sig. Orlandini Alessandro la stesura di un libro “Piccola storia di Siena”? A noi risulta di no e quindi l’opera è una pubblicazione privata.
E’ vero o non è vero che la società Salvietti & Barabuffi S.r.l. non è un’associazione e nemmeno residente nel comune di Siena? E’ vero o non è vero che in data 9 agosto 2011 all’ufficio amministrazione e supporto organizzativo del Comune è arrivata la richiesta da parte della stessa società di patrocinio per il libro di Orlandini Alessandro per ottenere la concessione di un contributo di euro 15.000,00?
E’ vero o non è vero che la giunta comunale di Siena in data 10 agosto 2011 (quindi il giorno dopo la richiesta della Salvietti & Barabuffi e 9 giorni prima la presentazione alla festa del PD) ha deliberato l’acquisto di n. 750 copie del libro di Orlandini Alessandro (tessera PD) da effettuare in due tranche (250 copie nel 2011 al costo di euro 5.000,00 e 500 copie nel 2012 al costo di 10.000,00)?
E’ vero o non è vero che questa decisione è stata presa perché la Salvietti & Barabuffi e quindi non una commissione cultura o altri uffici del Comune, ha dichiarato che il libro può rappresentare “un oggetto esclusivo da utilizzare anche come omaggio, per gli ospiti di questa amministrazione, in occasione di convivi e visite ufficiali”?

 Le novità del video scoperto dall’agenzia investigativa Paco & Rabanne Bau Investigation.

 

Ecco la prova video dell’intreccio partito-istituzioni-interessi privati: l’intervista al genio Maurizio Boldrini (esponente del PD senese)

Data di registrazione: agosto 2011

Luogo di registrazione del video: Aperilibri nella festa democratica 2011, per il libro “Piccola storia di Siena” di Alessandro Orlandini.

Soggetti del video e persone citate: Maurizio Boldrini, Alessandro Orlandini e l’ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi.

Sbobinatura del video(si ringrazia l’agenzia Paco & Rabanne Bau Investigation); il video integrale

http://www.youtube.com/watch?v=7H6SNbyk5bg )

 

L’intervistatore chiede al genio Boldrini(PD): “A poco più di 10 anni dalla prima edizione Protagon editori con Maurizio Boldrini riedita la “piccola storia di Siena di Alessandro Orlandini (PD)”perchè?”

L’intervistato (Maurizio Boldrini-PD) risponde: “Ma perchè è un momento particolare di questa città, ne avevo parlato con lo stesso sindaco (Franco Ceccuzzi-PD) che aveva apertamente detto che riteneva questo libro molto importante”.

Considerazioni della redazione. Bodrini (PD) afferma che ne aveva parlato personalmente con l’allora sindaco Franco Ceccuzzi (PD).

L’intervistato prosegue nella risposta con delle affermazioni che farebbero incazzare anche i colonnini di piazza. Leggete un po’ come continua a giustificare la riedizione del libro: “Ma più che altro serviva per dare un significato profondo, quindi creare un contesto, a questa velocizzazione della vita politica internazionale e nazionale”.

Considerazioni della nostra redazione. Colpito da evidente narcisimo e megalomania culturale il genio Boldrini arriva ad affermare che il libro dell’Orlandini “serviva per dare un significato profondo alla vita internazionale..”. Ma vai Boldrini … vai, che di supercazzole ne hai scritte troppe fin dai tempi della mangiatoia.

L’intervistatore continua con le domande: “Cosa cambia con questa riedizione?”

L’intervistato risponde (con un’evidente contraddizione): “Ma molto….., da un punto di vista dello scritto è lo stesso di allora … c’è l’aggiunta del sesto capitolo..”

Considerazioni della redazione. Da quanto si comprende cambia che si sono fatti dare i soldi dal comune di Siena.

A noi risulta che il Comune ha tirato fuori 5mila euro per il libro e avrebbe bloccato gli altri 10mila dopo il nostro intervento. E’ tutto da verificare perchè sarebbe grave anche aver pagato l’importo di 5mila euro. Qui siamo di fronte a un uso personale e per gli uomini del partito delle risorse pubbliche senza alcune giustificazione finalizzata all’interesse collettivo. Chi va a segnalare la faccenda ai magistrati?

