L’università. Il tavolo ha anche analizzato la situazione del principale ateneo cittadino. Il 6 dicembre il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo sarà a Siena per partecipare all’inaugurazione del 772° Anno Accademico. Un’occasione importante non tanto per celebrare un evento simbolico, da gestire con la massima sobrietà visto il momento, ma soprattutto per chiarire alla cittadinanza la situazione dell’ateneo senese. Sarà anche l’occasione per fornire delucidazioni sulle iniziative che si intende intraprendere a salvaguardia del prestigio dell’Istituzione. L’auspicio è che il Ministro non si limiti a parlare dello stato generale dell’università italiana. Al contrario, speriamo che entri nel merito delle questioni riguardanti sia le elezioni del Rettore, sia il grave dissesto che ha colpito l’Ateneo. Nella prossima udienza davanti al GUP, i membri della commissione elettorale e dei componenti del seggio per le elezioni del Rettore dovranno rispondere dell’accusa di falso ideologico commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici. Sarebbe quanto mai opportuno che il Ministro esprimesse il proprio punto di vista sulla legittimazione dell’attuale Rettore a svolgere il proprio ruolo. Ciò in conseguenza di quanto riportato dagli organi di stampa, i quali hanno reso noto che, tra gli atti oggetto di falsità, vi è anche il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca con il quale veniva nominato Rettore dell’Università di Siena il Prof. Angelo Riccaboni. È utile ricordare che, dall’inizio dell’indagine, il Ministero ha rivestito la qualifica di persona offesa. Riteniamo inoltre che il Ministro Profumo abbia il dovere morale e l’obbligo istituzionale di costituire il proprio Dicastero quale parte civile nei processi sul dissesto dell’Università. Chiediamo quindi chiarezza e posizioni nette, nell’interesse dell’Ateneo e dell’immagine della città intera. Chiarezza che non è mai stata efficacemente ricercata dal sindaco dimissionario.
Finalmente qualcun altro, oltre a timidi tentativi, rimette al centro l’Università: il baricentro civico. Ecco il passo del loro comunicato
Dicembre 2nd, 2012 — Note redazionali
Caro Montesquieu di Pontedera ci sembra che gli schiaffi arrivino uno dietro l’altro
Novembre 30th, 2012 — Note redazionali
Noi auguriamo al nostro amico Montesquieu di Pontedera di chiarire tutto, però intanto l’avviso di garanzia per quella fumosissima vicenda di Massa è arrivato e per un reato pesante, falso ideologico. Tutto questo dopo che Renzi ti ha mangiato la pappa in capo e ha praticamente troncato le speranze di divenire segretario nazionale del Partito e dopo che il tuo amico Ceccuzzi piglia le ciacce da tutte le parti. Complimentoni.
Guardate pure qui e qui.
In effetti i poteri dello Stato sono tre: il legislativo, l’esecutivo e il giudiziario. Finora il Montesquieu de noantri aveva assaggiato i primi due. Ora si becca anche il terzo. Per la sua formazione di Montesquieu è cosa particolarmente appropriata, ci sembra …
Il fulgido esempio. Il fulgido esempio. Il fulgido esempio … e ancora Il fulgido esempio
Novembre 30th, 2012 — Note redazionali
“L’acquisto di Antonveneta è fulgido esempio di classi dirigenti orientate all’interesse generale”. Era il 9 novembre 2007 e a pronunciare con enfasi questa frase era Franco Ceccuzzi. Un fulgido esempio di politico che ha messo in ginocchio una città.
Qui le letture del fulgido esempio:
E il piatto forte del Ceccuzzi arriva quando in campagna elettorale nel 2011 aveva garantito ai senesi queste cose: “la fondazione MPS mai sotto il 51%”. Un’altra fulgida bufala elettorale.
