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Blindate i conti correnti!!! – L’uomo dei prelievi notturni del 1992, Giuliano Amato, potrebbe ritornare come premier o ministro del tesoro (una fucilata nelle palle di noi cittadini no!!??) – Ma udite udite potrebbero ripartire i lavori per un nuovo tunnel di neutrini:si vocifera del ritorno della Gelmini all’istruzione (chiudete le scuole e le università per evitare fughe di cervelli!!)
Aprile 23rd, 2013 — Note redazionali
Scandalo vomitevole: assessore del centrosinistra del comune di Buonconvento e dipendente dell’università ha preso 94 mila euro di rimborsi in tre anni!!! – Mentre la gente viene lasciata senza lavoro e molti dipendenti sono macellati dal Criccaboni e dalla Fabbro, Giorgio Meconcelli uomo della CGIL e del centrosinistra gode di 94 mila euro di rimborsi (non dovuti) – La gente insorga contro il PD
Aprile 22nd, 2013 — Note redazionali
Una cricca spietata, ingorda e impunita: protetta per anni dal PD, elogiata dal grovigliatore Stefano Bisi e osannata dal candidato Bruno Valentini. Giorgio Meconcelli dipendente dell’università di Siena, esponente di quella CGIL legata al Tosi e al Criccaboni di cui fa parte il valentiniano Fiorino Iantorno, ricopre anche il ruolo di assessore del Comune di Buonconvento a guida, ovviamente, PD. Ebbene, questo Meconcelli dal 2009 al 2012 (nemmeno fosse il sindaco di Berlino) si è fatto rimborsare con soldi pubblici ben 94 mila euro per permessi legati agli impegni di amministratore. VOMITEVOLE!!! In perfetto stile cricca universitaria.
Mentre i suoi colleghi venivano macellati con la complicità del PD e della CGIL, il Meconcelli ingrassava le sue tasche. VERGOGNA!!!!!
Ora BASTA!!! Mandate i carabinieri all’università e al Comune di Buonconvento perchè chi doveva controllare ha permesso a questo tizio di fare i porci comodi. COMMISSARIATE L’UNIVERSITA’!!! E i cittadini insorgano contro il PD!!!
Allarme conti!!! La magistratura sequestri tutti i bilanci approvati da quando hanno insediato l’abusivo Criccaboni fino a oggi – Controllate tutti gli atti di natura economica firmati dalla condannata Ines Fabbro e verificate tutti i centri di spesa: dalle spese dei dipartimenti alle consulenze esterne – Ricordatevi che siamo in presenza di bilanci bocciati dai revisori dei conti
Aprile 22nd, 2013 — Note redazionali
Premesso che la nomina di Ines Fabbro è stata una farsa e andrebbe annullata (ci sono anche esposti presentati alla magistratura): premesso che Criccaboni è un abusivo; premesso tutto questo, per il bene dell’ateneo la magistratura sequestri tutti i bilanci approvati da quando hanno insediato l’abusivo Criccaboni fino a oggi; controllate tutti gli atti di natura economica firmati dalla condannata Ines Fabbro e verificate tutti i centri di spesa: dalle spese dei dipartimenti alle consulenze esterne. Ricordatevi che siamo in presenza di bilanci bocciati dai revisori dei conti.
Circondate il cda e il senato accademico dell’università e fermate il declino. Ora basta!! Facciamo ripartire l’università e ridiamo dignità al centro del sapere. Fuori tutti i banditi e i distruttori dall’ateneo!!
Fly down! – Il partito devastatori senese cambia candidato a sindaco ma l’orchestra è sempre sotto la direzione del braccio destro del Ceccuzzi – Con Valentini ritornano sulla scena politica i dissestatori di prima generazione
Aprile 21st, 2013 — Note redazionali
A Roma il PD in questo momento è in mano alla famiglia Letta: Enrico Letta dall’interno del PD e Gianni Letta che lo controlla dall’interno del PDL. L’inciucio è servito: Matteo Renzi e Massimo D’Alema il nuove asse del PD e in pratica il partito si avvia verso la chiusura.
