Abbiamo letto, con mezzo sorriso sulle labbra, il lungo intervento di una signora che sulle pagine di un giornale locale senese, nella giornata di oggi, accusa i media e la diffusione delle notizie come i mali che infettano la città e per mantenere la coerenza con il suo gruppo politico di riferimento, la signora, riafferma che i blogs seminano odio in città. Forse la signora fin troppo schierata con quella cricca universitaria che ha distrutto l’ateneo e ancora imperversa con forme e modi nefasti nello stesso, e fin troppo “vicina” a coloro che occupano poltrone, sposa la teoria del complotto mediatico e la stupidaggine “dell’odio diffuso dai blogs”. Cara signora, quale sarebbe l’odio: aver denunciato il malaffare gestionale? Chiudiamola qui questa storia perchè con le stupidaggini dell’odio sui blogs avete toccato il fondo del fondo.
Invece, siccome in molti auspicano soluzioni per far ripartire la città e si appellano al senso di responsabilità, con pacatezza facciamo alcune proposte e vediamo se questi appelli sono veri o sono solo fumo negli occhi. Come uscire dalla palude? Innanzitutto con i necessari passi indietro di chi occupa ruoli gestionali e ruoli dirigenziali nei partiti: proprio coloro che hanno partecipato, deciso e condiviso le gestioni che hanno messo in ginocchio la città. Mettiamo nero su bianco che coloro che fanno parte della deputazione della fondazione MPS non avranno più ruoli nella gestione delle istituzioni cittadine; dimissioni immediate dei vertici della Sansedoni Spa in quanto nominati da quella politica che ha devastato la città; cambio veloce dei vertici dell’ateneo; dimissioni del gruppo dirigente dei partiti e non solo del PD, dimissioni di tutti i nominati nelle partecipate con tessera di partito in tasca e costituzione di parte civile nei processi da parte degli enti pubblici. Siete disposti a questo? Sembrerebbe di no, quindi dove sarebbe la volontà di cambiare e di proporre un cambiamento?
Forse qualcuno pensa di riciclare il solito groviglio sotto altre forme e altre dinamiche? Il rischio è questo.Ad esempio,mentre in tutta Italia il PD farà le primarie per la scelta dei sindaci,qui a Siena il gruppo dirigente ceccuzziano,supportato dai due parlamentari ceccuzziani Luca Sani e Luigi Dallai, stanno lavorando per non celebrare le primarie e imporre il solito personaggio.Come dobbiamo leggerlo questo comportamento se non come una sfida arrogante alla città? Lo sappiamo benissimo che ci sono state delle riunioni con SEL, Siena Futura, Riformisti e il gruppo del Ceccuzzi,per concordare la linea e non fare le primarie;l’ultima proprio ieri sera.E infatti oggi sui giornali l’amasciatore ceccuzziano di Massa Marittima Luca Sani si scaglia contro Bruno Valentini. Quindi è chiaro che il PD non vuole il cambiamento in città e non intende assumersi le repsonsabilità dei danni fatti negli ultimi anni.Anche nel PDL ci risiamo con la solita musica:il gruppetto legato al groviglio per indebolire la candidatura di Eugenio Neri forza le mosse e prepara manifesti con il simbolo del PDL a sostegno dello stesso Neri. Una mossa suggerita da ambienti del PD per identificare il Neri come il candidato del PDL. Insomma, il solito groviglio. Il messaggio è chiaro:sminuire e indebolire le figure di Bruno Valentini e Eugenio Neri e approfittare della candidatura del Tucci per frazionare l’elettorato. Non hanno calcolato l’incognita elettorale di Laura Vigni che rispetto alle scorse elezioni viaggia verso un risultato a due cifre.
Quando questi giochini finiranno e ci saranno i necessari passi indietro, forse perchè c’è sempre un forse, inizieremo a respirare aria nuova e un clima di responsabilità per il bene della comunità. Senza un passo indietro dei responsabili dei disastri, qui non arretra nessuno. Chiaro il concetto?
Uscire dalla palude è possibile – Senza passi indietro non puo’ ripartire la politica e il rilancio della città è compromesso – Una possibile via di uscita
Marzo 19th, 2013 | Note redazionali
2 comments ↓
Tutto condivisibile e lo sottoscrivo. Ma oltre ad escludere qualcuno sarebbe interessante sentire proposte perché il passato, come noto, non si può cambiare. È questo vale sia per il nostro amato Monte/Fondazione, sia per il Comune che per l’Universita.
Dopo aver seguito l’intervista di Magrini all’avvocato Luigi De Mossi su Siena TV;un’intervista pulita e chiara e di contenuti validi ho maturato la convinzione che il De Mossi potrebbe essere il candidato ideale di un’ampia coalizione per risollevare Siena.
Costanza