Era l’anno 2008 e Ceccuzzi al corriere di Siena dichiarava “La continuità della guida del PD di Siena è assicurata nella forma e nella sostanza dal sottoscritto”; e ancora “Colgo l’occasione per rivolgere a Gabriello Mancini e a tutta la deputazione amministratrice un messaggio di apprezzamento e di augurio”. Nel 2006 invece sempre lo stesso Ceccuzzi, inviava messaggi “di stima” a Piero Tosi.
Era il 23 dicembre 2008 e il dissestatore Enzo Martinelli (ex presidente del collegio dei revisori dell’Ateneo più dissestato d’Italia, d’Europa, del mondo e forse dell’Universo,con udienza fissata dal GUP per 6 marzo 2013), messo alle strette in consiglio di amministrazione a chi pensa di telefonare? A Gabriello Mancini ovviamente! L’amico del Criccaboni!!! Quindi un dissestatore o protettore di dissestatori (meglio ancora dissestaTOSI) che rischia la mozione di sfiducia in CdA chiama un altro dissestatore di finanze, incollato col bostik alla poltrona di presidente di una Fondazione oramai ridotta al lumicino.E Mancini si mobilita per aiutare Martinelli. Il problema di Martinelli? Più che un problema il Martinelli non voleva ammettere di aver partecipato, coprendolo, al dissesto universitario e si era infastidito dal fatto che il membro del cda dell’università Davide Cantagalli, avesse presentato una mozione di sfiducia nei confronti dei revisori dei conti. E noi aggiungiamo: Davide Cantagalli aveva fatto bene. Avete capito? Da mesi il gruppo editoriale Fratello Illuminato, il Fatto Quotidiano e il gruppo Rcs (Corriere della Sera) hanno acceso i riflettori sulla gestione Profumo del ministero e il quadro che si sta delineando è pessimo: peggiore del periodo della Gelmini (incredibile, no?). Ribadiamo quanto già richiesto dal Maestro James: cosa aspetta il presidente Monti a mandare via il ministro Profumo? Oppure sono tutti concordi: Monti, Profumo, il PD e il PDL? Che cosa fa il PD sostiene la privatizzazione delle scuole modello Formigoni? Ribadiamo un altro concetto: urge una maxi inchiesta della magistratura nei confronti dei funzionari del MIUR legati alle cricche delle varie università, in primo luogo la cricca riccaboniana. E infatti tra i politici che stanno sponsorizzando l’accordo tra Profumo e Formigoni chi troviamo? La famosa Valentina Aprea, ex sottosegretario della Gelmini e grande amica e sponsor dell’ex capo dei revisori dei conti dell’ateneo senese Enzo Martinelli. L’indagato Martinelli chiese proprio aiuto all’Aprea quando (giustamente) avevano chiesto di mandarlo via dal collegio dei revisori dei conti. E’ sempre la solita cricca: da Tosi a Riccaboni con la presenza storica di Luigi Berlinguer. E’ notizia di ieri che il ministro Profumo intende chiedere l’esenzione del pagamento dell’IMU per le scuole paritarie. Proprio quel ministro Profumo osannato dal PD senese, Riformisti senesi,Siena Futura e CGIL di Siena, perchè protegge il ceccuzziano Criccaboni. E infatti il 6 dicembre tutti ad omaggiare il ministro Profumo in visita a Siena: da Ceccuzzi a Gabriello Mancini. Praticamente tutto il gruppo che proteggeva e sosteneva prima Piero Tosi e oggi Criccaboni. Per capire in parte, cosa è successo a Siena in questi anni e il perchè del dissesto di tutte le prestigiose istituzioni basta leggersi questi intrallazzi. Avanti Siena … ma senza Ceccuzzi.
P.S. E se all’improvviso venisse fuori qualche “chiacchierata” imbarazzante sul dissesto?
2 comments ↓
FIRENZE. Denuncia di un candidato escluso al concorso per una docenza annuale di urbanistica … «impensabile che la laurea non costituisca un requisito minimo per l’accesso alla docenza universitaria». Questa «lacuna», ricordano gli avvocati, è stata «notata» anche dal preside della Facoltà, quando è stato chiamato a rispondere a un reclamo dell’architetto escluso (Corriere della Sera)
……………………….
….ma come? Eppure vi sono geni inghirlandati che mai si abbassarono a prendere una laurea: tutti voi avete pensato a Marconi, a Montale o a Meucci, naturlich 🙂
al contrario di codesti uffici, credo che le primarie del centrosinistra siano state la vera Bad Godsberg della sinistra italiana, molto più della Bolognina, dunque una svolta importante dalla quale non si ritorna indietro, ai rituali dei brontosauri pluripoltronati della partitocrazia. La nomenklatura locale pare non accorgersene, tutta protesa ad esorcizzare il fantasma di Renzi, e si perde in battaglie di retroguardia. La foto scelta da codesta illustrissima redazione cade a fagiuolo: pochi minuti fa il buon Nicky (rainews, ore 21) chiedeva retoricamente: “perché Renzi attacca Berlinguer (Luigi) INVECE della Gelmini?” Il punto è che qui a Siena, dove c’è un buco con l’università intorno, molti non comprendono bene quell’ “invece” e pur aderendo ad una visione del mondo democratica e progressista, non accettano la sudditanza al dogma ideologico che impedisce di guardare la realtà, poiché le idee viaggiano sulle zampe delle persone. 🙁