Ma siamo sicuri che è corretto?

Facendo seguito a quanto detto sotto dell’agenzia Robespierre, di cui è titolare Lisa Cresti l’attuale portavoce del presidente della provincia Bezzini, siamo ad osservare come quasi tutti i comuni della provincia medesima abbiano affidato alla Robespierre l’ufficio stampa. Basta guardare per esempio qui, qui, qui e qui. Ora vi sembra possibile che quando si parla dei conflitti di interesse di certi personaggi loschi siamo tutti d’accordo e quando succedono queste vicende, in cui un fiume di denaro pubblico viene riversato nella casse private di un’agenzia di stampa che è evidentemente legata al PD, tanto da prendere tutte queste assegnazioni, nessuno dice niente. Anzi! Bezzini se ne esce con quei discorsi a viaggio d’acqua sui baracconi politicizzati. Perché questo non è un baraccone politicizzato in qui i soldi dei contribuenti vengono sputtanati a favore di aziende private care al partito? In evidente conflitto di interesse, visto che la provincia e i comuni sono enti autonomi e fare da portavoce al Bezzini e poi da ufficio stampa ai comuni della medesima provincia di cui Bezzini è presidente denota un’irregolarità, se non addirittura un’illegittimità? Se Bezzini è di stozzo domani stesso dà il benservito al proprio portavoce, se ha a cuore il bene comune e la regolarità degli incarichi retribuiti con denaro pubblico. Ma siamo pronti a scommettere che non lo farà e quindi dimostrerà, se ce ne fosse bisogno, che le province sono baracconi politicizzati e partitici esattamente come gli enti intermedi, che secondo il nostro modesto parere NON dovrebbero sostituire proprio niente.

A questi uffici tutto questo appare come l’ennesimo turlupinamento ai danni del contribuente e favore degli amici degli amici e l’ennesima occasione perduta per stare zitti. E della pessima gestione degli enti pubblici, da qualsiasi forza politica siano governati, nel caso di specie, dal PD.

Firmato

Cesare Mori