Qui la realtà:
Le ultime parole famose di Franco Ceccuzzi prima di dimettersi dalla carica di sindaco : “ora che ho messo la banca in sicurezza mi posso anche dimettere”. L’aveva messa talmente in sicurezza che Profumo e Viola hanno chiesto 3,9 miliardi di euro di aiuti allo Stato. Dove vai Bianchi? Arrivano notizie di quasi naufragio della coalizione intorno al Ceccuzzi. Un vecchio saggio senese: prima di avviare la campagna elettorale riflettete sul prezzo pagato per comprare Antonveneta
Novembre 30th, 2012 — Note redazionali
Dove vai Massimo Bianchi ex capogruppo del PD ceccuzziano? La notizia pubblicata ieri dal blog Il Gavinone http://ilgavinone.blogspot.it/2012/11/il-pd-e-la-politica-delle-intese.html nel caso fosse confermata, confermerebbe il sistema di lottizzazione e di follia politica. Quindi sarebbe il caso che questa nomina ritorni nella mente di chi sta pensando di sistemare gli uomini vicino al Ceccuzzi.
Apri le fotine e ripensi al groviglio armonioso. Tra i sostenitori della ricandidatura di Ceccuzzi c’è anche Stefano Bisi,ovviamente il capo della comunicazione di MPS David Rossi e Valentino Fanti segretario di Profumo e Viola. I tre mussariani doc, quelli che si gongolavano per “l’ottimo” acquisto di banca Antoneveneta, tanto da far titolare al Bisi nel 2007 “Colpo grosso” riferendosi all’acquisto di Antonveneta. Effettivamente un colpo grosso che ha messo in ginocchio la banca. Lo stesso colpo grosso che l’uomo sponsorizzato dal Bisi alla presidenza di Ampugnano ha dato all’aereoporto. Bisi ora spera nel ritorno di Ceccuzzi al Comune cosi poi il giornalista del groviglio lancia la sua candidatura a Gran Maestro al posto di Gustavo Raffi. Sia il Ceccuzzi sia il Bisi, così come dimostrato dal loro amico Mussari, hanno utilizzato la banca e la città per le proprie ambizioni personali. E la nomina di Viani alla presidenza dell’aeroporto di Ampugnano è stata voluta dal Bisi in accordo con Ceccuzzi. Per oggi ci fermiamo qui.
Le ultime parole famose di Franco Ceccuzzi prima di dimettersi dalla carica di sindaco: “Ora che ho messo la banca in sicurezza mi posso anche dimettere”.
Peccato che insieme al Mussari l’avevano già affossata. E poi cosa avrebbe messo in sicurezza? Forse Ceccuzzi era convinto che Profumo fosse il Mago di Oz, che salvava tutto con la bacchetta magica? Il problema è serio e la banca senza il soccorso dello Stato stava per fallire. La città, semmai, va messa in sicurezza da certi politicanti bugiardi e incompetenti. Ecco come Ceccuzzi ha messo in sicurezza (una sega!!) la banca (e per oggi non pubblichiamo niente sul ruolo di Franchino sul no alla BNL): http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/monte-dei-pazzi-di-siena-solo-un-miracolo-pu-salvare-lautonomia-di-mps-che-47436.htm
Poi ci sarebbe anche questa storia http://www.ilcittadinoonline.it/news/154869/Lannutti__IdV____Il_governo_intervenga_su_Casaforte_e_Mps_.html
Missione Criccaboni. Ceccuzzi e Stefano Bisi sempre in contatto stanno lavorando per aiutare il rettore abusivo Criccaboni. Bisi è molto legato all’università, soprattutto con la facoltà di medicina. Naturalmente il grande capo Luigi Berlinguer si occupa del MIUR. Ceccuzzi e Bisi sempre più affiatati.
