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News dal mondo. “Impossibilitato a partecipare”

  • Domani martedi 22 gennaio a Bologna è in programma un convegno del sindacato bancario UILCA e tra gli ospiti d’onore era stata annunciata la presenza del presidente dell’Abi, il “non banchiere” Giuseppe Mussari. Il “non banchiere” ha inviato una lettera agli organizzatori informandoli che non sarà presente per improvvisi impegni personali e al suo posto ci sarà il vice-presidente dell’Abi.

  • Il giorno 11 febbraio 2013 presso il tribunale di Salerno ci sarà la prima udienza del processo per la bancarotta fraudolenta dell’ex pastificio Amato di Salerno

  • Oggi 21 gennaio il movimento d’opione senese denominato “DIAMINE” ha annunciato lo svolgimento delle primarie per Siena:”Le primarie del movimento Diamine: due candidati – Il Fresco e Luca Virgili. Potete Votare! #DIAMINE#

Articolo di Massimo Giannini (vice-direttore di Repubblica): “IL MONTE, LE BANCHE E IL FATTORE SANTORINI”- “Ed è sempre lui, soprattutto, ad essere ancora presidente dell’Abi, la Confindustria delle banche che lo ha riconfermato giusto prima della scorsa estate. La potente lobby dei Signori del credito continua a farsi rappresentare da un avvocato che, appena un anno fa, ha dichiarato: «Fare il banchiere non è il mio lavoro». Tranquillo, Mussari: l’abbiamo capito anche noi”

Non bastava il rosso devastante con il quale si è chiuso il bilancio 2011: 4,7 miliardi. Non bastava lo strascico delle perdite per un altro miliardo e 600 milioni nel primo semestre 2012. Non bastava il buco nero dei 130/150 milioni di costi del personale non contabilizzati, scoperti a babbo morto. E non bastava nemmeno l’indigestione da oltre 25 miliardi di titoli di Stato ammassati nella «pancia» durante gli ultimi esercizi. L’epopea del Montepaschi si condisce di nuovi capitoli, uno più inquietante dell’altro. Ora, da Siena, ci siamo spostati a Santorini. Così, con il nome della magnifica isoletta greca, si chiama l’ultima operazione sospetta, che risale al lontano 2008. Un contratto «derivato» da 1,5 miliardi, a dieci anni, che la banca più antica d’Italia sottoscrisse all’epoca con Deutsche Bank. Un ombrello aperto per coprirsi dalle troppe avventure messe in piedi, in quella stagione, dai vertici di Rocca Salimbeni. C’era da coprirsi dalla perdita di 367 milioni cumulata su un altro derivato chiuso con la stessa banca tedesca. C’era da tamponare il rischio connesso all’enorme esposizione in Btp dell’istituto. C’era da recuperare il ciclopico sforzo compiuto nell’acquisto dell’Antonveneta, costata la cifra folle di 10 miliardi. Ora il nodo arriva al pettine. L’affare Santorini ha generato a sua volta una montagna di perdite: quasi 100 milioni nel 2008, e ben 224,4 milioni nel 2009. Complimenti per l’operazione!

Ora Mps ha in corso «approfondite analisi», su questa e su altre posizioni «strutturate» degli ultimi anni. In attesa che il nuovo gruppo dirigente guidato da Profumo e Viola faccia le ricognizioni del caso, restano un paio di dubbi da chiarire. Il primo: quante banche si trovano o rischiano di trovarsi nelle stesse condizioni del Monte? È legittimo chiederselo, e non rassicura il fatto che la banca senese sia l’unica ad aver battuto cassa per 3,9 miliardi di Monti Bond. Il secondo: chi è responsabile dei disastri che si sono consumati negli anni nella città del Palio? Giuseppe Mussari, allora chief executive di Mps, non ha nulla da dire? Era lui a comandare, al tempo dell’allegra «vacanza di Santorini». È stato lui, al termine del suo ultimo mandato, a firmare il bilancio con un rosso monstre di quasi 5 miliardi. È stato lui a incappare in qualche inchiesta della magistratura, da quella sull’acquisto della stessa Antonveneta a quella sull’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano. Ed è sempre lui, soprattutto, ad essere ancora presidente dell’Abi, la Confindustria delle banche che lo ha riconfermato giusto prima della scorsa estate. La potente lobby dei Signori del credito continua a farsi rappresentare da un avvocato che, appena un anno fa, ha dichiarato: «Fare il banchiere non è il mio lavoro». Tranquillo, Mussari: l’abbiamo capito anche noi.”

