Compagni del PD e del consiglio di amministrazione dell’Università di Siena

Anni fa qualcuno cantava “compagni dai campi e dalle officine”. Oggi i campi son quasi abbandonati, le officine sempre tali e i compagni dispersi o politicamente modificati.
Ci sono due ex compagni ora democratici del PD che corrispondono ai nomi di Morrocchi e Cucini, fedeli sostenitori del candidato a sindaco di Siena del PD Franco Ceccuzzi , che siedono nel consiglio di amministrazione dell’università di Siena. Ad oggi risultano tra coloro che sono schierati con il duo Riccaboni-Fabbro e quindi ne condividono le scelte e la linea di restaurazione della vecchia gestione tosiana.
Questo è bene saperlo perchè a questo punto possiamo affermare che sia Morrocchi e Cucini esponenti del PD e fedelissimi di Ceccuzzi condividono il taglio degli stipendi ai dipendenti.Quindi tutti devono sapere che gli esponenti del PD vicino a Ceccuzzi sono contro i dipendenti. Ed è cosi, salvo smentite o prese di posizione chiare e scritte.
Alle assemblee dei circoli il Ceccuzzi propaganda il suo sostegno ai dipendenti ma nei fatti gli esponenti del suo partito appoggiano scelte e modo di operare contrari agli interessi dei lavoratori.

Mi sembra che sia tutto chiaro!!!

Maestro James

Riceviamo e pubblichiamo

Sono riuscito ad uscire dal Dipartimento alle 2 perché non resistevo più dal voltastomaco. Dopo tutto quello che ci hanno fatto anche oggi ci sono novità; da un po’ di giorni ci sono sempre novità, e mai buone.

Oggi la Direttora Ines, corre voce che abbia bloccato ogni spesa per la formazione del personale, quella formazione che da noi si chiama esterna. Certo per raccattare due lire, grattando ancora il fondo del barile e sempre a carico di noi tecnici.

E poi un’altra cosa. Siamo già al 20 e ancora non è arrivata nessuna comunicazione sull’accordo del 30 dicembre sullo straordinario e la scadenza per le domande è il 31 gennaio. Non è che hanno intenzione di ciullarci anche quella miseria.

Sono schifato. Mi sto sentendo male. Domani sono malato.

Ciggiellino pentito e fortemente incazzato

Lo scoop del cane Paco!!!

Ecco chi è il Puma!! E’ la coscienza dei dissestatori che insegue loro stessi……

Ancora una testimonianza del successo MPS fashion

Mussari e “quella sua maglietta fine”

Avrete notato che Giusy Ferreri, nel carissimo ed inutile concerto dell’ultimo dell’anno in Piazza del Campo, ha cantato per ben tre volte la sua modesta versione di “Il cielo è sempre più blù”, intramontabile pezzo di Rino Gaetano e da oltre un anno “tormentone” della pubblicità della Banca senese.

Il motivo della ripetizione e della sua presenza sta proprio in quest’ultimo particolare: allo sponsor “Beppino”, che aveva pagato anche i “cerotti” sulla facciata del Palazzo Pubblico, non si poteva certo dire di no e il pacchetto Ferreri-Grandi-Belli, che ha portato la spesa a 500.000 euro, ha subito prevalso sul meno costoso ma “bancariamente anonimo” Zucchero.

Dobbiamo dire che il Presidente Mussari proprio non ci fa mancare nulla: illuminazione, musica e vino, lo “splendido” vino che il Monte produce e commercializza direttamente. Diciamo che le componenti per passare un buon fine anno ci sarebbero state tutte. Invece le polemiche non sono mancate, per le scarse ricadute sull’economia locale e le condizioni miserevoli in cui Siena è stata restituita ai cittadini. Peccato poi che a fine anno non fosse ancora pronta l’ultima trovata del nostro eroe ed al concerto non si sono potute usare le nuove felpe della Banca. Sì, perché ora il Monte, dopo il vino, invece di concentrarsi sui problemi di una finanza in forti difficoltà, si è messo anche a firmare una linea di abbigliamento mostrando di volersi “buttare” in un mercato dove dominano l’esperienza e l’inventiva. Auguri! Se possiamo dare un modesto consiglio, il Monte potrebbe cercare di caratterizzarsi magari nella produzione di taglie forti, tipo …XXXXL, usando come testimonial personalità come Gabriello Mancini o Mauro Marzucchi.

Passando a discorsi più seri, quello che è astorico rispetto alle realtà attuale è la marcata volontà d’imperio del presidente calabrese.

