“Congelate” Criccaboni!!! Dall’università alla banca le cifre del patrimonio bruciato. E le autorità dello Stato che fine hanno fatto?

Come da noi annunciato, inascoltati, da diversi mesi, l’università di Siena è in crisi di liquidità. E sono arrivati a questa situazione, ovviamente per il barbaro dissesto di oltre 200 milioni di euro, ma ultimamente anche per l’assenza di un piano di risanamento strutturale. Quelle di Criccaboni, rettore di fiducia di Ceccuzzi e del PD, sono chiacchiere smentite dall’amara realtà. Criccaboni tira fuori i bilanci e la situazione economica dell’università e con il pennarello giallo evidenzia la liquidità dell’università. Dai dai che sei un bravo economista!!!

E l’unica soluzione che hanno il Criccaboni e suoi collaboratori incompetenti è quella di farsi congelare le rate dei mututi da parte di banca MPS. Avete presente la banca MPS? Con la gestione Mussari-Vigni sostenuti dal politico Ceccuzzi hanno acquistato Antonveneta e in più hanno fatto altre operazioni che hanno messo patrimonialmente in ginocchio la banca. Leggete qui http://www.ilcittadinoonline.it/news/154821/MPS______milioni_di_bruscolini.html e leggete qui http://www.linkiesta.it/mps-casaforte

Appare del tutto chiaro che senza l’intervento dello Stato, la banca MPS era quasi al default. Lo Stato paga per sanare i danni commessi da chi gestiva la banca e gli stessi responsabili sono sempre ai loro posti: Mussari all’Abi e i mussariani ricoprono ancora ruoli dentro la banca, da Valentino Fanti, a Antonio Marino, a Pompei e David Rossi.

Vi ricorderete che un mesetto fa il responsabile del corporate di banca MPS congiuntamente al Criccaboni avevano inviato alla stampa un comunicato per annunciare la firma di una convenzione per affidare agli “esperti” dell’ateneo la consulenza sulla “due diligence” delle imprese clienti della banca MPS. Praticamente la banca che non ha fatto la due diligence per l’acquisto di banca Antonveneta firma una convenzione con il rettore abusivo Criccaboni che in questi giorni ha chiesto alla banca di congelare i pagamenti dei mutui. Complimenti per l’affidabilità degli esperti. Ma la convenzione perchè il Criccaboni non la mette online e ci dice anche chi ha deliberato per firmare la convenzione? Va in CdA dell’università il 4 di dicembre, ma in banca il CdA c’era oggi. Che roba è ‘sta convenzione? Quanti soldi girano? Perché va in CdA il 4 ed è stata annunciata trionfalmente più di due mesi fa? Come al solito, poi, il Criccaboni afferma di avere avuto il consenso orale del ministero per procedere con il congelamento dei mutui. Naturalmente il peso dei mutui ricadrà sulle future gestioni dell’università. Lo Stato e la banca garantiranno la sopravvivenza del Criccaboni per meri giochi di potere, senza che lo stesso abbia lavorato pe risanare. Ma i membri del cda della banca li conoscono bene i conti dell’ateneo? Forse il Dringoli e la Groppi sì; ma anche l’amico del Criccaboni, il vice direttore di MPS Antonio Marino dovrebbe conoscerli, visto che tempo fa frequentava l’ufficio ragioneria dell’università. E poi Marino con Mussari sono citati da un docente che intrallazza al telefono con Criccaboni. Leggete qui http://shamael.noblogs.org/?p=5893

La politica ha chiuso gli occhi sui problemi dell’università e sia le forze che erano di maggioranza che quelle che erano di opposizione, salvo un caso isolato come la Lega, fanno finta di niente. Chi sta con Criccaboni non merita di avere il nostro sostegno. Il nostro sostegno conta poco, ma non ci fate la bocca. E chi fa finta di niente, tollera e inciucia per mantenere l’università in questo stato si vergogni. Questa è una situazione da basso impero e da cricca che ha congelato la legalità e, cosa gravissima, che se ne sbatte altamente della ricerca e della didattica. Tutto questo mentre, nel silenzio assordante di tutti, salvo di pochi, si smantellano a cazzo di cane corsi di laurea, facoltà, dipartimenti, materie. Così, senza un criterio che non sia quello che salva gli amici degli amici o chi, sinora, ha zuppato il biscottino plurime volte nel latte, senza pagare dazio, anzi, guadagnandoci.

Le strade per risanare l’ateneo sono due: o il commissariamento o un nuovo rettore estraneo alla cricca dei dissestatori. In entrambi i casi l’ateneo ci guadagnerebbe. Ma il ministro Profumo con che faccia il 6 dicembre viene a Siena ad inaugurare l’anno accademico? Con certa gente bisognerebbe inaugurare l’anno carcerario.

 P.S. E se all’improvviso venisse fuori qualche “chiaccherata” imbarazzante sul dissesto?

2 comments ↓

#1 Anonimo on 11.28.12 at 20:27

Mi dispiace quando non siete precisi anzi date informazioni sbagliate e non potete fare di tutta un’erba un fascio. Vi ricordo che durante un audizione del rettore con i Capigruppo il sottoscritto chiese al rettore di,rimettere il mandato nelle mani del ministro. E prima che il Consiglio fosse sciolto, una nostra mozione sull’universita , nonostante i continui nostri solleciti non è’ mai stata discussa ed in quella mozione erano scritte molte delle critiche che Voi puntualmente scrivete. Questo per la verità. g.corradi

#2 Shamael on 11.29.12 at 09:17

Ma veramente questa cosa l’abbiamo sempre riconosciuta a Gabriele, a De Risi, a Falorni e a chi, dell’opposizione, ha proposto una mozione che conosciamo bene. Comunque lo ribadiamo: quanto afferma Gabriele è vero.