Entries from Gennaio 2013 ↓

”La città e il mio partito sono in piena emergenza democratica, con un gruppo dirigente asserragliato e appiattito sulle posizioni del candidato, al momento unico, Franco Ceccuzzi. Questi dirigenti locali si sono posti contro i propri iscritti e militanti, che in pochi giorni hanno firmato in oltre 1500 per sostenermi. Oggi a rischio è il futuro della coalizione, la credibilità del Partito Democratico e la vittoria alle prossime amministrative”

Il gruppo dirigente del PD senese capitanato dall’ex sindaco fallimentare e dall’economista Giulio “Guido” Carli e il partito dei sellati guidati da Berni e D’Onofrio,in perfetto stile partenopeo anni gaviani,hanno impedito a Bruno Valentini di partecipare alle primarie.E infatti Bruno Valentini ha dichiarato:”La città e il mio partito sono in piena emergenza democratica, con un gruppo dirigente asserragliato e appiattito sulle posizioni del candidato, al momento unico, Franco Ceccuzzi. Questi dirigenti locali si sono posti contro i propri iscritti e militanti, che in pochi giorni hanno firmato in oltre 1500 per sostenermi. Oggi a rischio è il futuro della coalizione, la credibilità del Partito Democratico e la vittoria alle prossime amministrative”.
E non solo: le primarie ceccuzziane-gaviane sono una farsa e i due partiti della coalizione (Riformisti e Siena Futura) hanno lasciato soli quel che resta del PD senese e il partito dei sellati di D’Onofrio.
E’ il momento per i senesi di punire nelle urne il PD senese che ha dissestato la città sotto le gestioni Ceccuzzi e Mussari.

Evitiamo un’ulteriore sciagura al paese:mai e poi mai Giuliano Amato presidente della Repubblica. Sostieni e diffondi l’appello pubblico per evitare questa sciagura

AMATO TENNIS CON TOSIHa svenduto la tradizione socialista e laica riciclandosi ovunque; è stato uno dei peggiori presidenti del consiglio e da sempre uno dei migliori politici trasversali. Tra la fondazione che gestisce insieme a Massimo D’Alema e Astrid che gestisce insieme a Franco Bassanini, il pensionato d’oro coltiva l’ambizione di prendere il posto di Giorgio Napolitano. Invece di arrecare un’altra sciagura al Paese sostenete l’appello per bloccare l’eventuale candidatura di Giuliano Amato al Quirinale. Per cortesia,un minimo di decenza.

 P.S. Nella foto il dottor sottile insieme a Piero Tosi capo dei dissestatori dell’università di Siena.

Se Valentini si affida a Roberto Bozzi ricomincia il solito groviglio. Quindi primarie farsa a Siena?

Sul fatto che Roberto Bozzi è un fedelissimo del Ceccuzzi che funge da quinta colonna nel gruppo che sostiene Bruno Valentini noi siamo sicuri. Il legame con Ceccuzzi si fortifica quando lo stesso Ceccuzzi insieme a Luca Bonechi costruirono tutte quelle condizioni per far vincere le primarie a Bozzi contro il Porcellotti per la candidatura a sindaco di Castelnuovo Berardenga. Ieri sera ecco la trovata ceccuzziana: far pronunciare Roberto Bozzi. E infatti il Bozzi scrive: ”Pierluigi Bersani e Matteo Renzi si sono incontrati a Roma per discutere della campagna elettorale. “La nostra forza è essere un grande partito popolare e pluralista, con tanti protagonisti e c’è una sintesi che cerchiamo di portare fuori dal politicismo, sulle cose reali, la moralità pubblica, il lavoro, il welfare” Se questo si fa a livello nazionale, perchè a Siena non si può fare. Bruno Valentini e Franco Ceccuzzi. Uno che ha appoggiato Matteo Renzi, l’altro Pierluigi Bersani, ma con grande rispetto l’uno dell’altro. Primarie vere, aperte, partecipate. Ognuno con il proprio punto di vista e le ricette per uscire dalla crisi, ma con una base comune di valori e un orizzonte comune. E dopo assieme a lavorare a prescindere di chi vince e di chi perde…sicuramente vince Siena…”

Se Bruno Valentini e il suo comitato considera Franco Ceccuzzi una “risorsa” per la città dopo tutto quello che è successo,allora,risulta chiaro che le primarie tra Valentini e Ceccuzzi sono una farsa ed entrambi lavorano per conservare il solito groviglio. E poi sinceramente,ci vuole fantasia a paragonare Ceccuzzi a Bersani. Evidentemente al Bozzi la fantasia non manca,nemmeno per farsi condannare dalla Corte dei Conti.

La città non ha bisogno di inciuci e finte dialettiche. Il PD è il partito che ha affossato università,banca e fondazione e per recuperare credibilità o rompe con il groviglio oppure rompe con gli elettori. Meditate cittadini.meditate.