Nel passato, chi aveva egemonia in città non aveva bisogno di mostrarsi costantemente presente; c’erano, si sapeva, e svolgevano il loro ruolo discretamente, ma tutto girava. Oggi non è così! Più il potere è presente, peggio girano le cose, e il sistema un tempo forte ora fa acqua da tutte le parti. Inutile rifare l’elenco; tutti vedono che Siena si è pericolosamente indebolita ed ha fortemente compromesso il proprio futuro. Anche il candidato chianino del Pd al seggio di sindaco non ha potuto che esordire facendo delle retromarce, sullo Stadio e su Ampugnano, anche a costo di copiare temi cari alle Liste Civiche, ma non è riuscito a opporsi a Mussari ed alla sua compagine della birreria oppure ai progetti dei poteri romani sul futuro aumento di capitale al Monte. Né potrebbe fare diversamente dopo che, per anni, ha assecondato tutte le operazioni dell’amico Presidente. Chissà se al prossimo Palio, passata la “buriana elettorale”, li rivedremo ancora fianco a fianco, magari forniti stavolta non solo di cappellini gemelli, ma anche delle nuove magliette “bancarie”?

Azazel David

Un’esortazione

Questi uffici ritengono opportuno invitare ed esortare tutti i dipendenti dell’Ateneo a ribellarsi contro il duo Riccaboni – Fabbro e ricorrere nelle sedi competenti contro la decisione unilaterale di privare il personale del trattamento accessorio e contro la unilaterale dichiarazione di decadenza del contratto integrativo.

Firmato: Cesare Mori e la Redazione di Fratello Illuminato

Benvenuti in MPS Fashion

Ma era il momento giusto per lanciare una linea di abbigliamento? Gli esperti “consigliori” pensano che bastino due magliettine per far tornare il senso di appartenenza a dipendenti incazzati neri?

Sol Invictus. La Luce sul far del giorno

Resurrezione è termine che annuncia il ritorno dalla morte alla vita, l’eterno ciclo del tempo e dello spazio che senza soluzione di continuità si rinnova costantemente  e a nuova vita rinasce.
Gli antichi riti misterici celebravano la ricorrenza armonica del metamero vita-morte-rinascita delle correnti naturali. Nei Vangeli i lemmi greci che consacrano la risurrezione dai morti sono anastaseos nekron, (rialzarsi da coloro che sono morti) il cui significato definisce, sacralizzandolo il λόγος, la parola incarnata: Rialzarsi.
Rialzarsi nella forma riflessiva designa il recupero delle forze e dell’energia vitale, il ritorno al chiarore solare nel perpetuo moto degli avvicendamenti.
Il momento non è che il germe e al contempo la derivazione di un processo storico, sociale e culturale che non conosce principio costituente se non nell’istante della scaturigine suprema. L’evoluzione costante degli astri determina l’alternanza fra l’oscurità e la Luce generatrice della sostanza immanente e, specularmente, scandisce l’armonia trascendente. La proiezione mentale e spirituale collettiva si modula secondo i ritmi imposti dall’essenza del Creato. Ogni metamorfosi (μεταμόρφωσις) presuppone una morte simbolica, uno iato che rende sacro il ritorno della Luce dalle dimore dell’ombra.
Il simbolismo solare rammenta altresì  la trasfigurazione  la cui sostanza si rende concreta tramite la sua derivazione etimologica trans-” (trans-) e dal verbo “figurare” (dare forma) e la stessa  resurrezione la cui allegoria è ipostatizzata nel sorgere del sole. Resurrezione e Luce, e dalla Luce procede anche la concretizzazione dell’idea astratta di Giustizia:”La mia giustizia sorgerà come un sole e i suoi raggi porteranno la guarigione … il giorno in cui io manifesterò la mia potenza, voi schiaccerete i malvagi …»
(Libro di Malachia, 3, 20-21)
La squilla avverte che è giunta l’ora:
Il suo eterno sole splenderà e il suo fuoco sarà fulgido in tutti i confini della terra; sulla tenebra splenderà. Allora la tenebra sparirà dalla terra, l’oscurità dalla terraferma. »

(Apocrifo di Levi (4Q541), frammento 9, colonna 1, righe 2-6
Sol Invictus, Lux lucet in tenebris
Uriel David


PDL. Previsioni in vista delle Comunali a Siena. Candidato sempre più lontano. Scomporre gli attuali schieramenti

Continuiamo a riflettere sui possibili scenari politici senesi partendo da un dato.

