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Maggio 18th, 2011 — Note redazionali

[…]I raggi visibili o meglio lo Spirito della luce è tale che, sebbene contenuto e compresso in un corpo opaco, esegue tuttavia il suo compito di emanare raggi. Questo mistero non è noto a tutti e non è stato a tutti svelato[…]”
Lux Obnubilata suapte natura refulgens, vera de lapide Philosophico theorica, metro italico descripta et ab autore Innominato commenti gratia ampliata Venetiis 1666.
Cogliere intuitivamente il senso del verbo che gradualmente ma fatalmente penetra nello spirito e nell’essenza complessa naturale e divina di ogni individuo è processo arduo e gravoso, che reca in sè un impegno costante e travagliato. Percepire dalle tenebre arcane ed indecifrabili ai più la LUCE che traspare anche dalle oscurità più remote postula una fides salda ed inesolabile. E sul valore semantico che discende dalla fides, dalla fede, dalla fiducia e dalla fratellanza si erige invitto l’intento del Servizio che ci siamo assunti e della cura del bene pubblico che ci è stata affidata. Perseveremo nell’ottemperare il voto che un tempo deliberammo, la promessa ed il vincolo che scientemente stabilimmo: sostanziare l’utopica pubblica felicità. Proseguiremo il cammino su cui ci siamo avviati con la vocazione ad estendere a chi vorrà leggere quella comunione di volontà, di intendimenti e di ideali che muove in un unico afflato l’appetitus societatis. I desiderata sono manifesti e cristallini: perseveriamo, conservando quel patrimonio culturale e sociale che dalla corrispondenza fra simili si è generato. Ed a chiosa di questo piccolo scritto stimiamo una volta di più rendere vivida e perspicua la volontà che muove i nostri passi… Fratello illuminato ed i suoi confratelli desiderano restar adombrati in un anonimato senza oscurità affinchè la loro voce sia la voce di ognuno, di ogni individuo. Siamo i servi della società e tali vorremmo restare: la Luce, la Cultura, il senso di Fratellanza non richiedono paternità. Voci senza volto affinché l’umilissimo servizio che assolviamo sia scevro da esecrati protagonismi. Uno è lo scopo, Uno il fine: il Bene comune.
Lux lucet in tenebris
Maggio 18th, 2011 — Note redazionali
Ai saputelli, santi e comunicatori miopi che stupidamente si sono lanciati nella folla mediatica ad aizzare le tifoserie contro Fratello Illuminato dando per scontato la chiusura del blog, rispondiamo con un semplice “state calmi e abbassate il tono della voce”. Perché mai il blog dovrebbe cessare la sua attività? IL BLOG E’ QUI, CON IL SUO GRUPPO E RIVENDICANDO LA PROPRIA AUTONOMIA.
Questo blog non è organico a nessun partito o forza politica, né di maggioranza, né di opposizione. Non siamo nati come competitori politici, non lo siamo stati e non lo saremo mai. In questa ultima campagna elettorale naturalmente ci siamo espressi su tante questioni e abbiamo dato il nostro giudizio sui candidati, ma mai e poi mai tra di noi è balenata l’idea di finalizzare la nostra attività al solo scopo di intervenire nella competizione per le amministrative.
Si riparte, anzi si continua, con il solo intento di dare spazio e forma ad una visione diversa dell’informazione e cercando di garantire un dibattito culturale, libero dal provincialismo e da una visione rozza e campanilistica dei rapporti tra cittadini e poteri pubblici.
La differenza tra ieri e oggi sta nel fatto che il BLOG FRATELLO ILLUMINATO e il suo gruppo di lavoro non frequenteranno più la piattaforma facebook, ma garantiranno la propria attività in piena autonomia solo ed esclusivamente nello spazio libero del web.
IL BLOG C’E’!!!!
James Anderson
Maggio 17th, 2011 — Note redazionali
Visti i commenti e chiarito che non siamo competitori politici e che non è un blog elettorale, ma vuole essere, come è stato in questi mesi, un momento di discussione e di informazione alternativa, siamo ad affermare con forza che il blog “Fratello Illuminato” è qui, presente, attento e informato. Questo per rispondere a claudio c.
Per rispondere invece al Santo, che parla di codardia (lui invece chissà cosa ha fatto!) e di responsabilità della Waterloo, si facesse un esame di coscienza, insieme ad altri di cui torneremo a parlare, e guardasse se invece le responsabilità di quella che lui chiama Waterloo non ricadano anche sulle sue spalle.
In ogni caso: ad majora!!!
La redazione di Fratello Illuminato
Maggio 15th, 2011 — Note redazionali

Così disparvero i Cavalieri del Tempio con il loro segreto, nell’ombra del qual palpitava una bella speranza della città terrena.