A Siena, ieri, il candidato di Luigi Berlinguer, Bruno Valentini, ha vinto le primarie sconfiggendo il candidato del Ceccuzzi e del Bisi, Alessandro Mugnaioli.Una sfida tutta interna la groviglio armonioso.I votanti alle primarie sono stati inferiori ai partecipanti alle primarie cittadine tra Bersani e Renzi e alcuni votanti che ieri hanno spostato la vittoria su Valentini provenivano dall’elettorato di altri partiti del centrosinistra.Conclusione: Valentini vince le primarie ma il partito è saldamente in mano agli uomini del Ceccuzzi. Ergo: chi vota Valentini riporta il partito devastatori e il groviglio armonioso al governo della città. E infatti ieri sera Giulio Carli braccio destro del Ceccuzzi ha invitato tutti a proseguire sostenendo Valentini.Bruno Valentini è la foglia di fico dello stesso gruppo di potere che ha portato la città al dissesto e i nomi che affiancano il Valentini confermano la restaurazione: il ceccuzziano Roberto Bozzi, Alessandro Starnini,Saverio Carpinelli, i due personaggi in cerca di autore Roberto Morrocchi e Fiorino Iantorno, Aldo Berlinguer, Gabriella Piccinni e tutta la banda del buco universitario e la criccaboneria.Praticamente da quando la procura di Salerno (non quella di Siena) ha messo fuori gioco con l’avviso di garanzia il Ceccuzzi abbiamo assistito al grande trasloco politico verso il Valentini;perchè è bene ricordarlo che Ceccuzzi e Mussari sono fuori gioco non per richieste di dimissioni interne al partito ma grazie a una giusta e veritiera campagna mediatica.Sig. Valentini non si appropri di un lavoro faticoso fatto da altri per smantellare la banda e il groviglio e quindi sbandierarlo per vestirsi da rinnovatore. Il PD ha dissestato la città e questo PD non merita di ritornare al governo della città.
Smettela con il circo parlamentare!! Ci sono tre nomi per Quirinale: Rodotà, Bonino e Cancellieri – Basta con i nomi che arrivano dai poteri marci – Assolutamente un no secco a D’Alema e Amato
Aprile 20th, 2013 — Note redazionali
Smettetela con il circo in parlamento.Siete stati eletti e venite pagati per garantire autorevolezza alle istituzioni e risollevare il paese dalla crisi. Decidetevi alla svelta!
Votate subito uno dei nomi: Rodotà o Bonino o Cancellieri.
Riproponiamo un eccellente articolo del Prof. Clemente che condividiamo totalmente – Gli stiglianesi sulla via del tramonto – Quanto ci metterà il PD senese a capire che devono chiudere i battenti e lasciare in pace la città dopo averla martoriata?
Aprile 19th, 2013 — Note redazionali
Sulla mia scrivania c’è un documento che promuove la candidatura per Laura Vigni sindaco di Siena, ha parole semplici e chiare, e contiene una idea di rinnovamento morale. Ho conosciuto Laura da studentessa, da responsabile di iniziative legate all’archivio comunale e al Palio. Ne ho stima. Mi schiero con lei per un bisogno di pratiche diverse per la città.
Guardare a Siena come la ho conosciuta quando sono venuto qui all’Università, nel 1973, come docente di tradizioni popolari, aiuta a pensare un altro modo di essere cittadini, di partecipare. Era una città vitale, piena di movimenti e di idee. La cultura circolava con forza. Le contrade partecipavano a idee di cambiamento, accoglievano, vi si facevano le prove aperte degli spettacoli teatrali.
Gli anni Settanta hanno avuto il peso delle ideologie e del terrorismo, ma sono stati i più ricchi di partecipazione della mia vita. Dobbiamo ripensarli per offrire qualcosa di simile ai giovani, adeguato ai tempi.
