Care sorelle e cari fratelli, nonostante le piogge uggiose, qualcosa di positivo ed importante sta per cominciare nelle nostre vite quotidiane, che noi tutti erroneamente tentiamo di rendere omogenee, costanti e monotone. Come al solito, tutto quello che sta intorno a noi ci mette una pezza, ed ecco che improvvisamente sei chiamato a squarciare quel velo di sostanziale dipesa dagli altri, sei chiamato a fare una cosa che spesso eviti, un po’ per comodità ed un po’ per pigrizia. Quindi sveglia!! Sei finalmente chiamato a decidere. Si o no. Dentro o fuori. Indietro o avanti. A saltare o rimanere fermi.
Tanto per essere chiari, ammettendo tutte le mie incapacità intellettive di capire come si possa ancora in questa città votare PD, dico subito che provando a ragionare, non è possibile votare un candidato sindaco, quello del PD, che è in minoranza nel suo partito. Si avete capito bene. Se vincerà il ballottaggio, il sig. Valentini sarà ostaggio della guerra interna al partito che oramai è arrivata alla resa dei conti finale, sulle nostre povere teste. Ci sono le correnti ceccuzziane che con il voto disgiunto hanno mandato avanti i soliti pretoriani del partito conservatore, ci sono delle “associazioni” come Confronti, che alla vigilia del ballottaggio, udite udite, chiedono le dimissioni dei vertici nelle persone del mitico Carli e del “gggiovvane” Guicciardini, imputando loro il calo degli elettori. Sempre tale associazione si scaglia contro i “disastratori”, parole loro, e quindi mi viene da pensare che credibilità abbia un sindaco in questo clima di guerra interna senza quartiere e senza equilibri.
Mi viene anche da pensare che se si danno dei disastratori tra di loro, hanno anche una capacità di analisi non indifferente.
Hanno, in buona sostanza, detto che il loro partito di appartenenza ha “disastrato”. O mi sbaglio? A parte le risate, che inevitabilmente mi fanno venire, vorrei ricordare un altro “fulgido” esempio di esternazioni “da partito democratico”, vale dire quando l’ex Ceccuzzi disse “in questa città non c’è più niente da predare”. Insomma cari amici e care amiche, se la cantano e se la suonano, ma sono sempre loro.
Vogliamo provare una volta per tutte, con tutte le dovute cautele e distinzioni che riguardano chi c’è intorno al sig. Neri, a mandarli a casa, a mandarli all’opposizione. Voglio il PD, responsabile morale e politico del declino della città fuori dal governo della stessa. E’ possibile? Vediamo.
Un abbraccio dal sempre vostro, sconfitto nelle urne, ma indomito nel corpo e nell’anima Bastardo Senza Gloria.
Bastardo Senza Gloria. W la vostra Siena
Maggio 30th, 2013 | Note redazionali
5 comments ↓
Neri è un’ostaggio peggio di Valentini perche almeno Il secondo sà di amministrazione di gestione politica, potrebbe con tre o quattro assessori di livello provare a cambiare la città, nonostante come dici te le truppe Caccuziane. Ma che ti aspettavi che il vecchio PD (per me è vecchio, colluso e aspetto il congresso per spazzarli via tutti) non provasse una zampata, riuscita per’altro, ora stà a Valenti ni provare a governare nominando, come dicevo prima, gli assessori che vuole e poi vediamo. Non nascondo preoccupazioni sul futuro ma non posso vedere in Neri un’alternativa, specie con i suoi sponsor e l’apparentamento del Falorni/Piccini MA la cosa che più mi meraviglia è come faccia Te a vedercela!!!!
