Entries Tagged 'Note redazionali' ↓
Ottobre 14th, 2012 — Note redazionali
Quando è troppo è troppo. Con i soldi dei cittadini una cricca ha fatto i porci comodi per anni e peggio di quel personaggio penoso di Er Batman della regione Lazio. Maurizio Boldrini,esponente del PD, ex responsabile (con quali titoli era stato nominato dirigente dell’ateneo?) dell’area comunicazione dell’ateneo senese ha ordinato dei libri con i soldi pubblici senza autorizzazione e il Criccaboni a seguito dell’atto ingiuntivo della casa editrice che pretendeva i soldi per quei libri, invece di denunciare alla magistratura il sig. Boldrini, ha sborsato i soldi dell’università per pagare un debito fuori bilancio non autorizzato. E non solo:il sig. Boldrini a tutt’oggi è docente a contratto dell’università di Siena; con quali titoli?
Qui siamo di fronte a dei reati e quindi chiediamo l’intervento della Corte dei Conti e della magistratura ordinaria. Ovviamente il PD difende senza se e senza ma il dissestatore Boldrini.
Ottobre 14th, 2012 — Note redazionali
Una vergogna continua e il centrosinistra senese continua a difendere il rettore abusivo Criccaboni e la condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro. Quanto abbiamo letto sul giornale web “IlCittadinoonline” merita l’intervento urgente dell’autorità giudiziaria.
Scrive ilCittadinoonline: “Palazzo Bandini Piccolomini, liberato dalla storica segreteria universitaria, era stato messo all’asta, aperta il 7 settembre e chiusa lo scorso venerdì 5 ottobre. Già le modalità dell’asta e della valutazione del cespite erano state oggetto di critica aspra anche su questo quotidiano on line; ma oggi dobbiamo registrare che non una offerta è arrivata sul tavolo del notaio Mandarini. Forse il prezzo della base d’asta (6 milioni e 500mila euro, ndr) è stato ritenuto dai possibili acquirenti troppo elevato (diviso i 2.721 mq. LORDI dichiarati vale 2.389 euro al metro quadrato)? Il bando doverosamente ha avvisato che l’Università non ha certificazioni da dare all’acquirente sulla sicurezza e la conformità degli impianti e che l’immobile è in classe energetica “G” per l’assoluta mancanza di attestato di certificazione energetica: e meno male che per tanti anni studenti e lavoratori hanno frequentato questo luogo poco protetto e non è successo alcun incidente di rilievo”.
L’Università non ha certificazioni da dare all’acquirente sulla sicurezza e la conformità degli impianti e che l’immobile è in classe energetica “G” per l’assoluta mancanza di attestato di certificazione energetica? Ma siamo matti!! Intervenga la magistratura! Il Criccaboni, la Fabbro e i membri del cda Cucini e Morrocchi ma dove pensano di trovarsi?
Sempre ilCittadinoonline scrive quello che noi affermiamo da mesi: “La mancata vendita dei due beni immobili apre un buco nel bilancio dell’Università impossibile da coprire; e l’eventuale cessione a prezzo ribassato non raggiungerebbe gli scopi per cui si è tentata la procedura”.
Criccaboni e Fabbro sono due incompetenti e due filodissestatori sponsorizzati da Luigi Belringuer, Franco Ceccuzzi, Mauro Marzucchi, Riccardo Martinelli.
P.S. L’articolo integrale del Cittadinoonline http://www.ilcittadinoonline.it/news/153320/Vendita_di_palazzo_Bandini__l_asta_%C3%A8_stata_un_flop.html
Ottobre 14th, 2012 — Note redazionali
Con la solita cortesia gli amici del blog mi hanno inviato il nuovo comunicato congiunto di “quel che resta del centrosinistra senese”; un comunicato privo di senso che sembra scritto da un gruppo scomposto di extraterrestri. Tra Bersani e Renzi mica spunteranno gli extraterrestri? O forse il comunicato diffuso nelle ore precedenti al mio scritto è stato redatto 10 anni fa e per un mero errore di invio è stato nuovamente inoltrato ai giornali. Purtroppo no; gli estensori del comunicato hanno confuso non l’anno ma il secolo: sono convinti che la gente abiti ancora nei secoli bui. E invece non è cosi; e il mondo non è quadrato. Prima la Stampa di Torino, autorevole giornale letto anche a Londra, scrive che i magistrati,riferendosi all’inchiesta sull’acquisto di Antonveneta,sono sulle “tracce di una cresta di 1,5 miliardi”, non la cresta del gallo; ieri il Giornale ribadisce che i magistrati stanno indagando in tal senso. Siccome i due quotidiani non hanno scritto che “i cani sono sulle tracce dei tartufi”, mi permetto di significarvi che la faccenda è seria. Bersani e Renzi, voi cosa ne pensate?