P.S. Mentre i negozi chiudevano, le aziende erano in crisi e oggi non si trovano i soldi per iscrivere al campionato le squadre femminili, i soliti noti (qualcuno troppo noto per altre vicende di dissesti) venivano e vengono premiati dalle istituzioni locali. Ecco chi sono gli esponenti del centrosinistra senese, del PD soprattutto.

Un nuovo Manuale delle edizioni Fratello Illuminato: Manuale del Genio e della Follia contabile

Dopo il successo del Manuale dei dissestatori e del Manuale dei post-dissestatori, il ramo edizioni Fratello Illuminato pubblica un nuovo manuale: il Manuale del Genio e della Follia contabile.

L’ispirazione del manuale è affiorata nella mente del cane Paco, grande studioso lombrosiano. Cesare Lombroso, psichiatra, antropologo e criminologo del XIX secolo. Cesare Lombroso nacque a Verona nel 1835. Incaricato di un corso sulle malattie mentali all’università di Pavia nel 1862, divenne in seguito (1871) direttore dell’ospedale psichiatrico di Pesaro e professore di igiene pubblica e medicina legale all’università di Torino (1876), di psichiatria (1896) e infine di antropologia criminale (1905).Fondò poi il Museo di Antropologia Criminale di Torino, che raccoglie i materiali di tutte le sue ricerche (da cimeli a reperti biologici, da corpi di reato a disegni, da manoscritti a fotografie e strumenti scientifici). Lombroso muore nel 1909.

Gli argomenti trattati nel nostro Manuale differiscono dal manuale di Cesare Lombroso “Genio e follia” scritto nel 1864. Il nostro, tratta dei disastri e delle pene (ancora non applicate) con riferimento al dissesto sistematico delle casse pubbliche senesi. Il primo capito del Manuale affronta le vicende del genio senese Maurizio Boldrini. Il cane Paco ha ritrovato un video del Boldrini e durante l’ascolto dello stesso sono emerse delle verità su argomenti trattati dal nostro blog. Domani la pubblicazione del primo capitolo: Il vizio dei libri a spese dei contribuenti (calma non si tratta dei noti volumi in onore di Luigi ma di altro … suspence …)

Campagna elettorale a colpi di scritte sulla schiena. Dopo Madonna anche Boldrini o Bettini?

Ieri, la famosa cantante Madonna,al concerto tenutosi allo Yankee Stadium ha esibito dietro la schiena la scritta OBAMA ed ha dichiarato: “Ringraziamo il cielo Michelle Obama  per il suo bel marito”.

Il genio della comunicazione Boldrini Maurizio farà lo stesso per sostenere Ceccuzzi e chi ringrazierà, forse le casse dell’università, il cielo sopra Stigliano e il marito di Ornella?

O forse a tatuarsi la scritta “Ceccuzzi” sulla schiena, per rimanere in tema di canto, ci penserà il noto cantore dell’ode patetica in onore del marito di Ornella, lo studioso dei vampiri antichi Maurizio Bettini?

Carneade. I sellati e il Santa Maria della Scala

I sellati del disboscatore Cannamela hanno organizzato all’interno della loro festicciola alla Lizza un incontro pubblico sul Santa Maria della Scala giovedì 13 un quarto alle sei. Furbini, i sellati del potatore compulsivo hanno invitato gli oratori cercando di mantenersi in equilibrio tra la stretta osservanza ceccuzziana ben rappresentata dalla candidata a tutto Gabriella Piccinni e, con qualche borbottante distinguo, da Roberto Barzanti, e l’eresia del buon senso e della competenza incarnata da Tomaso Montanari (Tomaso con una emme sola, sellati, correggete il programma). Il giochino è scoperto: spacciarsi per non organici, alternativi, cercare di incanalare il dissenso e poi farlo sfociare nella piena gioiosamente destinata a riportare il cittadino semplice Ceccuzzi a palazzo pubblico. Sono invitati alcuni lavoratori del Santa Maria della Scala e dell’Opera del Duomo a parlare; si consiglia vivamente a tutti gli altri lavoratori del museo e dell’Opera di andare ad ascoltare, non vorremmo che si sentissero dire anche dai sellati dello sradicatore che i loro posti di lavoro sono salvi e che il museo è aperto, come proclamato dai Ceccuzzi boys (and girls).
E a proposito di PD e Santa Maria della Scala sarà anche il caso, in vista delle prossime elezioni comunali, che il Partito Dissestatori la smetta di considerare il museo uno spazio privato a sua completa disposizione, dove impunemente lanciare la candidatura del cittadino semplice Ceccuzzi, oppure girare il sequel del forum della cultura, magari affidandone la regia all’astro nascente Rita Petti, visto che l’Alvar Aalto di via Tommaso Pendola, in seguito alle rasoiate inferte dal mio giovin collega filosofo Tommaso Occami, pare preferisca starsene un po’ in disparte. Ecco, vi saltasse in testa un’altra volta di occupare militarmente il Santa Maria della Scala, ricordatevi che lo spedale è di tutti ed è sempre stato di tutti. Fate i forum a casa vostra, tanto la prossima volta c’entrate bene e ci state comodi.

