A nostro avviso questa proposta di legge sulla diffamazione a mezzo stampa che da diversi giorni divide e unisce le diverse componenti politiche del senato italiano non diventerà mai legge dello Stato. Però in questi giorni, e ieri hanno raggiunto il massimo del peggio, la Lega Nord e l’ex radicale Rutelli hanno fatto approvare un emendamento che prevede il carcere per i giornalisti che diffamano. Aver pensato una cosa del genere in un paese dove diversi banditi che commettono ruberie milionarie, atti criminali, sono ancora a piede libero, sinceramente offende il senso della civiltà. Ma la Lega Nord e Rutelli non hanno altro a cui pensare al senato? Fermatevi e buttate nel cestino questa proposta di legge e invocate eventualmente il carcere per i banditi che distruggono il patrimonio pubblico e la vita delle persone con atti di violenza.
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Anche in qualche repubblica ex sovietica accadono le stesse cose, lo stesso in qualche monarchia assoluta mediorientale, quindi non siamo soli. Vedo con piacere che la casta si sta evolvendo ed oltre al popolo sciocco vuole anche che sia intimorito e disinformato. Bene. Chissà dove andremo a finire. Vedremo.
Perché dite che la Lega ha votato il carcere per i giornalisti? L’emendamento approvato dice che chi (chiunque…) diffama in maniera grave può essere condannato penalmente o (ripeto…o) amministrativamente (sanzione pecuniaria). Nel primo caso la condizionale non lo manda in carcere, se poi reitera il reato ci può finire. Mi chiedo: senza questo deterrente un ricco (o un giornale ricco…) potrebbe dire a Tizio che è uno stupratore di bambini e cavarsela con una multa. Tempo dopo, sempre dello stesso Tizio, dire che spaccia droga alle elementari in cambio di favori sessuali, e cavarsela con un’altra multa. Se con queste accuse Tizio non c’entra nulla che fa? Ringrazia della smentitina e di qualche quattrino? Mi piacerebbe conoscere il parere di chi vuol commentare. Magari sbaglio…