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Dicembre 17th, 2012 — Note redazionali
Siamo sempre più convinti di quello che andiamo dicendo da mesi: chi ha dissestato e chi continua a commettere illegalità dentro l’ateneo meritava e merita la galera. E politici come Ceccuzzi che continuano ad affermare che c’è un piano di risanamento dell’ateneo meritano una pernacchia. Cosa avrebbe risanato quel bugiardo di Criccaboni? Una beata minchia!!! Ecco i conti della situazione presunta di amministrazione al 31.12.2012
Fondo cassa presunto al 31/12/2012 € -34.324.690,04
Disavanzo di Amministrazione presunto al 31/12/2012 € -46.666.796,00
E per il 2013? Si prevedono una ventina di milioni di disavanzo d’esercizio!!!
E del famoso contratto della Fabbro, considerato che questa incompetente si è portata a casa soldi di stipendio che non le spettavano? E dei traffici con Astrea e le lettere abusive a favore di Lorenzo Frediani? A febbraio ci sarà l’udienza per le elezioni irregolari del Criccaboni. Vogliamo parlare della conversazione tra l’ex direttore del MIUR che diceva a Criccaboni “lì in procura pensateci voi”?
Che cosa aspettano i dipendenti, i docenti e gli studenti a mandar via questi due impostori gestionali dall’ateneo?
E le forze politiche e sociali quanto ancora resteranno con la testa sotto la sabbia?
Noi vogliamo il bene dell’ateneo e per ottenerlo via subito i banditi che l’hanno dissestata e questi due incompetenti, Criccaboni e Fabbro. E poi come sarebbe questa voce che circola, secondo la quale la maestrina Ines Fabbro avrebbe affermato che i nuovi sindaci revisori dell’ateneo sono suoi amici e quindi una forma di intesa si troverà sicuramente?
Dove sarebbe la differenza con Chicago anni ’30?
Dicembre 17th, 2012 — Note redazionali
Ingredienti per 4 persone
8 fondi di carciofo
100 g di prosciutto crudo
100 g di grissini all?acqua
80 g di burro
1 cucchiaio di farina
1 dl di panna
1/4 di l di latte
succo di 1 limone
sale
pepe
Preparate una besciamella piuttosto liquida: fate fondere in una casseruola 20 g di burro; quando sarà ben dorato unite la farina, mescolando bene, e fatela tostare fino a quando assumerà un colore nocciola chiaro. Aggiungete quindi il latte caldo e una presa di sale.
Fate bollire a fuoco dolce sempre mescolando; eliminate tutti i grumi che si verranno a formare schiacciandoli con il dorso del cucchiaio contro le pareti della casseruola. Continuate la cottura fino a quando la crema sarà densa e omogenea. Togliete dal fuoco e fate raffreddare. Unite quindi la panna.
Fate lessare a metà cottura i fondi di carciofo in acqua acidulata con il succo di limone e salata. Scolateli e fateli saltare in una noce di burro portandoli a cottura. Salateli e pepateli. Passate al setaccio i fondi di carciofo versandoli in una terrina.
Unite al passato freddo di carciofi la besciamella e mescolate bene, quindi fate raffreddare completamente. Incorporate il burro restante a fiocchetti, lavorando il tutto fino a ottenere una crema spumosa. Versate la mousse di carciofi in una ciotola da portata o in singole ciotoline, e accompagnatela con i grissini su cui avrete arrotolato le fette di prosciutto crudo.
Dicembre 16th, 2012 — Note redazionali
Ingredienti per 6 persone
1 Kg. di Noce di Vitello
100 Cl di latte
100 G. di prosciutto
75 G. di Gherigli di Noci
50 G. di Burro
1 cucchiaio di brodo
Sale
Rosolare la carne nel burro, unire il prosciutto tritato, salare e coprire con il latte bollente. Abbassare la fiamma e cuocere a fuoco medio, coperto, per circa 1 ora. Aggiungere le noci tritate e proseguire la cottura per ancora 1 ora. Passare al setaccio il fondo di cottura, rimetterlo in pentola con 1 cucchiaio di brodo e scaldarlo. Tagliare la carne a fette e servirla coperta dal sugo ben caldo.