Ma l’astratto al quale era incatenato il loro sforzo proseguiva in regioni sconosciute la sua vita inaccessibile e più di una volta nel corso dei tempi, lasciò fluire la sua ispirazione negli spiriti capaci di accoglierlo. (V.E Michelet, Le secret de la Chevalerie, 1930)
Si approssima il momento in cui il libero arbitrio che a noi è stato concesso può dispiegare nella propria interezza e nell’assoluta sua sovranità la ferrea volontà di mutare simbolicamente e fattualmente il corso degli eventi. Episodio raro nella temperie in cui i vincoli non delle umane prerogative, ma solo dei servili e rassegnati gioghi hanno asservito il consorzio sociale. Il tempo scandisce le proprie ere e segna anche i cicli degli affrancamenti… L’abulico fatalismo annichilisce il soffio vitale le energie sottili che pervadono lo spirito, l’essenza della nostra natura terrena. L’attesa, l’interminabile, la travagliata attesa approda alla congenita frattura, non vi sono lenitivi, non è concesso alcun medicamento placebo che procrastinerebbe fra tormenti inenarrabili un esito già annunciato che fatalmente ha già ricevuto il crisma della sorte. E nel ricorrere delle ere siamo chiamati ancora una volta ad assolvere il nostro umile Servizio. Ed è nella celebrazione del nostro rito di concordanza dogmatica ed incondizionata con il bene comune, con l’ufficio che ci siamo imposti volontariamente di perseguire la pubblica felicità, “Pubblica Felicità”, vale a dire la prosperità e la serenità di tutti gli appartenenti alla società civile, che dobbiamo rammentare i Voti. Il Giuramento che consacra alla purezza dell’anima e degli intenti può e deve varcare i silenzi che troppo a lungo hanno condizionato e gravato sulla nostra intima essenza. La Grande Fraternità Bianca non può tollerare ancora gli spergiuri, i traditori del genere umano, coloro che hanno abusato del proprio potere, coloro che hanno perpetrato l’angheria peggiore, quella consumata nel silenzio degli oppressi. La comunione si deve estinguere a fronte delle vessazioni ed ai tentativi di asservimento. Gli esiti sono manifesti ed inequivocabili Lux meridiana clariores. Non Prevalebunt.
«Ma perché lei che dì e notte fila,
non gli avea tratta ancora la conocchia,
che Cloto impone a ciascuno e compila…»
(Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXI, 25-27)
Maggio 14th, 2011 — Note redazionali
Maggio 12th, 2011 — Note redazionali

Ci sono tanti motivi per cui non votare Ceccuzzi e il candidato Davide Chiti, ma oggi vi vogliamo raccontare una storia vera che, a nostro avviso, è determinante per consolidare la convizione di non votare i due suddetti.
Ci risulta che tra i 27 nomi dei rinviati a giudizio firmati dal Procuratore Francesca Firrao compaiano i nomi di Viviani Paola e Viviani Stefania, titolari dell’appalto del bar sito all’interno della struttura universitaria di Via Roma 56. E le medesime sono rispettivamente moglie e cognata di David Chiti, fedelissimo di Franco Ceccuzzi, nonché candidato alla carica di consigliere comunale per il PD.
La storia: sembrerebbe che il responsabile dell’ufficio forniture e contratti d’appalto dell’Ateneo, il ceccuzziano Carlo Bruni, esponente della CGIL di Claudio Vigni e Angelaccio, avesse concesso in appalto senza gara e passaggio al Consiglio di Amministrazione il bar delle Facoltà di Ingegneria e Lettere alle due sunnominate parenti del Chiti. In seguito risulterebbe che fosse stata finalmente fatta una gara d’appalto che, bada caso, è stata vinta dalle parenti del ceccuzziano Chiti, che peraltro erano già lì.
Sembra che tutto questo, viste le richieste del Procuratore, sia più un fatto che un “sembrerebbe”.
Avete capito di cosa si tratta? Stiamo parlando della Cosa Pubblica, perché l’Università di Siena non è, come sembrerebbe finora, del PD, ma un ente pubblico e le leggi della Repubblica Italiana vanno rispettate perché altrimenti si incorre nell’infrazione PENALE.
Invece di pensare di applicare le Carte etiche agli altri, pensassero ad applicarle a sé stessi quelli del PD. E smettessero le coccole di farsele per sé invece che alla città. E non votate Ceccuzzi e chiedete al Chiti di ritirarsi dalla competizione!