A Siena i dirigenti “extraterrestri” di “quel che resta del centrosinistra senese” continuano a scrivere che gli asini volano. Ma l’inchiesta su Antonveneta non è un fatto di provincia e i panni non si lavano piu’ in casa. La palla è in mano all’arbitro e la partita è sospesa e le squadre sono negli spogliatoi in attesa di conoscere i “cartellini rossi”. Gli “extraterrestri” invece hanno deciso di ammazzare la noia giocando a ping pong tra di loro.E tra un’esagerata propensione a spararla grossa e l’incapacità di comprendere la sostanza degli argomenti, ecco che i dirigenti dei partiti del centrosinistra senese(PD-SEL-Riformisti e Siena Futura) commettono l’errore, fatale sul piano politico: scrivono le bugie. E quando la partita è in mano all’arbitro,e le tifoserie per una volta sono fiduciosi nell’arbitro, non si devono raccontare le bugie. I due alleati di quel che resta del centrosinistra senese, Franco Ceccuzzi e l’ex assessore al bilancio Mauro Marzucchi, non solo hanno condiviso politicamente l’operazione Antonveneta, non solo hanno amministrato in maniera fallimentare il Comune, ma i due soprattutto sono i politici di punta dell’avvocato Mussari. Tutti i nodi vengono al pettine e anche i politici si fermeranno al pettine. E ‘ opportuno ricordare che il Ceccuzzi cinque giorni prima della nomina di Profumo alla presidenza di MPS, aveva tentato di ottenere la riconferma di Mussari alla presidenza.A Roma i politici sono piu’ pettegoli che a Siena. Poi si sono inventati la famosa parabola della discontinuità; dove ,quando? A oggi PD-SEL-SIENA FUTURA e RIFORMISTI hanno ottenuto con il loro appoggio solo un piano industriale che farà ricadere sui lavoratori le nefaste gestioni degli uomini del PD al vertice della banca e della fondazione. E anche in banca i due uomini di fiducia dell’avvocato Mussari, Valentino Fanti e David Rossi, sono ancora ai loro posti. E da qui si spiega anche quella sponsorizzazione economica della banca al PD senese.
Ci sarebbe anche quella vicenda del pastificio Amato e quella cena del 2006; ma su questo ci ritorneremo a novembre.
Nel frattempo cercherò di approfondire la posizione di quel docente universitario che i miei amici del blog definisco “il rettore abusivo Criccaboni”.
Albus Silente
P.S. Ho letto che stasera la trasmissione Report su Rai3 si occuperà di Cassa depositi e prestiti,quindi di Franco Bassanini.Una trasmissione interessante.
Ottobre 13th, 2012 — Note redazionali


E il PD ha il coraggio di ricandidare un personaggio che si è permesso di affermare “MPS-ANTONVENETA: il capolavoro della banca senese”? Franco Ceccuzzi non solo dichiarò che Antonveneta era “l’anima gemella” di MPS ma con quel piglio arrogante affermò che era stato addirittura un capolavoro, elogiando l’operazione conclusa da Mussari e Vigni e quindi fornendo il pieno appoggio politico del suo partito. Ceccuzzi è stato uno sprovveduto o conosceva l’affaire? In entrambi i casi si ritiri dalla vita politica: insiema a Mussari hanno messo i ginocchio la banca e la città. Ma quale capolavoro!!! Abbassate la cresta e chiedete scusa alla città.
P.S. Emilio Botin presidente del Santander (banca che ha venduto Antonveneta a MPS) è mai stato a Siena e per caso ha incontrato qualche politico locale?