Ora la città vive sotto una cappa di piombo. Io lo avverto dagli anni ‘90 quando tentai di protestare per la nuova edificazione che avveniva nella mia strada sottraendo alle famiglie un piccolo polmone verde di alberi. Il nuovo piano edilizio ha stravolto la fisionomia di Siena, una sorta di furiosa rivalsa modernista ha preso sindaco e assessori molti dei quali ben conosciuti e uno anche molto amico.
Il futuro mi sembra che ora sia stato portato via ai cittadini di Siena. La grande efficienza delle giunte anni 90 aveva solo il difetto di mancare di una idea di futuro, occorreva solo adeguare Siena a che cosa?
A Milano forse? Poi dagli anni ’90 la Fondazione del Monte dei Paschi è diventata l’unico oggetto della politica locale, ha accentuato i conflitti, ha creato correnti, cordate, gruppi.
Il mito di nascita dei nuovi organi della Fondazione, somiglia molto alla storia della Malamerenda. Guerre interne, tradimenti, accoltellamenti simbolici, cursus honorum quasi dovuto di una piccola elite di politici, che finiva spesso in società edilizie che investivano nel mondo, con l’aggravante che erano anche politici giovani e ci facevano desiderare la rigida lealtà alle istituzioni della generazione dei figli dei mezzadri.
Sono stato scandalizzato dal lessico usato sulla stampa locale tra i politici durante la crisi della giunta Ceccuzzi, parlare di messaggi trasversali, minacce, pizzini giornalistici è quasi un eufemismo. Da farci uno studio sui linguaggi locali del conflitto politico. Testimoni di nozze, compari, parenti, cordate con giuramenti, massonerie più o meno nascoste, e un sistema di lobbies professionali e di carriera che sono la realtà della politica senese. Questo purtroppo è anche un dato nazionale che caratterizza il carattere ambiguo e spesso conservatore del PD, che però almeno in sede nazionale è al centro di dibattiti espliciti. Qui a Siena il PD ha fatto la scelta di cambiare i candidati a sindaco lasciando tutto come prima.
Gramsci parlava di riforma intellettuale e morale per l’Italia del suo tempo, ma la Siena di oggi mi pare ne ha un bisogno drammatico. Il mondo della cultura è spento, ed è quasi umoristico pensare che Siena vorrebbe essere riconosciuta come capitale europea della cultura, un simile dibattito si è aperto a Matera, città concorrente, ma più franco e chiaro di questo.
Vivo a Siena da 40 anni, anche se mi muovo spesso, la mia famiglia ci ha messo le radici, e come me tante altre che venivano da vari altri mondi regionali e nazionali. Ho insegnato 17 anni all’Università, nella Facoltà di Lettere, girando poi per altre sedi (Roma e poi Firenze) ma sempre restando qui. Essere disponibile a testimoniare il mio senso di responsabilità per la città, ormai, della mia vita è un dovere di cittadinanza.
Mi fido di Laura Vigni, della sua chiarezza e della sincerità del suo impegno per Siena, mi sembra l’unica candidatura che si mostra all’altezza del bisogno di riforma morale.
Prima di tutto sono per Laura Vigni sindaco di rottura per uscire dalla palude politica che sta ingoiando Siena. Laura ha la forza di difendere le strutture della vita cittadina che non sono ancora crollate o invase, è il punto di partenza per ricominciare. Poi ho delle competenze in campo culturale, delle idee, delle capacità organizzative, sono un antropologo. Posso dare una mano. Certo non sono un volto nuovo, lo sono solo per le liste del consiglio comunale, che mi vedono per la prima volta candidato, nella lista “Siena si muove”, appena pensionato e appena settantenne. Ma si sa che quando c’è una grave emergenza vengono chiamati alla collaborazione e alla solidarietà tutti quanti, anche i riservisti. E che, come diceva Don Milani, sortirne da soli è l’avarizia, sortirne insieme è la politica.