Dicembre 15th, 2012 — Note redazionali
Tempo di cottura: 11 minuti
Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di spaghetti
Calamaretti q.b.
Gamberetti q.b.
Vongole veraci q.b.
Cozze q.b.
50 gr. di parmigiano grattugiato
3 uova
2 spicchi d’aglio
Vino bianco secco
2 listarelle di peperone verde
1 acciuga sotto sale
Olio extravergine d’oliva
Sale
Prezzemolo
Mettete le vongole e le cozze ad aprirsi in una pentola coperta con un coperchio, aggiungete una presa di sale grosso e mezzo limone , una volta aperte scolatele e filtrate con un colino la loro acqua di cottura.
In una padella preparate un fondo con abbondante olio d’oliva, le due listarelle di peperone, l’aglio tritato e fate soffriggere .
Pulite i calamaretti e tagliateli a pezzetti piuttosto piccoli, quindi aggiungete un filetto di acciuga sotto sale che avrete precedentemente disliscato e sciacquato con cura onde evitare che la vostra pasta diventi troppo saporita.
Mettete il tutto in padella e cominciate a far cuocere a fiamma viva, aggiungete quindi i gamberetti e sfumate con un goccio di vino bianco secco.A questo punto, potete unire anche le conchiglie e, un paio di mestolini di acqua di cottura delle vongole filtrata.
Lasciate che il sugo di pesce sia piuttosto abbondante perché gli spaghetti o le linguine, se preferite utilizzare quelle, assorbono il condimento e si insaporiscono gradevolmente.
Una volta preparato lo scoglio, prendete le conchiglie ed i gamberetti e metteteli in una ciotola a parte (vi serviranno dopo per guarnire il piatto e servirlo con tutte le conchiglie in bella mostra!).
Scolate la pasta ben al dente e fate proseguire la cottura in padella saltandola. Intanto preparate in una terrina tre uova sbattute con del parmigiano.Quando il condimento nella padella sarà in parte assorbito aggiungete le uova con il parmigiano e continuate a saltare fino a che non si formerà qualche “grumino” tipico della carbonara.
Servite lo scoglio alla carbonara spolverandolo con prezzemolo tritato e tutte le conchiglie sopra.
Dicembre 14th, 2012 — Note redazionali
Febbraio-Marzo 2013 sarà il periodo delle due udienze per l’università: dissesto e elezioni del Criccaboni. Al Tribunale di Siena sono molto attenti e precisi che rinviano le udienze per capire meglio le carte; nel frattempo l’università è in ginocchio e coloro che hanno commesso e commettono irregolarità sono ancora impuniti. Per non parlare del contratto della Fabbro e della lettera piena di abuso d’ufficio a favore di Lorenzo Frediani. Ma per il contratto della Fabbro e della lettera piena di abuso d’ufficio firmata da Criccaboni e Fabbro perchè la procura di Firenze non chiede l’avocazione?
In Italia partono i processi,a Siena rinviano le udienze. Buon Natale!!!
P.S. Criccaboni non ridere perchè il mondo non finisce alla Lizza.
