Arrivare in Sardegna con la speranza di allontanarmi per qualche giorno dalla routine e poi incontrare al porto un noto degustatore di birre, sinceramente … Però l’incontro è stato illuminante, per rimanere in tema con il blog. Grandi cene e grandi discorsi in questi giorni in terra senese, soprattutto nella villa del potentissimo, che dico iperpotentissimo, panificatore-cineasta Antonio Sclavi. L’uomo della farina 2.0, quella tipo 00 è superata. Feste su feste nella villa del potentissimo: dai rinfreschi sul cinema alle cene politiche. Di recente una cena ha destato interesse in qualcuno. Tutti dallo Sclavi per preparare le prossime mosse politiche a favore del Ceccuzzi. All’ultima cena c’era anche il fine analista finanziario, il tecnico prestato alla politica Vittorio Mazzoni Della Stella. Speriamo che alla fine delle cene non confondano cento elettori con mille come il fine analista ha confuso milioni con miliardi sull’Antonveneta. Comunque la notizia rilevante è che lo Sclavi ha messo a disposizione la villa per la prossima campagna elettorale. Lo slogan quale sarà: dopo Ceccuzzi 2.0 ecco a voi Farina 2.0?
Fosse mia la villa organizzerei un po’ di feste in maschera. Alcuni non hanno bisogno nemmeno di indossarne altre.
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E non cara Ester, il candidato potrebbe essere lo stesso sclavi. Una frazione dei socialisti spinge cosi come la Carli, la crocerossina che tutti i giorni consola il disperato Ceccuzzi. E non ti dimenticare che per lavorare con la farina è necessario avere un grembiulino glielo ha suggerito Bisi anche se il direttore del corrierino ne adopera uno di colore diverso; della serie ciack si gira!