Il Criccaboni porta rogne e non voti – Morrocchi,Piccinni e Iantorno i dimettano dai loro incarichi nel cda e nel senato accademico – Merito,competenza? Dove? Leggetevi il dialogo tra Criccaboni e Gioffrè – Rimuovere velocemente Riccaboni e Fabbro!! Valentini sulla stessa linea del Ceccuzzi
Aprile 18th, 2013 — Note redazionali
Eppure lo sapete tutti: quando sentiamo il puzzo di quelli della banda del buco siamo come i tori quando vedono il panno rosso e a quel punto infilziamo.E poi comunque basta con questa cricca e con questa banda di dissestatori di finanze e di enti pubblici.Ma che meraviglia:i tre supporter del Criccaboni,Roberto Morrocchi (membro del cda dell’ateneo), Gabriella Piccinni e Fiorino Iantorno(membri del senato accademico) con gesto repentino sono saltati dal carro del Ceccuzzi a quello del Valentini portsndo i dote (ahhahahahh) al Valentini il genio del Criccaboni e la maestrina Fabbro.Bella chiappa!!!
Il Morrocchi oltre ad aver votato tutto nel cda (iniziamo a verificare tutti gli atti e decidiamo quali mandare alla Corte dei Conti) insiema alla Piccinni e a Iantorno hanno permesso al Criccaboni di lasciare senza lavoro i lavoratori della cooperativa che prestavano servizio all’università.E questi sarebbero il nuovo? Via via via…
Inoltre ricordiamo sia al Mugnaioli ma soprattutto al Valentini che Criccaboni non ha nessun piano di risanamento e l’unica genialata partorita dall’abusivo per evitare problemi di liquidità è stata quella di andare al ministero per proporre di accorpare l’ateneo con l’università per stranieri (chiedete chiedete al Vedovelli!!).
Ma la fate finita che siete ridicoli oltre che filodissestatori!!!Fermatevi un giro elettorale perchè come PD siete responsabile di tutti i disastri e nessuno si presenti come il verginello della situazione.
Per capire il modus operandi del vostro amato Criccaboni leggetevi alcune conversazione.Il resto lo conoscete tutti e da diverso tempo.
Il 30 novembre 2010 alle ore 8:40 intercettati dall’autorità giudiziaria Criccaboni e il docente Walter Gioffrè sviluppano questo dialogo che di certo non dovrebbe appartenere alle istituzioni pubbliche:
Walter Gioffrè chiama Riccaboni lamentando il fatto che, a seguito di un colloquio, lei (riferendosi probabilmente al D.A.) gli ha detto che dovranno essere presi provvedimenti disciplinari nei suoi confronti vista l’ordinanza di sospensione dal servizio disposto dall’A.G.. GIOFFRE’ è arrabbiatissimo perché nessun provvedimento era stato preso a seguito di analoghe sospensioni adottate nei confronti di TOSI e CAPOROSSI. Aggiunge che anche i suoi vecchi amici, tra i quali MONACI e MANCINI, gli stanno girando le spalle ed anche l’attività di consulenza legale del figlio, legata al MPS, sta avendo delle ritorsioni. GIOFFRE’ si lamenta con RICCABONI del fatto che ieri lo abbia lasciato da solo con lei. RICCABONI risponde dicendo che pensava che le cose fossero andate per il meglio. GIOFFRE’ aggiunge che, di fronte alla prospettiva di poter essere reintegrato nei suoi incarichi una volta terminata la misura cautelare dell’A.G., lei gli ha sconsigliato vivamente di fare una simile proposta. GIOFFRE’ è sconcertato e RICCABONI gli dice che le parlerà. GIOFFRE’ preannuncia che chiederà consiglio anche a MERUSI e DEMARTINO e che comunque aspettava protezione da quelli che lui aveva sempre appoggiato. Si raccomanda di essere richiamato su questa utenza.
(Tra Criccaboni e Gioffrè c’è anche la seconda puntata ancor più eclatante!!)
