Alla lettura della rassegna stampa di oggi questi uffici hanno sobbalzato sulla sedia quando hanno visto ciò che riportava la Nazione:
IL GIUDICE del lavoro impone all’Ateneo di pagare circa 100 mila euro all’ex direttore amministrativo Loriano Bigi. L’Università non ci sta. E si «oppone», affidando agli atti già depositati in tribunale le proprie ragioni. E’ l’ennesimo colpo di scena di una telenovela che pare senza fine. Si è arricchita di un’altra puntata quando i primi giorni di febbraio è arrivato negli uffici del rettorato il decreto ingiuntivo del giudice, peraltro immediatamente esecutivo. Tradotto: imponeva di pagare subito la cifra in esso contenuta, come detto circa 100mila euro. Il motivo dell’atto? La riscossione dei mesi di mancato preavviso che dovevano precedere, a giudizio dell’ex dirigente, il passo indietro dall’alto incarico amministrativo ricoperto fino a novembre 2008. L’Università – che si dibatte ogni giorno fra mille difficoltà economiche – si è opposta chiedendo al contempo la revoca della provvisoria esecutività. Ossia di non essere costretta ad erogare immediatamente la cifra, preferendo attendere la causa vera e propria che seguirà. La novità giunge in una fase delicatissima per gli equilibri interni all’Ateneo stante l’elevato grado di contenzioso in essere.
Sorvoliamo sulla palese faccia di bronzo dell’individuo in oggetto e passiamo alla domanda che ci sorge spontanea: ma com’è possibile che tutte le istituzioni a partire dall’Amministrazione universitaria, passando per Comune, Provincia, Regione (rappresentate in CdA) per giungere alla Procura della Repubblica con la propria inoperosità e con le lungaggini che sono sotto gli occhi di tutti, siano stati in grado di mettere un inquisito per il dissesto finanziario dell’Ateneo, in altre parole uno dei principali dissestatori, nella condizione di comportarsi in modo così sfacciato? Sarà mica il caso di metterci una pezza?
E sempre a questo proposito: ma il Ceccuzzi e tutto il suo partito più i cagnolini scodinzolanti Iantorno e Cannamela che ne pensano di tutto questo? Visto che hanno in mano il potere cittadino e che ce l’hanno da più di dieci anni a questa parte ed a loro sono ascrivibili abbondanti responsabilità (politiche per carità) nel disastro dell’Ateneo, non possono dire qualcosa? Lasciano macellare allegramente studenti e personale così? Senza muovere un dito? Lasciano che rimangano impuniti ed anzi avanzino pretese personaggi come quello attenzionato?
Una sola parola: vergogna!
Cesare Mori
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chi era l’avvocato di Bigi? Io continuo a cercare la sentenza che ha visto assolto Tosi e neppur imputato Bigi, per il contratto di 75.000 euro, che dettero a Caronna, il lgiorno dopo che lo stesso Caronna era andato in pensione.