Carneade. Ma che musica, maestro!

carneadeSe la matematica non è un’opinione 15000 moltiplicato 17 fa 255000. Che sarebbero, come avrete capito subito, gli euro risparmiati dal Monte grazie alla soppressione del protettorato alle Contrade. Taglio sacrosanto, in momento come questo, nel quale molti lavoratori rischiano addirittura il posto? Oppure offensivo per la città e le Contrade tutte? Bho, il vecchio Carneade non ha le idee troppo chiare al riguardo. Si ricorda però bene che il “grande evento” (c’è un ufficio apposta, davvero) Città aromatica “uno degli appuntamenti più attesi in Italia, che ha fatto di Siena uno dei luoghi dove si ascolta la migliore musica dal vivo” come dicono le delibere del Comune, è stato finanziato anche quest’estate dalla banca MPS con trecentomila euroni, qualcuno dice anche ventimila di più. Ecco, allora qualcosa non torna, o no? Anche perché questo festival che tutta Italia aspetta con trepidazione, nato per tramandare ai posteri la memoria del sindaco Cenni e che il sindaco Franchino V (colui che fece per viltade il gran rifiuto) ha mantenuto paro paro, qualche altro problemino sembrerebbe avercelo. In primis il compenso di 45000 euro, spicciolo più spicciolo meno, riconosciuto al direttore di tutte le edizioni Mauro Pagani per organizzare cinque o sei concerti all’anno (di cui grossi uno o due, e stendiamo un pietoso velo sul fatto che la brava Patti Smith girava l’ Italia da più di un mese e a parte Bucine e Costafabbri aveva bell’e sonato dappertutto). E poi ci sono i 114000 euro per i cachet degli artisti e i 127000 euro per la società Hullabaloo di Napoli per l’organizzazione, che si è distinta soprattutto per non aver fatto sentire un tubo a quelli che erano andati in piazza. Perché non coinvolgere, per esempio, un bravo professionista senese come Rosario Aloisio, che avrebbe potuto fare parecchio meglio? E poi ci sono dei discontinuatori che dicono di voler sostenere le piccole aziende presenti sul territorio!

Carneade

Riceviamo e pubblichiamo: Bassilichi fanno gli imprenditori o i politici?

24613_1388596988684_7959601_nSiccome ancora non si è capito, allora lo chiediamo: cosa fanno di lavoro i fratelli fiorentini Leonardo e Marco Bassilichi? Fanno impresa  oppure la campagna elettorale del Ceccuzzi? I due forse non se ne sono resi conto, ma la fotografia di Marco Bassilichi seduto in platea accanto a Filippo Castellani (che casualmente svolge l’attività di delegato alle pubbliche relazioni del Ceccuzzi e che sempre casualmente è stato assunto dai Bassilichi) all’apertura della campagna elettorale per le primarie del Ceccuzzi, a Siena e a Firenze ha girato parecchio e i commenti tutto sono stati fuorché positivi. La pensino e votino quello che vogliono. Ma considerato che hanno un ruolo pubblico non sarebbe più opportuno che provassero almeno a far finta di tenere la parte di chi vede le cose solo in chiave imprenditoriale e non le mischia di continuo con logiche da bassa bottega politica? Oltretutto dato che i fratelli Bassilichi risiedendo a Firenze, se proprio vogliono fare gli attivisti politici vadano a dare una mano al segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli che in questo momento ne ha tanto bisogno, dati i disastrosi risultati che ha portato a casa.
A leggere i giornali sembra che i Bassilichi potrebbero avere un ruolo nella vicenda delle esternalizzazioni del Monte dei Paschi. Nessuno vuole pensare che i due fratelli fiorentini vogliano usare la loro società come leva politica anche perché sarebbe grave e non poco. Dato che di ceccuzziani ne hanno già assunti diversi in tutti questi anni e specie in alcuni casi non si capisce in base a quali curriculum professionali, se non quello politico, non sarebbe male se spiegassero una volta per tutte e pubblicamente quali rapporti ci sono tra loro e Ceccuzzi, quali rapporti ci sono stati tra loro e Mussari, quali rapporti storicamente ci sono stati in generale tra loro e una certa politica. Oltre che a quali rapporti ci sono tra loro e il Pd senese e se in forma personale o come società compaiono oltre che come sostenitori morali anche tra i finanziatori della campagna elettorale del Ceccuzzi.
Di sicuro sono stati presenti a sue cene senesi di finanziamento, come quella che c’è stata un po’ di tempo fa alla Villa di Vico Alto, ma non sarebbe male se per un gesto di trasparenza pubblica chiarissero un pochino la loro posizione e il loro ruolo di imprenditori amici di una certa politica.