Ricordiamo anche la conversazione tra Criccaboni e Cardini:
Antonio gli dice di stare alla larga dalla politica locale, di mettersi d’accordo con MUSSARI e CECCUZZI per i soldi e basta. Antonio suggerisce ad Angelo di rimettere l’Università dove TOSI l’ha tolta sbagliando ovvero spartire le risorse come facevano prima al tempo di BERLINGUER e di GROSSI, si mettevano d’accordo prima Provincia, Comune, MPS e Università nella spartizione delle risorse”.
Giustamente in procura sono impegnati a inseguire Nomura ma appena vi liberate inseguite anche Criccaboni.Vogliamo salvarla o no l’università da questa Cricca???
Bastardo Senza Gloria. Tira fuori lo stiglianese che è in te. Manuale pratico
Aprile 16th, 2013 — Note redazionali
Cari fratelli e care sorelle, oggi vi proporrò il manuale pratico per agire e diventare di conseguenza un perfetto “stiglianese”. Faccio una piccola introduzione, per chi è fermamente interessato a diventare un seguace di questo stile di vita, perché di questo si tratta, non è che si può dirsi “stiglianesi” solo per il fatto di andarci qualche volta a passeggio, ma si diventa tali assumendo un vero e proprio atteggiamento che vi distinguerà da tutto il resto della popolazione. Partiamo con la guida pratica.
Punto primo.
La cosa fondamentale è abbandonarsi completamente, nella mente e nel fisico, al fascino incontrastato del borgo di Stigliano, tutto quello che avverrà dentro di noi, una volta entrati, sarà il completo assoggettamento all’energia sprigionata da questo posto magico, come oltrepassare una membrana spazio-temporale dove la nostra mente verrà resettata per essere pronta a recepire le parole del sapere.
Punto secondo.
Le parole del sapere, per uno “stiglianese”, sono incontestabili, assolute, e vanno applicate in maniera maniacale in tutti gli ambiti della vita, lavoro e famiglia compresi.
Punto terzo.
Vivere nella convinzione che solo applicando le parole del sapere si diventa invincibili e nessuna meta professionale e non ci sarà preclusa, perché lo “stiglianese” ha la conoscenza e la consapevolezza gli altri no.
Punto quarto.
Divulgare il verbo, poiché più “stiglianesi” ci sono e più facile sarà l’affermazione della parola in tutti i meandri della vita, facendo sì che la luce arrivi anche a coloro che sono rimasti nell’ombra.
Punto quinto.
Il vero “stiglianese” mangia aragoste e tutti i tipi di crostacei (per questi generi ci pensa il Cicci di Montalbuccio) e va al cinema all’aperto una volta ogni quindici giorni, a Stigliano ovviamente.
Punto sesto.
Lo “stiglianese” ha sempre una parola per tutti, nessuno escluso, dal sindaco all’ultimo prelato, potranno contare sulla sua magnificenza.
Punto settimo.
Uno “stiglianese” essendo un comunicatore formidabile non rinuncerà mai a tutte le sue forme d’espressione, musica compresa.
A questo punto non ti rimane altro che lasciarti andare e fare entrare la consapevolezza e provare a diventare “stiglianese” seguendo questi pochi ma pratici consigli. Ricordati non esiste uno “stiglianese” diverso dall’altro. Auguri.
Il Grande Groviglio: da Gigi il pianista a Giulianone! – Un articolo de Linkiesta illustra i motivi per evitare Amato al Quirinale (cari parlamentari cercate di non far cazzate) e ricostruisce il groviglio che ha portato la città di Siena al disastro
Aprile 16th, 2013 — Note redazionali
Tra Mps e la corsa al Quirinale
Luisa Torchia, l’avvocato rosso che inguaia Amato
di Camilla Conti
Vicina all’ex premier e Bassanini, è sotto accusa nella privatizzazione dell’Aeroporto di Ampugnano
Nell’agosto 2011, mentre i paparazzi erano impegnati a scattare foto di Federica Pellegrini e del fidanzato Filippo Magnini sulla terrazza che si affaccia su piazza del Campo, a guardare la mossa del Palio dell’Assunta – ospite del Comune, del Monte dei Paschi e della Fondazione Mps – c’era il solito ricco parterre di politici: dai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti e Carlo Giovanardi a Dario Franceschini e Matteo Renzi, dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso al suo predecessore Guglielmo Epifani, fino all’Ambasciatore del Giappone in Italia Masaharu Kohno.