Ufficio Legale di Fratello Illuminato
Maggio 12th, 2011 — Note redazionali
Maggio 11th, 2011 — Note redazionali





Dopo mesi di indagini, a seguito della scoperta del dissesto finanziario di oltre 250 milioni di euro dell’Ateneo senese, imputabile alla gestione Tosi-Boldrini-Cardini-Coluccia-Gioffré e della CGIL di Angelaccio e Bruni, nomenklatura tutta riferibile al PD di Ceccuzzi e e della famiglia Monaci-Gioia. Questa nomenklatura ha devastato e messo in ginocchio una delle Università e degli Ospedali più prestigiosi d’Europa. I reati evidenziati dalla Magistratura sono: falso ideologico in concorso e continuato, truffa e peculato. Ci risulterebbe che le indagini di cui sopra, come evidenziato anche da alcuni quotidiani siano giunte a conclusione colla notifica dei capi di imputazione ai responsabili della devstazione dell’Università. Risulterebbe che i responsabili individuati dagli organi inquirenti sono: 1) Dino Angelaccio, già colpito da provvedimento interdittivo da parte della Magistratura, esponente storico della CGIL universitaria, collega di Fiorino Iantorno e legatissimo politicamente a Franco Ceccuzzi, tanto che nel 2010 partecipò ad una riunione in Federazione insieme a Ceccuzzi e Alberto Monaci per tentare di boicottare la manifestazione dei dipendenti che chiedevano verità sul dissesto. 2) Walter Gioffré, anche lui colpito da provvedimento interdittivo già nel 2010, da sempre legatissimo ad Anna Gioia e al marito della stessa Alberto Monaci ed elettore del ceccuzziano Riccaboni. 3) Piero Tosi successore unto del barone di Stigliano è stato per dodici anni rettore, da sempre legato ad Alberto Monaci, alla CGIL di Claudio Vigni e a Franco Ceccuzzi. Infatti questo ultimo nel 2005 esprimeva stima nei confronti del medesimo Tosi. Già condannato in primo grado per falso ideologico nel 2009. 4) Loriano Bigi ex direttore amministrativo dell’Università. da sempre vicino a Alberto Monaci e referente interno all’Ateneo della CGIL di Claudio Vigni e di Ceccuzzi. 5) Anna Coluccia, esperta di criminologia e organica al partito del ceccuzziano Ceccuzzi, storicamente legata a Luigi Berliguer e Iolanda Cei Semplici e sostenitrice accanita di Riccaboni e Fabbro. 6) Antonio Maurizio Caronna ex direttore amministrativo, politicamente vicino a Claudio Marignani e al PD+L di Verdini. 7) Laura Goracci, strettissima collaboratrice (anzi di più) di Loriano Bigi e attualmente sostenitrice del Ceccuzzi e del gruppo di riferimento di Boldrini Maurizio*.
Questi sono i nomi che risulterebbero essere i responsabili individuati dalla magistratura, raggiunti da notifica del reato contestato e sembrerebbe che martedì 17 (bada caso il 17) siano stati fissati gli interrogatori di garanzia.
A questo punto non rimane che prendere atto delle responsabilità di coloro che politicamente hanno messo in ginocchio l’Ateneo: Monaci e Ceccuzi. Al resto dei nomi ci sta pensando la Magistratura.
* P.S. Per quanto attiene al sig. Maurizio Boldrini torneremo a parlare di lui nel terzo capitolo. Preghiamo il candidato di riferimento di Aldo Berlinguer, di Omar Calabrese e della famiglia Monaci-Gioia Franco Ceccuzzi di seguire attentamente questa saga, munito della Carta dei Valori e di farne partecipe anche Evangelisti e l’Italia dei Valori di Siena.
Maggio 11th, 2011 — Note redazionali
Maggio 10th, 2011 — Note redazionali
Un nostro assiduo lettore, e presente all’evento, ci ha mandato questa
foto. Direte, ma che bella tavolata, Franco Ceccuzzi con i suoi guardiaspalle Luca Turchi e Giulio Carli accompagnati da Daniele Tacconi col
suo sigaro. Sapete dove e quando è stata scattata la foto? Domenica 8 maggio a casa di Mauro Rosati, il segretario generale di Qualivita. Ma d’altra parte è del tutto normale; dopo che Ceccuzzi è nuovamente tornato tra le braccia della Birreria di Bellandi & Degortes non c’è da stupirsi. Qualche maligno che è andato là ci avrebbe detto che Ceccuzzi è stato immusonito e guardingo tutto il tempo. Si vocifera, infatti, che Ceccuzzi non si fidi affatto del gruppo della Birreria (alias Per Siena) ma che a causa della sua continua perdita dei voti, è stato costretto ad abbassare la testa di fronte a Bellandi & C.
E c’è chi dice che questo pubblico riconoscimento di debolezza politica lo pagherà caro. Ma si sa, non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena.
Ma la personale botte di Ceccuzzi è parecchio vuota di voti personali e parecchio piena di voti alla birra. E come si dice in questi casi, per Ceccuzzi, mo’ so cazzi …