Cittadini senesi non andate a votare alle primarie farlocche del partito ceccuzziano e dei sellati di scorta. Leggetevi le conversazioni tra il garante di fiducia di Ceccuzzi,il famoso Luigi Berlinguer e l’abusivo Criccaboni: nelle parole di questi due il disprezzo per la città e le istituzioni. Ecco perchè a Roma il garante tutela le manovre ceccuzziane nel Pd senese

gigipianistaLuigi Berlinguer, garante dei garanti del PD nazionale, è colui che tutela le manovre del Ceccuzzi dentro il PD ed è il grande regista delle scelte politiche locali senesi; e fu proprio Luigi Berlinguer che nel 2001 creò le condizioni per l’ascesa di Mussari alla presidenza della fondazione MPS. E non dimenticatevi il ruolo del sultano nelle vicende dell’università di Siena. Di seguito leggetevi le conversazioni tra Luigi Berlinguer e Angelo Riccaboni intercettati dall’autorità giudiziaria. Disertate le primarie farlocche gestite da questi personaggi.

Conversazione del 3/11/2010

 Riccaboni chiama Luigi Berlinguer e gli chiede se ha ricevuto la nota che ha trasmesso. Berlinguer risponde di sì. Aggiunge che ha interessato la CRUI per deve prendere posizione e che ha appuntamento con Lei (il Ministro Gelmini?!). Berlinguer chiede notizie sullo stato delle indagini e Riccaboni risponde che sono stati sentiti gli studenti e che ci sono 4 iscritti nel registro degli indagati tra cui Comporti e Gaeta. Berlinguer dice che tutto ciò non può bloccare la nomina del nuovo Rettore e ribadisce che domani c’ha un incontro con Lei e che la stessa gli ha detto che sarà risolutivo. Chiede a Riccaboni se ha parlato con Massimo Egidi e Riccaboni risponde di sì ma non è stato un incontro produttivo perché Egidi ha altro a cui pensare per il momento. I due si salutano.

Conversazione del 4/11/2010

 Chiama Luigi Berlinguer dice di aver parlato con il Ministro e Sandro Schiesaro – e che loro sono molto pessimisti sul futuro dell’Università di Siena in relazione al bilancio – suggerisce di tenere un atteggiamento soft  con il Ministro – Aggiunge che la persona più pessimista è Tommasi – Berlinguer dà la colpa di tutto ai suoi successori. Lo invita a prendere provvedimenti anche drastici per salvare l’Università. Termina dicendo “stai attento a questa città”.

P.S. Ricordatevi che il figlio di Luigi Berlinguer, quello del Campo delle idee, Aldo, è stato nominato da Mussari su richiesta di Ceccuzzi nel cda di Banca Antonveneta.

Analisi del rapporto tra banca MPS e territorio senese. Perchè mancano le risorse? E come mai Profumo e Viola non rimuovono dall’incarico il capo della comunicazione David Rossi?

Sponsorizzazioni si sponsorizzazioni no? Non è un dilemma ma un problema concreto per banca MPS. Un problema che deriva dai disastri gestionali precedenti all’arrivo di Viola e Profumo alla guida di MPS; e chi c’era a divulgare il verbo di Mussari alla comunicazione e a gestire le sponsorizzazioni,soprattutto quelle in autonomia? Il solito genio della comunicazione e referente dei comunicatori ceccuzziani, colui che in motoscafo ha attraversato il Tevere(ovviamente sponsorizzato da MPS) il genio David Rossi. Segnaliamo due cifre su tutti(basta leggere bilanci della banca): dal 2007 al 2011 le risorse destinate all’area comunicazione gestita da David Rossi e soprattutto l’importo complessivo che a noi risultava essere intorno a 355 milioni di euro e altra cifra(minore),nel settembre 2012(pochi mesi fa) la notizia di un pagamento da parte di banca MPS per la pubbicità alla festa del PD senese in fortezza(leggete qui http://www.linkiesta.it/blogs/trenta-denari/montepaschi-paga-pubblicit%C3%A0-alla-festa-del-pd-di-siena ). Vogliamo parlare della pubblicità da parte di MPS ai giornaletti online e ai settimanali cartacei che stranamente sono gestiti dagli amici del genio David Rossi e in alcuni casi lo stesso,in passato, aveva rapporti diretti anche di lavoro con chi ha ruoli nel settimanale cartaceo.Vogliamo parlarne di queste spese o Profumo e Viola hanno deciso di recidere il rapporto con il territorio partendo da una cifra irrisoria per la banca: quella per le contrade? Il primo vero segnale da dare, cari Profumo e Viola, è la rimozione dal ruolo che ricopre del genio David Rossi, il comunicatore del “no comment”.

