Un incontro al bar che c’era sfuggito. Un caffè corretto con criccalatte

Prima di raccontarvi il resoconto di una mail che una nostra lettrice aveva inviato (e noi sbadatamente non l’avevamo letta fino a ieri sera) agli Uffici di Cesare Mori, riportiamo la descrizione del reato di abuso d’ufficio previsto dalla legislazione italiana.

 Reato di abuso d’ufficio: “Si ha il reato di abuso d’ufficio quando un pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, nell’esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell’azione amministrativa”. Per la cronaca un rettore e un direttore amministrativo di un’università nell’esercizio dei loro uffici sono due pubblici ufficiali.

Detto questo passiamo alla mail.

Ci scrive la lettrice: “Ho seguito sul vostro blog la storia di quella società Astrea, e se non erro il docente di economia dell’università Frediani Lorenzo è un socio. Poi ho letto quelle intercettazioni pubblicate dal prof. Grasso sul senso della misura e finalmente tutto è risultato più chiaro”.

Per la cronaca ecco i link ai quali si riferisce la lettrice: http://ilsensodellamisura.com/2011/12/31/quando-lo-sciacallaggio-parte-dai-vertici/ ; http://shamael.noblogs.org/?p=6037 ; http://shamael.noblogs.org/?p=5958

 Riprendiamo il testo della mail della lettrice.

“Alcuni giorni antecedenti la data del bando per la vendita del Palazzo Bandini Piccolomini http://shamael.noblogs.org/?p=5958 di proprietà dell’università di Siena,di ritorno da Via T.Pendola in direzione Costarella, ho incrociato,ed esattamente all’ingresso del bar di Via di Città subito dopo la l’ufficio postale,ma sul lato opposto della posta, 4 persone. Ho riconosciuto solo tre dei quattro soggetti: due responsabili dell’ufficio tecnico dell’università di Siena e il mio ex (ex di facoltà non mio di corso) docente di economia Lorenzo Frediani. I tre erano impegnati con la lettura di documenti dell’ufficio tecnico e non ho ben capito se uscivano da una riunione o se ci stavano andando. Mi ha colpito la padronanza del docente Lorenzo Frediani con i due dell’ufficio tecnico e con le competenze spettenti al medesimo ufficio tecnico. Questo Frediani in che veste era la bar e in compagnia dei due dell’ufficio tecnico: in veste di bevitore di caffè corretto con il criccalatte, in veste di socio di Astrea o in veste di docente di economia? A volte capita che certi soci e certi docenti nel passato hanno fatto fare investimenti anche a venditori di capi d’abbigliamento e chissenefrega se alla fine l’investimento è andato male”.

 Senti senti il docente Lorenzo Frediani e questi due dell’ufficio tecnico (la lettrice ci ha scritto anche il nome dei due ma per ora non li scriviamo). Noi non ci occupiamo di abbigliamento, ma questo ennesimo episodio conferma il ruolo di cricca tra Riccaboni, Fabbro e Lorenzo Frediani. E basta rileggersi i link sopra riportati. Poi uno si chiede come hanno fatto a dissestare una ex prestigiosa università? Anche attraverso questi intrallazzi.

 P.S. Per evitare perdite di tempo, i tre soggetti identificati, possono tranquillamente fare a meno di smentire o far finta di niente. La storia è stata confermata e verificata dagli Uffici di Cesare Mori.