Dopo un Epifani un po’ perplesso e timoroso, tocca oggi a Matteo Renzi venire in città a sostegno della candidatura di Bruno Valentini (già sponsor di Franco Ceccuzzi nel recentissimo passato).
Questa visita, ben più di quella del neosegretario del PD, dovrebbe preoccupare i cittadini di Siena, poiché se il modello di colui che ambisce a fare il sindaco di Siena è l’attuale sindaco di Firenze, potranno stare certi che anche nella nostra città verranno attuate le ben note politiche di esternalizzazione dei servizi, di scarsa tutela dei diritti dei lavoratori, di spartizione delle poltrone secondo logiche di appartenenza e di prossimità al “capo” che sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei cittadini di Firenze.
Voglio rivolgere ancora una volta un appello ai cittadini di Siena perché riconoscano nel mio programma e nella mia coalizione il vero, nuovo, centrosinistra capace di governare la città in questo momento così difficile e invito tutti a non scegliere chi vuole portare i poteri economici che appoggiano il sindaco di Firenze a Siena, per finire di espropriarne la banca e spartirsi ciò che resta dopo il disastro dell’ultimo decennio. Agli accordi sottobanco stretti dalla coppia Alberto Monaci-Bruno Valentini, oggi benedetta dal rottamatore fiorentino, vogliamo contrapporre la leale e trasparente alleanza con tutte le forze sane della città, per ripartire davvero e progettare insieme un nuovo futuro per Siena.
Laura Vigni candidata sindaco del centrosinistra con le liste Sinistra per Siena,Siena si Muove e Rifondazione Comunista
1 comment so far ↓
A Siena votare il PD e i suoi alleati significa sostenere chi ha devastato TUTTO: Banca, Fondazione, Comune, Università, Ospedale, Santa Maria della Scala, TUTTO! Il presunto cambiamento è solo un’operazione di facciata per consentire ai gruppi di potere che hanno condotto la città allo sfascio di ricompattarsi. In un posto normale costoro per dignità salterebbero un giro e non avrebbero il coraggio di ripresentarsi all’elettorato. Stavolta è possibile cambiare rotta. Coraggio, mandiamo a casa i dissestatori!