E il pannello non è nulla rispetto a tutte le tegole che cadono in testa a quei due incompetenti

Piove un po’ e viene di sotto il tetto a Via Mattioli (http://ilcittadinoonline.it/news/154304/Al_Polo_Mattioli_cade_un_pannello_dal_soffitto.html). E non è nulla in confronto a quello piove continuamente sulla testa di Cricca e Ines. Devono avere la testa durissima perché nonostante le innumerevoli tegole che cadono loro in testa (qualcusa se la tirano da sé) persistono a fare tutte quelle minchiate che li contraddistinguono. Complimenti anche ai due presidi (di cui uno indagato e rinviato a giudizio) e ai nuovissimi direttori di dipartimento che li hanno sostituiti e dei quali si potrebbe dire: ma loro sono arrivati ora. Minchiate: sono lì da due o tre eoni e nonostante questo continuano a fregarsene di questo sciocchezzuole. Hanno da fare politica accademica loro! Mica possono confondersi con queste sciocchezze. Comunque fanno bene: se succede qualcosa il responsabile è il Cricca in quanto legale rappresentante (seppur abusivo, abusivissimo) dell’Ateneo.

E a proposito di Criccaboni e Fabbro: ma non avevano detto che la fase acuta era passata? E allora questa come la spiegano:

Siena, 9 novembre 2012
PROTOCOLLO: 51913

A tutto il personale

Gentili Professori e Colleghi,
come al solito a fine esercizio attendiamo il trasferimento di fondi cospicui da Ministeri.
In particolare, siamo in attesa che il Ministero dell’Economia e della Finanza, per conto del Ministero della Salute, trasferisca al nostro Ateneo l’importo di circa 14 milioni di euro corrispondenti alla spesa sostenuta per i contratti dei medici in formazione specialistica.  In relazione a ciò, e considerato che i contributi studenteschi ancora da ricevere entro l’anno rappresentano una somma non consistente, sono costretta, ai fini della certezza dei pagamenti obbligatori, a chiedere di non domandare l’effettuazione di alcun altro pagamento.  All’inizio del nuovo esercizio, qualora, come nel 2011 e nel 2012, il MIUR trasferisca immediatamente la somma richiesta per il mese di gennaio in conto FFO 2013, si darà via via corso ai pagamenti anche non obbligatori.

Cordiali saluti.

Ines fabbro

 

Sarà mica l’ora di farla finita di comprare gli iPad? E la maestrina perché non ci mette i trentamila euro di troppo che riceve dall’Ateneo? Via su!!! Ma perché non vi levate dai coglioni?

10 comments ↓

#1 ilgattodi fontebranda on 11.13.12 at 13:05

Io capisco attaccare il duo riccaboni – fabbro ma piove un po’ mi pare riduttivo, basta guardare cosa c’è in maremma.

Secondo, se il ministero non ha ancora pagato 14 milioni è chiaro che ci sono tensioni di tesoreria. Come accade in ogni azienda che attende risorse dalla PA. Ma non credo che sia colpa del suddetto duo…

Anche sulla faccenda degli ipad – mi sa che non avete capito come funziona anche se quando sollevaste la polemica qualcuno ve lo spiegò. Se un docente ha fondi di ricerca da usare e l’acqquisto di attrezzature informatiche – ipad è consentito io non vedo il problema. In contabilità pubblica le risorse si destinano. Si compierebbe un illecito grave se con le risorse destinate all’acquisto delle attrezzature si pagassero gli stipendi. Potreste dire che troppo generosamente si è dato da spendere ai docenti per strumetni che magari non servono. Può darsi ma di nuovo la colpa non è di chi spende. O del duo ….

#2 Shamael on 11.13.12 at 13:18

Sì insomma è tutto a posto. Bene per voi. A noi alla fine della festa ce ne frega poco. Se siete tutti d’accordo, docenti, non docenti, precari, studenti e vi sta bene così perché vi sprecate tanto a rispondere e a fare polemiche. Lasciateci fare la figura dei bischeri che si scagliano contro un’amministrazione esemplare e nella quale tutti sono contenti. Lasciateci nella convinzione delirante che questa faccenda del buco da 250 milioni e passa e dell’irregolare elezione del rettore e dell’irregolare contratto della Fabbro e della macellazione di tutti i precari, il personale tecnico, i ricercatori sia colpa di qualcuno e non del destino cinico e baro. Siete convinti che si debba comprare gli ipad per leggere la posta? E comprate gli ipad, votate perché negli organi di governo ci siano tutti quelli che ritengono opportuno comprare gli ipad e contestualmente tagliare il salario dei non docenti. Rimanete pure nella convinzione che i fondi di ricerca siano del docente e non soldi pubblici. Ma che volete da noi? Noi abbiamo un’idea di pubblica amministrazione diversa, più corretta e trasparente, ma se a voi va bene così, buon pro vi faccia. Notare bene, lo diciamo anche a beneficio di qualche altro bischero, che noi i commenti – se non sono offensivi – li passiamo tutti, anche quelli che non condividiamo e ci danno sui nervi come questo. Saluti.