Ma quanto dura ancora questa intollerabile presa per i fondelli? CHe intervengano il Montesquieu di Pontedera e il Mazzarino di Calamoresca

vespaCi vediamo costretti a richiedere l’ntervento dei due allegri compagni in foto per chiedere che facciano cessare questa intollerabile pagliacciata che si sta svolgendo a Siena. Ma Rossi e Manciulli sono dello stesso partito del Ceccuzzi, Carli, Valentini e via discorrendo o  questi a Siena fanno razza a sé? Premesso che le primarie le fanno solo negli Stati Uniti per eleggere il candidato ALLA PRESIDENZA DEGLI STATI UNITI e che quindi questo “strumento di partecipazione democratica” in Italia viene utilizzato impropriamente anche per nominare il candidato alla residenza del Circolo Arci di Ponte a Bozzone; premesso altresì che con tutte le deroghe (vero Rosy) e le caselle già riempite (vero Manciulli?) lo strumento viene ulteriormente snaturato e dileggiato, premesso tutto questo a Siena la vogliamo fare finita con questa incredibile pagliacciata oppure dobbiamo continuare ancora per molto? Ma smettetela che siete ridicoli!!! Poi, non esistono gli organi provinciali, regionali e nazionali? E allora intervengano e facciano cessare questa presa per il culo. Vogliono candidare Ceccuzzi? E candidino Ceccuzzi, il nuovo che avanza, e poi stiano a vedere che succede. Tanto non c’è più niente da depredare e anche ai livelli regionali forse hanno qualche problemino. Almeno così Rossi e Manciulli possono continuare a girare in vespa col piattino in mano per riempire i buchi che in Regione sono dappertutto, vedi ASL di Massa (460 mlioni), tutte le altre ASL i cui debiti si aggirano per tutte intorno ai 10 milioni di euro, l’Università di Siena in mano a Criccaboni & Fabbro che continuano a raccontare frottole sul risanamento e sul blocco dei mutui (a proposito: si potrebbe rendere pubblica la relazione dei Revisori dei Conti? Con il loro parere non solo sul bilancio di previsione, ma anche sugli esuberi, sugli immobili, sulle sedi distaccate?). Insomma basta con questa storia. Siamo convinti che i cittadini si siano stufati, come noi, di questa cialtronata senza fine.

P.S. Ma gli illustri personaggi cui è demandata l’intellighenzia del partito (Barzanti, Boldrini, Barni, Flores, Sapia, Piccinni) che fine hanno fatto? Come mai non ci inondano più delle loro perle di saggezza e coi loro pistolotti? Comunque per le elezioni, anche primarie, andate a chiedere un parere a Bettalli, Comporti e a tutta la commissione e al seggio che nel 2010 ha gestito l’elezione del Criccaboni. Loro un consiglio ve lo sanno dare di sicuro, visto come sono andate le cose …

Qualche domandina per saperne di più

Dunque dunque: ci giunge notizia CERTISSIMA E DOCUMENTATA che vengano invitati dei professori universitari a delle cene organizzate dal Ceccuzzi riteniamo per esercitare una captatio benevolentiae nei loro confronti sul lato elettorale. Niente di illecito sia chiaro. Però, c’è un però. Da chi ricevono gli inviti questi signori docenti universitari? Da Ceccuzzi? NO!!! Dalla sua organizzatrice Daniela Bellucci. Dove lavora Daniela Bellucci? All’università. E dove per la precisione? All’Ufficio Congressi o come cacchio si chiama ora. Considerato tutto ciò le domande:

1) Ma questi inviti li fa in orario di lavoro? E sì col permesso dell’amministrazione (Criccaboni & Fabbro)?

2) Ma non è che per caso attinge ai dati dell’Ateneo? No perché siccome è già successo alle scorse elezioni che una dipendente candidata col Ceccuzzi mandava le mail a tutto il personale con la rubrica dell’Ateneo (per non parlare di quelli del Comune e della Provincia e, addirittura della Banca MUssari condiscendente e coadiuvante) ricordiamo che ci sono delle leggi piuttosto severe in merito.

3) La domanda delle domande. La madre di tutte le domande. La domanda delle cento pistole. Il domandone. Queste cene CHI LE PAGA?????????

Se le paga il Ceccuzzi di tasca sua, tutto a posto. Se invece, hai visto mai, venissero pagate con i soldi del PD diremmo che forse gli iscritti (dissidenti e critici compresi) forse avrebbero qualcosa da dire, o almeno ci auguriamo ce lo abbiano.

Siccome, fra l’altro, non è che proprio ‘sti soldi siano gestiti trasparentemente (nonostante la presenze di un economista di vaglia come Giulio “Guido” Carli e di una tesoriera a cui Keynes, Modigliani, Friedman fanno una pippa, Carolina Persi) ci piacerebbe tanto che si desse adito a risposte della massima concisione & sintesi. Infatti qui il politichese non c’entra. La domanda è chiara: LE CENE ELETTORALI DEL CECCUZZI CHI LE PAGA? STOP.