Il Tafani si alza e abbandona Giuletto. Ieri durante la riunione del tavolo della coalizione di centrosinistra convocato per affrontare il nodo primarie per il sindaco di Siena, a un certo punto, il tavolo crolla. Giuletto Carli portavoce portapensiero di Ceccuzzi voleva imporre delle regole per blindare le primarie a favore del fuggitivo e soprattutto non voleva il secondo turno per le primarie. Leonardo Tafani, capo delegazione dei Riformisti, infastidito e non poco, dall’arroganza di Giuletto, ha abbandonato il tavolo e mentre andava via il Tafani è stato chiaro: noi vogliamo il doppio turno per le primarie. Chi invece dentro la coalizione ha dei problemi seri è Mauro Marzucchi. Polifemo sa benissimo che Italia Futura, il movimento di Montezemolo, movimento al quale ha aderito lo stesso ex vicesindaco, non vuole accordi con il PD per le amministrative in Toscana. Un bel problema quindi. In più nel Marzucchi sta prendendo piede lo stesso ragionamento che circola in tutta la città, ma anche nella segreteria nazionale del PD: Ceccuzzi è un cavallo a perdere e dai sondaggi riservati che qualcuno vicino al Marzucchi deve aver letto, il Ceccuzzi non andrebbe oltre al 23% con un il dato percentuale in discesa. E poi il Ceccuzzi prima di farsi ufficializzare dovrebbe spiegare al suo partito il perchè dell’affaire Antoneveneta. O forse sono in grado,visto che hanno la faccia tosta di rilanciare Ceccuzzi, di spiegarlo Lucia Cresti o Andrea Milani oppure Luca Rinaldi o i giornalisti di fiducia del Ceccuzzi o David Taddei sul Gazzettino Senese?
Un vecchio saggio senese: prima di avviare la campagna elettorale riflettete sul prezzo pagato per comprare Antonveneta.
P.S. Ci sarebbe quel conto alla rovescia sull’università e non riguarda solo i ceccuzziani ma la storia è a 360 gradi,troppi silenzi e troppo menfreghismo sul ruolo nefasto di Criccaboni. Oggi siamo al -7
Bastardo senza gloria. Siena in preda all’invasione degli ultracorpi atterrati a Stigliano
Novembre 29th, 2012 — Note redazionali
E’ notizia di oggi che su Marte ci sono tracce di vita organica. Fantastico!!! … Ma di marziani nemmeno l’ombra. Perchè? Semplice. Sono venuti tutti a Siena! Si i marziani sono fra noi. Ve lo ricordate quel film degli anni cinquanta poi rifatto più volte in epoche più moderne, “l’invasione degli ultracorpi”? Bene. La trama racconta di una ridente cittadina americana invasa da questi esseri spaziali i quali si sostituiscono agli abitanti durante il sonno mantenendone le sembianze e riducendoli a degli automi privi di volontà propria.
Ora vi chiederete quali similitudini abbiamo con questa cittadina americana. Gli esseri spaziali ovviamente! Qualcuno dei nostri cari amministratori pubblici deve avere ecceduto nel sonno negli ultimi anni e deve essere stato preda degli alieni, non potendo di fatto contrastare il disegno di costoro di renderci tutti dormienti e senza alcun senso critico fino a negare l’evidenza.
Ora in una sorta di veglia (funebre, se si pensa a certe istituzioni cittadine), coloro che fanno parte del “sonno armonioso”, hanno la pretesa di presentarsi come i salvatori della città, senza ricordarsi chi sono e da dove vengono e sopratutto quello che hanno fatto. Ciò non è chiaramente colpa loro, per carità, gli alieni hanno preso il sopravvento e quindi svuotati di ogni senso di autocritica, i nostri ex amministratori vorrebbero continuare il lavoro. Potranno contare su una massa di cittadini anch’essi ammaliati dal “sonno armonioso” e sentendosi forte di questo pensano erroneamente che tutti siano stati conquistati dagli ultracorpi.
Le classifiche parlano chiaro, Siena grazie a scelte lungimiranti è seconda nella classifica delle città italiane stilata dal Sole 24ore. Da ignorante, chiedo ai nostri ex amministratori e ai sostenitori del “sonno armonioso” quali siano queste scelte lungimiranti. Ma vi accorgete delle sofferenze, che voi chiamate criticità, che sono presenti sul nostro territorio?