Ma perchè le risorse di MPS sono finite? Sono finite per colpa di una gestione disastrosa e dolosa (vedi acquisto Antoneventa e la notizia dei derivati), per non parlare di tutto il resto. Chi ci rimette da questo passato gestionale disastroso:i dipendenti della banca e la comunità senese (vedi l’indebitamento della fondazione MPS).

E cosa ti combina il genio della comunicazione? Oltre al fatto che è impegnato(non ufficialmente) per la campagna elettorale del Ceccuzzi,oltre al fatto che passa il tempo a “tramare” contro gli avversari del Ceccuzzi, oltre al fatto che il genio David Rossi è il commensale di fiducia dell’associazione 53100, quella del giornalista di Stato Franco Masoni e dell’architetto delle poesie russe, oltre a tutto questo, il genio dispensa consigli giornalistici ai giornali locali su come scrivere gli articoli. Così gestiva la comunicazione ai tempi del Mussari così continua con Profumo. Ma il genio è vittima di un complotto dei blog, poverino!!

La domanda per Profumo e Viola è la seguente: perchè non verificate la gestione delle risorse impegnate in precedenza,anche quelle di diretta autonomia del genio Rossi, e solo dopo intervenite per regolare il rapporto con il territorio? Ad esempio perchè non verificate quante sponsorizzazioni per i giornaletti online o per le trasmissioni gestite dall’amico del genio Rossi,il giornalista di Stato Franco Masoni.Perchè a settembre 2012 la banca MPS si impegna a sponsorizzare la festa del partito di Ceccuzzi?

Il leit motiv del genio David Rossi ai tempi del Mussari era “spendi e spandi e noi siamo i migliori e si comanda noi.Stiamo verificando con i disastri compiuti quanto erano bravi. Oggi, Profumo e Viola sono “prigioneri” del groviglio armonioso tanto amato da David Rossi?

 P.S. Non siamo a Berlino ma a Siena quindi le voci girano alla svelta, quindi calma molta calma e cari geni cercate di smetterla con “i ricerchini” e le pressioni improprie alle persone. Noi siamo qui!!!

Questa sera tutti a cena appassionatamente con il 53100 che dalla Valdipugna con furore appoggia il Ceccuzzi

Bastardi-senza-gloria-Questa sera in una nota località alle porte di Siena si riuniranno a cena gli inventori del 53100 e tutte le persone che hanno aderito all’invito di questa “lista civica” di noti concittadini che piacciono alla gente che piace. Ma chi saranno mai questi “cittadini insoddisfatti” che andranno a cena? In base ai severi criteri di selezione del “votante” imposte per le primarie del “Sel-Sinistra”, ci dovrebbero essere tutte quelle persone che non rientrano in quella categoria e vale a dire la maggioranza dei senesi, come hanno dimostrato tutti coloro che sono stati a firmare per il sig. Valentini.
Ma ancora più interessante sarà sapere gli argomenti di rilancio della città proposti dal gota del “groviglio armonioso”, che come si augurava il sig. Bisi nella passata trasmissione “Report” , sta cercando tramite queste “liste civiche” di rafforzarsi ed andare in soccorso del vincitore delle primarie del “Sel-Sinistra” vale a dire il sig. Ceccuzzi. Si va dunque dal vecchio “soccorso rosso” al nuovo “soccorso postale”, sperando poi strada facendo, di non avere bisogno del “soccorso stradale” per raccattare tutti quei “rottami” lasciati sull’asfalto dallo scontro frontale che sta per accadere in tutto il “Sel-Sinistra” e cioè la guerra a chi si sgancia per primo dalle scelte fatte da coloro che hanno governato fino ad oggi. Loro stessi. Si proprio così si stanno dissociando da loro stessi. Ma li avete sentiti su tutti i media e  i social network? Si stanno appropriando di tutti gli argomenti politici di quelli che fino ad oggi hanno fatto opposizione al sistema, ma ci rendiamo conto?
Allora care “casalinghe insoddisfatte”, cari “cassaintegrati incazzati”, cari “ggiovani in cerca di occupazione”, cari “dipendenti Mps in bilico”, stasera se pensate che qualcuno vi dica delle novità vi sbagliate di grosso. State a casa dalle vostre donne e dai vostri uomini, con i vostri figli se li avete e guardatevi un bel film. A teatro andate al costone, costa poco e ci sono rappresentazioni più divertenti.
Cominciamo a dare un segnale forte, che certi atteggiamenti da groviglio armonioso e da “sistema Siena” ci hanno stancato, per usare un eufemismo, ora basta scherzare con la gente.
Per chi invece è ostinato o vuole comunque “scroccare” una cena, vi invito quando parleranno di “rilancio della cultura, come volano economico per tutta la città” a  una bella risata, che fa bene allo spirito e fa digerire, e quando invece parleranno di “riqualificazione edilizia” andrà bene anche un “ruttino” sommesso non troppo rumoroso ma tanto per far capire l’antifona. Buon appetito.

