Ha ragione Sergio Profeti dal suo blog: la magistratura apra un’inchiesta sulle manovre di palazzo messe in atto da Valentini per candidarsi a sindaco di Siena – Utilizzano le istituzioni come una loro proprietà privata – La legge parla chiaro:un Comune con le dimissioni del sindaco ritorna la voto e il sindaco non è surrogabile, quindi il consiglio comunale è “imperfetto”

Riportiamo l’intervento di Sergio Profeti dal blog Sunto concordando con lui sulla necessità che la MAGISTRATURA  apra un’inchiesta e a tal proposito sarebbe utile l’intervento del Ministro degli Interni.
Se il nostro precedente  articolo fosse stato ripreso da Il Fatto Quotidiano, sicuramentela Procura di Siena avrebbe aperto, se non un fascicolo, almeno un insertino. E’ storia, infatti, che la Procura di Siena spedì un plotone di finanzieri nel marzo 2012 nella sede della Muccona solo dopo il servizio di Report; così come è storia che la stessa Procura abbia iniziato a svolgere investigazioni solo dopo che, lo scorso febbraio, Il Fatto Quatidiano, imbeccato dalla stessa Muccona, aveva tirato fuori la vicenda di Alexandria. E’ storia, per finire, che la Procura di Siena, non avendo trovato nulla nelle casseforti della Muccona durante le perquisizioni della primavera 2012, si vide recapitare nell’autunno 2012 in dono quel fascicolo su Alexandria trovato, guarda caso, nelle stesse casseforti perquisite in precedenza. Così, riteniamo, che, se Il Fatto Quotidiano avesse focalizzato attenzione sulle vicende, che illegittimamente hanno portato don Brunetto da Monteriggioni a far scattare l’istituto della decadenza, la Procura l’insertino lo avrebbe certamente aperto. Ed aprendolo avrebbe trovato elementi consistenti per chiedere la “luce che illumina” allo stesso don Brunetto da Monteriggioni. Tutti sembrano adeguarsi alla situazione di non-belligeranza nei confronti del PD, tant’è che il Pdl avrebbe tempo fino a mercoledì per presentare ricorso al Tar Toscana per aprire la prima discussione della storia sull’istituto della decadenza, sfruttato da don Brunetto per presentarsi alle elezioni a Siena, ma sicuramente non se ne farà diu niente. Come non ci sarà, dal versante senese delle cosiddette opposizioni al PD alcun tentativo di denunciare alla Procura di Siena i meccanismi che hanno portato don Brunetto a candidarsi, vincendo le primarie, per il ballottaggio del 9 giugno. Eppure di lati oscuri la vicenda di don Brunetto ne presenta più che a sufficienza, allorché ci poniamo l’interrogativo: può un Ente locale, possessore del 100% del capitale di una società, candidare alla presidenza della stessa società il proprio Sindaco? E, per di più, sfruttando la candidatura per far scattare l’istituto della decadenza avendo ben presente l’obiettivo di partecipare alle elezioni amministrative in un altro Comune? Ed infine, come si può vedere nella tabellina che riassume le tappe della vicenda, perché si è andati a cercare questa elezione alla presidenza di una Srl? Un insertino, mica un fascicolo, potrebbe anche aprirsi; o no?

http://www.sunto.biz/2013/05/06/lillegittima_candidatura_di_don.htm
http://www.sunto.biz/2013/05/06/don_brunetto_da_monteriggioni_ha.htm

2 comments ↓

#1 Vitto on 05.06.13 at 22:54

Ma non si potrebbe ipotizzare un conflitto di interessi per un Sindaco che si fa nominare presidente in una Società di cui è al 100% proprietario l’Ente nominante che lui stesso amministra? Questa è l’esaltazione dell’etica e della moralità politica del PD, complimenti!

#2 Rassegna Stampa – MPS rischio di prescrizione | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA on 05.08.13 at 09:45

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