I marziani quando sono atterrati sono sicuramenti scesi dalle parti di Stigliano e da lì si sono buttati alla conquista della città, senza tregua fino a gettare le loro basi per nuovi arrivi che si sono poi concretizzati con quei fenomeni che hanno consentito agli ultracorpi di distruggere quello che i senesi, ancora non in preda del “sonno armonioso”, avevano creato con fantasia sacrificio e senso del bene comune.
Un importante rappresentante alieno si fece sfuggire una frase che la dice lunga sul lavoro svolto da costoro: “… a Siena ormai non c’è più niente da predare …”. Mai parole furono più appropriate.
Ora resta il fatto che i nostri cari alieni non si ricordano di niente e tutto ancora vorrebbero fare e disfare. Ma quanti saranno ancora nel segreto delle urne e protetti quindi dagli ultracorpi a confermare ed arrendersi al “sonno armonioso”? Vedremo.
Coloro che comunque sono rimasti svegli, e non sono pochi, saranno pronti a rimandare gli ultracorpi nel loro pianeta, magari dall’aereoporto spaziale di Ampugnano. Quindi occhi aperti ragazzi …
Bastardo Senza Gloria
A noi Renzi non sta simpatico, ma di fronte al ritorno sulla scena del solito ex rettore Luigi Berlinguer meglio Renzi che la solita nomenclatura
Novembre 29th, 2012 — Note redazionali
L’Italia sarà un paese rinnovato quando la politica si libererà di personaggi come Luigi Berlinguer, Silvio Berlusconi e Giuliano Amato. Oggi scopriamo, sempre con il solito fastidio culturale e civile, che il garante dei garanti l’ex rettore, ex ministro e sodale della Gelmini, il padre di Aldo nominato nel cda di banca Antonveneta da Mussari e Ceccuzzi, ossia Luigi Berlinguer è il garante dello svolgimento delle primarie del centrosinistra. E in perfetto stile da nomenclatura prima della caduta del muro di Berlino, il garante dei garanti sta creando problemi per permettere il voto al secondo turno delle primarie. Insomma quando il voto crea fastidio si limita la partecipazione democratica. A questo punto chi vincerà le primarie ci lascia indifferenti, quello che però non è più sopportabile è l’ennesimo ritorno sulla scena politica dell’ottantenne Luigi Berlinguer. Ma basta!!! Mandatelo in pensione. Leggete qui http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-marciare-divisi-per-colpire-renzi-uniti-i-quattro-candidati-bersani-vendola-tabacci-puppato-47431.htm
Vi si racconta noi qualcosina sul garante. E non si capisce con quale faccia questo continua a fare il moralista e il garante.
Ex rettore di Siena, grande sponsor del dissestatore Piero Tosi, ovvero colui che il 6 marzo 2013 è atteso dal GUP del tribunale di Siena. Luigi Berlinguer è il padre di Aldo, quel grande economista (maddichèèè’!!) nominato da Mussari e Ceccuzzi nel cda di banca Antonveneta. Luigi Berlinguer è stato nominato dalla Gelmini responsabile dell’approfondimento musicale del MIUR. E Luigi è proprio quel Berlinguer che ha telefonato alla Gelmini per far nominare il rettore abusivo di Siena Angelo Criccaboni (come dimostrano le intercettazioni telefoniche dell’autorità giudiziaria). E non solo. Luigi Berlinguer ha ottenuto dei volumi in suo onore (300 copie) a spese dell’università di Siena: spese per i volumi mai autorizzate e infatti la casa editrice aveva inviato un atto di pignoramento all’università e queste spese sono sul tavolo della Corte dei Conti.
Raccontatela tutta la storia di Luigi Berlinguer. E questo sarebbe il volto del rinnovamento e della buona politica del PD? Meglio Matteo Renzi.
