Siccome siete messi bene raccontate anche le “cazzate” al mercato: questo più o meno il ragionamento del sindaco Valentini. E nuovamente la banca MPS è finita dentro le lotte di correnti del PD: Valentini contro Profumo e viceversa. La Consob e la magistratura non hanno niente da eccepire, non sulle lotte ma sulla strumentalità di certe affermazioni tese ad orientare impropriamente il mercato della borsa (non quello della Lizza)? Il gioco politico è chiaro: gestire senza averne la possibilità il patrimonio della fondazione e quindi il controllo della banca. In un paese normale il ministero dell’economia avrebbe commissariato la fondazione e Profumo si sarebbe dimesso dalla presidenza della banca. E avete verificato se Paolucci è incompatibile con la nomina nella deputazione generale della fondazione MPS? E la determina firmata dalla Fratiglioni perché non la mandate alla Corte dei Conti?

Partiamo dalla nomina di Antonio Paolucci nella deputazione generale della fondazione MPS. Anzi no, partiamo dalla determina firmata dalla dirigente del Comune di Siena Susanna Fratiglioni (dirigente che gode della simpatia della testata giornalistica Sunto). Dalle pagine del Cittadino abbiamo letto questo articolo http://www.ilcittadinoonline.it/news/162974/Privatizzazione_degli_spazi_culturali____cui_prodest_.html e all’interno dell’articolo ci trovate il riferimento alla dirigente del Comune : “Con una determina a firma del dirigente comunale Susanna Fratiglioni, il Comune si accorda con Opera per l’allestimento della prestigiosa mostra”. A nostro avviso questa determina merita di essere sottoposta all’attenzione della Corte dei Conti; e partendo proprio da questo articolo ci colleghiamo alla vicenda della nomina di Antonio Paolucci e tal proposito leggetevi questo di articolo http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/larte-di-galleggiare-nel-potere-alla-lunga-collezione-di-poltrone-antonio-paolucci-ne-aggiunge-61273.htm L’articolo evidenzia che Paolucci è “il capo del comitato scientifico dell’Associazione Civita, cui fa capo la potente società di servizi Civita, presieduta da Gianni Letta.Proprio una controllata di Civita, Opera Laboratori Fiorentini, sta prendendo il controllo di tutto il patrimonio artistico pubblico senese: prima di un “ramo d’azienda” dell’Opera del Duomo (cessione su cui ora indaga la Procura di Siena), poi del Santa Maria della Scala e ora anche dei Musei Civici e addirittura della Torre del Mangia, simbolo della città. Insomma, con Paolucci non arriva al Monte dei Paschi un tranquillo pensionato, ma uno dei nuovi padroni di Siena.” A questo punto poniamo la questione non solo in merito a questo intreccio sulla città ma anche sulla nomina di Paolucci nella deputazione generale della fondazione MPS. E’ possibile verificare se sussistono elementi di incompatibiltà tra essere membro della deputazione generale e nel contempo avere un ruolo formale nell’associazione che controlla il soggetto che ha instaurato un rapporto lavorativo con uno degli enti nominanti della fondazione? Prima di rispondere no verificate con attenzione senza disturbare l’avvocato Benessia. E anche senza la verifica Paolucci dovrebbe lasciare, così per mera opportunità. Ogni tanto un colpo di stile non guasta. Passiamo allo scontro sulla banca e sulla fondazione che vede protagonisti due uomini del PD, il primo iscritto formalmente, Bruno Valentini (sarebbe anche sindaco di Siena) e il secondo, non iscritto ma simpatizzante, Alessandro Profumo presidente di MPS (quello che sbarcò in Kazakistan e che conosce molto bene Ligresti). Prendiamo le ultime dichiarazioni del Valentini : ”Ma – ha anche detto – se si continua a insistere dicendo che non ci sono compratori disposti a investire nel Mps, il titolo non potrà che essere depresso. E dalla quotazione del titolo dipenderà quanto la fondazione potrà scendere nella compagine azionaria della banca.” Una prima domanda al Valentini: quindi bisognerebbe sparare le cazzate al mercato per manipolare l’andamento del titolo? E quindi bisogna considerare la precedente affermazione, sempre del sindaco, che ci sarebbero soci pronti a investire? Scusate caro Vegas della Consob e cari magistrati ma l’insider trading e la manipolazione del mercato quando sussistono? Sarà il caso, proprio in virtù di questi ragionamenti e per evitare altri danni alla fondazione, che il ministero dell’economia commissari la fondazione stessa fino alla completa estinzione dei debiti? Profumo, invece, ha preteso la cancellazione del tetto del 4% in fretta e furia e oggi si ritrova a dire che non ci sono soci in vista e che la nazionalizzazione della banca non è del tutto scongiurata. Quindi possiamo affermare che questa è la sconfitta di Profumo e che sarebbe meglio per la banca trovare un nuovo presidente. Siamo alle solite. La lezione dei disastri non è servita, si continua con la bagarre politica e con le logiche di corrente sulla banca e sulla fondazione MPS. Rileggetevi qualche articolo:

http://www.linkiesta.it/mps-fresh http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-indipendenza-dalla-politica-macch-le-nomine-del-monte-dei-paschi-di-siena-sono-60543.htm http://www.huffingtonpost.it/2013/08/13/mps-ex-sindaco-ceccuzzi-crac-pastificio-amato_n_3748691.html?utm_hp_ref=italy

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#1 Siccome siete messi bene raccontate anche le &l... on 08.17.13 at 15:44

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