Bastardo Senza Gloria

Le anomalie del sistema politico senese: dalle promesse di D’Onofrio e Vendola per una grande pasticceria passando per il banchiere di Spoleto fino all’intervento a scoppio ritardato di un certo De Vivo.Santorini nuova meta turistica?

cieloFinalmente abbiamo scoperto il punto qualificante della proposta elettorale del sellato D’Onofrio:aprire una grande pasticceria a Siena. Ieri un confuso, quanto poco preparato sulla situazione senese,Vendola è intervenuto annunciando la “rivoluzione dolce” dell’anestesista prestato alla politica Pasquale D’Onofrio. La sfilata politica “Dolce e Gabbati”.Dopo averla dissestata insieme al Ceccuzzi,oggi i sellati propongono di investire nella filiera dei dolciumi per far ripartire Siena? Non male come idea;una rivoluzione dolce ci starebbe bene ma attenzione al colesterolo. Era in vacanza a Santorini,il sellato Vendola,quando Ceccuzzi,Mussari,Tosi,Criccaboni e company hanno portato la città di Siena sul baratro?

Nell’era del “non banchiere” per eccellenza alla presidenza dell’Abi Giuseppe Mussari,ecco il ritorno sulla scena delle banche dell’alleato storico di Ceccuzzi a Siena,Alberto Brandani. Il professore della Val D’Elsa che insieme a Luigi Berlinguer consiglia e aiuta da sempre l’ex sindaco fuggitivo Ceccuzzi è stato nominato presidente della Banca di Spoleto(partecipata da banca MPS). Brandani oltre essere noto per quelle famose traversie giudiziari ai tempi del suo ruolo in MPS è colui che durante l’acquisto di banca Antonveneta scrisse un lungo articolo per esaltare l’operazione, in perfetta coerenza con le parole del fuggitivo Ceccuzzi che aveva definito Antonveneta “anima gemella” di Mps. Ma il Brandani da banchiere di “comprovata esperienza” aggiunse molto di piu’ sull’operazione Antonveneta,sfoderando le sue “alte”qualità da fine economista dichiarando testualmente: “Strategia ok, il gruppo sa i vantaggi e gli oneri, il mercato premierà”.Che dire,un fine economista e un banchiere di “comprovata esperienza”; resta da capire quel mercato che ha premiato MPS per l’acquisto di Antonveneta. Forse quello del mercoledi alla Lizza?

Altra chicca della confusione politica è l’articolo pubblicato oggi sul corriere di Siena a firma del renziano (o ex) Roberto De Vivo che senza giri di parole conferma il proprio sostegno all’amico Ceccuzzicon argomentazioni confuse,come giustamente evidenziate dal commentatore del corriere di Siena sotto l’articolo del fedelissimo del Ceccuzzi. Il motivo dell’articolo del renziano (o ex) De Vivo? Forse voleva sconfessare il ruolo di Bruno Valentini? Ma Valentini non ha mai dichiarato di candidarsi a sindaco in quota renziana,anzi molti dei sostentori di Valentini erano nei comitati pro-Bersani.Quindi il tentativo di De Vivo contro Valentini a favore di Ceccuzzi è stato un flop.Semmai viene fuori proprio l’incoerenza dello stesso De Vivo:voleva rottamare e oggi si ritrova a sostenere proprio quel gruppo che ha distrutto la città.

