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Maggio 11th, 2013 — Note redazionali
Certa gente dopo i danni che hanno provocato alla città dovrebbero nascondersi e non lanciare appelli politici. Scuriosando su facebook ci siamo accorti che l’ex membro del cda dell’università Gabriella Piccinni (tosiana di acciaio e colei che difese con i denti l’area comunicazione di Boldrini) lancia un appello a favore del rappresentante della cricca, anzi dei due candidati al consiglio comunale, e scrive: “Bene. Le elezioni a Siena si avvicinano ed è arrivato il momento in cui sento il bisogno di dichiarare come voterò. Mi sento molto fortunata perché in liste diverse vedo i nomi di persone che stimo tra i candidati a consigliere comunale. Voterò, tra questi, per Roberto Venuti, che ho avuto modo di vedere per tanti anni al lavoro come preside della Facoltà di Lettere. Vicino a lui voglio dare la mia preferenza ad una donna, e scelgo Maria Letizia Bologni della quale conosco da tempo l’impegno nel sociale. Tutti e due mi stanno simpatici e questo è per me fondamentale. Si presentano nella lista del Pd, a sostegno della candidatura a sindaco di Bruno Valentini.” Il fatto che stanno simpatici alla Piccinni significa che non vanno votati. Stupisce il ruolo di Giovanni Minnucci che ha deciso di essere il garante dell’accordo tra Alberto Monaci e la banda del buco per sostenere Valentini.
Orrore politico!!!
Maggio 11th, 2013 — Note redazionali
Maggio 10th, 2013 — Note redazionali
[Update] Nel titolo si fa cenno al sotto organico della Magistratura, ma la Magistratura è in sotto organico ORA che deve occuparsi anche di questo casino del MPS. Peccato però che al manifestarsi del disastro dell’ateneo correva l’anno 2008 (DUEMILAOTTO. CINQUE ANNI FA) e non ci risulta che nel 2008 il MPS fosse al centro della bufera giudiziaria. Viene da chiedersi quindi: CHE CAZZO HANNO FATTO IN CINQUE ANNI considerati tutti i rinvii sia per il dissesto che per elezioni del Criccaboni (anno 2010 TRE ANNI FA?) che l’evidente noncuranza per tutti gli esposti depositati negli ultimi 5 anni e per i quali, lo ricordiamo, vale l’obbligatorietà dell’azione penale? Dite che vogliamo insinuare che se la sono messa dietro le spalle? No, certo che no. Non lo vogliamo insinuare. Lo affermiamo con certezza. E badate bene che il massacro dei dipendenti, TUTTI, docenti e ricercatori inclusi, è in buona parte sulla coscienza di questi signori i quali, va da sé, continuano a riscuotere il loro stipendio senza decurtazioni di sorta. Ora saranno oberati, ma sinora si sono ampiamente riposati, anche se recuperano un po’, non dovrebbe far loro male.
Dal Manuale del dissestatore di ateneo. Capitolo 5: arredamenti di design a tutta randa
* Scioccati evidentemente dalla calata piuttosto recente dei barbari a San Galgano, i raffinati abitatori del San Niccolò hanno provveduto, nel 2005 (anni in cui imperava il Faraone Dissestatore Piero I e ultimo col ciambellano di corte nonché genio inghirlandato e comunicatore massimo Boldrini), ad evitare di fare il tetto d’oro e l’oro l’hanno nascosto nei cessi e negli uffici, sotto mentite spoglie di oggetti di design.
La fornitura del 2005, infatti, pervenuta (?) per il solo San Niccolò alla modica cifra di 330.870,00 +IVA per un totale di 397.044,00 euro constava della seguente oggettistica. Facciamo alcuni esempi di cui almeno uno già noto al grande pubblico: lo scopino da cesso che all’Ateneo (cioè al contribuente) è costato 60 euro + IVA mentre se ci fosse rivolti ad una ditta di livello come la Alessi avrebbe comportato, per un oggetto di design dall’accattivante ed appropriato nome di “merdolino”, la modica cifra di euro 34.00 (rivalutati al 2011).
Ma non ci si poteva fermare agli scopini e ai distributori di salviette di design. Valeva bene la pena di spendere 85.00 euro + IVA per 128 cestini portacarte in acciaio ignifugo antigraffio, esattamente come quelli che si possono acquistare comodamente all’Ikea al prezzo di ben 4.99 euro IVA inclusa ciascuno. Dal che si evince che con la spesa di un solo cestino di design (come quelli del Baiocchi: http://www.youtube.com/watch?v=DjeuTeE19tI) ce ne veniva esattamente 20. Il tutto, per renderlo più sicuro, in locali ben ombreggiati da 750 tende a rullo con comando ad argano ed asta di manovra e, per i 73 più fortunati, con tende ombreggianti aggiuntive per un importo totale di 73620 euro IVA inclusa.