Dicembre 14th, 2012 — Note redazionali
Lenin per vincere durante la rivoluzione russa coniò lo slogan: tutto il potere ai soviet. A Siena prima della campagna elettorale Profumo e Ceccuzzi si sono messi d’accordo e la parola d’ordine è: tutta la colpa è dei vecchi manager. In più il nuovo presidente ignora, nelle sue dichiarazioni, l’acquisizione dell’Antonveneta. Non risponde, neppure, a chi ha messo in evidenza che i bonifici all’epoca dell’operazione sulla banca padovana ammontavano a diciassette miliardi. Perchè se tutta la colpa è del management dott. Profumo molti di questi sono al loro posto, compreso quello è più a conoscenza di tutte le operazioni e resta tranquillamente nell’area finanza? Perché i capi area sono sempre gli stessi? Avete soltanto spostato qualche pedina diretti dalla solita manina politica? Scusi, ma lei da dove viene da Marte o è stata la solita manina politica a portarlo a Siena? Suvvia! Di Ceccuzzi non ne parliamo. Antonio Vigni voluto alla guida del Monte da Mussari in accordo con il sindaco dimissionario, l’ex sindaco di Siena Maurizio Cenni (il vero responsabile) e la CGIL. Massimo Castagnini con la conversione piddina e la sua grande capacità di fare campagne elettorali all’ombra della posizione che ricopriva in azienda e nella contrada. Davide Rossi che sta ancora facendo la campagna elettorale per Ceccuzzi condizionando dal suo posto di lavoro alcuni giornali e giornalisti senesi. Che tiene unita, cosa semplice perchè a Siena tutto dipende da una sola addetta stampa, le agenzie “cosiddette autonome”. Valentino Fanti che nell’ultima campagna elettorale, a partire dall’incontro al Garden, ha lavorato per l’elezione di Ceccuzzi a sindaco. Antonio Marino intoccabile fino a poco tempo fa proprio dal sindaco dimissionario. La perla poi si chiama Pieri voluto dalla sera alla mattina dal chianino, oggi completamente appiattito su Di Cunto, responsabile al pari del Parlangeli del disastro della Fondazione. Quindi la politica è estranea secondo la coppia Profumo, Ceccuzzi. Il potere senese, quindi, nel massimo della sua liberalità ha lasciato libero il management di operare come voleva e dato che quest’ultimo non è stato capace, non era all’altezza della situazione, oggi la città si trova in questa crisi. Meglio! Le nomine fatte dalle istituzioni nei vari posti di comando, sotto l’egida dei potentati partitici, non hanno contato nulla. I vari Gabriello Mancini, Alessandro Piazzi, Giuseppe Mussari, Marco Turchi, Graziano Costantini, Fabio Borghi, Paola Rosignoli, Paolo Mazzini, Fiorenza Anatrini, Antonella Buscalferri e via discorrendo sono stati vittime dei manager. Perché li avete nominati? Li avete nominati deboli, professionalmente lontani dall’incarico che dovevano ricoprire soltanto ed esclusivamente perché le decisioni venivano e vengono prese in sede politica. La maggiore responsabile della situazione si chiama politica e porta i nomi di Franco Ceccuzzi, Alberto Monaci, Mauro Marzucchi, Luigi Berlinguer, Claudio Marignani per conto di Denis Verdini e Alberto Brandani.
Allora la battuta della Litizzetto su Berlusconi non vale solo per il cavaliere ma anche per i nostri “eroi”, ci avete rotto in c…..
T.O.
Dicembre 14th, 2012 — Note redazionali
Facciamo una premessa. In Italia, quindi anche a Siena, i partiti politici sono forme associative che rientrano nella categoria delle associazioni non riconosciute e come tali regolamentati a livello gerarchico dal codice civile e ogni singolo associato o iscritto può avvalersi del codice civile per far rispettare i propri diritti; e tra i diritti è previsto anche il dissenso.
Veniamo alle stravaganti regole del centrosinistra senese rappresentato in conferenza stampa da tre noti costituzionalisti: Giulio “Guido” Carli per il PD, Orlando Paris per i sellati e Federico Minghi per i Riformisti. Oltre a discostarsi dalle regole del centrosinistra nazionale, questi tre scienziati della politica e del diritto, hanno illustrato delle regole alquanto strane e nel contempo lesive dei diritti civili dei cittadini e degli stessi associati dei loro partiti.
Partiamo dalla prima regola, o meglio supercazzola giuridica: “Non possono partecipare alla consultazione ed essere iscritti all’albo degli elettori le persone di cui è nota l’appartenenza o il sostegno a gruppi politici diversi da quelli della coalizione; coloro che, nello svolgimento della loro funzione di consiglieri comunali nel precedente mandato, sono venuti meno agli impegni assunti con gli elettori di centrosinistra, provocando la crisi del Comune di Siena e consegnando la città alla gestione commissariale. Non saranno ammessi al voto neanche coloro che hanno sostenuto pubblicamente, in modo documentabile, oggettivo e inequivocabile (a titolo personale o in forma associata) l’iniziativa e l’azione politica degli otto consiglieri comunali della maggioranza uscente che si sono resi responsabili della crisi del Comune di Siena”.
