Salò o le 120 giornate di Sodoma

Mi sono chiesto qual’è la ricetta per costruire della buona anti politica? E dopo averci pensato un po’ su la risposta mi è venuta leggendo i giornali di questi ultimi giorni. La buona anti politica si fa prendendo un banchiere che dice che il lavoro di banca non è il suo mestiere. Si mette detto personaggio a capo di una grande banca e ci si tiene per diversi anni in modo che possa controllare tutto l’organigramma compreso il consiglio di amministrazione. Attenzione! Il consiglio per farlo decidere come vuole il presidente deve essere stato scelto dal medesimo nella sua occupazione precedente o dal partito di provenienza del banchiere. Questo passaggio è essenziale altrimenti la ricetta non dà i frutti sperati. E fin qui abbiamo parlato della preparazione di base, ci manca il pezzo forte. L’ingrediente principale è l’acquisizione di una banca a un valore molto più alto della sua valutazione di mercato. E bisogna comprarla a debito rivolgendosi ad altre banche per avere i finanziamenti necessari all’acquisto e senza troppa curiosità. Come ad esempio: andare a verificare sulla reale consistenza dell’oggetto comprato e senza pensare di poter contestare il venditore in caso di controversie. Come si usa dire a occhi chiusi. Se tutto ciò è fatto con accuratezza avendo cura di selezionare un venditore straniero, un po’ di esotico fa scic! Allora possiamo pensare che il piatto dell’antipolitica sia pronto. Ma per essere completo bisogna organizzare una cena fra amici: quelli che si intendono di acquisizioni, vendite e gestione di banche. Fargli gustare un pezzetto della pietanza preparata con la banca acquistata da venditori stranieri e attendere il verdetto. Se tutto è ben confezionato state sicuri che l’artefice di tale delizia sarà riconfermato come cuoco con, però, un’incombenza ulteriore. Il personaggio sarà invitato ad altre cene dei soliti amici in cui uno di essi si esibirà con delle variazioni, ma sempre sul solito tema.

N.B. É essenziale che il cuoco abbia problemi con la giustizia.

T.O.

1 comment so far ↓

#1 Bastardo Senza Gloria on 06.21.12 at 21:04

Viviamo nell’era dell’etichetta.
Il banchiere deve essere etico.
Il sindaco deve essere discontinuo.
Il groviglio deve essere armonioso.
La città deve essere aromatica.
Il cuoco deve essere…..bravo.
…..i cittadini invece, dovessi coniare un etichetta, devono essere anestetizzati…….almeno non sentono niente quando lo prendono in culo……..un abbraccio…..senza trucchetti…