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Ester Cicala. Io ritorno al mare e voi che fate? Grandi manovre …

La stagione dell’amore sotto l’ombrellone e al chiaro di luna in spiaggia. Desiderio di te.

Opto per il chiaro di luna. Ritorno al mare fino a sabato. Giusto il tempo di un aperitivo in Piazza, cena con Bastardo Senza Gloria e di nuovo tra le braccia di mon amour. Prima di ripartire facciamo un po’ gossip a 360 gradi. L’ex sindaco, il semplice cittadino Ceccuzzi ha un’ideona per le prossime elezioni: lanciare una mega lista civica con il supporto del PD in modo da inglobare il Corradi, il Senni, un pezzo di socialisti guidati da Mazzoni Della Stella e da Anna Carli, il pasticcere Nannini e il bisiano Massimo Mori del PDL. Una lista civica della discontinuità in salsa senese e con un candidato a sindaco scelto direttamente da lui. Naturalmente la lista civica gode del sostegno del Mussari e dei commensali del mercoledi ai Rozzi. Io quasi quasi mi schiero con questa lista civica: adoro l’amore discontinuo. Sempre in tema di amore discontinuo, politico ovviamente, merita una citazione quello rinato tra Cannamela e Fiorino Iantorno che stanno lavorando, sempre con lo sguardo rivolto a Ceccuzzi e a quel fenomeno di parvenza di rettore, a una lista per contrastare l’ipotesi di un listone tra Laura Vigni, Rifondazione Comunista e IDV. Proprio per non trascurarlo mi corre l’obbligo ricordarvi della presenza nell’agone politico del solito genio della comunicazione David Rossi, il quale durante una cena non ha nascosto il desiderio di veder soccombere la Fisac-CGIL e il gruppo di Fabio Borghi e Maurizio Cenni e ovviamente brindava alla sconfitta dei Monaci (ma a casa non è andato il Ceccuzzi?). Comunicare un amore a volte ti fa perdere la lucidità.

Io ritorno al mare e piano con le ammucchiate discontinue.

P.S. Mi unisco all’appello dei jovani a sostegno della candidatura di Niccolò Guicciardini come segretario provinciale del PD senese. Con lui oltre al partito trionferà l’ammmore. La politica “Tre metri sopra il cielo” http://www.youtube.com/watch?v=IcVjHF51GAQ

Tommaso Occami. Allora mandiaoa casa la gente e continuiamo con gli “aromi”

