Valentini come Criccaboni: senza maggioranza e viziati sul piano amministrativo e giuridico – Non votare Valentini significa salvare la città da un nuovo scontro in consiglio comunale e da un nuovo commissariamento – Ieri sera la componente del PD vicina a Alberto Monaci ha iniziato lo scontro con il resto del partito:la storia si ripete sulla pelle della città – Valentini senza programma di governo e senza autorevolezza m soprattutto senza maggioranza in consiglio comunale

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Siena al ballottaggio per eleggere il sindaco: sfida tra lo stimato cardiochirurgo Eugenio Neri e il renziano sconfitto Bruno Valentini – Tra elettori confusi, disorientati e ottusi ritornano in consiglio comunale i candidati del Ceccuzzi (vero vincitore all’interno del PD) e quelli di Alberto Monaci – Valentini candidato di un nuovo groviglio senza maggioranza in consiglio comunale e senza un programma di rilancio per la città – La sfida inizia venerdi

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Al voto al voto!!! Domenica 26 e Lunedi 27 maggio andate a votare in massa per aiutare Siena a liberarsi dalla banda dei dissestatori e dal trasformista ineleggibile Bruno Valentini (da non votare) – Votate per chi vi pare ma non votate Valentini e le sue liste (in mano ad Alberto Monaci) – Noi come redazione di Fratello Illuminato facciamo un appello al voto per la Lista Siena si Muove e per due candidati della stessa lista: Carlo Regina e Silvia Nerucci (la legge consente la doppia preferenza nella stessa lista votando un uomo e una donna) – Negli ultimi anni la banda del buco vi ha portato via le risorse del passato; non fatevi portare via il futuro: non votate Valentini e la coalizione che lo sostiene – Votate Carlo Regina e Silvia Nerucci

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Ci sarebbe da mandare i carabinieri nell’ufficio dei tre dissestatori di enti della città: del Criccaboni e dalla Fabbro e in quello di Gabriello Mancini – Sul blog di Giovanni Grasso ci trovate una notizia che noi divulghiamo e che imporrebbe l’intervento immediato delle autorità e il sequestro dei bilanci dell’università e una verifica sulle erogazioni passate della fondazione MPS – Chi ha dissestato la città e oggi sostiene Bruno Valentini continua con la gestione disinvolta e dissestante degli enti – VERGOGNA!!!

Dal blog di Giovanni Grasso
La Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con le sue ultime erogazioni, ha assegnato oltre due milioni d’euro all’ateneo cittadino, che ha un suo rappresentante nel consiglio d’amministrazione. Ovviamente, secondo la prassi, l’università ha anticipato i finanziamenti ai docenti beneficiari, che li hanno usati per attività di ricerca, quali acquisto di materiali di consumo, attrezzature, contratti e borse per i giovani. Nella fase conclusiva, la ragioneria universitaria predispone il rendiconto economico-finanziario e quello scientifico, da presentare alla Fondazione, per poter riscuotere i corrispondenti importi. Ecco, il problema viene fuori proprio nella fase finale: la Fondazione Mps non è più in grado di onorare l’impegno preso due anni prima con l’ateneo. E l’università, che nel frattempo ha speso quei soldi, che fa? Rinuncia a quei contributi? Ebbene, sembra proprio che sia questa la strada percorsa da Riccaboni e dalla Fabbro, che rinuncerebbero così a più di due milioni d’euro, in cambio dell’alta consulenza informatica di Alessandro Francini, un dipendente della Fondazione. Orbene, l’Università non sa che farsene di un consulente esterno d’informatica, se si considera che dispone d’alte (e in alcuni casi eccellenti) professionalità interne, costituite dai numerosi dipendenti informatici e dai docenti del Dipartimento d’Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche. Inoltre, scorrendo la lista delle erogazioni della Fondazione, negli ultimi venti anni, si vede che i docenti beneficiati sono sempre gli stessi, pertanto non è accettabile che, in questo momento d’emergenza, distraendo una cifra così ingente dal bilancio d’ateneo si continui a penalizzare proprio gli esclusi da quelle elargizioni “politiche”. Infine, il rettore e il direttore amministrativo non hanno titolo ad assumere decisioni del genere che, invece, rientrano tra le prerogative del Senato Accademico.