Questa cosa dei fortunati torna ad angustiarci quando vediamo che sono stati spesi 3600 euro + IVA per ben 4 cassettiere speciali modello Susta e contemporaneamente apprendiamo con sconcerto che ci sono 3000 stanze al San Niccolò, visto che sono state acquistate per l’appunto 3000 marcastanze per un totale di 39000 euro + IVA. Siccome poi tutte le genialate vanno comunicate per tempo al popolo ed al comune mediante ostensione in bacheca, si è correttamente provveduto ad acquisirne 90, di bacheche, per un totale di euro 40500 + IVA.
Peccato che non si sia ornato il giardino antistante con Biancaneve ed annessi nani perché sennò avrebbero potuto ispirarsi a questa nota scena:http://www.youtube.com/watch?v=ca20NEt4VSQ (dal min. 2 al min. 4). Peccato davvero! Ci sarebbero stati proprio bene.
A questo punto, dopo alcuni esempi di acquisto magnificente, tornano alla mente le parole pronunciate da un noto semiologo antibarbaro che il 3 novembre 2008 si faceva latore di una lettera, firmata da altri scienziati illustri (già candidati al nobel come Maurizio Bettini, Mariano Giacchi, Noè Battistini, Giulio Cianferotti ed altri stiglianesi), con queste parole dette al Corriere di Siena dell’amico Bisi: Non siamo la banda del buco e non è l’università degli sprechi. No no! Poco no! E poi non è un buco; è una voragine senza fondo.
A questo punto poniamo delle domande che consegnamo anche alla magistratura della Repubblica italiana:
1) Ma il bando di gara per questa fornitura a quante aziende è stato spedito? E quante sono state le offerte ricevute?
2) Il Consiglio di Amministrazione le ha approvate o no queste spese?
3) Chi è che ha segnalato all’ateneo la ditta Tecno SpA e perché, avendo la sede centrale a Milano ed una filiale a Firenze in Lungarno Vespucci l’acquisto è avvenuto presso la filiale di Bologna?
4) E ancora: ma l’inventario al momento della consegna di tutta questa roba è stato fatto? Si trova tutta al San Niccolò questa fornitura? E se sì in quale delle 3000 stanze che lo compongono?
Ora, cari scienziati che avete partecipato ed avete in buona parte ideato questo scempio, ce lo fate un favore? Andatevene! Lasciato morire in pace l’Ateneo!
P.S. Prima di abbandonare la scena, sarebbe carino da parte del genio riportare quei 26.210 euro + IVA per gli studi in onore del Sultano di Stigliano senza far scomodare ulteriormente la magistrature nonché finire di prosciugare le casse, già disastrate, dell’Ateneo.
* Nelle foto: lo scopino “Merdolino” della ditta Alessi e il cestino “Dokument” della ditta Ikea.
http://shamael.noblogs.org/?p=3115
Maggio 10th, 2013 — Note redazionali
Secondo dibattito su Siena Tv tra gli otto candidati sindaci, correttamente condotto dal giornalista Daniele Magrini con la collaborazione della brillante direttrice del Cittadino Raffaella Zelia Ruscitto e dal bravo giornalista Tommaso Salomoni. I candidati a sindaco erano tutti presenti: Laura Vigni, Marco Falorni, Eugenio Neri. Enrico Tucci, Michele Pinassi, Mauro Marzucchi, Alessandro Corsini e il restauratore del groviglio Bruno Valentini.
Interessanti le domande dei giornalisti e vibranti le considerazioni del rappresentante dell’associazione Libera, soprattutto le domande sulla questione morale e quella sulla situazione dell’università guidata dal Criccaboni e dalla condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro.
Un supponente Bruno Valentini ha avuto il coraggio di affermare che lui prende ispirazione da Enrico Berlinguer. Mah!! Forse voleva dire che il suo ispiratore è Luigi Berlinguer, ma per attirare le simpatie del popolo della sinistra ha preferito citare quella brava persona di Enrico Berlinguer (lo citano sempre in campagna elettorale, ma quando amministrano non ricordano niente dell’insegnamento morale di Enrico). Con Enrico Berlinguer il giochino orchestrato da Valentini a Monteriggioni per candidarsi a Siena non sarebbe mai successo; ma per il garante dei garanti Luigi il problema non si pone (figuriamoci, lui che parlava con la Gelmini per nominare il Criccaboni). A un certo punto il Valentini ha detto: i condannati,gli indagati etc etc devono star fuori dalla politica e non devono amministrare. Ah si? E Roberto Bozzi sindaco di Castelnuovo B.ga sostenitore del Valentini, condannato dalla Corte dei Conti perchè non si è dimesso e perchè il Valentini non chiede le dimissioni? E perchè il Valentini non chiede l’allontanamento dall’università di Ines Fabbro condannata dalla Corte dei Conti? Vogliamo continuare o le condanne e le indagini vanno bene solo quando riguardano gli altri? Ma il Valentini quando esterna certe cose si guarda intorno a sè?A proposito di questione morale: vogliamo parlare della banda del buco universitario schierata a sostegno del Valentini? Vogliamo parlare della docenza all’università di Siena del candidato Guido Sani?
