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Maggio 31st, 2013 — Note redazionali
Ci siamo letti la relazione della Banca D’Italia “Principali interventi di vigilanza sul gruppo Monte dei Paschi di Siena Maggio 201 3” e abbiamo riscontrato che ci sono ulteriori azioni sanzionatorie e dei rilievi di procedure irregolari legate al famoso FRESH:”La Banca d’Italia ha riscontrato nuove irregolarita’ nell’operazione di patrimonializzazione del Monte dei Paschi con i titoli ibridi FRESH e ha deciso, lo scorso 7 maggio, di escludere dal patrimonio di vigilanza azioni emesse al servizio dell’operazione per un ammontare di 76 milioni.”
Questo nuovo intervento della Banca D’Italia conferma la pessima gestione della banca MPS da parte della passata gestione e conferma il ruolo di subalternità di Mancini il quale ha approvato tutto senza controllare un bel niente.E abbiamo la conferma che la gestione della banca e della fondazione da parte del partito di Valentini è stata un disastro e quindi non vanno votati perchè la città non può affidare a chi è coinvolto la guida per risollevare le sorti della comunità.’
Maggio 30th, 2013 — Note redazionali
Maggio 30th, 2013 — Note redazionali
Care sorelle e cari fratelli, nonostante le piogge uggiose, qualcosa di positivo ed importante sta per cominciare nelle nostre vite quotidiane, che noi tutti erroneamente tentiamo di rendere omogenee, costanti e monotone. Come al solito, tutto quello che sta intorno a noi ci mette una pezza, ed ecco che improvvisamente sei chiamato a squarciare quel velo di sostanziale dipesa dagli altri, sei chiamato a fare una cosa che spesso eviti, un po’ per comodità ed un po’ per pigrizia. Quindi sveglia!! Sei finalmente chiamato a decidere. Si o no. Dentro o fuori. Indietro o avanti. A saltare o rimanere fermi.
Tanto per essere chiari, ammettendo tutte le mie incapacità intellettive di capire come si possa ancora in questa città votare PD, dico subito che provando a ragionare, non è possibile votare un candidato sindaco, quello del PD, che è in minoranza nel suo partito. Si avete capito bene. Se vincerà il ballottaggio, il sig. Valentini sarà ostaggio della guerra interna al partito che oramai è arrivata alla resa dei conti finale, sulle nostre povere teste. Ci sono le correnti ceccuzziane che con il voto disgiunto hanno mandato avanti i soliti pretoriani del partito conservatore, ci sono delle “associazioni” come Confronti, che alla vigilia del ballottaggio, udite udite, chiedono le dimissioni dei vertici nelle persone del mitico Carli e del “gggiovvane” Guicciardini, imputando loro il calo degli elettori. Sempre tale associazione si scaglia contro i “disastratori”, parole loro, e quindi mi viene da pensare che credibilità abbia un sindaco in questo clima di guerra interna senza quartiere e senza equilibri.
Mi viene anche da pensare che se si danno dei disastratori tra di loro, hanno anche una capacità di analisi non indifferente.
Hanno, in buona sostanza, detto che il loro partito di appartenenza ha “disastrato”. O mi sbaglio? A parte le risate, che inevitabilmente mi fanno venire, vorrei ricordare un altro “fulgido” esempio di esternazioni “da partito democratico”, vale dire quando l’ex Ceccuzzi disse “in questa città non c’è più niente da predare”. Insomma cari amici e care amiche, se la cantano e se la suonano, ma sono sempre loro.
Vogliamo provare una volta per tutte, con tutte le dovute cautele e distinzioni che riguardano chi c’è intorno al sig. Neri, a mandarli a casa, a mandarli all’opposizione. Voglio il PD, responsabile morale e politico del declino della città fuori dal governo della stessa. E’ possibile? Vediamo.
Un abbraccio dal sempre vostro, sconfitto nelle urne, ma indomito nel corpo e nell’anima Bastardo Senza Gloria.