Conversazioni imbarazzanti (ovviamente pubblicabili) a 360 gradi e senza risparmiare nessuno schieramento politico.Come hanno distrutto il patrimonio economico dell’università!!!Nessuno prende posizione(sia a Siena,sia in Regione che a Roma) e allora ci pensiamo noi a chiarire le varie posizioni. Countdown!!!!
Novembre 29th, 2012 — Note redazionali
Quel Cantagalli va contrastato”…poi Martinelli chiama Gabriello Mancini e gli dice “aiutami”. Nel frattempo università,fondazione e banca MPS ridotte al lumicino. I vari intrallazzi che hanno distrutto Siena con il sostegno politico di Ceccuzzi e del PD. E l’esenzione dell’IMU per le scuole paritarie
Novembre 29th, 2012 — Note redazionali
Era l’anno 2008 e Ceccuzzi al corriere di Siena dichiarava “La continuità della guida del PD di Siena è assicurata nella forma e nella sostanza dal sottoscritto”; e ancora “Colgo l’occasione per rivolgere a Gabriello Mancini e a tutta la deputazione amministratrice un messaggio di apprezzamento e di augurio”. Nel 2006 invece sempre lo stesso Ceccuzzi, inviava messaggi “di stima” a Piero Tosi.
Era il 23 dicembre 2008 e il dissestatore Enzo Martinelli (ex presidente del collegio dei revisori dell’Ateneo più dissestato d’Italia, d’Europa, del mondo e forse dell’Universo,con udienza fissata dal GUP per 6 marzo 2013), messo alle strette in consiglio di amministrazione a chi pensa di telefonare? A Gabriello Mancini ovviamente! L’amico del Criccaboni!!! Quindi un dissestatore o protettore di dissestatori (meglio ancora dissestaTOSI) che rischia la mozione di sfiducia in CdA chiama un altro dissestatore di finanze, incollato col bostik alla poltrona di presidente di una Fondazione oramai ridotta al lumicino.E Mancini si mobilita per aiutare Martinelli. Il problema di Martinelli? Più che un problema il Martinelli non voleva ammettere di aver partecipato, coprendolo, al dissesto universitario e si era infastidito dal fatto che il membro del cda dell’università Davide Cantagalli, avesse presentato una mozione di sfiducia nei confronti dei revisori dei conti. E noi aggiungiamo: Davide Cantagalli aveva fatto bene. Avete capito? Da mesi il gruppo editoriale Fratello Illuminato, il Fatto Quotidiano e il gruppo Rcs (Corriere della Sera) hanno acceso i riflettori sulla gestione Profumo del ministero e il quadro che si sta delineando è pessimo: peggiore del periodo della Gelmini (incredibile, no?). Ribadiamo quanto già richiesto dal Maestro James: cosa aspetta il presidente Monti a mandare via il ministro Profumo? Oppure sono tutti concordi: Monti, Profumo, il PD e il PDL? Che cosa fa il PD sostiene la privatizzazione delle scuole modello Formigoni? Ribadiamo un altro concetto: urge una maxi inchiesta della magistratura nei confronti dei funzionari del MIUR legati alle cricche delle varie università, in primo luogo la cricca riccaboniana. E infatti tra i politici che stanno sponsorizzando l’accordo tra Profumo e Formigoni chi troviamo? La famosa Valentina Aprea, ex sottosegretario della Gelmini e grande amica e sponsor dell’ex capo dei revisori dei conti dell’ateneo senese Enzo Martinelli. L’indagato Martinelli chiese proprio aiuto all’Aprea quando (giustamente) avevano chiesto di mandarlo via dal collegio dei revisori dei conti. E’ sempre la solita cricca: da Tosi a Riccaboni con la presenza storica di Luigi Berlinguer. E’ notizia di ieri che il ministro Profumo intende chiedere l’esenzione del pagamento dell’IMU per le scuole paritarie. Proprio quel ministro Profumo osannato dal PD senese, Riformisti senesi,Siena Futura e CGIL di Siena, perchè protegge il ceccuzziano Criccaboni. E infatti il 6 dicembre tutti ad omaggiare il ministro Profumo in visita a Siena: da Ceccuzzi a Gabriello Mancini. Praticamente tutto il gruppo che proteggeva e sosteneva prima Piero Tosi e oggi Criccaboni. Per capire in parte, cosa è successo a Siena in questi anni e il perchè del dissesto di tutte le prestigiose istituzioni basta leggersi questi intrallazzi. Avanti Siena … ma senza Ceccuzzi.
