Il testo dell’articolo dell’Espresso: Caso Antonveneta Benessia consulente con super onorario Un onorario di 950 mila euro più altri 3.450 euro di rimborsi per le trasferte e i viaggi effettuati. È l’assegno staccato dal Monte dei Paschi nell’agosto del 2009 all’avvocato Angelo Benessia per la sua “consulenza e assistenza continuativa” svolta nel biennio 2007-2008 in merito all’acquisizione di Antonveneta dal Santander. Riunioni, analisi di contratti, di comunicati stampa, relazioni alle autorità di vigilanza e rapporti con i consulenti legali in Olanda e Spagna: insomma, la regia legale dell’operazione che per Mps è poi diventata una maledizione. Chi è Benessia? Avvocato d’affari, il suo è uno degli studi più importanti di Torino cui si rivolgevano anche gli Agnelli. E un professionista dei consigli di amministrazione (è stato in quello della Fiat e di Telecom e anche vicepresidente di Rcs) ma soprattutto è l’ex presidente della Compagnia San Paolo, ovvero il primo azionista di Intesa. Dal suo ufficio sono stati raccolti decine di documenti e mail utili per l’inchiesta appena conclusa della Procura di Siena: perché Benessia non era solo consulente della banca, ma anche della Fondazione Mps. Anzi, lo è ancora adesso, tanto che il nuovo statuto teso a ridurre il peso della politica nelle nomine dell’ente porta la sua firma. Le poltrone cambiano, Benessia resta. Camilla Conti
“Caro” il loro Angelo!!! Dalle pagine dell’Espresso a firma della giornalista Camilla Conti spunta l’importo della consulenza (pagata da banca MPS) di Angelo Benessia per “consulenza e assistenza continuativa” svolta nel biennio 2007-2008 in merito all’acquisizione di Antonveneta dal Santander: ben 950 mila euro. E nel contempo è consulente della fondazione MPS
Agosto 16th, 2013 | Note redazionali
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