http://ilsensodellamisura.com/2013/05/25/ora-e-luniversita-di-siena-a-finanziare-la-fondazione-monte-dei-paschi/

Montesquieu di Pontedera, dacci retta, stai a casa stasera. Non ci andare al Ruffolo. Ti sputtani più di quanto hai già fatto

vespaL’altra sera a Otto e Mezzo la nostra redazione rimaneva attonita di fronte all’esasperato mirror climbing del Montesquieu di Pontedera al secolo Enrico Rossi. Notare bene che si arrampicava sugli specchi incalzato da due giornalistoni del calibro di Lilli Gruber e di Andrea Scanzi, sicché immaginatevi voi cosa sarebbe successo davanti a, che so, Gian Antonio Stella o Paolo Mieli. Ora vediamo che stasera va al Ruffolo a sostenere i continuatori del groviglio capitanati da Valentini. Montesquieu dacci retta: non ci andare. Hai il partito completamente distrutto, al tuo segretario regionale il partito stesso gli manda le lettere perché si dimetta, la sanità ha più buchi di un groviera – sembra di essere in Lombardia – e a Siena il groviera l’ha fatto la tu’ moglie. Ma dove vai??? Stai a casa, guardati un bel film e non seguire le orme di Matteo che ieri sera ha fatto una figura cacina di fronte al mondo. Ma come si fa a dire: abbiamo messo un punto fermo e siamo ripartiti? Ma il PD non faceva il PD e le banche facevano le banche? E tutto questo mente interdivano Briamonte. Enrico, dacci retta, stai a casina tua. Ci fai più bella figura.

Ma poi te non eri quello che sosteneva Ceccuzzi? E Renzi lo stesso. E Manciulli lo stesso. Ora siete tutti Valentiniani. Ma lo capite che siete dei buffoni attaccati col bostik alle poltrone e che tutti se ne accorgono? E poi, ancora: ma l’hai letto l’Espresso stamani?

Ancora una volta:

STAI A CASA!!! E LASCIA SIENA MORIRE IN PACE OPPURE RISOLLEVARSI SENZA DI VOI!!!

Non votate Valentini evitando così un nuovo saccheggio di poltrone e una nuova ondata di amministratori solo chiacchere e distintivo – E comunque Valentini è ineleggibile alla carica di sindaco di Siena (lo dicono autorevoli esperti di diritto molto più autorevoli di quelli consultati dal pellegrino di Monteriggioni) – Un comitato per l’occupazione delle poltrone guidato dal condannato dalla Corte dei Conti Roberto Bozzi e dal gruppettino di Alberto Monaci guida la linea del Valentini – E qualche candidato/a nella lista a sostegno del Valentini è già pronto/a per portare a Siena studi legali di altre città per incarichi futuri negli enti senese esautorando gli avvocati che lavorano in città – Stessa operazione nel mondo dell’informazione e della comunicazione:un piano segreto (non troppo) per mandar via i vari direttori dei giornali e di altre strutture giornaliste e piazzare i comunicatori della campagna elettorale del Valentini nei vari uffici stampa della città

