Amor di verità mi costringe a riferire quanto avvenuto durante l’assemblea di ieri (indetta dalla CGIL ma rivolta a tutto il personale – forse vaghi ricordi di un passato glorioso) alla presenza dell’Avvocato del Sindacato e moderata dal Sig. Iacoboni. Tutti i presenti con cui ho avuto occasione di parlare riferiscono di “strani” sguardi, di attimi di silenzio imbarazzato, di risposte non congruenti ogni qual volta veniva associata la parola “dissesto” alla parola “personale docente”.
Due momenti sono stati emblematici. Alla domanda se il personale danneggiato dal dissesto potesse rivalersi su chi il dissesto ha causato, è seguito un balbettio incomprensibile dell’Avvocato … è venuto in soccorso il Sig. Iacoboni che, con tempismo da trapezista, ha precisato che la questione potrebbe risultare attuali nel momento dei processi contro i Dirigenti dell’ Università … i dirigenti dell’Università, Iacoboni ? I Rettori e gli altri docenti li abbiamo già assolti prima ancora di iniziare i processi ?
Una volta può essere caso; due però iniziano ad essere una prova … alla domanda se il dissesto può produrre la nullità degli atti amministrativi con cui sono stati assunti docenti, è seguito un attimo di imbarazzato abbassare gli sguardi, per poi passare con scatto repentino, quasi di biscia, ad altro argomento …
Concludendo: non è mia intenzione sparare sulla Croce Rossa, ma la questione è seria, investe la rappresentanza del personale dell’Università. Le questioni possono essere due: o in nostri compagni hanno un atavico tabù referenziale nei confronti del personale docente, oppure ci giocano interessi ed aspettative che non ho voglia neppure di immaginare … in ogni caso invito i nostri amici a farsi da parte e lasciare campo libero a chi il personale lo difende davvero.
Otto der Kommissar und seine Freunde