Articolo di Massimo Giannini (vice-direttore di Repubblica): “IL MONTE, LE BANCHE E IL FATTORE SANTORINI”- “Ed è sempre lui, soprattutto, ad essere ancora presidente dell’Abi, la Confindustria delle banche che lo ha riconfermato giusto prima della scorsa estate. La potente lobby dei Signori del credito continua a farsi rappresentare da un avvocato che, appena un anno fa, ha dichiarato: «Fare il banchiere non è il mio lavoro». Tranquillo, Mussari: l’abbiamo capito anche noi”

Non bastava il rosso devastante con il quale si è chiuso il bilancio 2011: 4,7 miliardi. Non bastava lo strascico delle perdite per un altro miliardo e 600 milioni nel primo semestre 2012. Non bastava il buco nero dei 130/150 milioni di costi del personale non contabilizzati, scoperti a babbo morto. E non bastava nemmeno l’indigestione da oltre 25 miliardi di titoli di Stato ammassati nella «pancia» durante gli ultimi esercizi. L’epopea del Montepaschi si condisce di nuovi capitoli, uno più inquietante dell’altro. Ora, da Siena, ci siamo spostati a Santorini. Così, con il nome della magnifica isoletta greca, si chiama l’ultima operazione sospetta, che risale al lontano 2008. Un contratto «derivato» da 1,5 miliardi, a dieci anni, che la banca più antica d’Italia sottoscrisse all’epoca con Deutsche Bank. Un ombrello aperto per coprirsi dalle troppe avventure messe in piedi, in quella stagione, dai vertici di Rocca Salimbeni. C’era da coprirsi dalla perdita di 367 milioni cumulata su un altro derivato chiuso con la stessa banca tedesca. C’era da tamponare il rischio connesso all’enorme esposizione in Btp dell’istituto. C’era da recuperare il ciclopico sforzo compiuto nell’acquisto dell’Antonveneta, costata la cifra folle di 10 miliardi. Ora il nodo arriva al pettine. L’affare Santorini ha generato a sua volta una montagna di perdite: quasi 100 milioni nel 2008, e ben 224,4 milioni nel 2009. Complimenti per l’operazione!

Ora Mps ha in corso «approfondite analisi», su questa e su altre posizioni «strutturate» degli ultimi anni. In attesa che il nuovo gruppo dirigente guidato da Profumo e Viola faccia le ricognizioni del caso, restano un paio di dubbi da chiarire. Il primo: quante banche si trovano o rischiano di trovarsi nelle stesse condizioni del Monte? È legittimo chiederselo, e non rassicura il fatto che la banca senese sia l’unica ad aver battuto cassa per 3,9 miliardi di Monti Bond. Il secondo: chi è responsabile dei disastri che si sono consumati negli anni nella città del Palio? Giuseppe Mussari, allora chief executive di Mps, non ha nulla da dire? Era lui a comandare, al tempo dell’allegra «vacanza di Santorini». È stato lui, al termine del suo ultimo mandato, a firmare il bilancio con un rosso monstre di quasi 5 miliardi. È stato lui a incappare in qualche inchiesta della magistratura, da quella sull’acquisto della stessa Antonveneta a quella sull’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano. Ed è sempre lui, soprattutto, ad essere ancora presidente dell’Abi, la Confindustria delle banche che lo ha riconfermato giusto prima della scorsa estate. La potente lobby dei Signori del credito continua a farsi rappresentare da un avvocato che, appena un anno fa, ha dichiarato: «Fare il banchiere non è il mio lavoro». Tranquillo, Mussari: l’abbiamo capito anche noi.”

5 comments ↓

#1 pittore on 01.21.13 at 13:38

c’è una cosa che sa fare: l’avvocato! una causa vinta su uno, l’affaire Acampa! grande Beppino grande la risposta italiana al grande Perry Mason

#2 Bastardo Senza Gloria on 01.21.13 at 18:33

Sig. Giannini le comunico che a Siena, dove il sig. Mussari ha operato come banchiere, nonostante come lui dice non sia “il suo mestiere”, esiste ancora uno stuolo di persone che giudica il suo operato in maniera positiva o comunque evita di parlarne. Sindrome di stoccolma?…..Mah…..

#3 http://www.gadlerner.it/2013/01/22/da-oggi-il-piu-impresentabile-e-il-presidente-dei-banchieri-italiani on 01.22.13 at 09:04

http://www.gadlerner.it/2013/01/22/da-oggi-il-piu-impresentabile-e-il-presidente-dei-banchieri-italiani

#4 paulbartali on 01.22.13 at 21:48

ma l’eretico che fine ha fatto???????????????

#5 cittadino senese per la giustizia on 01.27.13 at 02:11

IL D.G. VIGNI dimissionato nell’anno 2011 restituisca i vari milioni di euro di premi in quanto calcolati su UTILE “truccato”, poi venga messo sotto inchiesta aziendale.Per l’aspetto giudiziario ci penserà la Magistratura.Giustizia completa e pulizia in città.Non parlo del sultano detronizzato,ormai è un problema giudiziario, a breve la sua consorteria subirà la stessa condizione, c’è poco, tremano i banchieretti alcuni già indagati, ridevano e erano tracotanti, parlavano come fossero banchieri veri! Fra poco rideranno meno!