Quando Tommaso Salomoni ha posto con serietà e senso del problema la domanda sulla situazione dell’università e delle indagini sulle elezioni del rettore, il restauratore Valentini ha tergiversato e poi ha tirato fuori tanta di quella fuffa: ha detto che bisogna impegnarsi per attrarre più studenti. Ma della situazione finanziaria dell’ateneo e del dissesto pauroso non ha fatto cenno e sulla posizione del Criccaboni non ha proferito parola. Il Valentini la conosce la reale situazione dei conti dell’università, ha letto la relazione dei revisori dei conti che bocciano la gestione di Criccaboni? Perchè non le legge o meglio perchè non si fa spiegare la situazione dal criccaboniano Roberto Morrocchi membro del cda dell’ateneo o dal membro del senato accademico Fiorino Iantorno (è li per scaldare la sedia?) o dal docente Fulvio Mancuso, visto che i tre sono suoi sfegatati sostenitori?
Il Valentini ha confermato tre cose: non ha un programma, non conosce la situazione delle istituzioni ed è il candidato del groviglio dei devastatori di città.
P.S. Nella foto Fulvio Mancuso, Bruno Valentini e Fiorino Iantorno. Nel 2011 al posto del Valentini c’era Ceccuzzi e Mancuso e Iantorno facevano campagna elettorale per l’ex sindaco. Oggi vi dicono che con Valentini vogliono cambiare la vecchia gestione. E perchè i due continuano a far campagna elettorale? Ma poi non è quello stesso Fiorino Iantorno che era in maggioranza con il Cenni? E la signora Mancuso non era quella che ha accumulato negli anni le seguenti cariche: membro della Deputazione generale, difensore civico del Comune, difensore civico degli studenti all’università (in flagrante conflitto di interessi visto che se si fosse posto il caso di studenti che si lamentavano del marito docente dentro la medesima università che posizione avrebbe preso?) e infine assessore della giunta Ceccuzzi. E Mancuso non è lo stesso Mancuso membro del CdA di MPS Leasing nominato dal Mussari? Discontinui non c’è che dire …
Maggio 10th, 2013 — Note redazionali
Maggio 9th, 2013 — Note redazionali
Maggio 9th, 2013 — Note redazionali
Spesso e volentieri leggiamo interventi di alcune forze poltiche a favore dell’impegno delle donne in politica; quando poi le donne decidono di impegnarsi in politica, stranamente, spariscono gli apprezzamenti e le valutazioni in positivo. Noi oggi abbiamo deciso di dedicare uno sguardo in positivo nei confronti di alcune candidature al consiglio comunale, ovviamente ricordando che nella scheda troverete anche un candidato a sindaco donna: Laura Vigni.
Partiamo dalla lista Siena Si Muove (a sostegno di Laura Vigni) e troviamo le candidature di Silvia Nerucci, Chiara Maria Savelli, Neri Daniela.
Nella lista Siena Rinasce (a sostegno di Eugenio Neri): Luana Donnini, Nadia Favilli, Carla Sensi.
Nella lista Impegno per Siena (a sostegno di Marco Falorni): Simona Capece, Cinzia Gravina, Lisa Corti.
Nella lista M5S (a sostegno di Michele Pinassi): Paola Lamanna, Elisabetta Baccinetti, Erica Boschi.
Nella lista Cittadini di Siena (a sostegno di Enrico Tucci): Daria Gentili, Elisabetta Guidoni, Silvia Giovani.
Nella lista Siena Futura (a sostegno di Mauro Marzucchi – in questo caso se volete votare i candidati al consigio comunale fate il voto disgiunto sul sindaco; non votate il Marzucchi): Simona Marzini, Maria Luisa Taglioli, Caterina Arcuri.
Nella lista 53100 (a sostegno di Alessandro Corsini – in questo caso se volete votare i candidati al consigio comunale fate il voto disgiunto sul sindaco; non votate il Corsini): Marinescu Mirela Valentina, Foderi Stefania, Batoni Lucia.
Nella lista Siena Cambia (a sostegno del Valentini – in questo caso se volete votare i candidati al consigio comunale fate il voto disgiunto sul sindaco; non votate il Valentini): Licia Leoni, Mariotti Serena, Pellegrini Silvia.