“Perché di una cosa sono certi a Siena: ci sarà un futuro. E la conferma viene dagli impegni sportivi: la sponsorizzazione del Siena Calcio (scadenza 2013) e della Mens Sana Basket (fresca reduce del sesto scudetto consecutivo, scadenza 2014) sono confermati. «Ci sono contratti che rispetteremo», dicono dal Monte.” Ripreso dall’articolo del Corriere Economia del 25 giugno 2012. E a fronte di questa notizia ho deciso di essere impopolare, fortemente impopolare, ma di dire anche perché sarà difficile che questa città si possa riprendere se non saprà fare delle scelte coraggiose. C’è sempre un comportamento prima morale e poi etico in tutte le decisioni che quotidianamente vengono prese. Risoluzioni che si sottopongono alla valutazione di merito per valutare se sono virtuose e se si guadagnano il rispetto e la considerazione. Se e come tali provvedimenti vengono accettati dai soggetti interessati, anche se difficili da sopportare, perché portatori di danni soggettivi di natura non solo materiale. Se rispondono a criteri di coerenza e di uguaglianza. Entriamo nel merito. Quest’anno come tutti ben sapete in Monte ha chiuso il bilancio in perdita e a fronte di questo evento non ha rimborsato la parte di interessi che avrebbe dovuto allo Stato per i Tremonti Bond. Non solo a fronte delle difficoltà in cui versa la banca senese la direzione ha deciso di non erogare il VAP ai dipendenti del Monte, non a tutti sembra, e di non pagare il premio di rendimento.  Ma a fronte di queste dolorosissime decisioni che vanno a incidere sulle scelte di vita di molti dipendenti (mutui, vacanze, studio per figli, ecc.) il consiglio di amministrazione sembra orientato a riconfermare le sponsorizzazioni per le squadre senesi. Cerchiamo di fare una prima considerazione generale lo Stato (i cittadini) aiuta la banca perché in difficoltà e quest’ultima utilizza le maggiori disponibilità per gli sponsor. E fin qui condannabile ma tira e baralla. Ma sui dipendenti come la mettiamo? Il patrimonio umano è la prima risorsa che ha una organizzazione e per nessuna ragione al mondo dovrebbe essere umiliato. Soprattutto quando ci sono situazioni di crisi. Il recupero e il rilancio delle aziende e nella fattispecie del Monte passa proprio attraverso una rimotivazione del personale. Come l’avranno presa oggi la notizia riportata dal Corriere i montepaschini? Per me non ci sono le risorse, quelle aggiuntive, che mi permettono di fare le scelte non di routine e per lo sport agonistico senese si. Quei giocatori che, bontà loro, guadagnano fior fiore di stipendi e vivono di privilegi in un momento di crisi come quello che sta attraversando il Paese. Cosa diversa sarebbe se i provvedimenti fossero impostati sul piano dell’uguaglianza all’interno dell’azienda e vedremo il prossimo, imminente, piano industriale cosa ci dirà a proposito. Altra ancora se anche lo sport agonistico si facesse carico della situazione di difficoltà che sta attraversando la città. Tutto sarebbe riportato su un piano di equità che sarebbe apprezzato anche dai tifosi molti dei quali lavoratori della stessa banca. Ma lo stesso discorso vale per il Comune e speriamo che il commissario se ne faccia carico. La cosa più importante è mantenere i servizi soprattutto nei confronti dei soggetti più svantaggiati e non avventurarsi come ha fatto la giunta Ceccuzzi in spese che non rispondono a questa logica, una per tutte quella della “città aromatica”. Dovrebbe il commissario dare questo messaggio e darlo concretamente con i fatti e non con i numeri e le percentuali di bilancio utili solo, quest’ultimi, a incensare il potente di turno. In questo modo ci sarebbe sicuramente rispetto, condivisione per chi è costretto a fare scelte difficili e non è portatore delle responsabilità dei predecessori. Se facessero diversamente non si potrebbe non constatare una certa continuità di responsabilità che  ne farebbe condividere le scelte. Lo stile di una città e di una collettività che con dignità si fa carico dei suoi errori e ne vuole uscire con i sacrifici necessari ma sapendo che tutti collaborano e tutti tirano dalla stessa parte.

T.O.

Criccaboni, Astrea e le strane complicità. Alcune domande al presidente della fondazione MPS Gabriello Mancini. E per conoscenza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze

Di alcune cose siamo sicuri. Se tutte queste cose succedevano a Firenze, Napoli, Roma , Milano, Messina, non ci sarebbe stato bisogno di scrivere articoli su articoli sul blog. Andiamo per ordine.

Alcune domande al presidente della Fondazione MPS Gabriello Mancini:

  1. La Fondazione MPS ha inviato un controllo per verificare l’utilizzo delle erogazioni date al centro guidato dal docente Maurizio Bettini?

  2. Per caso, il Criccaboni ha consegnato della documentazione inerente il famoso “fuffa” piano di risanamento?

  3. Il presidente Mancini può verificare quanto segue?

A) Alessandro Piazzi (membro della fondazione e membro del cda della Sansedoni Spa) in alcune conversazioni con Riccaboni si era impegnato “a forzare la mano nei confronti della fondazione Mps. E’ possibile sapere l’oggetto e in cosa consisteva questo “forzare la mano”?

