Sulle primarie sembra proprio che i nostri pronostici fossero esatti. Non alle primarie, si alla acclamarie. Che tradotto vuol dire, nessuna forma di decisione partecipata (alla faccia del Forum della buona politica e degli slogan sulla partecipazione lanciati da Daniele Magrini), i fedeli alleati non voteranno al loro interno Ceccuzzi, no, troppo rischioso, lo acclameranno direttamente. Bella dimostrazione di forza cari alleati, complimenti.
Sono già uscite le dichiarazioni di alcuni politici del centro sinistra (terrorizzati dall’ipotesi che le primarie venissero fatte, perché già aleggiava lo spettro di una pre-resa dei conti interna) che si affrettano a dire che non servono più.
Ancora una volta emerge tutta la difficoltà politica di un centro sinistra che non è più in grado di tenere sotto controllo le cose, in ogni ambito. Si è in presenza alla plateale poca lungimiranza di una classe politica (Ceccuzzi e i suoi yes men) che si ostinano a non guardarsi intorno e prendere atto che un certo mondo sta cambiando e in parte è già cambiato. E invece di adeguarsi alle rinnovate situazioni, non essendo forse in grado di fare politica ma solo di comandare di prepotenza (cosa che con l’arte della politica non ha niente a che fare) continua ad adottare metodi e linguaggi che forse potevano condizionare in altri tempi ma oggi non è più così.
Prendiamo l’aspetto della comunicazione, per esempio. Rispetto anche all’ultima campagna elettorale, quella del 2006, gli scenari sono totalmente cambiati. Non c’era un uso così massiccio di internet, ambiente all’interno del quale la democrazia comunicazionale esiste davvero perché va ben al di là delle veline di partito e quindi la gente può farsi un’idea non più solo monopolizzata da una sola voce.
E il PD(S) senese, nonostante i tanti “esperti” di cui si avvale, per adesso questa competizione l’ha persa. Anche se va detto, che possono anche studiare tutte le più moderne forme di comunicazione esistenti, il problema più grande sono i contenuti e gli argomenti e su questo ci possono fare ben poco.
Parliamoci chiaramente. Il PD(S) senese è in un cul de sac; perché se continua ad illustrare programmi da libro dei sogni, in cui pretenderebbe di dare una visione di Siena stile Alice nel Paese della Meraviglie, la gente si incavola come bufali perché constata ogni giorno che c’è ben poco da sognare (l’Università allo scatafascio; i salari dei dipendenti che hanno già subito dei tagli; la Tiemme che mentre pensa ai tagli al personale moltiplica i cda; l’incognità della ricapitalizzazione della Banca con tutto ciò che questo potrebbe voler dire; l’aumento delle rette al Campansi).
Se, invece, prova a mettere in atto la geniale strategia (come in parte sta facendo) di prendere le distanzedai dieci anni dell’Amministrazione Cenni, dalla gestione della vicenda Aeroporto Ampugnano, dalbuco all’Università etc. allora la gente si imbufalisce ancora di più perché, giustamente potrebbe dire “Ma tu caro Ceccuzzi, insieme a tutti i tuoi fedeli yes man, ma dove sei stato in tutti questi anni? Quale ruolo politico hai ricoperto nella nostra realtà?“.
Sapete come si dice, non tutti e non per sempre sono disposti a farsi portare con l’anello al naso.
Firmato
La Primula Rossa