Ottobre 13th, 2012 — Note redazionali
La fondazione in qualità di azionista di banca MPS, e in considerazione dello status giuridico di ente nominato dagli enti pubblici (quindi enti di tutta la collettività) richieda alla banca l’elenco dei giornali (web e cartacei) che godono delle sponsorizzazioni della banca MPS e pubblichi l’elenco visibile ai cittadini, chiarendo le motivazioni di suddette sponsorizzazioni e da chi sono state decise. Inoltre chiediamo alla fondazione MPS di sospendere e quindi chiedere di sospendere anche alla banca, qualsiasi sponsorizzazione o finanziamento per eventuali premi organizzati dalle testate giornalistiche. Ricordiamo alla fondazione MPS l’intervento dello Stato a favore di banca MPS. Inoltre la fondazione MPS chieda chiarimenti sui costi dell’area comunicazione della banca dal 2006 al 2011.
Ottobre 13th, 2012 — Note redazionali
Oggi non la commentiamo l’intervista tra i due amici Bisi e Criccaboni. Un’intervista carica di ennesime bugie del Criccaboni. Che fai, ricominci Bisi? Buon fine settimana.
Ottobre 12th, 2012 — Note redazionali
A seguito della notizia di possibili mille esuberi alla Menarini, azienda della famiglia Aleotti, soci di MPS, registriamo la reazione della consigliera comunale di Firenze Ornella De Zordo.
“La famiglia Aleotti e il gruppo Menarini non hanno alcun diritto di ricattare lo Stato e le Istituzioni” – scrive la consigliera del gruppo perUnaltracittà. Un’amministrazione pubblica seria non concederebbe un minuto del proprio tempo ad una proprietà che negli anni ha dimostrato di pensare solo ed esclusivamente al profitto, legittimo o meno. Basti ricordare come dagli anni Ottanta in poi Aleotti abbia accumulato centinaia di milioni di euro in fondi neri truffando lo Stato proprio sui principi attivi dei farmaci, evadendo il fisco in una maniera così esagerata che a momento del patteggiamento con l’Agenzia delle Entrate per 330 milioni di euro il direttore del settore accertamento della stessa Agenzia definì la vicenda come il “caso più rilevante di evasione internazionale mai trattato in Italia”.
De Zordo ricorda poi l’articolo 42 della Costituzione “che regola la proprietà privata, riconosciuta e garantita dalla legge purché svolga una “funzione sociale” e che può essere al momento in cui tradisce tale funzione “espropriata per motivi d’interesse generale”. Non crediamo che nell’Italia del 2012 la Menarini rischi l’esproprio, ma non accettiamo neanche che gli amministratori pubblici si schierino contro una norma di civiltà come quella che permette a milioni di cittadini di curarsi con i farmaci a basso costo una volta scaduto il brevetto sul principio attivo”.
Infine, De Zordo esprime sconcerto per il sostegno bipartisan dei partiti, anche di quelli che governano la Regione Toscana e che così “rinnegano oltre 10 anni di politiche a favore dei farmaci generici da parte della Regione Toscana”, e si chiede: “C’entra il salvataggio del Monte dei Paschi?
Ci chiediamo se tali prese di posizione non debbano trovar radice nel recente acquisto da parte della famiglia Aleotti di un pacchetto del 4% della banca Monte di Paschi di Siena. Gli Aleotti diventarono allora, era il marzo scorso, il primo socio privato di Mps al prezzo stracciato di poco più di 30 centesimi ad azione, contribuendo al difficile salvataggio della Banca caduta in disgrazia anche proprio all’ingerenza bipartisan dei partiti nella gestione dello stesso istituto di credito”.
Ottobre 12th, 2012 — Note redazionali
Forse a qualcuno sfugge sempre il solito particolare; che poi non è un particolare ma l’insieme dei particolari: l’Università di Siena è un ente pubblico e le convenzioni le autorizza o le ratifica il cda dell’ateneo.
Diversi giorni fa, il Criccaboni, con tanto di comunicato stampa congiunto con MPS aveva annunciato la firma di una convenzione tra banca MPS e un’Università di Siena per la “due diligence”.