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La candidata sindaco di Siena del centrosinistra Laura Vigni: vogliamo contrapporre la leale e trasparente alleanza con tutte le forze sane della città, per ripartire davvero e progettare insieme un nuovo futuro per Siena.-Contro gli accordi sottobanco stretti dalla coppia Alberto Monaci-Bruno Valentini, oggi benedetta dal rottamatore fiorentino

lauraDopo un Epifani un po’ perplesso e timoroso, tocca oggi a Matteo Renzi venire in città a sostegno della candidatura di Bruno Valentini (già sponsor di Franco Ceccuzzi nel recentissimo passato).
Questa visita, ben più di quella del neosegretario del PD, dovrebbe preoccupare i cittadini di Siena, poiché se il modello di colui che ambisce a fare il sindaco di Siena è l’attuale sindaco di Firenze, potranno stare certi che anche nella nostra città verranno attuate le ben note politiche di esternalizzazione dei servizi, di scarsa tutela dei diritti dei lavoratori, di spartizione delle poltrone secondo logiche di appartenenza e di prossimità al “capo” che sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei cittadini di Firenze.

Voglio rivolgere ancora una volta un appello ai cittadini di Siena perché riconoscano nel mio programma e nella mia coalizione il vero, nuovo, centrosinistra capace di governare la città in questo momento così difficile e invito tutti a non scegliere chi vuole portare i poteri economici che appoggiano il sindaco di Firenze a Siena, per finire di espropriarne la banca e spartirsi ciò che resta dopo il disastro dell’ultimo decennio. Agli accordi sottobanco stretti dalla coppia Alberto Monaci-Bruno Valentini, oggi benedetta dal rottamatore fiorentino, vogliamo contrapporre la leale e trasparente alleanza con tutte le forze sane della città, per ripartire davvero e progettare insieme un nuovo futuro per Siena.

Laura Vigni candidata sindaco del centrosinistra con le liste Sinistra per Siena,Siena si Muove e Rifondazione Comunista

Accordo Profumo-Bruno Valentini: “Via il limite del 4% relativo al peso specifico di ciascun altro azionista nell’esercizio del diritto di voto” – Bruno Valentini e il suo gruppo prima hanno devastato la città e ora consegnano quel che resta ai gruppi di potere economico esterni a Siena – Aprirsi e non arroccarsi come in passato si ma non svendersi e affidarsi a chi porta avanti interessi di piccoli gruppi – La città riparte senza Valentini e il suo comitato elettorale è colmo di opportunisti, dissestatori e persone alla ricerca di incarichi e poltrone

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La città di Siena reagisca e volti pagina: non votate il Valentini e le liste che lo sostengono – La magistratura ha interdetto l’attuale membro del cda di banca MPS Michele Briamonte – I nuovi membri del cda sono stati scelti con la famosa finta discontinuità del partito di Valentini – Nel comitato a sostegno del Valentini spunta l’ex membro del cda di Antonveneta Aldo Berlinguer nominato da Mussari e la tosiana Gabriella Piccinni – Per evitare una nuova devastazione della città non votate Valentini

La Guardia di Finanza ha notificato a Perugia una ordinanza interdittiva dagli uffici direttivi nei confronti dell’avvocato Michele Briamonte, componente del consiglio d’amministrazione del Monte dei Paschi di Siena. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Siena su richiesta della Procura della Repubblica.
Nei confronti di Briamonte, da anni consulente della banca vaticana, già iscritto nel registro degli indagati per riciclaggio nell’inchiesta legata allo scandalo Ior, la magistratura di Siena ipotizza il reato di insider trading. Secondo l’accusa, l’avvocato che è partner dello studio torinese Grande Stevens, avrebbe riferito ad alcuni giornalisti i contenuti di una riunione del cda di Mps, che aveva deciso di avviare un’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi vertici, e quella risarcitoria verso Banca Nomura e Deutsche Bank.