P.S. E se all’improvviso venisse fuori qualche “chiacchierata” imbarazzante sul dissesto?
“Congelate” Criccaboni!!! Dall’università alla banca le cifre del patrimonio bruciato. E le autorità dello Stato che fine hanno fatto?
Novembre 28th, 2012 — Note redazionali
Come da noi annunciato, inascoltati, da diversi mesi, l’università di Siena è in crisi di liquidità. E sono arrivati a questa situazione, ovviamente per il barbaro dissesto di oltre 200 milioni di euro, ma ultimamente anche per l’assenza di un piano di risanamento strutturale. Quelle di Criccaboni, rettore di fiducia di Ceccuzzi e del PD, sono chiacchiere smentite dall’amara realtà. Criccaboni tira fuori i bilanci e la situazione economica dell’università e con il pennarello giallo evidenzia la liquidità dell’università. Dai dai che sei un bravo economista!!!
E l’unica soluzione che hanno il Criccaboni e suoi collaboratori incompetenti è quella di farsi congelare le rate dei mututi da parte di banca MPS. Avete presente la banca MPS? Con la gestione Mussari-Vigni sostenuti dal politico Ceccuzzi hanno acquistato Antonveneta e in più hanno fatto altre operazioni che hanno messo patrimonialmente in ginocchio la banca. Leggete qui http://www.ilcittadinoonline.it/news/154821/MPS______milioni_di_bruscolini.html e leggete qui http://www.linkiesta.it/mps-casaforte
Appare del tutto chiaro che senza l’intervento dello Stato, la banca MPS era quasi al default. Lo Stato paga per sanare i danni commessi da chi gestiva la banca e gli stessi responsabili sono sempre ai loro posti: Mussari all’Abi e i mussariani ricoprono ancora ruoli dentro la banca, da Valentino Fanti, a Antonio Marino, a Pompei e David Rossi.
Vi ricorderete che un mesetto fa il responsabile del corporate di banca MPS congiuntamente al Criccaboni avevano inviato alla stampa un comunicato per annunciare la firma di una convenzione per affidare agli “esperti” dell’ateneo la consulenza sulla “due diligence” delle imprese clienti della banca MPS. Praticamente la banca che non ha fatto la due diligence per l’acquisto di banca Antonveneta firma una convenzione con il rettore abusivo Criccaboni che in questi giorni ha chiesto alla banca di congelare i pagamenti dei mutui. Complimenti per l’affidabilità degli esperti. Ma la convenzione perchè il Criccaboni non la mette online e ci dice anche chi ha deliberato per firmare la convenzione? Va in CdA dell’università il 4 di dicembre, ma in banca il CdA c’era oggi. Che roba è ‘sta convenzione? Quanti soldi girano? Perché va in CdA il 4 ed è stata annunciata trionfalmente più di due mesi fa? Come al solito, poi, il Criccaboni afferma di avere avuto il consenso orale del ministero per procedere con il congelamento dei mutui. Naturalmente il peso dei mutui ricadrà sulle future gestioni dell’università. Lo Stato e la banca garantiranno la sopravvivenza del Criccaboni per meri giochi di potere, senza che lo stesso abbia lavorato pe risanare. Ma i membri del cda della banca li conoscono bene i conti dell’ateneo? Forse il Dringoli e la Groppi sì; ma anche l’amico del Criccaboni, il vice direttore di MPS Antonio Marino dovrebbe conoscerli, visto che tempo fa frequentava l’ufficio ragioneria dell’università. E poi Marino con Mussari sono citati da un docente che intrallazza al telefono con Criccaboni. Leggete qui http://shamael.noblogs.org/?p=5893