Siccome agli atti del cda e dalle delibere dei cda dell’ateneo non c’è traccia di questa convenzione siamo a riformulare le domande: chi è in possesso dentro l’ateneo della convenzione? Che cosa prevede la convenzione e soprattutto chi ha deliberato la sottoscrizione della convenzione?
E ancora: ma dove è finita questa convenzione perché a parte le foto del Cricca che stringe la mano al dirigente di turno non abbiamo conosciuto neanche un pezzetto di testo, al CdA non è passata. Ma qualche milite di qualsivoglia arma potrebbe andare al rettorato a farsela dare e darcene conoscenza?
Ottobre 12th, 2012 — Note redazionali


Il primo “delitto” commesso dentro l’ateneo è stato nei confronti della didattica e della ricerca e quindi nei confronti degli studenti, dei giovani; poi è arrivato il dissesto morale e finanziario. Avevano trasformato la facoltà di Lettere, e forse è ancora cosi, in una sub-sezione di partito , con docenti organici e manovratori della politica e le altre facoltà erano e sono contaggiate. Quello che poi Tosi ha applicato nella gestione da rettore derivava dal sostegno e dall’incoraggiamento dei colonnelli di partito all’interno dell’ateneo. E da lì le carriere e le poltrone per i fedelissimi. Inizia il disumanesimo universitario e il grande dissesto. Chi erano e chi sono questi colonnelli? Gabriella Piccini, Tommaso Detti, Maurizio Boldrini, Roberto Venuti, Marcello Flores.Angelo Criccaboni, Mauro Galeazzi, Maurizio BettiniRanuccio Nuti, Roberto Guerrini, Marco Bettalli, per citarne qualcuno.
La Piccinni e il Boldrini avevano il ruolo di guardiani ed esecutori dell’ex rettore Luigi Berlinguer e oggi, la Piccinni con il sostegno del partito di Ceccuzzi,viene sponsorizzata per il ruolo di direttore di dipartimento. Il Boldrini, invece, senza piu’ l’arma dell’area comunicazione, cerca di raccattare il possibile con l’aiuto del suo partito (il PD) e l’amicizia con il comunicatore David Rossi. Dall’università hanno trasferito nel resto della città il virus del declino e del dissesto e oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.Ceccuzzi-Piero Tosi-Angelo Criccaboni: la linea continua del dissesto e del ruolo della politica. L’origine del male è da ricerare in quella nomenclatura universitaria. Del resto che cosa ti puoi aspettare da un corpo docente capitanato da Maurizio Bettini? Cultura e didattica? No, Odi pietose. E basta leggere un passaggio della famosa Ode dedicata a Piero Tosi per capire fino in fono in che mani era ed è l’ateneo senese. E Il Cricca fa l’immobiliarista.
Ecco un estratto dall’ODE A Piero Tosi composta da Maurizio Bettini, con protagonista Maurizio Boldrini:
“Ah, vedere un Genio che si avvicina a Tosi, con le chiome inghirlandate di molli corone! Che scena meravigliosa (per la parte del Genio, avevo pensato a Maurizio Boldrini) Purtroppo però non ho potuto far niente del genere. E non perché Piero non si meritasse un’elegia di Tibullo, o perché Boldrini recalcitrasse all’idea di impersonare la parte del Genio. Figurarsi se recalcitrava! E quando gli ricapita, nella vita, di fare il Genio?”
Ma lo capite, questi si inghirlandavano e nel contempo sputtanavano un prestigioso ateneo ed erano e sono protetti dal PD di Ceccuzzi. D’altronde non è una novità se si considera l’alleanza Franco Ceccuzzi-Piero Tosi, racchiusa in queste dichiarazioni dello stesso Ceccuzzi.
“Fummo tra i primi a rimproverare ed a spronare al miglioramento l’allora Rettore Piero Tosi, al quale vogliamo manifestare ancora oggi la nostra stima.”
E noi aggiungiamo: un miglioramento con un buco di oltre 200 milioni di euro. Ecco chi è e con chi sta Ceccuzzi.
Ottobre 11th, 2012 — Note redazionali
Da fautore insieme al poliedrico Andrea Milani di una lista civica a sostegno dell’amico Ceccuzzi, il vice-principe del foro senese Fabio Pisillo è in pole position per la candidatura a sindaco di Siena con il sostegno di Ceccuzzi e Mussari.