B) Il docente Lorenzo Frediani (come da visura camerale) è socio di maggioranza della società Astrea srl, iscritta al registro delle imprese di Milano il 12/11/1990; la società del Frediani si occupa di svariate cose tra le quali “prestazioni di servizi nella gestione di portafogli mobiliari”, “acquistare e vendere e gestire obbligazioni”, “compiere operazioni mobiliari e immobiliari”. E’ possibile sapere se il docente Lorenzo Frediani ha incontrato membri della fondazione MPS o membri della Sansedoni Spa per conto di Riccaboni o di altri vertici dell’università? (Ci risultano incontri recenti tra Lorenzo Frediani e l’ufficio tecnico dell’università)

C) Il presidente Mancini in qualità di azionista della banca MPS potrebbe verificare se ci sono stati incontri tra Riccaboni e il vice direttore di MPS Antonio Marino, considerando anche le conversazioni del 2010 tra Lorenzo Frediani e Riccaboni, durante le quali lo stesso Frediani invitava il Cricca a fissare degli incontri con Mussari e Marino?

 Forzate le risposte oltre che la mano. Grazie.

Arrestate quella delle ruote sul marciapiede

Ci sono dei reati che meriterebbero le manette. Stamani una signora di circa 43 anni, tre figli, un marito in cassa integrazione,un affitto da pagare,si è recata in un ufficio per pagare una cartella esattoriale. Era in ritardo sul lavoro e non trovando parcheggio ha deciso di parcheggiare per pochi minuti le ruote della macchina sul marciapiede. Dopo pochi minuti un vigile solerte arriva e comincia a scrivere il verbale per l’infrazione. La donna ritorna alla macchina, spiega al vigile il perchè delle ruote sul marciapiede e il vigile risponde “in questa città le regole e le istituzioni vanno rispettate.” Il vigile alla fine comprende la situazione e compie un gesto civile: rimprovera la donna ma evita di scrivere il verbale. Noi invece chiediamo di arrestare chi parcheggia le ruote sul marciapiede. In questa città si rispettano le regole e le istituzioni. Gli unici reati da commettere e star tranquilli per anni sono i seguenti:

  • dissestare per oltre 200 milioni di euro l’università;

  • dissestare e fare il rettore abusivo con il silenzio delle istituzioni;

  • fare selezioni truffa per la nomina del direttore amministrativo dell’università;

  • trafficare con un docente amico socio di maggioranza di una società immobiliare privata;

  • varie ed eventuali.

 A proposito. Evitate di segnalare un reato perchè rischiate di passare dalla parte del torto e di finire alla sbarra. Occhio alle ruote sul marciapiede.

Fratello Illuminato e The Guardian con la stessa linea editoriale: NO ALLA FUFFA. L’ennesima prova piena di fuffa di Criccaboni

Il Guardian è il noto quotidiano britannico con sede a Londra.Anche se Il Guardian è un giornale che rivendica la propria indipendenza dai partiti,in Inghilterra è comunque il quotidiano di riferimento degli elettori del Partito Laburista.

Il corriere di Siena noto giornale di riferimento del groviglio, di recente ha messo in evidenza che l’ateneo senese è stato l’unico ateneo toscano che ha aderito a “Rio +20.” Chissà il Criccaboni come saltellava leggendo il suo giornale preferito.

Ora vi dimostriamo con l’ausilio del Guardian l’ennesima prova piena di fuffa da parte di Criccaboni. Potevamo citare numerosi esperti mondiali di ambiente, numerosi docenti universitari di tutto il mondo (esclusa Tania Groppi, delegata del Criccaboni alla sostenibilità), varie associazioni ambientali ed esponenti governativi e politici mondiali.