Maggio 9th, 2013 — Note redazionali
Preso atto del ruolo trasparente e fuori dall’agone politico del Dott.Fabrizio Viola, amministratore delegato del gruppo MPS;
Considerato il decreto del governo in merito ai Monti-bond per sostenere con soldi della collettività il gruppo MPS;
Considerato che la banca dopo il disastro delle precedenti gestioni merita di essere tenuta fuori dalla bassa politica e da rapporti collaterali con le fazioni politiche;
Chiediamo all’Amministratore delegato Fabrizio Viola di invitare i membri della cda della banca e delle società partecipate, i dirigenti della banca e della società partecipate di astenersi dalla campagna elettorale, soprattutto in rapporto al ruolo che ricoprono e quindi chiediamo ai soggetti in intestazione di vigilare.
Grazie e buon lavoro
Cittadini correntisti
Maggio 9th, 2013 — Note redazionali
Nei giorni scorsi il candidato sindaco Valentini è intervenuto sul tema Università affermando che le azioni di riequilibrio finanziario non devono essere solo a carico delle categorie più deboli e che le politiche di contenimento della spesa devono guardare anche alla ricaduta sociale che queste hanno sul territorio.
L’affermazione è sicuramente condivisibile, ma i fatti dimostrano che sia una mera esternazione da campagna elettorale. Il Valentini nulla ha fatto e nessuna parola ha speso a favore della salvaguardia dei posti di lavoro di 64 dipendenti della Cooperativa Sociale di Solidarietà ai quali, di fatto, sono stati interrotti i progetti di vita a seguito dei tagli voluti dai vertici dell’Università di Siena.
Valentini, così come il Ceccuzzi, non si è neppure intravisto in occasione dell’incontro promosso dagli operatori della cooperativa, DAS e USB organizzato lo scorso 20 febbraio nell’Aula Magna Storica dell’Università, eppure era già in pista invocando quelle primarie che con il loro epilogo e recenti dichiarazioni hanno confermato il vero intendimento di una ‘restaurazione ceccuzziana’.
Siena ha sicuramente bisogno di atenei forti, ma che siano in grado di dimostrare la propria energia attraverso l’applicazione di criteri di correttezza, umanità e solidarietà che sono alla base di tutte le istituzioni pubbliche ed in particolare di quelle, come l’università, a cui è assegnato il compito di educare ed istruire ai più alti livelli.
Oggi le affermazioni di principio di Valentini lasciano il tempo che trovano ed i fatti dimostrano che quando avrebbe potuto muoversi per difendere una categoria di lavoratori non lo ha fatto.
Nadia Favilli candidata nella lista Siena Rinasce
Maggio 8th, 2013 — Note redazionali
Cari fratelli e sorelle, vi auguro di essere sicuri nel vostro cammino e decisi nel vostro vivere il presente, del doman, meno male, non c’è certezza. Stupirsi ogni giorno di qualcosa è pane per l’anima, ed io, non so voi, mi stupisco non ogni giorno, ma ogni mezzora circa, vale a dire il tempo che corre tra un comunicato e l’altro del candidato a sindaco del PD, o di qualche suo fantasioso sostenitore.
E’ veramente incredibile l’ansia da prestazione che ha preso possesso del corpo del Metternich di Monteriggioni, egli senza alcun ritegno si fa portabandiera di tutto e anche oltre, basta che qualcuno accenni ad un problema, o una cosa da risolvere, ed ecco che il candidato PD si fionda come un falco pellegrino, sulla questione con fare sicuro e con una evidente sindrome del Marchese del Grillo, della serie “io so io…e voi non siete un c…”. Una volta mi ricordo, fu creata per i lavori impellenti dell’abitazione, una sorta di pronto intervento su tutti i problemi, mi pare si chiamasse SOS CASA, ecco potrebbe sicuramente, l’ex sindaco di Monteriggioni, creare SOS SINDACO, della serie ti serve un sindaco capace, efficente, che ti risolve i problemi in un batter d’occhio, chiama Bruno e lui arriverà.
Chiudono la sala Lia Lapini, lui c’è e voilà.
Chiudono l’ufficio informazioni in piazza, eccolo!!!
Le attività chiudono? Calma arriva!!!
C’è da fare la grande Siena? meno male che Bruno c’è!!!!
L’ospedale? State scherzando? Ci pensa Bruno.
Insomma c’è da chiedersi come è stato possibile stare senza Bruno fino ad ora. Infatti, mi domando come sia stato possibile toccare questi livelli a Siena, con classi dirigenti che si sono succedute nelle varie istituzioni, con risultati, come dire, poco edificanti?, sapendo che facevano parte del solito partito di Bruno. Da non crederci. Ma la domanda delle domande è una. Bruno, ma fino a ora, dove caspita eri?