Partito da Milano per giungere a Siena il cavaliere Alessandro Profumo mai si sarebbe aspettato di intraprendere prima del previsto una guerra contro quel cattivello di usurpatore che corrisponde al nome di “4%”.Al grido di “armatevi e abolite” il cavaliere Profumo cavalca poderosamente verso quel 18 luglio,supportato dalla tv di stato canale 3 e precisamente dall’esperto di cavalli e banche Franco Masoni,quando al cospetto di azionisti rumorosi ma poco efficaci abolirà il cattivello “4%”.I suoi valorosi scudieri,Gabriello da San Gimignano e Bruno da Monteriggioni, eseguiranno il compito loro assegnato senza batter ciglio; e senza capacitarsi del perché il cavaliere Profumo ha innescato la quinta crociata,o meglio definita,la banciata.Nella giornata di ieri,infatti,Profumo ha ribadito il suo concetto alquanto fantasioso “con il mantenimento del 4% portano via la banca”.Chi ci sarà mai dietro questo cattivello del 4%,forse il mago Silvan,i predoni del Kazakistan o i trasportatori non autorizzati di palazzi storici? Cerchiamo di capirci meglio:se abolite il 4% la banca resta a Siena se il 4% resta la banca va via da Siena.Forse Profumo voleva dire l’opposto ma le dichiarazioni sono dichiarazioni e quindi sarebbe opportuno che qualche azionista il giorno 18 luglio ponesse il quesito al sig. Profumo chiedendo di verbalizzare la risposta:in base a quale criterio e chi,soprattutto,porterebbe via la banca se non aboliamo il 4%?O è troppo diffamante questa domanda?
Effettivamente,tra giornalisti pigri e altri proni,l’opinione pubblica non ci sta capendo quasi niente della discussione del 4%;anzi qualcuno sospetta che questo 4% è un parente della banda del 5%.Niente di tutto questo.Ecco in realtà in cosa consiste: a parte la Fondazione Mps, un socio ha un diritto di voto al massimo del 4%, anche se detiene una quota di capitale superiore. A rigor di logica quindi abolire il 4% è un passaggio doveroso per una società per azioni quotata in borsa.E su questo concordiamo.La questione,o meglio le questioni,a nostro avviso sono altre e specificatamente due:i tempi e il percorso da seguire.E non esiste nessuna imposizione legislativa o da parte delle autorità italiane o europee che impongono l’abolizione del 4%.Se qualcuno è in possesso di un documento nel quale ci trovate scritto “siete obbligati in base alla legge o direttiva.etc.etc. di abolire il tetto” lo tiri fuori e prima dell’assemblea,altrimenti attenetevi alla dimensione reale della questione e ai testi di legge in materia bancaria.Qui invece siamo in presenza di una forzatura da parte di Profumo che gioca con i suoi tempi e approfitta della debolezza della politica locale e nazionale e approfitta soprattutto di vertici della fondazione colpevoli dei danni del passato e non in grado di imporsi nei confronti del cavaliere Profumo.ma approfitta anche della sponda che una parte del PD offre per abolire subito il tetto del 4% e di un sindaco che non ha potere decisionale e non ha un ruolo all’interno delle dinamiche dei poteri.A Siena ci risiamo con un uomo solo al comando:prima c’era Mussari oggi Profumo.E infatti i protagonisti del groviglio che un tempo omaggiavano Mussari oggi li ritrovi ad omaggiare Profumo:l’elogio sperticato nei confronti di Profumo da parte del conduttore della “tv di stato” Franco Masoni conferma il tutto.Forse lo fanno all’insaputa di Profumo ma stranamente chi oggi omaggia il president sono gli stessi che da mesi portano avanti la tesi che “le inchieste giudiziarie finiranno in una bolla di sapone”,quasi una sorta di delegittimazione dell’operato della magistratura senese e del lavoro del Nucleo valutario della Guardia di Finanza.E forse sperano che con un solo uomo al comando,un domani,possono ricominciare con quel groviglio che negli ultimi anni ha dissipato miliardi di euro.
E anche vero che la situazione della banca va stabilizzata visto che le passate gestioni hanno pensato bene di raderla quasi al suolo(economicamente parlando).Facciamo a tal proposito una proposta di percorso per stabilizzare la banca,con uno schema preciso.
1) Dimissioni di Profumo dalla presidenza della banca; a garanzia dell’operatività della stessa e a garanzia per Bankitalia e per il mercato è sufficiente la presenza del dott. Viola.Per la presidenza individuate una figura estranea ai soliti giri e che non abbia ambizioni da banchiere d’assalto.
2) Rinnovare la deputazione della fondazione MPS e impedire le nomine nella nuova deputazione dei membri attuali e sostituire direttore generale della fondazione.
3) La nuova fondazione dopo un’ampia e trasparente valutazione con la città individui in stretto contatto con bankitalia un socio autorevole e non speculativo per la banca e a quel punto stringere un patto di sindacato e quindi abolire il tetto del 4%.
p.s. Nel frattempo il consiglio comunale approvi una mozione per valutare l’azione di responsabilità nei confronti dei membri della deputazione della fondazione MPS.
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