Per completare la nostra disamina vi proponiamo la lettura del comunicato dell’associazione Confronti pubblicato sul Cittadino Online:

“Domenica 20 gennaio abbiamo deciso di non partecipare alle primarie truffa organizzate dalla banda Ceccuzzi – lo annuncia l’associazione Confronti di Siena -. Non saranno primarie aperte dove i cittadini potranno scegliere il loro candidato. Saranno solo un inganno per Siena per legittimare la vecchia politica e il suo leader massimo: Franco Ceccuzzi, che prima è scappato da Sindaco e ora che è senza seggiola vuole tornare a riprendersi quel potere che pensa essere suo. Non partecipare sarà un segnale importante che si farà sentire forte a Siena e in Toscana. Prima delle primarie è necessario sapere perché Ceccuzzi è scappato dal Comune lasciandolo in mano al Commissario visto che la Corte dei Conti ha definitivamente stabilito che il bilancio del Comune era sbagliato e che i consiglieri che hanno votato contro avevano ragione. E anche il giudice Bernardini, nel motivare la sua sentenza per il ricorso presentato contro il regolamento delle primarie di domenica prossima dove si contesta che le regole sono arbitrarie e tese a escludere per favorire l’unico candidato Ceccuzzi, testualmente scrive: ” In effetti la disciplinata esclusione (per alcuni versi vaga e indeterminata così da divenire arbitraria) dall’elettorato attivo e passivo non appare conforme al principio di eguaglianza ed alle regole democratiche (tra le quali vi è la libertà di manifestazione del pensiero, ivi compresa la libertà di opinione oltre che il diritto di critica)”. Un modo chiaro per legittimare il voto contrario al bilancio. Allora perché l’ex Sindaco se ne è andato?
Per due motivi. Il primo: voleva le mani libere per continuare a coprire gli scandali che hanno distrutto il Monte dei Paschi di Siena e aiutare Giuseppe Mussari a rimanere Presidente dell’ABI. Una strategia di continuità nella gestione della finanza senese che vuole far pagare il prezzo degli “inciuci” del passato ai lavoratori. E dato che per farlo c’è bisogno di trovare un colpevole ecco che iniziano le grandi manovre per le alleanze. Non a caso arriva la nomina di Alberto Brandani a Presidente della Banca di Spoleto, uomo della discontinuità e che con la giustizia ha avuto problemi come deputato del Monte dei Paschi di Siena. Ora è chiaro il rapporto Brandani-Ceccuzzi collaudato da tempo. E l’UDC? E’ lì a testimoniarlo.
Il secondo: Ceccuzzi sapeva tutto, forse troppo, sul bilancio del Comune di Siena che era in dissesto. Come sapeva che in caso di dissesto la legge vieta l’elezione del Sindaco per 10 anni. Allora la strategia è stata semplice: faccio un bilancio falso, accuso gli altri di tradimento, mi dimetto e lascio a gestire il dissesto ad un Commissario. Una volta che il Commissario ha rimesso a posto i conti ritorno per fare il Sindaco senza intoppi.
E dopo tutto questo – concludono da Confronti – c’è ancora qualche cittadino di Siena che pensa sia il caso di andare a votare alle primarie di domenica prossima? Sicuramente non noi”.

Chi sono i vacanzieri per Santorini? http://www.ilcittadinoonline.it/news/156213/MPS__le_perdite_milionarie_del_Progetto_Santorini.html

Un articolo sulla vicenda del crack del pastificio Amato di Salerno:”AMATO/11: un incontro top-secret con … ? … oltre i nomi noti per arrivare al RE !!”…..”Fin qui nulla questio se non ci fosse stato un problema, l’altissimo funzionario del MPS avrebbe preteso la presenza di un personaggio eccellente al di sopra di tutto e di tutti.”