Non facevano quasi notizia – perché di casa al Palio – Giuliano Amato, eletto alla Camera dei Deputati a Siena nel 1992, e Franco Bassanini, il presidente di Cassa depositi e prestiti molto legato all’ex sindaco Franco Ceccuzzi ed eletto al Senato nel collegio senese nel 1996. Con Luigi Berlinguer, rettore dell’Università senese fino al 1993 e poi capolista in Toscana alla Camera nel 1994, Amato e Bassanini sono fra i soci fondatori dell’associazione Astrid, l’Associazione per gli studi e le ricerche sulla riforma delle istituzioni democratiche e sull’innovazione nelle amministrazioni pubbliche.
Segretario generale di Astrid è l’avvocato calabrese Luisa Torchia, ex consigliere di Cassa Depositi e Prestiti ed ex consigliere giuridico di Bassanini al ministero della Funzione Pubblica sotto il governo D’Alema e quello Amato. La Torchia, come Mussari, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di falso ideologico in concorso e turbativa d’asta nella privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano. La vicenda risale a sei anni fa quando il Fondo Galaxy – partner privato al 56,4% della compagine societaria formata da Comune e Provincia di Siena, Comune di Sovicille, Camera di commercio di Siena, Mps e Aeroporto di Firenze – si aggiudica la gara a evidenza pubblica. A luglio del 2010 i carabinieri sequestrano le quote del fondo di proprietà delle Casse Depositi e Prestiti italiana, francese e tedesca. Secondo gli inquirenti, Galaxy sarebbe stato favorito dalla commissione di saggi che fu nominata dal Monte dei Paschi per effettuare la selezione.
Nell’informativa dei Carabinieri e della Guardia Finanza agli atti dell’inchiesta viene fatto notare che già nel 2002 la Torchia ha rappresentato e difeso davanti al Tar Lazio gli interessi della Fondazione Mps (quando presidente dell’istituto era Mussari) contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che nel 2006 diventa consigliere della Cassa Depositi e Prestiti (quando Mussari ricopriva la carica di Presidente del Comitato di Indirizzo), e che nel 2007/2008 fu lei ad occuparsi della selezione del socio privato di maggioranza della società aeroportuale di Siena che – guarda caso – individua un soggetto economico – il Fondo Galaxy – partecipato proprio dalla Cassa Depositi e Prestiti Spa.
Di certo il processo su Ampugnano resterà una macchia nel curriculum della Torchia, oggi professoressa di diritto amministrativo all’Università di Roma Tre, che ha sfiorato la poltrona di ministro della Giustizia nel governo Monti. Carica negata all’ultimo minuto, si dice, proprio a causa dell’indagine sullo scalo senese. E pensare che il 15 dicembre 2009 era stata anche nominata componente della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle pubbliche amministrazioni. E che l’Associazione Astrid, di cui la Torchia è segretario generale, si propone da statuto “di promuovere e proseguire l’opera di modernizzazione del sistema istituzionale e amministrativo, anche ripensando criticamente alcune delle scelte compiute in passato”.
Bassanini, Amato, Berlinguer, Torchia. Nomi che ritornano e che si intrecciano nella storia di Siena, della sua banca, dell’università e anche dell’aeroporto. Nelle contrade c’è chi sostiene che la nomina di Giuseppe Mussari a capo della Fondazione Mps, nel 2001, venne benedetta dai fondatori di Astrid. “La legge Ciampi del 1998, che toglie al Tesoro la nomina dei vertici operativi delle fondazioni, consegna tutto il Monte dei Paschi alle logiche del partito, in cui il fronte dei tre uomini politici si scontrerà, nelle vicende Bnl e Unipol, con gli interessi divergenti di altri gruppi interni alla sinistra, ben rappresentati da Fassino, D’Alema, Vincenzo Visco”, attacca Il Cittadino. Ricordando che alla Fondazione Astrid è legata anche Tania Groppi, docente dell’Università di Siena e oggi consigliere di amministrazione di Mps.