Ipotizziamo che stia terminando – o sia già terminato – un ciclo e che tra Stefano Bisi, l’amico fraterno di Enzo Viani ex presidente dell’aeroporto di Ampugnano (quello delle dichiarazioni sui 4 milioni di passeggeri, tanto per capirsi) e il PD, soprattutto gli ex Ds, il legame sia alle battute finali.
Questo, in effetti, sembrerebbe non essere molto distante dalla realtà. Ciò che, però, ancora non risulterebbe del tutto chiaro è: perché?
Perché dopo anni di informazione addomesticata o, comunque, più sensibile a certi aspetti politici piuttosto che ad altri (e Bisi non ce ne voglia, perché sa che questo corrisponde al vero e sa, altrettanto, quante volte ha dovuto mettere la faccia alla finestra per il quieto vivere) improvvisamente gli scenari sembrano essere cambiati?
A livello temporale l’empatia sembra essersi cominciata ad incrinare dopo le oramai infauste e famose dichiarazioni di Enzo Viani sull’aeroporto, da quel momento terreno minato per chiunque ci si avvicini.
La gaffe fu talmente tanto grave e creò a tal punto scompiglio (avendo peraltro dato un pazzesco assistrinvigorente al Comitato contro l’ampliamento dell’Aeroporto) che cominciarono un pò di mal di pancia all’interno del PD senese.
Da lì in poi è stata una escalation di, chiamiamole, incomprensioni tra Bisi ed il PD (soprattutto, al solito, ex Ds).
Ora, non vogliamo tediare troppo il lettore, ma ricordiamo solo brevemente che il Gruppo Editoriale che ricomprende anche il Corriere di Siena di Bisi è il Gruppo dei Cementieri Umbri Barbetti il cui Amministratore Delegato è l’on. Rocco Girlanda (PDL) legatissimo ad uno dei tre coordinatori nazionali, l’on. Denis Verdini.
Dato che la linea politica che Bisi sta ultimamente tenendo non pare essere sempre benevola al PD/Ds, ci chiediamo, politicamente parlando, dove questo interrotto o, quantomeno, parzialmente sospeso feeling possa portare lo stesso Bisi.
Forse per lui sarebbe meglio spostarsi verso il PDL? Ma a Siena, pensa sia una scelta vincente?
Abbiamo nei giorni scorsi ricordato, con numeri alla mano, che il PDL alle ultime elezioni comunali racimolò circa un misero 12% e che, stando ad un pò di rumors locali, le prospettive per le prossime elezioni dovrebbero essere ancora peggio.
E se, per puro caso, dovessero riprendere un pò di spazio sulle cronache le vicende giudiziarie di Verdini (dato che il PDL senese è legato a lui) è molto probabile che le percentuali potrebbero arrivare ancora più in basso.
Senza spirito di parte, ma del tutto asetticamente, in un vuoto del genere che sarà difficile per il PDL colmare in questa manciata di settimane che ci separano dal voto, è abbastanza probabile che la gente cerchi un approdo sicuro e non coinvolto in tante beghe, scandali e belletti vari.
Un contenitore che sia in grado di raccogliere ed ospitare al suo interno un pò di tutto; una scatola in grado di contenere, superando i vecchi e oramai logori schemi tradizionali, non tanto e non solo elettori legati a precisi partiti politici, quanto, piuttosto, semplici cittadini che si siano letteralmente stufati di questa non politica senese del PD (Ds) da una parte e dell’ectoplasmatico PDL dall’altra.
E questa non è propaganda per un probabile Terzo Polo più o meno allargato, è una semplice lettura dei fatti.
p.s. Sul versante candidature, avevamo pronosticato nei giorni passati che per il PDL sarebbe stato davvero un’impresa complicata trovare qualcuno disposto a metterci la faccia.
E al tempo in cui lo scrivemmo ancora non era in corso la nuova valanga “bunga-bunghista”. Figuriamoci adesso.
Chi accetterà in queste condizioni di candidarsi, o meglio, di immolarsi alle comunali di Siena per il PDL?
Firmato
La Primula Rossa

Questione di sguardi

Amor di verità mi costringe a riferire quanto avvenuto durante l’assemblea di ieri (indetta dalla CGIL ma rivolta a tutto il personale – forse vaghi ricordi di un passato glorioso) alla presenza dell’Avvocato del Sindacato e moderata dal Sig. Iacoboni. Tutti i presenti con cui ho avuto occasione di parlare riferiscono di “strani” sguardi, di attimi di silenzio imbarazzato, di risposte non congruenti ogni qual volta veniva associata la parola “dissesto” alla parola “personale docente”.

Due momenti sono stati emblematici. Alla domanda se il personale danneggiato dal dissesto potesse rivalersi su chi il dissesto ha causato, è seguito un balbettio incomprensibile dell’Avvocato … è venuto in soccorso il Sig. Iacoboni che, con tempismo da trapezista, ha precisato che la questione potrebbe risultare attuali nel momento dei processi contro i Dirigenti dell’ Università … i dirigenti dell’Università, Iacoboni ? I Rettori e gli altri docenti li abbiamo già assolti prima ancora di iniziare i processi ?

Una volta può essere caso; due però iniziano ad essere una prova … alla domanda se il dissesto può produrre la nullità degli atti amministrativi con cui sono stati assunti docenti, è seguito un attimo di imbarazzato abbassare gli sguardi, per poi passare con scatto repentino, quasi di biscia, ad altro argomento …

Concludendo: non è mia intenzione sparare sulla Croce Rossa, ma la questione è seria, investe la rappresentanza del personale dell’Università. Le questioni possono essere due: o in nostri compagni hanno un atavico tabù referenziale nei confronti del personale docente, oppure ci giocano interessi ed aspettative che non ho voglia neppure di immaginare … in ogni caso invito i nostri amici a farsi da parte e lasciare campo libero a chi il personale lo difende davvero.

Otto der Kommissar und seine Freunde