Che cos’è Rio +20? A RIO DE JANEIRO si è tenuto un summit mondiale di tre giorni dedicato all’ambiente e alla “sostenibilità” dello sviluppo planetario. Erano presenti tutti i potenti della terra. Alla fine hanno partorito l’ennesimo documento pieno di richiami e buoni propositi senza riferimenti ben precisi, come già avventuto con gli altri documenti che dal 1970 vengono venduti all’opinione pubblica, quasi fossero il vangelo per risollevare le sorti del pianeta. E stranamente l’inquinamento aumenta, le disparità tra i popoli ancor di piu’ e di sostenibile c’è ben poco.Il testo finale del summit , 49 pagine, 283 capitoli, non convince, anzi provoca reazioni di delusione, tra le ong, i contadini, sindacati, esperti e indios brasiliani e di altri paesi latinoamericani e in Italia si registrano le reazioni negative di Legambiente che afferma “La mancanza assoluta di leadership politica produce un documento debolissimo”,del Wwf “occasione sprecata”, del responsabile politiche cambiamenti climatici ed energia del Pd, Francesco Ferrante “”la delusione è più che giustificata per la mancanza di impegni concreti”. Il Criccaboni e Tania Groppi si sono subito precipitati con l’adesione a Rio +20 e sicuramente si saranno autocompiaciuti cosi “ dai Tania aderiamo a Rio +20, vedrai che bella figura sui giornali, noi sì che siamo internazionalizzati.” Certo, siete anche in mondo visione e su tutti i canali non solo del digitale terrestre ma anche in quello spaziale e subacqueo. Se non riescono ad aderire ai principi di legalità e trasparenza almeno lasciamoli gongolare un pochino con l’adesione a Rio +20.

 Di seguito vi proponiamo la lettura di parti significative dell’editoriale di G. Monbiot pubblicato sul The Guardian (con sede a Londra e non al “solito posto”):

«Nel 1992 i leader mondiali si accordarono su un cosa chiamata sostenibilità. Pochi di loro avevano le idee chiare su cosa fosse e sospetto che molti tra di essi non ne avessero la minima idea.

Forse per questo, l’idea si trasformò in breve in qualcosa di sottilmente diverso:sviluppo sostenibile. Con un altro piccolo passo si arrivò a crescita sostenibile.

Ed ora nel testo che verrà adottato dalla conferenza di Rio +20 è mutato nuovamente in “crescita prolungata“.

Il termine appare ben 16 volte nel documento, dove è usato in modo intercambiabile per sostenibilità o sviluppo sostenibile.

Ma se la sostenibilità significa qualcosa è sicuramente l’opposto di una crescita prolungata.

Una crescita prolungata su un pianeta finito è l’essenza stessa dell’insostenibilità.

Come osserva l’economista Robert Skidelsky: “Aristotele parla di insaziabilità solo come un vizio personale; non poteva avere il minimo sentore di quell’insaziabilità collettiva e politicamente orchestrata che chiamamo crescita eocnomica. La civiltà del “sempre di più” l’avrebbe colpito come una forma di pazzia morale e politica. E oltre un certo limite è anche pazzia economica. Questo non solo perchè andremo abbastanza presto a sbattere contro i limiti naturali della crescita, ma anche perchè non possiamo continuare a fare economia sul lavoro più rapidamente di quanto possiamo trovarne nuove utilizzazioni”.»

 P.S. Tania Groppi è docente presso l’università di Siena ed è la delegata del Criccaboni alla sostenibilità; inoltre la Groppi, esperta di studi sui fringuelli e le peppole, è membro del cda della banca MPS. Auguri alla sostenibilità e alla banca. E auguri al pianeta.In attesa del prossimo summit mondiale sull’ambiente e sulla sostenibilità, cercate di essere almeno sostenibili con il decoro.

L’economista Paco Pachese. Dopo aver “brutalizzato” la città, la banca, l’università, hanno anche la pretesa di ridicolizzare la verità. Vi pisciano in testa e vi dicono che piove.