Carneade

Azioni di responsabilità e costituzione di parte civile: banca, aereoporto e università. Altro che autocritica

Oggi i comunicatori hanno mandato avanti il giovane Guicciardini neosegretario del PD senese, per annunciare che “l’operazione di autocritica” è in corso. Autocritica su cosa e per cosa? Le chiacchere stanno a zero e questa propaganda fritta e rifritta non serve a niente.

Quale sarebbe questa operazione autocritica? Ricandidare il maggiore responsabile politico Franco Ceccuzzi? Aver organizzato la festa di partito con Luigi Berlinguer, Maurizio Boldrini,Gabriella Piccinni,Maurizio Bettini e Angelo Criccaboni? L’autocritica nelle menti eccelse dei dirigenti del PD senese in cosa consiste: “scusate ci siamo sbagliati pero’ non facciamo i nomi dei responsabili e vi riproponiamo gli stessi che hanno sbagliato”? Sti cazzi! Con questa autocritica andate a pettinare le bambole.

Nella città di Siena con la gestione politica del PD è successo:

-La distruzione di patrimonio della banca e della fondazione MPS;

-Il dissesto dell’università;

-La crisi del Santa Maria della Scala;

-Il fallimento gestionale e lo sperpero di soldi per l’aereoporto di Ampugnano;

-La crisi del Comune.

L’elenco potrebbe continuare e questi fenomeni ci dicono che in corso c’è l’operazione autocritica?

No, no, qui ci sono due iniziative da prendere e subito. Un’azione di responsabilità nei confronti di Mussari e Vigni per la gestione della banca e i soci dell’aereoporto si devono preparare per costituirsi parte civile nel processo relativo all’aereoporto di Ampugnano. E sempre gli enti interessati si devono costituire parte civile nel processo sul dissesto dell’università. Altro che banali e patetiche autocritiche da furbacchioni.

La seconda: un nuovo sindaco e una giunta rinnovati.

Chi aderisce alla richiesta di azione di responsabilità e di costituzione di parte civile? I sindacati che faranno, le associazioni di categoria, la Camera di Commercio,l’amministrazione provinciale, il Commissario Laudanna, il Montesquieu di Pontedera? E i partiti come si schierano su queste proposte?

 Cercate di smetterla con le chiacchere da spiaggia e assumetevi le responsabilità con atti formali e sostanziali.