Il nostro blog ha seguito e sta seguendo costantemente la vicenda della bancarotta fraudolenta dell’ex pastificio Amato di Salerno e ci siamo conservati un articolo pubblicato su Il Quotidiano di Salerno il 15 luglio 2012.Su questa vicenda sono usciti diversi articoli nei giornali locali di Salerno e in alcuni quotidiani nazionali,e a Siena solo sul Cittadino Online e ad oggi nessuno di questi articoli è stato smentito dai soggetti citati. Per la cronaca il giorno 11 febbraio 2013 inizia il processo per la bancarotta fraudolenta del pastificio Amato e sul banco degli imputati c’è anche il famoso amico di Ceccuzzi,l’ex parlamentare Paolo Del Mese (a Salerno il GUP ha fissato velocemente la data del processo e non come accade in altri tribunali si rinvia di mese in mese … o no?). E con l’inizio del processo forse molte notizie verranno aggiornate con la mole di documenti che a quel punto saranno di dominio pubblico. Di questa vicenda è importante ricordare la famosa cena del 2006 a Salerno tra Franco Ceccuzzi,Mussari, Paolo Del Mese e i proprietari del fallito pastificio.

 Ecco l’articolo de Il Quotidiano di Salerno a firma di Aldo Bianchini

 “SALERNO – Amici lettori, ho sempre detto che a me non piace la cronaca perché prediligo l’inchiesta, per andare avanti con i tempi e prevedere gli accadimenti. La cronaca delle ultime ore potrete leggerla con comodo su tutti i giornali o ascoltarla anche da alcune tv locali (non tutte!!). Il nome di Piero De Luca è rimbalzato prepotentemente sulla scena del “crack Amato” per una serie di intrecci ampiamente annunciati. Se leggete le precedenti 10 puntate di questa storia ne capirete di più. La combine, che potrebbe avere ricadute e interessi di natura giudiziaria, ormai è chiara e non più cancellabile. Il problema è un altro, se c’è una combine di natura affaristico-speculativa deve esserci necessariamente anche un grande regista, ovvero un “grande vecchio” o meglio ancora “un Re”.  Dalle amicizie politiche o personali, più o meno conclamate, passare alle “combine” non è un fatto automatico né facilmente dimostrabile sul piano giudiziario. Dall’amicizia per arrivare ad altro, ipotizzando chissà quali scenari nefasti, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Ed è meglio fermarsi qui. Ma vi ho detto in apertura che a me piace fare un giornalismo d’inchiesta. Ed allora eccola subito la notizia che nessun organo di stampa ha ancora riportato e che è già approdata in Procura, all’attento esame del  pm Vincenzo Senatore, esperto in reati di natura finanziaria. Negli atti d’indagine ci sarebbero concreti elementi per risalire ad una riunione top-secret che si sarebbe svolta in casa di don Peppino Amato qualche tempo fa. Si sarebbe dovuto discutere del futuro dello stabilimento (futuro inteso come attività produttiva e occupazionale!!) e dei finanziamenti necessari per l’abbattimento del vecchio stabilimento e per la costruzione di alcune centinaia di appartamenti da vendere a libero mercato. Una grossa speculazione edilizia bella e buona con guadagni stratosferici. Sarebbe stato organizzato, quindi, un  tavolo di concertazione con almeno “cinque ospiti eccellenti” oltre lo stesso “don Peppino” oramai con l’acqua alla gola. Segreto assoluto sui nomi dei partecipanti. Dalle fitte maglie del riserbo istruttorio sarebbero filtrate però alcune indiscrezioni; a quel tavolo imbandito anche con un capretto al forno con patate (antico vizietto del cavaliere Amato!!) avrebbero preso posto un rappresentante dei francesi della Energy Plus, un politico in grado di tessere importanti rapporti ed equilibri tra il MPS e il Comune di Salerno, un altro rappresentante della famiglia Amato, forse il giovane Mario Del Mese, e un altissimo funzionario del Monte dei Paschi di Siena (MPS) che avrebbe dovuto garantire l’investimento, cioè avrebbe dovuto sganciare i soldoni. Così Amato si sarebbe salvato, e tutto sarebbe ritornato nell’alveo della legalità. Fin qui nulla questio se non ci fosse stato un problema, l’altissimo funzionario del MPS avrebbe preteso la presenza di un personaggio eccellente al di sopra di tutto e di tutti. Necessari, quindi, i buoni uffici del politico tessitore di rapporti. In pratica la presenza del “personaggio eccellente” doveva essere necessaria a garantire tutta l’operazione anche perché buona parte dell’ex pastificio Amato è stata costruita con i fondi ex legge 219/81 con conseguente immodificabilità della destinazione del suolo, pena l’acquisizione di tutta l’area da parte del Comune. Alla fine, dopo intense trattative, l’ospite arriva alla riunione top-secret. Un piccolo ma decisivo passaggio a vuoto? Chissà!! Chi era l’ospite sconosciuto? Chi ha dato la dritta alla Procura in questa direzione? Al momento è difficilissimo rispondere, ammesso che la riunione sia stata davvero effettuata e che a quella riunione ci sia stato veramente presente anche il misterioso personaggio eccellente. In Procura sembrano non avere dubbi e si sussurra che martedì 17 luglio, in sede di riesame, il pm Senatore (che ha ribadito la sua richiesta di custodia cautelare in carcere per gli indagati) passerà all’attacco per avere conferma sull’identità dello sconosciuto personaggio e per concretizzare le accuse contro tutti gli altri. Un fatto sembra comunque certo in merito al ruolo giocato dal giovane Mario Del Mese che, in poco tempo, era diventato il grand-commis di tutte le operazioni finanziario-economico-edili-imprenditoriali che facevano capo al Comune di Salerno.  Nei mesi scorsi ho rivolto ripetutamente le  famose “sette domande” a don Peppino Amato, se avesse fatto tesoro di quelle domande forse oggi la vicenda non sarebbe precipitata in modo irreversibile. Oggi vorrei porre tre domande al Comune di Salerno, intendendo per Comune tutti quelli che a vario titolo frequentano il secondo piano di Palazzo di Città. 1) “C’è qualcuno tra tutta questa gente che possa dichiarare, in tutta buona fede, di non aver mai visto il giovane Mario Del Mese fare anticamera al secondo piano ?”; 2) “C’è qualcuno che può dichiarare di non aver mai visto sostare per ore Mario Del Mese nella stanza di Paolo DonatoAntonio ?; 3) “C’è qualcuno che può negare la presenza più o meno assidua, senza anticamera, dell’on Paolo Del Mese al secondo piano ?”.  Non vorrei scoprire che il povero Paolo DonatoAnonio sia stato silurato dal suo incarico proprio per questa strana vicenda.  Alla prossima.”