In città non è passata inosservata la prudenza di Bassanini che ha declinato più volte la richiesta di vestire i panni del cavaliere bianco entrando con Cdp nel capitale del Monte. I senesi ricordano che la moglie Linda Lanzillotta, ministro per gli affari regionali nel governo Prodi e vicepresidente del Senato per Scelta Civica nonché fra i soci fondatori di Astrid, dal 2001 al 2006 è stata anche advisor di JP Morgan dal 2001 al 2006, dove era transitato anche Marco Morelli (poi diventato vicedirettore generale di Mps nel 2006 e oggi finito sotto i riflettori della Procura di Siena). Quella stessa banca d’affari che avrebbe prestato un miliardo di euro al Monte di Mussari per completare il finanziamento per l’acquisto di Antonveneta spacciandolo per aumento di capitale.
Ecco perché in questi giorni ai tavolini dei bar di piazza del Campo c’è chi scuote la testa leggendo sul giornale il rinnovo della poltrona di Bassanini a capo della Cassa che il Tesoro e le Fondazioni bancarie proporranno all’assemblea dei soci della Cdp il prossimo 17 aprile. Così come fanno storcere il naso gli ultimi rumors sulla corsa al Quirinale con Amato fra i papabili. Qui ancora si ricordano di quando il “dottor Sottile” veniva invitato come oratore a feste dell’Unità e simposi. Come quello che si tenne nel marzo del 2006 all’Hotel Garden di Siena (l’albergo di proprietà di Luisa Stasi, moglie di Mussari) dal titolo ambizioso: “Per il bene dell’Italia”. O come la partecipazione nel maggio 2011 al convegno organizzato durante la campagna elettorale dell’ex sindaco Ceccuzzi sempre al Garden (nella foto qui sotto) al quale partecipò anche Mussari.
Apri il link http://www.linkiesta.it/torchia-amato-bassanini-mps
Fermate Criccaboni e la Fabbro!!! Quello che sta emergendo dalle inchieste su MPS conferma una gestione del groviglio, guidato dagli uomini del PD senese, devastante. E all’università con cifre diverse hanno fatto lo stesso e con il permanere degli abusivi Criccaboni e Fabbro la situazione degenera: via subito dai vertici dell’ateneo!
Aprile 16th, 2013 — Note redazionali
I sequestri preventivi ordinati oggi dall’ autorità giudiziaria, proprio per le cifre sequestratehttp://www.agenziaimpress.it/news/cronaca/mps-maxi-sequestro-preventivo-per-mussari-vigni-baldassarri-e-nomura_12021.html, ai vecchi vertici della banca MPS, confermano un quadro devastante: una gestione targata PD e sostenuta da certa stampa locale (vedi Bisi) e da una banda di dissestatori che componevano (e compongono) il famoso groviglio armonioso; e a tutt’oggi quel gruppo dirigente continua a gestire il PD senese mentre altri componenti del groviglio si sono riversati nell’associazione 53100 guidata da Andrea Milani e company. La città è stata devastata e umiliata da una banda di affaristi, dissestatori e accattoni del potere e oltre alle indagini sulla gestione della banca, i magistrati dovrebbe seguire anche la pista dei vari intrecci tra la vecchia gestione della banca e alcuni componenti di quel groviglio armonioso. E alcuni di questi invece di annunciare liste o candidature farebbero bene a ritirarsi: la storia recente insegna che tutto viene a galla.
La stessa situazione,anche se con cifre diverse,era avvenuta con il dissesto dell’università e quel modus operandi è portato avanti dagli abusivi Criccaboni e Fabbro:Via questi due dai vertici dell’ateneo!!
La città reagisca alla banda e ritrovi forza per risollevarsi: basta con il gruppo dirigente del PD di Siena e spianate civilmente il groviglio!!! Si sono divorati la città!!!