Ricordiamo anche questo sgradevole episodio, tanto per ribadire che dubbi ce ne sono a bizzeffe:

MPS TO PD

Ester Cicala. Prima del tempo piazzi il Piazzi alla fondazione MPS?

asexyOggi mi sento leggermente economista; una donna della sexy economy. Sprigiono tutto il mio acume economico e supero di molte lunghezze i ben noti analisti economici sulla piazza. La pare che mi risulta difficile vestire è quella del comunicatore-mega-lungoteverino; ruolo ben ricoperto dall’illustre supercomunicatore di MPS David Rossi. Lui sì che non demorde e non dimentica la sua vocazione a sostegno del candidato-scandidabile Franco Ceccuzzi.  L’ultima, in ordine di tempo, genialata comunicativa del superRossi è quella di aver suggerito al suo amico giornalista di Milano Finanza Luca Gualtieri di lanciare la candidatura di Alessandro Piazzi come prescelto dal Ceccuzzi alla presidenza della fondazione MPS. Ma cosa piazzi il Piazzi prima di aver piazzato un sindaco?

Ci sarà molto da riflettere cari Profumo e Viola quando arriverà il momento di analizzare e approfondire la gestione economica dell’area comunicazione e delle sponsorizzazione e pubblicità, soprattutto quelle in piena autonomia del superRossi. E forse non è nemmeno un caso, direi poco furbi, che i soliti giornali locali continuano a concedere spazio quotidiano in abbondanza al candidato-scandidabile Franco Ceccuzzi. Del resto il superRossi pretenderebbe di vivere da dominus della comunicazione senese (ottimi risultati, bravo bravo!!) ma non si rende conto che Cristoforo Colombo da un bel pezzo ha già scoperto l’America. Chissà altri cosa hanno scoperto nel centro-sud-america, non ai tempi di Colombo ma oggi?

Besos calienti da Ester Cicala ……

Lavare con Perlana o cambiare abbigliamento? Primi vagiti di un movimento diffuso di cambiamento a Siena con la speranza che il cittino non resti nella culla del lupo

Vi ricordate la pubblicità della Perlana con quel famoso slogan “E’ nuovo? No, lavato con Perlana”, funzionale ad enfatizzare la promessa di Perlana di mantenere tutti i capi delicati così morbidi da farli sembrare nuovi? Ecco nella politica senese la tendenza alla lavatrice è alquanto diffusa; ma siamo sicuri che per risollevare una città dilaniata dai dissesti e dalla cattiva politica la soluzione è un lavaggio dei “vestiti” usati o la vera soluzione, sempre per il bene della comunità, è un nuovo capo d’abbigliamento? Almeno provate a cambiare il “vestito” più importante.

Il Ceccuzzi è fin troppo superato dai tempi e fin troppo complice di quel groviglio che ha messo in ginocchio la città, dall’università alla banca senza dimenticare le altre istituzioni, per permettersi il lusso di presentarsi come il “nuovo”,pur con tutte le lavatrici possibili; così come quel noioso del suo portavoce, Giulio “Guido” Carli, che passa il tempo a scrivere di primarie, partecipazione e suggestivi panorami politici, dimenticandosi dei danni e delle macerie che hanno lasciato. E a questo punto sarebbe interessante capire fino in fondo se Bruno Valentini e il suo gruppo numeroso di sostenitori intendono andare avanti con il cambio del “vestito” o allungare il dosaggio del Perlana nella lavatrice. Per capirci: Valentini in virtù anche delle dichiarazioni dure e precise contro Ceccuzzi e l’attuale gruppo dirigente del PD senese lavora per un congresso di partito o per la rinascita di Siena o più precisamente, è una lotta dai destini interni o effettivamente stavolta non ripropongono il teatrino “alzo il prezzo e poi mi accodo”? Anche perchè, in base a un sondaggio riservato che abbiamo visionato da fonti romane, i margini di una vittoria di un candidato del PD senese alle prossime elezioni comunali non ci sono più, sia con il Ceccuzzi che con il Valentini; fermo restando che il sondaggio con il nome del Valentini è superiore di 15 punti percentuali quello con il nome del Ceccuzzi. Spetta a chi si propone come alternativa fuori dal PD consolidare questo dato del sondaggio e non attraverso un processo politico ideologico ma con la consapevolezza piena che Siena si gioca il proprio futuro e senza la conclusione definitiva dell’era Mussari-Ceccuzzi all’orizzonte c’è solo l’ombra del passato. Per far questo occorre una svolta veloce nella scena politica occupata dal solo confronto,anzi scontro, dentro il PD. Naturalmente senza protagonismi e senza imposizioni:la città necessità di una svolta urgente e chi ha intrapreso la strada della rottura con il passato eviti di pretendere di dettare l’agenda.Il passo della rottura con il groviglio non è poca cosa ma è importante distinguere il ruolo di portatori d’acqua con il ruolo di portatori di novità. Siena sta attraversando un momento difficile quindi molta umiltà e lungimiranza. E non sottovalutate la situazione contabile delle istituzioni e la cifra della crisi economica generale.Come del resto taluni sottovalutano la portata di quanto si sta muovendo fuori dalla dimensione politica.

Il treno è partito e se stavolta deraglia, deraglia tutta la città.