Partiamo dallo sport , soprattutto dal calcio. Nei cuori e nelle menti dei tifosi la memoria dell’ing. Paolo De Luca non tramonta mai per due elementi essenziali: la squadra girava ottenendo risultati e pur in presenza di criticità economiche, la società funzionava e stava al passo. Da quando anche il calcio ha subito l’influenza della gestione Mussari della banca MPS il cielo s’è capovolto e quella stabilità societaria è venuta meno. E stranamente coloro che non dovrebbero girare nel mondo del calcio, guardo caso con Mussari sono arrivati uno dietro l’altro a Siena. E siccome la gestione della banca con il rinviato a giudizio Alessandro Profumo sta ricalcando pari pari la gestione Mussari (David Rossi incluso) chi sono andati a cercare? La Sopaf. Nel N° 26 di Panorama a pag. 58 si legge che la Sopaf dei fratelli Magnoni ha un bilancio in profondo rosso, la perdita 2011 è stata di 57,9 ml. ed il patrimonio è negativo -6 ml, se le banche non accettano di convertire i crediti in azioni la società ha i giorni contati, la partecipata Banca Network è già stata commissariata ed i correntisti si trovano i depositi bloccati. Andate avanti che a noi ci scappa da ridere.

 Capitolo università. Non mi dilungo molto. Un’orda di dissestatori, incompetenti e in alcuni casi veri e propri banditi hanno distrutto una prestigiosa istituzione e a tutt’oggi un rettore abusivo e dissestatore continua con l’opera di demolizione morale e gestionale. Forse è grazie a molti, anche a quelli che ci lavorano e fanno finta di niente, che la via del default è vicina. Più rimane l’abusivo più il baratro si avvicina.

 Capitolo banca MPS. Fosse successo in America, in Inghilterra, in Francia o in Germania, quello che è successo negli anni della gestione Mussari, dopo pochi mesi sarebbero intervenute tutte le autorità competenti in materia giudiziaria e di controllo economico. E la politica, anche la piu’ becera, avrebbe preso nettamente le distanze. Qui invece no. I peggiori vizi e le peggiori storture della politica italiota sono state importate a Siena. La banca è stata letteralmente brutalizzata e l’acquisto di banca Antonveneta è stata la pietra tombale. I sindacati farebbero bene a chiedere le dimissioni di Profumo, la rimozione del capo della comunicazione e la sostituzione di tutti coloro che hanno collaborato con Mussari, da Valentino Fanti a Antonio Marino. Ed è alquanto imbarazzante l’assenza del ruolo di azionista da parte della fondazione MPS. Ma l’avete capito fra tutti che il danno commesso è quasi irreparabile?

 Dimensione della politica. Ceccuzzi e Mussari con il sostegno giornalistico e comunicativo di Stefano Bisi e David Rossi hanno portato la città al collasso. Sì, proprio quel Ceccuzzi che oggi pretende di fare la vittima. Ed è quel Ceccuzzi che ha portato Profumo alla presidenza di MPS in accordo con Mussari. E proprio quel Bisi che tenta (dopo aver beneficiato del sistema) di mistificare la verità. Figuriamoci se apro il capitolo aereoporto di Ampugnano.

 Vi posso dare un consiglio? Svegliatevi e affrontate la realtà partendo dalle verità. E nel PD invece di perder tempo con i soli riti della politica dovrebbero aprire una lunga riflessione sulla questione morale a Siena e prendere nettamente le distanze dal groviglio armonioso e dalla gestione Mussari-Ceccuzzi della città. Prima che siano altri soggetti a determinare, come nel ’92, gli scenari futuri della politica e dell’economia. In questi anni tutto è stato brutalizzato per ingordigia politica e per accontentare le ambizioni di pochi. Il famoso groviglio (armonioso) bituminoso.