Proponiamo un condivisibile articolo di Simona Capece, candidata con Impegno per Siena per Marco Falorni Sindaco

marco capesimo 2Una Siena più europea per rilanciare il turismo e l’economia

Riguardo al futuro della nostra città mi sembra che si oscilli tra due estremi. C’è chi vede tutto nero, considerando Siena ormai consegnata ad una irreversibile decadenza, e chi va in giro distribuendo sogni, assicurando che Siena, grazie alle sue magnifiche qualità e capacità, trionferà immortale, ma senza preoccuparsi di spiegare, in concreto, come. Personalmente mi ascriverei tra i fiduciosi critici: penso che in questa città esistano grandi risorse di persone e di mezzi in grado di permetterle di uscire dalla attuale crisi, ma a condizione che al suo interno avvenga una complessiva messa in discussione di logiche e abitudini che hanno imperato negli scorsi anni.
Il punto di svolta, a mio parere, sta nel comprendere che le risorse di cui prima parlavo dovrebbero sviluppare una nuova capacità di integrazione operativa e strategica e, al contempo, imparare a meglio sfruttare le opportunità che la cooperazione europea può offrire.
A Siena abbiamo una diffusa piccola imprenditoria privata di natura individuale, così come abbiamo forti e radicate organizzazioni che uniscono artigiani, commercianti, agricoltori. In passato, quando c’era il “Monte” a provvedere, ciascuno, forte di quel sostegno, ha costruito autonomamente il proprio divenire. Da parte del Comune è mancata quella funzione di cabina di regìa che sarebbe stata necessaria per costruire un modello di sviluppo organico, poiché in realtà il referente reale della politica economica cittadina era la Banca, che dava, ma non coordinava, perché non era suo compito. Oggi la realtà è mutata e il Comune non potrà/dovrà sottrarsi a tale ruolo; dovrà farlo muovendo dalle risorse che ci sono, ma soprattutto trovandone di nuove.
Un banco di prova fondamentale può essere il turismo, che Siena in passato non ha mai sfruttato in termini strategici, perché ben alimentata da altre fonti; al riguardo basta considerare come si è lasciata deperire una possibile miniera di ricchezza quale è il Santa Maria della Scala. Inoltre è d’obbligo considerare quanto Siena non abbia mai sfruttato le possibilità offerte dall’Unione Europea, si consideri che nel periodo di programmazione 2007-2013 su 45,1 milioni di euro arrivati sul territorio solo 36.631,25 sono stati destinati alla cultura e al turismo, tra l’altro per un progetto che non è stato neanche portato a termine e titolato “Sperimentazione del metodo territoriale di turismo sostenibile e competitivo della rete di regioni europee necstour”. Se queste sono le premesse, le conseguenze non possono certo essere diverse.
Un turismo rilanciato, organizzato, messo in rete, stanziale può significare rilancio non solo per alberghi e ristoranti, ma anche per il commercio, le imprese artigiane, l’edilizia, l’industria culturale e così via. Ma in una tale prospettiva è indispensabile che gli operatori economici non procedano in ordine sparso, bensì in modo coordinato: a questo deve pensare il Comune.
Se questo lavoro sarà organico e programmato, sarà più facile accedere alle risorse che la comunità europea può fornire. Anche perché, e questo lo sanno bene tutti gli operatori che hanno in passato partecipato alla sfida sui fondi europei, se non si crea una rete di soggetti validi e ben coordinati i fondi europei non sono accessibili.
A questo proposito è necessario che il nuovo sindaco si ponga nell’ottica di intervenire in maniera estremamente rapida per far sì che la nostra città sia protagonista ai tavoli di concertazione già attivi per l’attuazione della strategia comunitaria finalizzata alla valorizzazione delle città. In questa fase i comuni stanno partecipando attraverso l’ANCI, ma in tempi brevi si porrà come prioritaria una partecipazione diretta volta a tutelare gli interessi specifici dei singoli territori per essere protagonisti nella gestione dei fondi europei. Altrettanto protagonismo sarà richiesto nel prossimo futuro per la partecipazione attiva alla programmazione che interesserà il periodo 2014-2020 per il quale gli stanziamenti previsti ammontano a 959,9 miliardi di euro di cui 2,5 destinati alla competitività delle imprese anche nel settore del turismo.
Allora le parole d’ordine del prossimo futuro devono essere competenza, efficienza, volontà e organizzazione in rete per sfruttare al meglio tutte le opportunità che il nostro territorio merita.