Il ragioniere Gabriello Mancini e l’intoccabile Giuseppe Guzzetti

Giuseppe Guzzetti classe 1934 è un anziano democristiano che dal 2000 è inamovibile dalla presidenza dell’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio; uno dei potenti del risiko bancario italiano. In coppia con il suo amico Giovanni Bazoli, classe 1932, presidente del Consiglio di sorveglianza della banca Intesa Sanpaolo determinano molti equilibri nel sistema delle banche e della finanza italiana. Entrambi cattolici praticanti e molto attenti alle opere di Dio. Entrambi hanno avuto e continuano ad avere un ruolo non secondario nelle vicende della fondazione e della banca MPS; un ruolo rispettoso delle opere di Dio. Guzzetti è il mentore e il suggeritore del ragioniere Gabriello Mancini; Mancini non risponde ad Alberto Monaci, ma a Giuseppe Guzzetti. Fu il mentore Guzzetti che si precipitò ad elogiare e sostenere Mussari negli anni alla fondazione e alla banca MPS e sempre Guzzetti è stato decisivo per convincere Bazoli a dare il via libera alla riconferma di Mussari alla presidenza dell’ABI. E non dimentichiamoci gli elogi per l’acquisto di banca Antonveneta. Una banca che probabilmente rientrava tra le opere di Dio.
A tutt’oggi Guzzetti è decisivo per il ruolo del ragioniere Mancini. Un ex banchiere di Torino è convinto che Guzzetti ha convinto Mancini ha schierarsi senza sfumature con il piano industriale di Profumo (facendo calare il velo sul voto di astensione espresso dallo stesso Mancini il giorno della lista per le nomine in banca) e sempre grazie al nuovo rapporto di collaborazione con Profumo, lo stesso ragioniere Mancini, grazie ai buoni uffici dello stesso Profumo, ha ritrovato una nuova sintonia con Ceccuzzi e il suo gruppo. E di pochi giorni indietro lo sfogo di Mancini contro Alberto Monaci e il resto dei dissidenti. E anche lo stesso Ceccuzzi che un giorno sì e un giorno pure tenta di smarcarsi (furbescamente) dalle gestioni precedenti della banca, continua con le cene amichevoli (niente di male) con il suo amico Mussari al Garden. Ceccuzzi, Mussari e Mancini di nuovo tutti insieme appassionatamente con la benedizione del cattolico praticante Giuseppe Guzzetti, classe 1934. Il quadro è chiaro; Mancini ha dato il via libera a Profumo su tutto, il PD ha smesso di chiedere le dimissioni di Mancini, la banca e il PD non tirano in ballo Mussari con le sue responsabilità e Ceccuzzi continua a vendere fumo negli occhi ai senesi gridando al complotto. Sì, nel mondo delle favole. Ceccuzzi, Mussari e Mancini di nuovo insieme appassionatamente.
La domanda che si poneva l’ex banchiere di Torino la riportiamo fedelmente: “E’ mai possibile che i soliti Guzzetti e Bazoli debbano continuare a condizionare il mondo bancario italiano e che la politica locale, come accade a Siena, è condizionata da questi registi che di certo non fanno gli interessi dei senesi (vedi Antonveneta e la nomina di Profumo su tutto)?

 Albus Silente

Da una parte martoriavano l’università di Siena e dall’altra andavano a parlare di supercazzole e di “logica”

Non facciamo altri commenti sui barbari distruttori di università. Vi proponiamo la lettura del programma di un convegno quando imperava il faraone dissestatore Piero Tosi e il capo della mangiatoia Boldrini.

Correva l’anno 2005 (l’apoteosi del dissesto)

 “Mercoledì 7 settembre alle ore 10.15 sarà presentato alla stampa il volume “Un’idea di Università. Comunicazione universitaria e logica dei media.

Il volume, che fa il punto sull’evoluzione delle strutture e delle logiche della comunicazione universitaria con il contributo dei principali esperti e giornalisti del settore, è introdotto da Piero Tosi, Presidente della CRUI. Esso si avvale degli studi realizzati dall’AICUN (Associazione dei Comunicatori Universitari), dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”, dal Centro Comunicazione e Marketing dell’Università di Siena e dall’Istituto di Comunicazione e Marketing dello IULM di Milano.

La Presentazione alla stampa si terrà presso la sede CRUI – Piazza Rondinini, 48, e si svilupperà come segue:

10 .15   Saluto: Piero Tosi, Presidente della CRUI
10. 30   Introduzione dei curatori: Maurizio Boldrini, Mario Morcellini
10. 45   Presentazione delle ricerche
11. 45   Dibattito
12. 00   Conclusioni: Alessandro Bianchi, Segretario Generale CRUI

Non perdere altro tempo dietro al miraggio e interrompere subito l’incarico a Pierluigi Sacco