La politica ha chiuso gli occhi sui problemi dell’università e sia le forze che erano di maggioranza che quelle che erano di opposizione, salvo un caso isolato come la Lega, fanno finta di niente. Chi sta con Criccaboni non merita di avere il nostro sostegno. Il nostro sostegno conta poco, ma non ci fate la bocca. E chi fa finta di niente, tollera e inciucia per mantenere l’università in questo stato si vergogni. Questa è una situazione da basso impero e da cricca che ha congelato la legalità e, cosa gravissima, che se ne sbatte altamente della ricerca e della didattica. Tutto questo mentre, nel silenzio assordante di tutti, salvo di pochi, si smantellano a cazzo di cane corsi di laurea, facoltà, dipartimenti, materie. Così, senza un criterio che non sia quello che salva gli amici degli amici o chi, sinora, ha zuppato il biscottino plurime volte nel latte, senza pagare dazio, anzi, guadagnandoci.
Le strade per risanare l’ateneo sono due: o il commissariamento o un nuovo rettore estraneo alla cricca dei dissestatori. In entrambi i casi l’ateneo ci guadagnerebbe. Ma il ministro Profumo con che faccia il 6 dicembre viene a Siena ad inaugurare l’anno accademico? Con certa gente bisognerebbe inaugurare l’anno carcerario.
P.S. E se all’improvviso venisse fuori qualche “chiaccherata” imbarazzante sul dissesto?
Stavolta siete saliti sulla vespa sbagliata, cari voi!!!
Novembre 28th, 2012 — Note redazionali
A Pontedera avevano già preparato lo champagne per festeggiare la vittoria di Bersani a quella buffonata di primarie, che avrebbe aperto la strada al nostro amico Montesquieu di Pontedera della carica di segretario nazionale del PD. E invece Renzi in Toscana ha sbaragliato i bersaniani (e i loro servetti vendoliani) mandando così a carte quarantotto i progetti del Montesquieu e del suo fido scudiero Manciulli, alias il Richelieu di Calamoresca. Perché, ci si chiederà, è successo questo? Perché questa volta questi campioni di salto sul carro del vincitore hanno inzeccato tutti brocchi e ronzini ormai alla canna del gas e quindi sono finiti male. Il Montesquieu di Pontedera, con la sua contiguità con Ceccuzzi e la banda di dissestatori di città ha preso un abbaglio e altrettanto dicasi dell’altro amico di Ceccuzzi, il mitico specialista di polli alle mandorle medievali Manciulli. Lui, che salito nel cursus dishonorum del PCIPDSDSPD tramite Mussi, poi abbandonato quando questo ultimo non è entrato nel PD, ora ha le pive nel sacco. E tutti e due devono sperare che non vinca Renzi al ballottaggio (cosa sicuramente improbabile, ma non si sa mai) perché altrimenti verranno quasi sicuramente epurati. E comunque sono messi male. E vogliamo parlare dell’altra grande passione dei due? Il mitico Criccaboni? Hanno consentito che questo incompetente facesse il bello e il cattivo tempo all’università di Siena, quando avrebbero potuto levargli la mazza di mano. Ebbene: altra scelta sbagliata e altro ronzino le cui ambigue e talvolta palesemente illecite attività finiranno per pesare anche politicamente, soprattutto su Rossi. Bravi davvero!!! Dei fini strateghi!!!
Non c’è niente da fare, si può solo osservare che questi sono degli incapaci e degli incompetenti (come i loro protetti) e che finché le risorse abbondavano, facevano male lo stesso, ma si vedeva meno. Ora tutta la loro proterva incapacità è davanti agli occhi di tutti e solo chi è in malafede può continuare a sostenerli.