http://www.ilquotidianodisalerno.it/2012/07/15/amato11-un-incontro-top-secret-con-%E2%80%A6-oltre-i-nomi-

noti-per-arrivare-al-re/

P-S. Da ricordare anche questo di articoli http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/economia/2011/10-settembre-2011/societa-amato-mistero-super-mutuo-1901497927699.shtml

Un articolo di oggi su Repubblica.it: ”I derivati di Deutsche Bank per oscurare le perdite del Monte dei Paschi”

Riportiamo fedelmente l’articolo pubblicato su Repubblica.it senza commentarlo.

 “MILANO – Deutsche Bank avrebbe disegnato un derivato per il Monte dei Paschi di Siena al picco della crisi finanziaria per oscurare le perdite della banca più vecchia del mondo. Nel 2008 la più importante banca tedesca avrebbe prestato circa 1,5 miliardi di euro al Monte dei Paschi attraverso una transazione chiamata Progetto Santorini: il fine sarebbe stato quello di aiutare la banca a mitigare una perdita di 367 milioni di euro della banca su un contratto derivato precedente e chiuso sempre con Deutsche Bank. Dell’operazione, se ne sarebbe occupato il banchiere Dario Schiraldi. Secondo un gruppo di sei analisti che hanno analizzato i documenti, la banca senese aveva scommesso perdendo sul valore dei titoli di Stato italiani.

Lo scorso dicembre, il Tribunale di Milano ha accusato quattro banche, tra cui la stessa Deutsche Bank, guidata da Anshu Jain, di aver frodato il Comune di Milano attraverso un contratto derivato di interest rate swap. Da Francoforte la banca ha fatto sapere di aver seguito nell’operazione i loro rigidi criteri interni di condotta e che il cliente ha avuto i propri advisor finanziari. Il Monte dei Paschi non ha commentato, ma non ha nemmeno mai reso pubblico nulla nei suoi bilanci. L’operazione ha comunque ottenuto il via libera del Global Market Risk Assessment Committee di Deutsche Bank, riconducendo così la responsabilità ultima del progetto Santorini allo stesso Jain e al capo dell’investment banking Colin Fan.(Bloomberg)”

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/01/17/news/i_derivati_di_deutsche_bank_per_oscurare_le_perdite_del_monte_dei_paschi-50718830/