Perchè sospendere il tempo del fare inseguendo un miraggio? L’interrogativo è serio e Siena necessita di un impegno concreto per la valorizzazione e la messa in campo di progetti concreti per la Cultura. La crisi economica senese, nella sua dimensione drammatica, evidenzia la perdita di tempo con relative dispersioni di risorse economiche e l’inattività istituzionale in ambito culturale. Hanno voluto inseguire idee megalomani, impegnare risorse importani di natura e economica, consegnando gli ambiti della cultura senese agli amici degli amici e a personaggi impegnati esclusivamente a valorizzare il proprio ego e il proprio tornaconto economico. Meritava e merita questo Siena? Assolutamente no e chi ci osserva dall’esterno oltre ad evidenziare i problemi deve far emergere che a Siena ci sono anche gli “altri”. Donne e uomini professionalmente preparati che hanno un solo difetto: non si sono piegati al mercimonio politico degli apparati del partito. Qui hanno preferito “ammazzare” la città pur di garantire un posto al sole (che non è andato oltre Badesse) alla solita “minestra riscaldata” e al solito gruppo che guarda caso appartiene alla cricca e alla nomenclatura che ha distrutto l’ateneo senese dal punto di vista economico culturale. Perchè la crisi economica, morale e cultura che ha messo in ginocchio l’università, ha infettato tutta la città. Per far ripartire la città è urgente fare quello che non si è voluto fare nei mesi scorsi: fermare gli incapaci che guidano l’ateneo e rilanciarlo; con il rilancio dell’ateneo riparte anche la città. Si continua a far finta di niente. E si continua con l’errore idelogico dell’occupazione “militare” dei centri del sapere e della cultura. Dove si pensa di andare con personaggi come Gabriella Piccinni, Maurizio Boldrini, Alessandro Orlandini, Lucia Cresti, Anna Carli et alii? Perchè continuare ad affidare a questi la cultura istituzionale della città? Si sono rivelati incapaci di proporre novità concrete e sono sempre legati al vecchio schema che ha morificato il sapere e la cutura dell’università senese. Dobbiamo continuare in eterno con le filippiche stantie del Barzanti? Tutto questo ha contribuito e non poco alla crisi della città. E la realtà è qui, con le sue drammatiche manifestazioni.
Prendiamo la vicenda della nomina di quel Pierluigi Sacco come direttore per il “miraggio” della capitale europea 2019. Sacco docente dello IULM, guarda caso l’università dove si è laureata la titolare dell’agenzia Robespierre e coincidenza strana, il genio Boldrini quando era gestore della mangiatoia (ex area comunicazione) aveva avviato diverse collaborazioni con alcuni docenti dello IULM. Che cosa ha prodotto Sacco in questi mesi per Siena? Niente!
Ma c’è di piu’. Se andate a farvi un giro a Venezia scoprirete che Pierluigi Sacco ha partecipato al gruppo di studio per “NORDEST 2019” e al meeting “Il Nordest Capitale Europea della Cultura ” Pierluigi Sacco ha illustrato “I perché di una candidatura del Nordest Pierluigi Sacco, IUAV Venezia”. Ci sarebbe un bel conflittino “culturale”.
Queste cose quando l’attuale cittadino semplice Ceccuzzi era sindaco e ha nominato Sacco le sapeva? Se le sapeva o non le sapeva il dato non si modifica: è stata una scelta fuori luogo. A tal proposito sarebbe il caso di sollevare Sacco dall’incarico e invece di inseguire un “miraggio”, impegniamoci per far ripartire la cultura senza attendere il 2019. Si puo’ essere “capitale” di cultura senza inseguire titoli. Sempre che non si voglia prendere per buona l’affermazione dell’ex vice sindaco Anna Carli che teorizza “ si vincerà il titolo di capitale della cultura perchè non abbiamo niente in questo momento”. Piu’ che altro cara Carli avete messo in ginocchio la città e comunque complimenti per la teoria assura e alquanto irrispettosa della città e della sua storia.
Le Istituzioni culturali e la cultura non possono continuare ad essere considerate come il “sottoscala” del partito.
Leggetevi questo (estratto del convegno NORDEST Capitale europea 2019):
“La candidatura del Nordest a capitale europea della cultura sembra passare innanzitutto attraverso una questione di metodo. Progettare in grande, buttare il cuore oltre l’ostacolo per appropriarsi di una visione che abbracci il Vecchio Continente, o individuare obiettivi più facilmente accessibili e per questo sicuramente raggiungibili cercando il consenso più esteso possibile. Sono essenzialmente due le anime del gruppo che si è riunito nel pomeriggio attorno al professor Pierluigi Sacco”.
10 comments ↓
Alla festa di SEL a parlare di Santa Maria della Scala hanno chiamato Gabriella Piccinni. Che orrore!!!
http://www.coris.uniroma1.it/news.asp?IdNotizia=19029&IdCattedra=0&IdLaurea=0&TipoNews=0
Hanno trasferito Siena nel NordEst?
http://www.youtube.com/watch?v=Vu-unyvoyxM
http://www.stefanobisi.it/?p=4817
Al Ceccuzzi gli é stato ricordato anche con un’interrogazione in Consiglio Comunale ma lui al solito é andato avanti per la sua strada. Avrei una proposta da fare a Ceccuzzi, Carli e Cresti visto che fanno finta di credere a Siena capitale della cultura 2019. Facciamo finanziare a loro, con soldi propri, la candidatura e se il risultato verrà raggiunto la comunità senese restituirà tutto con tanto di interessi! É un po’ quello che volevano fare loro con la fondazione sms, attirare capitali privati, inizzino loro a far vedere quanto ci credono. Mica avranno problemi a farsi concedere un finanziamento (alle persone fisiche) dal compagno Profumo.
http://www.youtube.com/watch?v=Gql4pUxNjYc
http://www.youtube.com/watch?v=i26bDKhn4d8
http://shamael.noblogs.org/?p=3277
http://www.youtube.com/watch?v=7H6SNbyk5bg