Su questa parte “Non possono partecipare alla consultazione ed essere iscritti all’albo degli elettori le persone di cui è nota l’appartenenza o il sostegno a gruppi politici diversi da quelli della coalizione”. Niente da osservare; ma come fate ad impedire il voto a coloro che non avete espulso dal partito, considerato che sul piano giuridico e formale il comune è stato commissariato per via delle dimissioni del Ceccuzzi e non per una mozione di sfiducia? Come fate ad impedire il voto a degli iscritti che in consiglio comunale non hanno votato un bilancio altrimenti si sarebbero resi complici di votare un atto contabile non conforme? La differenza tra sospesi. Se si legge alla lettera quello che avete scritto “sono venuti meno agli impegni assunti con gli elettori di centrosinistra, provocando la crisi del Comune di Siena e consegnando la città alla gestione commissariale”, anche il Ceccuzzi, non solo non può votare, ma nemmeno candidarsi, considerato che è stato lui con le dimissioni a consegnare il Comune al Commissario. O le riscrivete queste regole, altrimenti sul piano giuridico nemmeno il Ceccuzzi può partecipare alle primarie. Consultatevi con un bravo giurista e fatevi spiegare lo status giuridico dei partiti politici e i diritti degli iscritti.
Ma il massimo lo raggiungono con questa regola: “Non potranno accedere al voto, infine, coloro che, nelle competizioni elettorali degli ultimi 6 anni, hanno sottoscritto o sono stati candidati o rappresentanti di liste diverse dalle forze di coalizione”.
Quindi in base a questi scienziati chi sei anni indietro la pensava in un modo non ha il diritto oggi di pensarla diversamente? Ma siamo in Italia o nella Bulgaria degli anni ’50? Qui siamo oltre il ridicolo.
Comunque celebrate queste strane primarie e sbrigatevi a raccontare ai senesi la verità sull’operazione Antonveneta e come mai Ceccuzzi nel 2006 era a cena a Salerno con quelli del crac del pastificio Amato.
Ma la regola, questa sì seria, del tipo: “non possono partecipare alle primarie coloro che hanno dissestato le istituzioni senesi e che sono indagati” perchè non l’avete scritta?
P.S. Ma chi nel 2007 era induista e oggi si è convertito al cristianesimo avventista del settimo giorno può votare alle primarie?
Dicembre 13th, 2012 — Note redazionali
Dichiarazioni di Alessandro Profumo.
Mps: Profumo, ‘Nessuno con i propri soldi avrebbe comprato tanti bond’
‘Qualcuno ha pensato di fare un pasto gratis’
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 13 dic – “Nessuno di noi con i propri soldi avrebbe comprato un portafoglio di quel genere”. Alessadro Profumo, presidente di Banca Mps, torna a criticare la precedente gestione della banca (Mussari presidente e Vigni direttore generale) per l’acquisto di un ingente portafoglio di titoli di Stato italiani per un controvalore di 27 miliardi. “Il problema non e’ tanto la quantita’ quanto la durata”, aggiunge Profumo. “Abbiamo dei bond al 2041 e altri al 2034: forse si pensava che ci fosse la possibilita’ di avere un pasto gratis”.
P.S. Gestione Mussari voluta e sostenuta da Franco Ceccuzzi,da SEL,da Mauro Marzucchi e dai Riformisti di Federico Minghi. Tra l’altro Ceccuzzi e Mussari sono sempre solidali e alleati. E ci sarebbe anche una domanda per Profumo: come mai non chiede le dimissioni di Mussari dall’Abi?
Dicembre 13th, 2012 — Note redazionali
Il testo dell’agenzia Ansa.