Maggio 29th, 2013 — Note redazionali
Maggio 28th, 2013 — Note redazionali
Maggio 26th, 2013 — Note redazionali
Maggio 25th, 2013 — Note redazionali
Dal blog di Giovanni Grasso
La Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con le sue ultime erogazioni, ha assegnato oltre due milioni d’euro all’ateneo cittadino, che ha un suo rappresentante nel consiglio d’amministrazione. Ovviamente, secondo la prassi, l’università ha anticipato i finanziamenti ai docenti beneficiari, che li hanno usati per attività di ricerca, quali acquisto di materiali di consumo, attrezzature, contratti e borse per i giovani. Nella fase conclusiva, la ragioneria universitaria predispone il rendiconto economico-finanziario e quello scientifico, da presentare alla Fondazione, per poter riscuotere i corrispondenti importi. Ecco, il problema viene fuori proprio nella fase finale: la Fondazione Mps non è più in grado di onorare l’impegno preso due anni prima con l’ateneo. E l’università, che nel frattempo ha speso quei soldi, che fa? Rinuncia a quei contributi? Ebbene, sembra proprio che sia questa la strada percorsa da Riccaboni e dalla Fabbro, che rinuncerebbero così a più di due milioni d’euro, in cambio dell’alta consulenza informatica di Alessandro Francini, un dipendente della Fondazione. Orbene, l’Università non sa che farsene di un consulente esterno d’informatica, se si considera che dispone d’alte (e in alcuni casi eccellenti) professionalità interne, costituite dai numerosi dipendenti informatici e dai docenti del Dipartimento d’Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche. Inoltre, scorrendo la lista delle erogazioni della Fondazione, negli ultimi venti anni, si vede che i docenti beneficiati sono sempre gli stessi, pertanto non è accettabile che, in questo momento d’emergenza, distraendo una cifra così ingente dal bilancio d’ateneo si continui a penalizzare proprio gli esclusi da quelle elargizioni “politiche”. Infine, il rettore e il direttore amministrativo non hanno titolo ad assumere decisioni del genere che, invece, rientrano tra le prerogative del Senato Accademico.
http://ilsensodellamisura.com/2013/05/25/ora-e-luniversita-di-siena-a-finanziare-la-fondazione-monte-dei-paschi/
Maggio 24th, 2013 — Note redazionali
L’altra sera a Otto e Mezzo la nostra redazione rimaneva attonita di fronte all’esasperato mirror climbing del Montesquieu di Pontedera al secolo Enrico Rossi. Notare bene che si arrampicava sugli specchi incalzato da due giornalistoni del calibro di Lilli Gruber e di Andrea Scanzi, sicché immaginatevi voi cosa sarebbe successo davanti a, che so, Gian Antonio Stella o Paolo Mieli. Ora vediamo che stasera va al Ruffolo a sostenere i continuatori del groviglio capitanati da Valentini. Montesquieu dacci retta: non ci andare. Hai il partito completamente distrutto, al tuo segretario regionale il partito stesso gli manda le lettere perché si dimetta, la sanità ha più buchi di un groviera – sembra di essere in Lombardia – e a Siena il groviera l’ha fatto la tu’ moglie. Ma dove vai??? Stai a casa, guardati un bel film e non seguire le orme di Matteo che ieri sera ha fatto una figura cacina di fronte al mondo. Ma come si fa a dire: abbiamo messo un punto fermo e siamo ripartiti? Ma il PD non faceva il PD e le banche facevano le banche? E tutto questo mente interdivano Briamonte. Enrico, dacci retta, stai a casina tua. Ci fai più bella figura.
Ma poi te non eri quello che sosteneva Ceccuzzi? E Renzi lo stesso. E Manciulli lo stesso. Ora siete tutti Valentiniani. Ma lo capite che siete dei buffoni attaccati col bostik alle poltrone e che tutti se ne accorgono? E poi, ancora: ma l’hai letto l’Espresso stamani?
Ancora una volta:
STAI A CASA!!! E LASCIA SIENA MORIRE IN PACE OPPURE RISOLLEVARSI SENZA DI VOI!!!
Maggio 24th, 2013 — Note redazionali
Maggio 23rd, 2013 — Note redazionali
Dopo un Epifani un po’ perplesso e timoroso, tocca oggi a Matteo Renzi venire in città a sostegno della candidatura di Bruno Valentini (già sponsor di Franco Ceccuzzi nel recentissimo passato).
Questa visita, ben più di quella del neosegretario del PD, dovrebbe preoccupare i cittadini di Siena, poiché se il modello di colui che ambisce a fare il sindaco di Siena è l’attuale sindaco di Firenze, potranno stare certi che anche nella nostra città verranno attuate le ben note politiche di esternalizzazione dei servizi, di scarsa tutela dei diritti dei lavoratori, di spartizione delle poltrone secondo logiche di appartenenza e di prossimità al “capo” che sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei cittadini di Firenze.
Voglio rivolgere ancora una volta un appello ai cittadini di Siena perché riconoscano nel mio programma e nella mia coalizione il vero, nuovo, centrosinistra capace di governare la città in questo momento così difficile e invito tutti a non scegliere chi vuole portare i poteri economici che appoggiano il sindaco di Firenze a Siena, per finire di espropriarne la banca e spartirsi ciò che resta dopo il disastro dell’ultimo decennio. Agli accordi sottobanco stretti dalla coppia Alberto Monaci-Bruno Valentini, oggi benedetta dal rottamatore fiorentino, vogliamo contrapporre la leale e trasparente alleanza con tutte le forze sane della città, per ripartire davvero e progettare insieme un nuovo futuro per Siena.
Laura Vigni candidata sindaco del centrosinistra con le liste Sinistra per Siena,Siena si Muove e Rifondazione Comunista