#3 Marco on 11.13.12 at 15:41

Si anche il pelato bisi fa passare tutti i commenti ricevuti……. hahaha ci credete? Io no

#4 giannidruri on 11.13.12 at 16:18

Credo che quello che il gatto di fontebranda dice sia leggermente diverso dalla vostra risposta. Anzitutto occorre capire gli ipad con quali risorse sono stati acquisiti. Perchè potrebbe darsi che siano stati comprati con fondi di ricerca nazionali o locali. Se in questi fondi si prevede che x mila euro siano per le attrezzature è corretto e trasparente comprarci gli ipad. Ma si fa presto a fare scandalo dicendo si comprano gli ipad quando si taglia il salario dei non docenti: solo che un conto è il finanziamento alla ricerca ed un conto il finanziamento agli stipendi. L’allocazione delle risorse non è stata certo scelta da riccaboni o dalla fabbro; probabilmente erano risorse già a disposizione in precedenza. concordo col gatto – questa ricostruzione è un po’ distorta a fini polemici… altre volte siete molto ma molto più oggettivi…

poi opinione personale: certo che il buco è colpa di qualcuno. solo io sarei un po’ più ampio nelle attribuzioni di responsabilità e ci metterei anche il mitico focardi per la famosa storia che tutti conosciamo della revisione mazars e della stabilizzazione…qui sembra un covo di focardiani – non lo nomina mai nessuno! peraltro se la magistratura non si sveglia un po’ non accerteremo mai nulla e tutto sarà ridotto alle nostre amene discussioni sui forum…

#5 Shamael on 11.14.12 at 16:08

Allora non ci siamo capiti, eppure è semplice. Non abbiamo detto che i soldi sputtanati negli ipad andavano destinati agli stipendi. Abbiamo detto che mentre si spendono soldi PUBBLICI, perché potete dire quello che volete, che sono nella disponibilità del docente, che sono assegnati a lui, ma sono e rimangono PUBBLICI dal momento in cui “toccano” la pubblica amministrazione, per delle cazzate inutili e trendy, CONTESTUALMENTE si tagliano, sulla scorta di risposte date da un organo non giurisdizionale (il MEF), gli stipendi di gente che ne prende già pochi di soldi (gli stipendi più bassi in assoluto di tutta la PA). E questo noi lo troviamo immorale. Vediamo cosa ne pensa il giudice del lavoro che ha sotto mano i ricorsi di quei poveracci incolpevoli (loro come i precari, i CEL, gli stablizzandi, i ricercatori, gli assegnisti e tutta la pletora dei paria, agli occhi dei signori baroni). Poi che anche fra i non docenti ci siano molti bighelloni è vero, ma non giustifica questo comportamento perché ancora una volta la colpa è dei vertici amministrativi (il Direttore Amministrativo per esempio) che non è capace di dare un’organizzazione decente al personale ed è lo schiavetto dei vari docenti che la tirano per la giacchetta ed ottengono tutto quello che vogliono. Quindi è doppiamente incapace e incompetente. Altrettanto si può dire del capo assoluto (ed abusivo) dell’Ateneo che scondinzola dietro a quel’incapace e incompetente dimostrandosi altrettanto incapace e incompetente pure lui. Per il discorso su Focardi l’abbiamo già ribadito di recente: il Focardi (e altri diciassette) vanno a processo. Ma siete duri come il legno. A marzo andranno in udienza essendo stati rinviati a giudizio, quindi per noi la questione è finita. Decideranno i giudici sulla base delle prove che hanno avuto tutto il tempo di raccogliere (quattro cazzi di anni, non uno!!!). Per il Cricca e la Fabbro (ed altri come il Boldrake) invece non siamo soddisfatti, perché se va bene hanno fatto schifo come chi li ha preceduti, se non di più, e ancora stanno lì sopra sui seggioloni quando ci sono le prove schiaccianti che sono non solo incompetenti e incapaci, ma hanno anche degli scheletri nell’armadio per il passato ed hanno compiuto una marea di irregolarità da che sono in carica. Quindi, voi fate come vi pare, ma noi continuiamo a criticarli e a denunciare il loro malgoverno, loro e della cricca che li spalleggia. Se non vi va bene ci andate voi in Viale Franci e vedete cosa vi dicono. Non sappiamo se ci siamo spiegati.