“Un’inchiesta vuol stabilire se i finanziamenti fossero diretti a Conti anziche’ alle attivita’ culturali dell’associazione. Per un rapporto della Gdf ”appareevidente come il Conti utilizzi l’associazione Viviani piu’ perle proprie finalita’ politiche che per lo scopo sociale” e ne sia il ”’dominus”’. Sono in corso inoltre accertamenti sui documenti sequestrati in varie perquisizioni (conti bancari,fatture, corrispondenza e altro), per ricostruire i passaggi di denaro e stabilire se l’ex assessore, uno dei maggiori referenti del Pd in Toscana, abbia dichiarato, oppure no, di aver ricevuto i finanziamenti.
Tra i contributi erogati direttamente o indirettamente a Riccardo Conti, anche per piccole cifre, per uno o piu’ anni, compaiono quelli di Fondazione Monte dei Paschi di Siena,Toremar compagnia di navigazione, Lazzi Villaggi Turistici, Florentia Bus, Global Service Toscana (che ha partecipato alla progettazione della bretella Prato-Lastra a Signa su cui e’ in corso un’inchiesta per corruzione a carico dello stesso Conti, da cui scaturisce questa indagine). Ci sono anche le coop toscane Legacoop Abitanti, Unica casa, Coop Lat di Firenze, Consorzio Toscano Cooperative. E ancora dall’elenco delle Fiamme Gialle emergono Banca Toscana, Istituto Gramsci, Lorenzini & C.srl di Livorno. Ma contributi all’associazione sono arrivati dai dirigentidel Consorzio Etruria, Armando Vanni (a cui avrebbe chiesto di iscriversi come socio lo stesso consorzio edile) e Fabrizio Bartaloni, nonche’ dal dirigente delle autostrade Riccardo Bicchi. Quanto alla Fondazione Mps, la Gdf ha portato nell’inchiesta una lettera inviata nel 2009 da Conti al presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari perche’ intercedesse sull’omonima fondazione bancaria per sbloccare un contributo da 20.000 euro chiesto dall’associazione Viviani e destinato a realizzare un’opera omnia con il lavoro complessivo dell’urbanista. In genere i contributi arrivavano per iniziative promosse dall’associazione Romano Viviani, urbanista e suocero di Conti, oppure sotto forma di pubblicita’ per la rivista ‘Scelte pubbliche’: tra gli inserzionisti anche Banca di Cambiano, Porto di Livorno 2000, Autostrade spa. Nei giorni scorsi il tribunale del riesame ha respinto una domanda di dissequestro dei materiali prelevati dalla Gdf durante le perquisizioni”.
Dicembre 13th, 2012 — Note redazionali
Per colpa della cattiva gestione la nostra amata banca MPS si trova nel bel mezzo di una ventata negativa da parte dell’informazione. Qui la città e la banca devono reagire; e devono reagire con la giusta pubblicità e cambiando i cattivi gestori. Come sarebbe bello veder scorrere in televisione la filiale di MPS ubicata in Piazza del Campo? Un bel messaggio positivo che comprende la meravigliosa Piazza e il marchio MPS. Purtroppo dalle voci raccolte mentre spalavo la neve davanti la mia casa in montagna,sembrerebbe che nelle intenzioni della banca ci sia proprio quella di chiudere la filiale di MPS in Piazza del Campo. Questa eventuale chiusura fa parte del secondo pacchetto sulle 400 che devano chiudere; ma l’affitto più caro che pagano sulle filiali di non proprietà non è quella di Via Montanini, e dicono che lavora meno di quella in Piazza del Campo, ma chi sarà il proprietario del fondo ???????? Per quella di Piazza aperta 4/5 anni fa, ci fu speso molto, era la filiale pilota, con tecnologie ed arredamento all’avanguardia. Mahhhhhh
Forse al posto di MPS ci metteranno Unicredit ? Almeno la mattina, Profumo, da una sua finestra di Piazza del Campo ritorna con la mente ai suoi amori passati (40 Ml. di liquidazione).