Quando la voragine finanziaria dell’università di Siena divenne di dominio pubblico, un gruppo di docenti di stretta osservanza tosiana-berlingueriana (Luigi), ebbero la faccia tosta di affermare che nell’università di Siena non c’era “nessuna banda del buco”. E infatti non era un buco ma una voragine di oltre 300 milioni di euro e solo 200 di questi milioni sono finti sotto la lente della magistratura. Erano e sono la banda del buco. Un gruppo che negli anni ha agito con stretta alleanza con il gruppo dirigente del partito guidato dal sig. Ceccuzzi e quel meccanismo di dissesto continuo delle finanze cittadine, con il filtro del “groviglio”, per oltre un decennio è andato avanti senza freni; solo alcune voci di dissenso (fuori dal partito e dai partiti). Con un responsabile disinteresse della stessa magistratura. Un percorso di dissesto cittadino iniziato dall’asse storico Piero Tosi-Franco Ceccuzzi e proseguito con l’asse Mussari-Ceccuzzi, con la variante salernitana Del Mese-Ceccuzzi. E oggi, per non farla troppo lunga con un riassunto della storia ben conosciuta, la “banda del buco” dopo aver giocato con i nomi (un po’ di dignità coloro che sono stati bruciati pubblicamente?) e con la buffonata politica gestita dal cerchio magico ceccuzziano, il partito che ha la piena responsabilità del disastro cittadino annuncia che ci saranno le primarie tra un ondivago Valentini e il rappresentante del groviglio Alessandro Mugnaioli. Ovviamente è tutto un problema interno al PD ma non possiamo far finta che la regia di questo nuovo teatro del groviglio non sia sempre nelle mani di chi ha gestito gli ultimi anni della vita politica e istituzionale della città: l’asse superstite del vecchio groviglio Ceccuzzi-Bisi, la banda del buco universitario Riccaboni-Cardini e i comunicatori pagati dalla comunità, l’agenzia Robespierre. Il disegno è fin troppo chiaro: recuperare il consenso per occupare nuovamente le istituzioni per abbuiare tutti i danni commessi e per mantenere in piedi le strutture del consenso con i soldi della collettività.
Il cambio di passo per la città ci sarà nel momento in cui non ci saranno alla guida dei partiti e soprattutto delle istituzioni coloro che hanno distrutto patrimonio pubblico e indebolito la città. E il cambio di passo non lo rappresenta il PD senese. Per cambiare occorre una rottura netta e definitiva con la “banda del buco”; altrimenti anche le altre forze politiche e civiche fuori dal PD non saranno credibili. Non aver capito in questi mesi che lo snodo del groviglio era ed è rappresentato dalla “banda del buco” originata dalla cricca universitaria, è stato un limite imperdonabile di molti politici e strateghi. E anche la magistratura è quasi fuori tempo massimo per ridare ai cittadini un quadro di legalità nelle istituzioni.
La “banda del buco” e l’occasione per costruire una svolta senese. E anche la magistratura è quasi fuori tempo massimo per ridare ai cittadini un quadro di legalità nelle istituzioni
Aprile 6th, 2013 | Note redazionali
2 comments ↓
e in questo disegno di buhi, il focardino bello dove sta? perchè non è citato stranamente…
http://www.ilcittadinoonline.it/news/158734/Vigni___La_via_Crucis_del_PD_senese_continua_.html