Perchè sospendere il tempo del fare inseguendo un miraggio? L’interrogativo è serio e Siena necessita di un impegno concreto per la valorizzazione e la messa in campo di progetti concreti per la Cultura. La crisi economica senese, nella sua dimensione drammatica, evidenzia la perdita di tempo con relative dispersioni di risorse economiche e l’inattività istituzionale in ambito culturale. Hanno voluto inseguire idee megalomani, impegnare risorse importani di natura e economica, consegnando gli ambiti della cultura senese agli amici degli amici e a personaggi impegnati esclusivamente a valorizzare il proprio ego e il proprio tornaconto economico. Meritava e merita questo Siena? Assolutamente no e chi ci osserva dall’esterno oltre ad evidenziare i problemi deve far emergere che a Siena ci sono anche gli “altri”. Donne e uomini professionalmente preparati che hanno un solo difetto: non si sono piegati al mercimonio politico degli apparati del partito. Qui hanno preferito “ammazzare” la città pur di garantire un posto al sole (che non è andato oltre Badesse) alla solita “minestra riscaldata” e al solito gruppo che guarda caso appartiene alla cricca e alla nomenclatura che ha distrutto l’ateneo senese dal punto di vista economico culturale. Perchè la crisi economica, morale e cultura che ha messo in ginocchio l’università, ha infettato tutta la città. Per far ripartire la città è urgente fare quello che non si è voluto fare nei mesi scorsi: fermare gli incapaci che guidano l’ateneo e rilanciarlo; con il rilancio dell’ateneo riparte anche la città. Si continua a far finta di niente. E si continua con l’errore idelogico dell’occupazione “militare” dei centri del sapere e della cultura. Dove si pensa di andare con personaggi come Gabriella Piccinni, Maurizio Boldrini, Alessandro Orlandini, Lucia Cresti, Anna Carli et alii? Perchè continuare ad affidare a questi la cultura istituzionale della città? Si sono rivelati incapaci di proporre novità concrete e sono sempre legati al vecchio schema che ha morificato il sapere e la cutura dell’università senese. Dobbiamo continuare in eterno con le filippiche stantie del Barzanti? Tutto questo ha contribuito e non poco alla crisi della città. E la realtà è qui, con le sue drammatiche manifestazioni.

Prendiamo la vicenda della nomina di quel Pierluigi Sacco come direttore per il “miraggio” della capitale europea 2019. Sacco docente dello IULM, guarda caso l’università dove si è laureata la titolare dell’agenzia Robespierre e coincidenza strana, il genio Boldrini quando era gestore della mangiatoia (ex area comunicazione) aveva avviato diverse collaborazioni con alcuni docenti dello IULM. Che cosa ha prodotto Sacco in questi mesi per Siena? Niente!

Ma c’è di piu’. Se andate a farvi un giro a Venezia scoprirete che Pierluigi Sacco ha partecipato al gruppo di studio per “NORDEST 2019” e al meeting “Il Nordest Capitale Europea della Cultura ” Pierluigi Sacco ha illustrato “I perché di una candidatura del Nordest Pierluigi Sacco, IUAV Venezia”. Ci sarebbe un bel conflittino “culturale”.

Queste cose quando l’attuale cittadino semplice Ceccuzzi era sindaco e ha nominato Sacco le sapeva? Se le sapeva o non le sapeva il dato non si modifica: è stata una scelta fuori luogo. A tal proposito sarebbe il caso di sollevare Sacco dall’incarico e invece di inseguire un “miraggio”, impegniamoci per far ripartire la cultura senza attendere il 2019. Si puo’ essere “capitale” di cultura senza inseguire titoli. Sempre che non si voglia prendere per buona l’affermazione dell’ex vice sindaco Anna Carli che teorizza “ si vincerà il titolo di capitale della cultura perchè non abbiamo niente in questo momento”. Piu’ che altro cara Carli avete messo in ginocchio la città e comunque complimenti per la teoria assura e alquanto irrispettosa della città e della sua storia.

Le Istituzioni culturali e la cultura non possono continuare ad essere considerate come il “sottoscala” del partito.

 Leggetevi questo (estratto del convegno NORDEST Capitale europea 2019):

“La candidatura del Nordest a capitale europea della cultura sembra passare innanzitutto attraverso una questione di metodo. Progettare in grande, buttare il cuore oltre l’ostacolo per appropriarsi di una visione che abbracci il Vecchio Continente, o individuare obiettivi più facilmente accessibili e per questo sicuramente raggiungibili cercando il consenso più esteso possibile. Sono essenzialmente due le anime del gruppo che si è riunito nel pomeriggio attorno al professor Pierluigi Sacco”.