Il mondo visto dai Cappuccini

appare-la-madonna72Dalle colline dei Cappuccini la vista è particolare. L’aria è rarefatta, l’occhio si adagia sul paesaggio, appagato di sé. Il mondo, le sue insulse vicende, sono lontani. L’abate dei Cappuccini, l’onnipresente immarcescibile Robertone, da lassù osserva, e scrive. Noi, poveri cristiani, gli siamo grati delle perle di saggezza e delle analisi sopraffine che gratuitamente distribuisce (i ben informati dicono che con la sua pensione di lusso se lo possa permettere…). Gli siamo grati, anche, di non limitarsi a schiarire i nostri intelletti confusi da quella palestra di coraggioso e pluralistico giornalismo che è “Il Corriere di Siena”; perché l’abate dei Cappuccini ci illumina anche dalle pagine del “Corriere fiorentino”, che generoso ospita le sue acrobazie retoriche e i suoi esercizi di bello stile (tanto anche se non si dice niente chi se ne frega nooo???). Chi ha letto l’editoriale di Paolo Ermini del 15.02 ha iniziato a sussurrare che addirittura l’Abate accolga il devoto direttore del “Corriere” al suo confessionale, suggerendo non le preghiere da dire in remissione dei peccati ma gli articoli da scrivere. Perché – avrebbe suggerito l’Abate all’amico Paolo – ricordare ai lettori, in un articolo che parla anche del commissariamento del Comune, quella quisquilia del bilancio? E’ una vicenda che turba… Molto meglio rilanciare l’originale storia della congiura dei dissidenti e chiedere al PD nuove primarie. Sì, perché l’Abate, dalle colline, fiuta il cambiare del vento. Ai tempi in cui l’amico Franko nominava il più impresentabile Assessore alla Cultura che a Siena e dintorni si fosse mai visto, l’Abate stava in pensoso raccoglimento; quando lo stesso Franko pensava di regalare il Santa Maria all’Archistar di via Pendola, Robertone scriveva articoli su articoli sul Santa Maria e si guardava bene dall’intervenire sulla questione. «… l’impasse che si è verificata – scriveva il 26 agosto 2012 sul “Corriere” – non deve essere pretesto di polemiche». Figurarsi… La Fondazione pensata da Ceccuzzi per gestire il Santa Maria l’Abate si è limitato a definirla «discutibile» in un articolo del 3 ottobre, quando già molti altri ne avevano messo in luce i contenuti non discutibili ma inaccettabili. Quando la vicenda del Monte esplodeva in tutto il suo fragore, l’Abate dei Cappuccini interveniva per rassicurarci, e per alleggerire le coscienze piddine: tranquilli, tutti avevano avuto le loro colpe! L’Abate si muove con circospezione: dice e non dice, afferma e sfuma, con quintalate di aggettivi e di verbi insoliti -«la matassa che s’è attrigata» (10 giugno 2012). Meglio non mettere a rischio il ruolo di Gran Consigliere, del vecchio saggio sopra le parti che si è sapientemente ritagliato e che il ruolo di Presidente dell’Accademia degli Intronati e della Biblioteca Comunale gli consente di mantenere e alimentare. Eccolo allora definire le primarie «meste» piuttosto che una farsa, quale sono davvero state. Ma il vento, si sa, è pronto a cambiare direzione…chissà cosa potrebbe accadere… L’Abate inganna il tempo tuonando sprezzantemente, novello Savonarola, contro «la frantumazione del sistema politico in decine di rivoli, associazioni, gruppi e gruppetti che si agitano in vista del prossimo appuntamento elettorale che di fatto impedisce quel soprassalto di unità civica indispensabile a fronteggiare una crisi di queste proporzioni» (19 ottobre, ancora sul “Corriere”). Da par suo presenzia ad ogni convegnulo, commemorazione e presentazione di libri. E’ pronto ad ergersi quale mente limpida, intellettuale disinteressato, lettore attento e critico, salvo poi presentare nelle aule dell’Università di Siena – a tal punto è giunto il degrado… – il libercolo di Alessandro Cannamela sui comunisti senesi e la svolta della Bolognina. Si dia solo un rapido sguardo alle note a piè pagina per valutare il popò di contributo scientifico partorito dal Cannamela….
E’ proprio bello guardare il mondo dai Cappuccini.

2 comments ↓

#1 beatrix kiddo on 02.19.13 at 20:02

Le uniche presentazioni di libri cui l’abate non ha mai partecipato sono quelle dei libri del prof Raffaele Ascheri.

#2 Bastardo Senza Gloria on 02.20.13 at 09:26

……..”io guardo il mondo da un’oblò…….mi annoio un pò…passo le notti a camminare dentro un metrò….sembro uscito da un romanzo giallo……”
http://www.youtube.com/watch?v=r6QJQF5x4BQ