 Prof. Paco Pachese

Salò o le 120 giornate di Sodoma

Mi sono chiesto qual’è la ricetta per costruire della buona anti politica? E dopo averci pensato un po’ su la risposta mi è venuta leggendo i giornali di questi ultimi giorni. La buona anti politica si fa prendendo un banchiere che dice che il lavoro di banca non è il suo mestiere. Si mette detto personaggio a capo di una grande banca e ci si tiene per diversi anni in modo che possa controllare tutto l’organigramma compreso il consiglio di amministrazione. Attenzione! Il consiglio per farlo decidere come vuole il presidente deve essere stato scelto dal medesimo nella sua occupazione precedente o dal partito di provenienza del banchiere. Questo passaggio è essenziale altrimenti la ricetta non dà i frutti sperati. E fin qui abbiamo parlato della preparazione di base, ci manca il pezzo forte. L’ingrediente principale è l’acquisizione di una banca a un valore molto più alto della sua valutazione di mercato. E bisogna comprarla a debito rivolgendosi ad altre banche per avere i finanziamenti necessari all’acquisto e senza troppa curiosità. Come ad esempio: andare a verificare sulla reale consistenza dell’oggetto comprato e senza pensare di poter contestare il venditore in caso di controversie. Come si usa dire a occhi chiusi. Se tutto ciò è fatto con accuratezza avendo cura di selezionare un venditore straniero, un po’ di esotico fa scic! Allora possiamo pensare che il piatto dell’antipolitica sia pronto. Ma per essere completo bisogna organizzare una cena fra amici: quelli che si intendono di acquisizioni, vendite e gestione di banche. Fargli gustare un pezzetto della pietanza preparata con la banca acquistata da venditori stranieri e attendere il verdetto. Se tutto è ben confezionato state sicuri che l’artefice di tale delizia sarà riconfermato come cuoco con, però, un’incombenza ulteriore. Il personaggio sarà invitato ad altre cene dei soliti amici in cui uno di essi si esibirà con delle variazioni, ma sempre sul solito tema.

N.B. É essenziale che il cuoco abbia problemi con la giustizia.

T.O.

Ester Cicala dalle chiare e fresche (salate) acque della Sardegna. Feste su feste e la mia villa è a disposizione per la campagna elettorale

Arrivare in Sardegna con la speranza di allontanarmi per qualche giorno dalla routine e poi incontrare al porto un noto degustatore di birre, sinceramente … Però l’incontro è stato illuminante, per rimanere in tema con il blog. Grandi cene e grandi discorsi in questi giorni in terra senese, soprattutto nella villa del potentissimo, che dico iperpotentissimo, panificatore-cineasta Antonio Sclavi. L’uomo della farina 2.0, quella tipo 00 è superata. Feste su feste nella villa del potentissimo: dai rinfreschi sul cinema alle cene politiche. Di recente una cena ha destato interesse in qualcuno. Tutti dallo Sclavi per preparare le prossime mosse politiche a favore del Ceccuzzi. All’ultima cena c’era anche il fine analista finanziario, il tecnico prestato alla politica Vittorio Mazzoni Della Stella. Speriamo che alla fine delle cene non confondano cento elettori con mille come il fine analista ha confuso milioni con miliardi sull’Antonveneta. Comunque la notizia rilevante è che lo Sclavi ha messo a disposizione la villa per la prossima campagna elettorale. Lo slogan quale sarà: dopo Ceccuzzi 2.0 ecco a voi Farina 2.0?

Fosse mia la villa organizzerei un po’ di feste in maschera. Alcuni non hanno bisogno nemmeno di indossarne altre.

Un saluto ai nostri lettori dalla Sardegna

Un saluto veloce ai nostri lettori. Ci stiamo riposando sulla spiaggia della Sardegna e quindi ci teniamo a precisare che non siamo in ferie al laghetto dei cigni in Viale Franci.

Noi andiamo qualche giorno in ferie. Se capita qualcosa nel frattempo mettetevi il casco

Dopo oltre diciotto mesi a suon di tre o quattro post al giorno, la redazione di Fratello Illuminato si rende qualche giorno di ferie. Maestro James, Sua Eccellenza Cesare Mori, Ester Cicala, l’economista Paco Pachese, Tommaso Occami e la portavoce Marianne Franceschi si spostano sulla spiaggia di una località imprecisata. Consigliamo a tutti moderazione e pazienza. Se durante la nostra assenza dovesse succedere qualcosa consigliamo di mettersi il casco.

Ad Majora.