E’ un abusivo, dissestatore, incompetente e si permette anche di prendere per i fondelli la magistratura. L’apoteosi del disprezzo morale e istituzionale di Criccaboni. E dal palazzo di giustizia di Siena non hanno niente da dire?

Le bugie che racconta spesso e volentieri il Criccaboni sul suo presunto piano di risanamento dell’università, sono bugie cerficate anche dall’ultima lettera scritta dalla condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro (leggete qui http://shamael.noblogs.org/?p=6372 ).
Ma arrivare a negare anche il lavoro dei magistrati, quasi una presa in giro per gli stessi, è il massimo dello squallore che mancava nella sequela di amenità prodotte dal Criccaboni. Che cosa ha scritto il Cricca? Criccaboni nel replicare (e non si capisce cosa ha replicato) all’ultimo articolo pubblicato dal settimanale il Mondo ha scritto testualmente: “il fatto che le presunte irregolarità inerenti all’identificazione dei votanti per le elezioni del rettore del 2010, avrebbero, eventualmente, favorito la mia elezione è una ipotesi gratuita che ad oggi non ha trovato avallo in alcun provvedimento dell’Autorità Giudiziaria”. Avete capito cari magistrati senesi: i dieci avvisi di garanzia e le successive richieste di rinvio a giudizio per l’elezione del Criccaaboni sono solo ipotesi gratuite. E i magistrati senesi si lasciano prendere in giro da un personaggio responsabile di un palese abuso d’ufficio in complicità con Ines Fabbro per aver favorito il loro amico docente Lorenzo Frediani e responsabile di aver conferito a Ines Fabbro uno stipendio annuo con 30 mila euro in più del dovuto (qui leggetevi integralmente le surreali dichiarazioni del Criccaboni http://ilsensodellamisura.com/2012/11/14/luniversite-de-sienne-cest-moi/ )

P.S. La cricca ha ridotto la città e l’università in condizioni morali e gestionali vergognose. Ma non disperate perchè il cantore del groviglio è sempre al fianco di Criccaboni.E anche Ceccuzzi tifa per il suo amico Criccaboni.

3 comments ↓

#1 flavia on 11.15.12 at 09:58

Fratello, fino a sentenza in giudicato ha ragione di dire quello che dice. Peraltro Cricca manco è indagato per cui non solo è da dimostrare il falso nelle elezioni, ma anche che sia stato il Cricca a volerlo. Non sono ipotesi gratuite, ma sono ipotesi. I pm sostengono queste ipotesi, gli avvocati difensori proveranno a confutarle, la magistratura giudicante (non quella inquirente) giudicherà. Fratello sarai illuminato ma ti serve un ripassino di procedura civile e penale.

#2 Hidere on 11.15.12 at 13:01

Flavia il ripassino lo consiglio a te e non agli Illuminati. La procura non ha prodotto ipotesi ma bensì prove e on queste ha chiesto il rinvio a giudizio.Altro che ipotesi gratuite. E poi ci sarebbe la nomina sub-judice.

#3 Shamael on 11.15.12 at 13:28

Flavia non è assolutamente come dici tu. Al decreto di nomina era allegata una nota nella quale si sosteneva da parte del Ministro che si prendeva atto solamente della documentazione spedita. Ove si fosse giunti da parte degli inquirenti alla chiusura delle indagini verificando che ci fossero state irregolarità (e la richiesta di rinvio a giudizio e il successivo rinvio a giudizio dimostrano che ci sono state delle irregolarità) il Ministro avrebbe revocato il decreto. Non c’è assolutamente la necessità di dimostrare da parte dei giudicanti che l’irregolarità sia stata perpetrata su sollecitazione di Riccaboni. E men che meno c’è bisogno di una sentenza passata in giudicato. Sono due cose completamente diverse. I giudicanti dovranno valutare se i rinviati a giudizio abbiano agito con dolo o colpa grave e se sì dovranno condannarli per falso in atto pubblico. E questa è una cosa che riguarda i rinviati a giudizio e mai e poi mai Riccaboni. Da un punto di vista invece amministrativo, cioè sulla legittimità della posizione di Riccaboni (che non è indagato, come giustamente afferma, anche se ci ha fatto due palle così co ‘sta cazzata non richiesta e mai affermata da alcuno) il solo fatto che gli inquirenti abbiano chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dei commissari è sufficiente a dimostrare l’irregolarità del procedimento e, per naturale conseguenza, l’illegittimità della nomina. Quindi il Ministro (non la Gelmini o Profumo, il Ministro per funzione) DEVE revocare il decreto di nomina perché Riccaboni sta occupando abusivamente una posizione che non gli spetta. Il Ministro, in soldoni, sta perpetrando una clamorosa quanto illegale omissione di atti d’ufficio. E ha la faccia tosta di presenziari all’inaugurazione dell’anno accademico alla quale, lo ribadiamo, auspichiamo si svolga una durissima contestazione (senza violenza, solo fischi, corna e, possibilmente, qualche sputo). Ci piacerebbe fra l’altro capire come mai il TAR, investito della faccenda, non si sia pronunciato e abbia messo il ricorso in fondo a un cassetto. Non è che per caso qualcuno che è aduso a frequentare i TAR, specialmente quello di Firenze, abbia mosso le manine per insabbiare il ricorso? Così per saperlo. Da quanto detto finora il ripassino è bene che lo faccia te, perché ci sembra che tu abbia le idee un po’ confuse e che tu il diritto (meglio ancora il rovescio) l’abbia studiato su qualche bignamino e già che ci sei fallo anche diritto amministrativo e non solo di procedura civile e penale. Saluti.