Vedi Francesco io parto da un altro punto di vista. Se te hai letto quello che ho scritto il giorno seguente la tornata elettorale, vedrai che mantengo tante riserve e tanti distinguo nei confronti della coalizione del Neri. Io parto da un punto fermo. Il pd è il responsabile morale e politico del declino della città. Il pd non ha mai preso posizione su quello che per me è uno snodo cruciale del groviglio armonioso, vale a dire l’università e la sua gestione, tutte le istituzioni cittadine sono state malamente governate da uomini appartenenti al pd, il pd ha espresso una classe dirigente inadeguata a governare e fare proposte credibili, sia come uomini che come contenuti, ed i fatti mi stanno dando ragione. Voglio il pd fuori dal governo della città. Poi a cose fatte, se così sarà, con la dovuta serenità e consapevolezza, affronteremo tutti gli avanzi di groviglio sparsi qua e la. Intanto il segnale forte deve essere uno. Fuori il pd dal governo. Così, come dici te, avrete con il congresso la possibilità di fare un po’ di pulizie. Dubito. Ma ne avrete la possibilità.
Vedi BsG, c’è chi non riesce a vedere più in là del proprio naso, cosa che magari gli consente di sopravvivere ogni giorno, passetto alla volta, e chi prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo per sognare in grande. Personalmente, cerco sempre di rientrare nella seconda categoria, per quanto sia difficile e spesso non appagante. Appoggiare uno dei due oggi significa dare ragione al Groviglio che dici di odiare, in un modo o nell’altro: legittimi il fatto che tutto debba rimanere così come è. Al massimo, come successo con Ceccuzzi ieri e oggi con le coalizioni che si fronteggiano al ballottaggio, si può solo assistere a squallidi e dannosi regolamenti di conti interni, a vendette e a giochetti di potere e di poltrone. Ora, invece, prova a pensare, tra pochi mesi, quando chiunque vinca sarà sopraffatto dai ricatti dei padroni del vapore (perché né Valentini né Neri hanno un briciolo di indipendenza) e pertanto si tornerà a votare, cosa potrebbe ottenere una unica, seria, solida e compatta proposta anti-groviglio, che non schieri tra le sue fila nessuno (nessuno!) di quelli che fino a ora, e ancora per pochi mesi, ci hanno malgovernato. Pensaci: non sarebbe forse un esito assai più auspicabile per chi ha in uggia il “Sistema”, sia esso quello di Ceccuzzi o di Cenni, di Verdini o dei Monaci?
Personalmente credo proprio di sì, e forse sembra averlo capito (pardon, certo che lo aveva capito anche Laura Vigni (me lo auguro, quantomeno), stando alla sua dichiarazione ufficiale di non-appoggio a nessuno dei due corridori. Andiamo al mare, se il tempo ce lo permette, e prepariamoci piuttosto a levarci di torno TUTTA quella gentaglia in un colpo solo!
Apprezzo i tuoi spunti Tolkeniano, credo dettati da sana voglia di cambiamento. Già il cambiamento. Ribadisco, che il cambiamento come te auspichi possa avvenire anche con il pd all’opposizione. Tutto qua. Tanto per essere chiari, io non mi fermo se il Neri diventa sindaco, ci sarà come detto e ridetto, tanto lavoro da fare. Posso però augurarmi che il pd, per i motivi che non sto ad elencarti e che sicuramente conosci, possa andare a casa una volta? Veramente non riesco a pensare come si possa perdere una occasione del genere, anche se solo fosse anche per un breve periodo, poiché come te dici ci potrebbe essere una certa instabilità. Ciò potrebbe portare benefici a tutti, parlo del pd all’opposizione, anche per trovare certe convergenze che fino ad ora sono mancate.
Pensaci. Un abbraccio a presto.
Caro BsG la colpa è del PD e di chi opposizione non l’ha fatta. Col Neri c’è sopratutto il vecchio PD. Purtroppo, come te, sono preoccupato ma credo ancora che Bruno possa farcela contro il suo interno velenoso e contro un opposizione alla ricerca di rimettersi a sedere nelle stesse poltrone o ti sei dimenticato che, comunque, l’altra giunta è cascata per una non nomina di Monaci junior e che quelli sono il”Neri” di oggi?