#6 ilcontabile on 11.14.12 at 18:09

certo che sono soldi pubblici – non scherziamo. Solo che se all’acquisto di attrezzature informatiche sono stati vincolati, ci può apparire immorale ma sarebbe illegittimo spenderli per altro… te l’hanno già detto ma vedo che non hai compreso..

facciamo un passo oltre però.
Chi ne ha stabilito la destinazione? facilmente un progetto di ricerca – viatico con il quale i docenti finanziano le loro attività visto che il fondo di finanziamento per il funzionamento dei dipartimenti è ridotto all’osso. O magari sono risorse di una convenzione per attività conto terzi. In questo caso è giusto che il docente che ha il finanziamento lo spenda con giudizio ma anche per comprarsi l’ipad che tu giudichi una cazzata trendy ed inutile…ma che forse per un docente è uno strumento utile di lavoro…

tra immorale e illegale c’è una bella differenza caro fratello illuminato. Solo in brutti posti la morale di qualcuno è legge per tutti…

#7 Hidere on 11.14.12 at 19:12

Un sola domanda: tutti coloro che intervengono per lamentarsi della citazione delle spese per l’Ipad dove si trovavano quando l’orda dei banditi dissestatori distruggeva l’ateneo? Dentro l’Ipad ad osservare il desktop?

#8 Shamael on 11.14.12 at 19:23

Va bene. Non è nostra intenzione continuare con questa stupidaggine degli ipad. E’ evidente che il problema non sono gli ipad, ma il contesto. E il contesto ci dice che 1) sono stati tagliati stipendi e posti di lavoro; 2) la ricerca, non lo diciamo noi, ma centinaia di docenti (che però poi mandano negli organi di governo sempre i soliti dissestatori o filo dissestatori) è gravemente compromessa proprio per questioni finanziarie; 3) anche i precari della ricerca sono stati messi in un angolo e i dottorati e gli assegni di ricerca sono enormemente diminuiti; 4) i servizi sono terribilmente peggiorati tant’è che molti studenti, evidentemente non servi del potere accademico, si lamentano di questo e solidarizzano con i dipendenti, i cel e i ricercatori che, ad oggi, sono assurdamente i paria dell’accademia. Questo è il contesto ed è innegabile. A fronte di questo molti di voi si attaccano a questioni marginali come questa cretinata degli ipad, col chiaro intento di sviare l’attenzione dal nocciolo della questione e cioè che il rettore, la quasi totalità dei suoi delegati (fra cui quel Sorrentino che si divora tutti gli anni l’intero 5 per mille, forte della sua delega alla ricerca) e il direttore amministrativo e i suoi viscidi servi e delatori, sono degli incompetenti e degli incapaci che stanno amministrando di merda un antico ed ex prestigioso ateneo. Prova ne è che detto ateneo è sparito da tutte le classifiche mondiali (quelle serie come quella di Shangai, non quelle del censis o del sole24 ore che sono ad usum gazzillori). Detto questo auspichiamo che alla prossima richiesta di fondi per la ricerca venga risposto dal ministero e dai privati usi stipulare convenzioni che avevano a spendere meglio quelli dati finora. E comunque, per chiudere, non vogliamo certo imporre la nostra eticità come legge (la conosciamo bene la distinzione, stai tranquillo). Saremo però liberi di esprimere tutto il disprezzo verso questa amministrazione imbelle e deficitaria, oltre che iniqua e raffazzonata? Ovvia!

#9 flavia on 11.15.12 at 09:51

“Sarà mica l’ora di farla finita di comprare gli iPad?” “A fronte di questo molti di voi si attaccano a questioni marginali come questa cretinata degli ipad”
Ma gli IPAD li hai tirati fuori tu, non gli illustri partecipanti a questo dibattito. Hai fatto tutto da solo incluso darti del cretino. Certo che siamo liberi di dire male dell’amministrazione. Però la differenza tra morale e legge, se non l’avessi capito, te la chiarifica il fatto che per la legge questa gente sta sempre su. Forse per la tua e pure per la mia morale se ne dovrebbero andare, ma al momento la legge consente loro di stare.

#10 UnaChicca on 11.17.12 at 09:48

Giusto un anno fa (16.09.2011), il titolo di un articolo della Nazione Siena che intervistava il ‘Magnifico’: “Il bilancio è ripulito, non ci saranno altre sorprese”; “I cardini del piano di risanamento Unisi 2015 sono i prepensionamenti e soprattutto la cessione degli immobili”. Cosa è cambiato dopo un anno?….